GIRONE A – Chieri 40%, Cbs 26%, SanMauro 17%, GiavenoCoazze 17%
Chieri nettamente favorito sulle altre tre squadre del girone A. I collinari allenati da Ligato hanno fatto un mercato super: Momo Shaker su tutti. Il trequartista che l’anno scorso giocava a Settimo è letteralmente esploso nel finale di stagione nel quale ha avuto il suo exploit al Torneo delle Regioni con la rappresentativa di Adriano Terroni. Se andate a vedere il Chieri, seguite questo ragazzo perché le giocate sono assicurate. Alla corte di Ligato sono arrivati anche Minutiello, Bellocchio, Botto, Polito e Malaspina. La prima rivale del Chieri è la Cbs. Anche per i rossoneri un ottimo mercato ha portato giocatori come Garofalo, Mboup e Pezzuto, ma soprattutto - parole di mister Gnan - “Abbiamo resistito alle avance di società blasonate come Chieri, Chisola o Lucento per i nostri ragazzi; adesso vogliamo divertirci”. SanMauro e GiavenoCoazze, almeno sulla carta, partono in ritardo rispetto alle prime due.
GIRONE B – Lucento 35%, Cenisia 30%, Borgaro 18%, Pozzomaina 17%
Nonostante il cambio di allenatore e le uscite eccellenti quali – tra gli altri – Ventrone, Taurisano, Romagnoli, Gigliotti e Cannella, la grande favorita del primo raggruppamento è comunque il Lucento. Il nuovo allenatore – Michele Bonafede – ha deciso di dare la sua impronta ad una squadra che nell’anno di Pierro aveva fatto molto bene. Capitan Sanità rimane il leader difensivo, Quattrone a sinistra e Patitucci avanza in posizione più offensiva; ma le vere novità sono davanti: Coulibaly, Curione e Varelli, non vediamo l’ora di vedere cosa combinano. Dietro alla società di corso Lombardia diciamo Cenisia: campione della Coppa Piemonte, le Violette 2000 passano dalla guida di Andrea Capovilla a Bruno Ferrari. Le idee restano quelle e soprattutto è rimasta la coppia gol Fathi-Castello. Un gradino più in basso Borgaro e Pozzomaina che hanno cambiato tanto.
GIRONE C – Chisola 25%, Lascaris 25%, Atletico Torino 25%, Alpignano 25%
Perfetto equilibrio, invece, nel girone C. Se ci trovassimo in un periodo diverso della stagione forse le percentuali sarebbero diverse, ma al SuperOscar tutto è ancora imprevedibile. Tutte e quattro le squadre hanno i mezzi giusti per imporsi sulle altre: il Chisola ha cambiato tecnico prendendo uno dei più richiesti nella regione - Alessandro Pierro - e soprattutto ha tenuto il blocco storico inserendo qualche giocatore di ottima fattura come Cannella o Ventrone (entrambi ex-Lucento); il Lascaris dopo l’anno di ‘purgatorio’ ai provinciali vuole partire da subito con il piede giusto per tornare ai livelli di due anni fa quando vinse il titolo. Anche i bianconeri si presentano alla nuova stagione con un nuovo tecnico - Giorgio Manavella - e con innesti di qualità, ma hanno perso Pampino andato al Vanchiglia con Carretta. L’Alpignano è l’unica squadra ad andare avanti con il suo allenatore, Bellanova, che ad una squadra collaudata ha inserito Gaidano per fare coppia d’attacco con Donegà, e Guelfo che va a sostituire Caroni in mezzo alla difesa. Infine l’Atletico Torino si presenta da campione in carica con Paolo Petrucci che torna in panchina dopo un anno di inattività. Trovare nuovi stimoli non sarà facile per Mankiewicz e compagni, ma con il ritorno del suo capitano tutto sembra più alla portata.
GIRONE D – ProSettimo Eureka 35%, Volpiano 31%, Venaria 17%, Bacigalupo 17%
I favori del pronostico per il gruppo D dicono ProSettimo Eureka. La squadra di Pitton è ormai consolidata e parecchio motivata dopo la stagione da incorniciare che li ha visti sfiorare la finale. La compagine di Settimo ha perso una pedina importante come Shaker, ma è riuscita a trattenere due ragazzi richiestissimi, uno davanti e uno dietro: Cappetta e Prezioso. Se a quest’ultimo affianchi Piras – campione regionale con l’Atletico – e Martino, dietro sei blindato. Anche il Volpiano stuzzica curiosità: Vogliotti e la società hanno fanno degli ottimi acquisti ed hanno grande ambizioni. Ci aspettiamo un bel calcio dalle Volpi quest’anno. Le altre due partono in svantaggio, troppo ambigue le situazioni di Venaria e Bacigalupo delle quali - forse - la prima ha qualcosina in più.