EVENTI IN PRIMO PIANO
CHISOLA E CHIERI DOMINANO IN TUTTE LE CATEGORIE
I gironi provinciali iniziano a prendere forma, il turno infrasettimanale del 2 ottobre conferma il dominio, a livello di Settore giovanile, di Chieri e Chisola, che dopo 5 partite hanno tutte le squadre a punteggio pieno. Ecco il dettaglio, che valga come esempio. Partiamo dal Chieri: gli Allievi di Locandro stendono l'Albese 8-0 con sei reti che portano la firma dei nuovi giocatori arrivati nel mercato estivo, di Zeolla e Cignetti gli unici due gol dei "vecchi"; dilagano gli Allievi fascia B di Rosario Ligato, 19-1 contro il La Loggia con il settebello siglato da Momo Shaker; se i Giovanissimi di Migliore vincono senza scendere in campo contro il Villastellone Carignano, i Giovanissimi fascia B di De Martini calano il poker allo Sca, un osso più duro del previsto. Capitolo Chisola: cinquine per gli Allievi di Andrea Mercuri e per i Giovanissimi di Elio Bert, ottenute contro avversari di tutto rispetto come Pertusa e Bacigalupo; goleada per i Giovanissimi fascia B di Tommaso Schiavo, qualche sofferenza in più per gli Allievi fascia B di Alessandro Pierro, che però continua a non prendere gol (e così sarà per tutto il girone provinciale).
LUTTI – CI LASCIANO ALBERTO CHANTARETTO E VINCENZO MICELI
Un mese con due lutti che lasciano più povero il calcio piemontese. Un infarto si porta via Alberto Chiantaretto, 52 anni, allenatore della Juniores della Vischese, l'anno prima al La Chivasso, vicecampione regionale nei 2012, con i Giovanissimi fascia B del Real Canavese. Se ne va, per una brutta malattia, anche Vincenzo Miceli, allenatore del Pino calcio, tra le altre anche ex BarcaSalus, all’età di 55 anni, dopo una vita trascorsa sui campi da calcio, da giocatore – faceva il centrocampista – e da tecnico.
ALPIGNANO-VENARIA DI GIOVANISSIMI: DALLA SOSPENSIONE PER RISSA AL FAIR PLAY NEL RECUPERO
Sospeso per rissa il big match della sesta giornata di Giovanissmi tra l’Alpignano di Giorgio Cornelj e il Venaria di Zullo: l'arbitro Marzella di Collegno fischia tre volte al 23' del secondo tempo, quando il risultato era di 1-1 (vantaggio di Miele, pareggio di Scarpone). La partita era nervosa, ma il fattaccio che ha scatenato il putiferio è stato il violento pugno con cui il biancoazzurro Maranesi ha colpito al volto il difensore del Venaria Andrea Campanella. Da lì il caos e la sospensione. Il Giudice sportivo però manda la partita a ripetere, perché non c’erano le condizioni per l’interruzione: il recupero finisce 1-1, gol di Gallo e Maggi, ed è una festa di sport, perché le due società e le due squadre rispettano tutte le regole della sportività. Bene così.
CINQUE ANNI DI SQUALIFICA PER MAJIK METOLLI: MERITATISSIMI
Cinque anni di squalifica al giocatore e multa di 500 euro alla società per responsabilità oggettiva. Majik Metolli e la Castellettese (che non fa ricorso: bravi) pagano a caro prezzo quanto successo durante e al termine della partita del campionato Allievi contro il Varallo Pombia del 27 settembre. Secondo quanto riportato sul Comunicato Ufficiale di Novara num. 15 dell'8 ottobre, Metolli dopo essere stato espulso per un pugno dato ad un avversario, avrebbe pronunciato "frasi ingiuriose nei suoi confronti" peggiorando la propria posizione al termine della partita. Nel parcheggio del campo infatti Metolli "si aggrappava alla vettura del direttore di gara e sferrava un violentissimo calcio a martello col piede destro sul viso dell'arbitro procurandogli forte dolore". Trasportato poi in ospedale, all'arbitro "veniva riscontrata la frattura pluriframmentaria scomposta delle ossa nasali, la perdita di elementi dentari". Senza parole.
PRIMAVERA – LUCI E OMBRE NELL’AVVENTURA EUROPEA
Simone Edera è il bello di notte” della Primavera del Torino: la sua doppietta sancisce la vittoria contro il Senica, che qualifica il Toro al secondo turno della Domestic Path. Per i granata di Moreno Longo, il prossimo ostacolo si chiama Middlesbrough. La Juve invece partecipa al tabellone principale della Youth League, che ricalca il calendario della Champions: dopo due sconfitte, alla terza giornata arrivano i primi tre punti europei, che ridanno speranza alla squadra di Enzo Grosso. Merito della doppietta di Clemenza, che stende i tedeschi del Borussia Moenchengladbach.
A proposito di campionati nazionali, mese perfetto per gli Allievi della Juve, che nel derby contro il Novara centrano la quinta vittoria consecutiva: ancora decisivi i gemelli del gol Goh e Kean.
GRANIERI, DRAGONE, BELLANTUONO E MARINACCIO: IL VALZER DEI DIRETTORI
Svolta numero due ad Alpignano: dopo un mese di riposo, Savino Granieri torna in pista e riprende la sua carica di direttore generale, come se nulla fosse successo. Ma le news non sono ancora finite, per la società biancoazzurra.
Grandi cambiamenti anche sull’asse Settimo-SanMauro: Raffaele Dragone lascia le Violette e va a fare il responsabile del Settore giovanile a SanMauro, nella nuova squadra messa insieme da Arturo Gallo; al suo posto arriva Vito Bellantuono, ex allenatore proprio a SanMauro e, per poche settimane, anche al Lucento.
Trova la sua nuova società anche Francesco Marinaccio, che dopo il burrascoso divorzio dal Chieri casca in piedi, e diventa il nuovo direttore sportivo di Settore giovanile e Scuola calcio del Bra: "Mi hanno chiamato in tanti, li ringrazio tutti, ma Bra è la scelta giusta. Lavoreremo per portare i ragazzi in Juniores nazionale e in serie D".
IL PERSONAGGIO DEL MESE
ANGELO GUERRISI
Vianney-Mirafiori, partita decisiva in chiave regionale degli Allievi fascia B di Torino, era sul 2-2, a pochi minuti dalla fine, quando il pallonetto di un attaccante di casa dà l'illusione del gol. Solo l'illusione, perché la palla va fuori a fil di palo, rimbalza sulla recinzione esterna e torna in campo. La strana dinamica dell'azione, il boato del pubblico e l'esultanza dei giocatori traggono in inganno il giovane arbitro, che assegna il gol al Vianney tra le proteste dei giocatori e dello staff tecnico del Mirafiori. Un pasticciaccio brutto, risolto dallo straordinario fair play di Angelo Guerrisi, allenatore del Vianney: "Sono andato io dall'arbitro e gli ho detto che la palla non era entrata. Lui mi ha guardato, mi ha fatto un cenno d'intesa, mi ha dato la mano ed è tornato sulla sua decisione".
Quanti allenatori avrebbero fatto lo stesso, rinunciando a una vittoria che poteva valere i regionali, o quantomeno un passo in avanti verso l'obiettivo? "Io francamente - risponde con semplicità Guerrisi - so che l'arbitro può dare gol in fuorigioco, o per una palla che colpisce la traversa e danza dentro o fuori dalla linea di porta, ma quella palla non era entrata in porta, non si può accettare una cosa del genere, se si vive lo sport in modo leale".