Real Orione e Mercadante chiamati a una seconda di campionato con i fiocchi. Orione decimato dalle assenze, mentre tra le fila degli ospiti granata si conta il solo Joine infortunato.
La lancetta dei secondi non ha ancora completato il secondo giro dal fischio d'inizio, che la Virtus Mercadante passa. Di Gioia a ridosso dell'area piccola riceve palla e la appoggia di piatto destro in rete con l'aiuto del palo interno. Soltanto un minuto ed è Di Tanno che, approfittando di una piccola svista del numero uno nero-verde, la mette alle spalle del portiere. Il Real Orione, evidentemente frastornato dal repentino uno-due, tenta una reazione, ma al 10' Landi - faro di centrocampo - fa filtrare un ottimo pallone per Siclari che firma il tre a zero di potenza. Al 15' ci prova anche Carota, salito dalle retrovie, ma il portiere devia sulla traversa. Al 17' Landi indovina un altro suggerimento dei suoi e mette un indisturbato Di Gioia in condizione di segnare il quarto gol per i nove di Maurizio Loria. L'arbitro manda tutti al riposo sul 4 a 0 per i granata.
I secondi venti minuti vedono scendere in campo un Mercadante più appagato ed un Orione più propositivo, nonostante al 24' i granata allunghino ancora con la tripletta personale di Di Gioia, che servito ottimamente da Strat dalla destra non deve fare altro che appoggiarla in rete. Al 27' secondo legno per il Mercadante; questa volta è Monchieri a far tremare la traversa. Al 40' Gabriele "Gabbo" Catana contrasta l'attaccante di casa che cade in area: per l'arbitro è rigore. Calcia il capitano - numero 6 - che la mette in rete nonostante il portiere Grillone avesse intuito le sue intenzioni. La deviazione di piede non è bastata a evitare il gol. Secondo riposo con squadre sul 5 a 1 per la Virtus Mercadante.
Si ricomincia sulla falsariga della frazione precedente. Il Mercadante lascia più spazio al Real Orione che non si fa pregare. Nonostante tutto è ancora una volta la Virtus ad allungare. Batti e ribatti in area con Francesco Di Tanno che dà la zampata vincente. Sei a uno. Orione che si butta in avanti per nulla rassegnato. Belle giocate del numero sette, purtroppo poco assistito dai compagni. Al 56' punizione dal limite per i nero-verdi. Il numero 10 calcia preciso e potente verso la porta. Grillone para ma non trattiene il bolide che arriva sui piedi del numero 14, che non ci pensa due volte e batte al volo. Sei a due. Allo scadere c'è ancora tempo per Strat per colpire il terzo palo dell'incontro. Immediatamente dopo l'arbitro decreta la fine delle ostilità.
Finisce sei a due per il Mercadante, che ha battuto otto calci d'angolo contro uno della squadra di casa. Netta supremazia territoriale dei granata di Loria, che però hanno sprecato molto in fase di realizzazione (senza contare i tre legni). Due gol su calcio da fermo per i nero-verdi del Real Orione, che però non è sembrata una compagine così dimessa come il risultato potrebbe far pensare. Full calato dal tandem Di Gioa-Di Tanno, oggi gemelli del gol.
Paolo Grillone (Virtus Mercadante S.s.d. A.r.l.)
Real Orione Vallette-Virtus Mercadante 2-6 (0-4; 1-1; 1-1)
RETI: pt 2' Di Gioia (VM), 3' Di Tanno (VM), 10' Siclari (VM), 17', 24' Di Gioia (VM), 40' numero 6 su rig. (DOV), 42' Di Tanno (VM), 56' numero 14 (DOV).
Mercadante: Alcaro, Grillone (portieri), Carota, Catana, Landi, Galluzzo, Di Gioia, Di Tanno, Strat (C), Ibrahim, Vessichelli, Monchieri, Coscino, Lopez, Siclari.. Allenatore: Loria. Dirigenti: Alcaro e Di Tanno.
Inizia bene il campionato del Mercadante che regola con un netto quattro a uno gli avversari del Bacigalupo. Squadre che si equivalgono, con la squadra di casa che però crea più gioco ed è più cinica sotto porta.
Dopo l'esecuzione degli shootout vinti dal Mercadante è subito partita. Ad aprire le marcature è Coscino che, rientrato dopo una lunga assenza, al 6' porta in vantaggio i suoi. Mercadante ordinato, Bacigalupo che non sta a guardare e gioca di rimessa. Si va al primo intervallo sull'uno a zero, ma partita in equilibrio.
Nel secondo tempo il Mercadante si fa più intraprendente e al 24' è Catana con un bolide calciato dalla trequarti a metterla nel sette. Palla imparabile e granata che si portano sul due a zero, risultato che non cambierà fino alla fine della seconda frazione.
Terzo tempo più incerto, con il Bacigalupo che non ci sta a perdere. Purtroppo però la doccia gelata arriva subito. Galluzzo lascia partire un tiro da fuori area che si insacca alla destra della porta difesa dal numero uno ospite. Il Bacigalupo non demorde e il prestante Okoro si invola sulla fascia destra del suo fronte d'attacco. Poco contrastato riesce ad entrare in area e, incrociando di destro, la mette dalla parte opposta. Tre a uno, ma non è finita. A tre minuti dal termine è Ibrahim a calare il poker e a ristabilire le distanze.
Finisce quattro a uno per i granata del Mercadante. Squadre non così dissimili nonostante il risultato finale dica diversamente. Mercadante più quadrato a centrocampo e incisivo sotto porta, ma con qualche individualismo di troppo che forse ha impedito al risultato di essere ben più rotondo. Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno. Bacigalupo che esce sconfitto ma che potrebbe comunque avere un ruolo da protagonista nell'arco del campionato.
Paolo Grillone (Virtus Mercadante S.s.d. A.r.l.)
Virtus Mercadante-Bacigalupo 4 -1 (1-0, 1-0, 2-1)
Reti: pt 6' Coscino (VM), st 24' Catana (VM), tt 41' Galluzzo (VM), 50' Okoro (B), 57' Ibrahim (VM).
Virtus Mercadante: Alcaro e Grillone (portieri), Catana, Carota, Landi, Galluzzo, Di Tanno, Strat, Ibrahim, Vessichelli, Monchieri, Di Gioia, Coscino, Lopez, Siclari. Allenatore: Maurizio Loria, coadiuvato dai Dirigenti Giuseppe Alcaro e Silvano Di Tanno.
Bacigalupo: D'Italia, Raviola, Lausari, Serra, Costa, Rosato, Pavalesu, Okoro, Zizzo, Chcutiofi, Riina, D'Alessandro. Allenatore: Gianluca Lanzoni. Dirigenti: Maryem Bouchackha e signor Fabio Raviola.
Scarica i calendari Esordienti 2006, Esordienti fascia B 2007, Esordienti misti, Pulcini 2008, Pulcini 2009 e Pulcini Misti delle delegazioni di Ivrea e Pinerolo
Ci siamo: anche per la Scuola calcio di Ivrea e Pinerolo i campionati sono alle porte. Dopo la pausa invernale, come al solito ricca di tornei, nel week end di sabato 23 e domenica 24 febbraio inizieranno i campionati.
Sia per gli Esordienti 2° anno 2006 che per gli Esordienti 1° anno 2007, tre sono i gironi per la delegazione di Pinerolo, mentre due sono quelli della delegazione di Ivrea. Due i gironi degli Esordienti Misti per Ivrea e uno per Pinerolo. Per quanto riguarda invece i Pulcini, per la categoria 1° anno 2009, entrambe le delegazioni prevedono tre gironi. Per la categoria Pulcini 2° anno 2008, sono sempre tre i gironi per la delegazione di Ivrea e ben cinque per quella di Pinerolo dove però è prevista sia un'andata che un ritorno. Per quanto riguarda infine la categoria dei Pulcini Misti, un solo girone è presente nella delegazione di Ivrea, mentre non è prevista la categoria per la delegazione di Pinerolo così come non era presente neanche nella sessione autunnale.
Tutto pronto quindi e come sempre potrete seguire tutti i risultati nel nostro portale costantemente aggiornato, grazie anche a voi che collaborate nell'inserimento dei risultati, condividendoli così in tempo reale con gli utenti delle altre squadre.
Si riporta di seguito il collegamento alle varie categorie delle due delegazioni dove sono presenti i calendari. Per poterli scaricare occorre prima eseguire il login o registrasi, per gli utenti che non lo hanno ancora fatto. In entrambi i casi si può accedere sia dal bottone LOGIN che dal menù "Fai l'accesso". Buona visione.
Delegazione di Ivrea
Delegazione di Pinerolo
Scarica il calendario di Esordienti 2006 (11 gironi), Esordienti fascia B 2007 (12), Esordienti misti (7), Pulcini 2008 (14), Pulcini 2009 (15) e Pulcini Misti (11)
Ci siamo: per la Scuola calcio di Torino i campionati sono alle porte. Dopo i tornei della pausa invernale, nel week end di sabato 23 e domenica 24 febbraio inizieranno i campionati. Per gli Esordienti 2006 le società si sfideranno in ben 11 gironi, mentre per la categoria Esordienti fascia B 2007 i gironi saranno 12. Per quanto riguarda i Pulcini, come sempre i numeri sono molto alti con 14 giorni per i 2009 e 15 per i 2008. Non mancano poi i campionati dei Pulcini Misti composti da 5 gironi e quelli degli Esordienti Misti con 7 gironi, dove però si effettueranno partite di andata e ritorno. Insomma se ne vedranno delle belle e come sempre potrete seguire tutti i risultati nel nostro portale costantemente aggiornato, con tanti spunti interessanti dai campi di Torino.
Si riporta di seguito il collegamento alle varie categorie dove sono presenti i calendari. Per poterli scaricare occorre prima eseguire il login o registrasi, per gli utenti che non lo hanno ancora fatto. In entrambi i casi si può accedere sia dal bottone LOGIN che dal menù "Fai l'accesso". Buona visione.
LA PARTITA / GIRONE C - Nell'ultima giornata, la squadra di Loria batte 14-0 il Dorina e si aggiudica il titolo
Ultima giornata del campionato d'autunno. Il lungo testa a testa con la Pro Eureka oggi ha visto la sua conclusione e il campo ha decretato il verdetto finale: Virtus Mercadante campione d'autunno.
Il Mercadante inizia l'incontro con il Dorina contratto, la partita è una di quelle importanti e sembra che i nove in campo lo sentano. Trame confuse e incertezze a centrocampo caratterizzano i primissimi minuti, ma il tutto dura poco. Il Mercadante di capitan Landi si scrolla il freddo di dosso e sale in cattedra senza scenderci più fino al 60°. Il nove di mister Loria comincia a macinare gioco e al 7° va in vantaggio. Di Gioia serve Vessichelli che da fuori area rasoia in rete. Due minuti dopo è il solido Coscino che riceve palla a centro area e insacca. Al 14° Di Gioia prende palla, salta il suo marcatore e insacca di destro. Si va al primo break sul tre a zero con il Mercadante che può giocare più tranquillo.
Al rientro in campo, chi si aspettava i granata con i remi in barca, sbagliava di grosso. Vessichelli, ora assist-man, serve l'appena entrato Ibrahim che non si fa pregare e segna. Al 31° è Galluzzo che galoppa per quaranta metri sull'out di sinistra e, ai limiti dell'area piccola, fa partire un diagonale contro il quale il pur bravo Lahrech non può nulla. Due minuti dopo l'ala sinistra la mette in mezzo e Monchieri realizza: sei a zero. Al 38°, dopo una serie di rimpalli, Ibrahim calcia a rete. Il portiere dà l'impressione di aver parato ma l'arbitro dice che la palla ha superato la linea di porta. Si va al riposo sul sette a zero per la squadra di casa.
Nell'ultima frazione il Dorina si arrende. Al 44° Chafik mette dentro con una spettacolare rovesciata la sua rete personale che strappa gli applausi del pubblico. Tre minuti dopo Strat si beve d'un fiato la fascia destra e, appena entrato in area, secca il numero uno ospite con un preciso diagonale. Al 49° gran gol di Landi su azione personale. Ormai il Mercadante è inarrestabile e trova spazio anche Catana, difensore, che insacca dopo avere saltato due avversari. Al 52° Monchieri crossa in mezzo e Di Gioia ne approfitta per mettere il suo secondo sigillo sulla storia di questa esaltante partita. Al 54° siparietto di follia: il portiere granata, Grillone, non nuovo a questi exploit, esce dai pali e raggiunge la metà campo avversaria dopo aver dribblato tre avversari. Nell'azione che ne segue è ancora Monchieri a timbrare, segnando direttamente su calcio di punizione. C'è ancora tempo per vedere una traversa di Di Gioia e un rigore a favore del Mercadante. Sul dischetto ci va il portiere. Grillone prende una breve rincorsa e segna al suo collega il quattordicesimo gol della partita. L'arbitro fischia la fine dell'incontro subito dopo, pur mancando ancora un paio di minuti al termine. Giusto così. Qualsiasi cosa fosse successa non avrebbe aggiunto nulla all'esito già segnato della partita.
Risultato scontato: Mercadante troppo motivato e Dorina che non poteva più chiedere nulla al torneo. Tra i verdi un plauso al portiere Lahrech che ha tolto dal fondo del sacco molte altre possibili reti. Malumore sulla panchina del Dorina che ha letto, nella scelta di far battere il rigore al portiere granata, l'intenzione di voler umiliare la propria compagine. Sicuramente non era nelle intenzioni della società ospitante. Grillone non solo si è già reso protagonista di azioni simili in passato, ma soprattutto lotta da anni una sua battaglia personale contro una malattia cronica e i suoi compagni hanno voluto in qualche modo regalargli una piccola gioia.
Finisce qui il campionato d'autunno. Giusto trionfo per il Mercadante che ha meritato il primato.
VIRTUS MERCADANTE-DORINA 14-0 (3-0, 4-0, 7-0)
RETI: pt 7' Vessichelli, 9' Coscino, 14' Di Gioia, 22' Ibrahim, 31' Galluzzo, 33' Monchieri, 38' Ibrahim, 44' Joine, 47' Strat, 49' Landi, 51' Catana, 52' Di Gioia, 55' Monchieri, 57' Grillone (rig.)
VIRTUS MERCADANTE: Alcaro e Grillone (portieri), Carota, Catana, Coscino, Di Gioia, Di Tanno, Galluzzo, Ibrahim, Joine, Landi, Monchieri, Strat, Vessichelli. All. Loria. Dir Alcaro e Di Tanno
DORINA: Lahrech, Macchioni,Caputo, Gonella, Ardissone, Porcedda, Bijno, Ojeake, Rondella, Sanseviero, Solano, Marella.
REPORTAGE - 3° capitolo del nostro viaggio alla scoperta dei metodi di lavoro e della filosofia all'interno delle Scuole Calcio delle società storiche torinesi
Più di 300 bambini iscritti, tre gruppi per i 2006, quattro dei 2007, cinque 2008, tre 2009, quattro 2010 e tre 2011, grandi numeri per la società Lucento. Numeri importanti, che richiedono un elevato livello organizzativo che il responsabile Marco Isnardi, nostra guida mentre giriamo per i campi in un'atmosfera affollata, ma estremamente ordinata, ci aiuta a comprendere.
"Quando hai ha che fare con un contesto così ricco e variegato, la struttura societaria deve essere chiara e coordinata. Al mio fianco ho un Direttore Tecnico di esperienza come Umberto Santoro, ex giocatore e allenatore della prima squadra del Lucento, col quale avevo già collaborato in un ambiente importante come quello della J Stars. Se il mio compito è principalmente organizzativo-gestionale, a lui spettano i compiti di monitoraggio, supporto e formazione degli istruttori che seguono sul campo i bambini e i ragazzi. Qui al Lucento c'è un mix di professionalità e passione, con tanti allenatori patentati e altri che si mettono a seguire i giocatori compiendo un percorso formativo sul campo, recependo le linee guida societarie tramite appunto un dirigente preparato e patentato Uefa B come Santoro. Ogni squadra ha almeno un tecnico, mentre i Primi Calci si avvalgono anche di un coordinatore tecnico di supporto, visti i grandi numeri di iscritti che abbiamo. Il confronto e la fiducia sono importanti all'interno del contesto lavorativo e i tecnici godono di una certa libertà nella scelta dei metodi di allenamento, atti ovviamente al raggiungimento di obbiettivi prefissati. L'importante è che tutti sappiano e rispettino il loro ruolo all'interno del club".
Questo è il tuo primo anno in società, che ambiente hai trovato?
Credo non ci siano molte società che hanno una conduzione familiare come il Lucento. Questo è importante perché ciò si riflette a vari livelli nel rapporto con le persone. Siamo molto attenti a questo aspetto, perché i nuclei familiari sono una risorsa, sono la prima agenzia formativa educativa del bambino e dobbiamo avere un confronto diretto e continuo con loro. In un anno abbiamo almeno tre incontri (inizio stagione, metà e fine anno), dove non discutiamo di questioni di natura tecnica, ma sugli atteggiamenti che teniamo nei confronti della formazione del bambino. Spesso molti genitori e figli sono alla prima esperienza agonistica in una società, quindi sta a noi introdurli nella maniera giusta in questo mondo, spiegando i codici comportamentali basilari per vivere nella maniera più salutare possibile il contesto sportivo. E' importante in quest'ottica il ruolo di Salvatore Sforza, coordinatore dei dirigenti accompagnatori che si rapportano con le famiglie. Uno dei marchi di fabbrica del Lucento sono le direttive comportamentali e una cosa che ci rende orgogliosi è il senso di integrazione che si vive qui. Una società come questa, situata in zone periferiche, ha sempre avuto a che fare con l'immigrazione e sapere di evitare ogni tipo di discriminazione, anche tra le stesse famiglie che si incontrano, è un vanto. Il rispetto sul campo e i concetti di fair-play vanno insegnati, ma per quanto riguarda accoglienza e integrazione non si fa alcun lavoro, perché in un club come questo, che li ha nel DNA, sono processi che avvengono naturalmente.
Da un punto di vista tecnico come vi ponete?
Il nostro secondo marchio di fabbrica sono le direttive di carattere tecnico, incentrate sul raggiungimento dell'obbiettivo primario, che è quello di padroneggiare il controllo del pallone attraverso il lavoro di ricezione e trasmissione. Il nostro lavoro è suddiviso in cicli di un mese e mezzo l'uno: partono generalmente a metà settembre, quando il gruppo è completo e tengono conto delle varie pause durante l'anno, ad esempio il periodo di natale. Ogni ciclo poi ha degli obbiettivi secondari da raggiungere ed ogni allenatore, tenendo conto ovviamente delle direttive generali del Direttore Tecnico, è lasciato libero di raggiungere gli obbiettivi prefissati nel modo che ritiene più consono. Alla base naturalmente c'è il rapporto di fiducia che abbiamo con loro e il buon senso deve essere un punto cardine degli allenamenti. Credo che nel calcio dilettantistico sia utopico pensare di poter imporre a istruttori e bambini delle linee guida universali che vadano bene per tutti, senza tener conto delle peculiarità di ogni gruppo. Preferiamo adottare un sistema fluido, che lasci margini di manovra ai tecnici perché scelgano i metodi lavorativi più adatti ai ragazzi che seguono, senza che vengano caricati in maniera eccessiva. A livello tecnico, una cosa che ci riempie d'orgoglio è il lavoro che svolgiamo coi portieri. A livello coordinativo è essenziale la figura di Claudio Frasca, preparatore dei portieri dai Primi Calci alla Prima Squadra, che detta le linee guida da seguire per le varie fasce di età. Ognuna di esse ha il loro preparatore e chi decide di percorrere questa strada sa che ad ogni allenamento giornaliero i tecnici sono presenti. Ai bambini è lasciata la libertà di decidere se cimentarsi tra i pali, tutti possono provare e poi decidere se continuare o tornare a svolgere ruoli di movimento, senza dimenticare che anche durante la parentesi da estremo difensore continuano gli allenamenti col resto della squadra, di modo che non corrono il pericolo di rimanere indietro.
Ormai le società non hanno solo il compito di formare il giocatore, ma fungono anche da significativo faro educativo. Sei d'accordo?
Si, possiamo dire di avere un compito molto importante da questo punto di vista. Anzitutto dobbiamo portare il bambino a sviluppare senso di appartenenza, e per far questo è vitale il ruolo dei dirigenti, che devono lasciare i mister liberi di svolgere i compiti di allenamento, occupandosi della parte mentale del processo. In campo, prima e dopo ogni allenamento devono parlare ai piccoli e aiutarli a sviluppare lo spirito di gruppo e a recepire i concetti di intensità e grinta da metter in campo durante le partite. Inoltre spesso i bambini vengono qui senza prima essersi sfogati fisicamente. Il calcio di strada ormai non c'è più e passare la giornata dalle mura scolastiche alle mura di casa, fa si che per molti venire agli allenamenti sia l'unico momento di attività fisica, quindi dobbiamo cercare di gestirli al meglio e questo fa si che diventiamo delle figure di riferimento per loro. Per questo dobbiamo cercare di integrare al meglio i genitori all'interno del sistema. E' un lavoro importante, che con la giusta organizzazione riusciamo a portare a termine. Ed è anche per questo che fino ai pulcini effettuiamo due allenamenti a settimana, così che abbiano la possibilità durante la settimana di poter svolgere anche altre attività.
LA PARTITA / GIRONE C - Primo tempo a reti bianche, nella ripresa doppietta formata Di Gioia, nella terza frazione sigillo Monchieri: la squadra di Loria batte il Vanchiglia
Cielo finalmente sereno ma temperatura che si è abbassata notevolmente. In questa cornice climatica si è giocata sabato la partita tra Virtus Mercadante e Vanchiglia. La squadra di casa ha ceduto i colori granata agli ospiti scendendo in campo indossando la divisa bianca. Si è ripetuta l'iniziativa bella e socializzante, caldeggiata dalla Federazione, di far accompagnare a centrocampo i bambini da parte di tutti i genitori tenendo per mano uno degli atleti della squadra avversaria.
Entrambe le compagini occupano le prime posizioni del girone e il primo tempo è trascorso a studiarsi reciprocamente anche se è il Mercadante ad averci provato con maggiore intensità ed insistenza. Al 5' minuto è Strat a calciare appena entrato in area, ma l'ottimo numero uno dei granata, Ceraj, para. Due minuti dopo Ibrahim la mette in mezzo ed è ancora Strat a colpire a rete ma l'estremo difensore del Vanchiglia para ancora. Al 14' altre due occasioni per la squadra di casa. Prima Galluzzo, oggi instancabile sull'out di sinistra, e poi Di Gioia tirano da fuori area ma Ceraj continua a negare la soddisfazione del gol con due belle parate in tuffo. Primo tempo che si chiude sul parziale di zero a zero con l'impressione che i casalinghi possano fare di più, considerando anche la scarsa pericolosità in avanti degli ospiti.
Le squadre riprendono posizione dopo i cambi di rito. Mercadante in vantaggio al 23' su azione di calcio d'angolo. Cioccolatino servito da Vessichelli per Di Gioia che puntuale lo scarta e segna. Al 37' è capitan Joine a sganciare uno dei suoi destri micidiali ma è la traversa a negargli l'esultanza. Gol che arriva allo scadere della frazione. Ibrahim dal vertice sinistro dell'area scarica sul portiere che non trattiene. Il più veloce ad arrivare sul pallone è ancora Di Gioia che insacca. Due a zero e si va tutti a bere.
Ultima frazione giocata a ritmi blandi e soprattutto a centrocampo con un Vanchiglia appena più propositivo. Al 44' arriva l'ultima rete dell'incontro. Monchieri viene servito da Di Gioia in area e segna il gol del finale tre a zero per i locali. Il Vanchiglia di mister Olivieri riesce a creare qualcosa di più rispetto ai primi due tempi, sfruttando le iniziative di Liuni e Quichimbo, ma senza creare pericoli per la porta avversaria.
Partita mai in dubbio per l'attuale capolista vista la poca consistenza del gioco avversario in fase di costruzione e finalizzazione del gioco. Basti il dato dei calci d'angolo: tredici a zero per la squadra agli ordini del signor Maurizio Loria. Entrambi i portieri del Mercadante, Grillone e Alcaro, non hanno effettuato una sola parata. Migliore in campo sicuramente il numero uno granata, Eris Ceraj, senza il quale il Vanchiglia avrebbe subito un passivo ben più pesante. Shoot-out entrambi appannaggio del Mercadante.
Paolo Grillone(Virtus Mercadante S.s.d. A.r.l.)
VIRTUS MERCADANTE-VANCHIGLIA 3-0 (0-0, 2-0, 1-0)
RETI: st. 3' e 20' Di Gioia, tt 4' Monchieri.
VIRTUS MERCADANTE: Alcaro, Grillone (portieri), Carota, Catana, Coscino, Di Gioia, Galluzzo, Ibrahim, Joine, Landi, Monchieri, Strat, Vessichelli. All. Maurizio Loria. Dir. Giuseppe Alcaro, Silvano Di Tanno, Massimiliano Landi.
VANCHIGLIA: Ceraj (portiere), Falcone, Battaglio, Andronic, Taormina, Guglielmi, Dadone, Liuni, Quichimbo, Pansini, Recchia. All. Marco Olivieri. Dir. Enzo Taormina, Umberto Olivieri, Giuliano Liuni.
REPORTAGE - Oggi proseguiamo il nostro viaggio nel mondo della scuola calcio sui campi della CBS. Il responsabile del settore Giuseppe Milardi ci guida sul campo alla scoperta della loro filosofia, dei metodi di lavoro e dell'importante rapporto col Milan
Un giovedì umido e freddo per allenarsi, ma i campi della Cbs sono pieni di ragazzi e l'atmosfera è calda, ma ordinata. Ad accoglierci, un trittico di dirigenti cordiali e attenti, capitanato dal presidente Renzo Zecchi accompagnato dal Dg e segretario Giovanni Comel e dal responsabile della scuola calcio Giuseppe Milardi. E' lui a portarci in giro per i campi da gioco, tra i vari gruppi di esordienti e pulcini che fanno vibrare la fredda aria novembrina con il loro vociare allegro, ma sempre pronti e sull'attenti quando i mister li richiamano all'ordine per spiegare i metodi di allenamento. I gruppi sono numerosi e parlano di 200 iscritti alla scuola calcio, divisi in due team per ciascuna annata. Milardi ci spiega che "evitiamo di averne più di due per questioni logistiche, visto che gli spazi ci costringerebbero ad operare con meno libertà di manovra, facendo accavallare i vari gruppi e riducendo l'efficacia degli allenamenti. E per una questione di competitività. Evitiamo di creare compagini che non possano essere adeguatamente preparate calcisticamente ad affrontare i campionati. Il divertimento dei ragazzi è un fattore importante, ma il calcio è uno sport di competizione, in cui bisogna giocare per ottenere la vittoria". Questo aspetto porta la società ad avere un ruolo di educatrice per, continua Milardi, "insegnare a vincere nella maniera giusta, con correttezza, lealtà, evitando di fare i furbi. Inoltre dobbiamo portare i bambini ad identificarsi nella maglia e farli sentire tutti uguali, per questo siamo attenti affinché durante le sedute di lavoro, siano tutti vestiti allo stesso modo". Lezioni all'apparenza semplici, ma importante da apprendere in giovane età, a cui qui alla Cbs tengono molto, ponendosi in maniera attenta anche nel rapporto con i genitori: "Ogni anno abbiamo almeno due incontri con i genitori dei ragazzi, di cui uno ad inizio stagione in cui spieghiamo quali obbiettivi ci prefissiamo, le nostre idee e i nostri programmi di lavoro, di modo che le famiglie sappiano quale ambiente troverà il proprio figlio e che i nostri compiti reciproci siano ben chiari: il ruolo genitoriale spetta a loro, così come quello di allenare esclusivamente a noi. Questo ci fa avere con loro una relazione che ad oggi è sempre stata ottima". Ovviamente non potrebbe esserci ottima relazione senza un impianto societario solido, che faccia lavorare bene i ragazzi e a tal proposito il rapporto con il Milan, del quale la Cbs è Academy, è importantissimo. "La parternship coi rossoneri, che dura ormai da 24 anni, è fondamentale per il supporto che ci viene dato e per la professionalità che mettono e mettiamo in campo. Anzitutto i nostri allenatori sono tutti provvisti di patentino. La società milanese lo richiede e questo certifica il livello di preparazione che possiamo garantire nella formazione del giocatore. Le nostre linee guida in allenamento sono dettate dal Milan, che garantisce un supporto continuo durante l'anno. Per due volte al mese i nostri tecnici vanno a Milano per fare degli aggiornamenti su nuove tecniche, nuove metodologie di esercitazione. Questo ci consente di essere sempre aggiornati e pronti a rispondere agli imput che ci vengono dati dall'alto. Loro ad inizio anno stabiliscono degli obbiettivi, ci forniscono una lista di 2-300 esercizi da utilizzare, che poi i nostri mister possono seguire secondo i loro metodi di lavoro. E una volta al mese organizziamo mini raduni per discutere dei progressi, delle novità e confrontarci tra noi". E' un processo quindi molto fluido, dove l'organizzazione e lo studio di nuove dinamiche la fanno da padrone. Ed è indicativo come ciò vada a sposarsi perfettamente con i cambiamenti apportati in casa Milan dalla nuova società e che sono andati naturalmente ad influenzare anche le metodologie lavorative alla Cbs. "Con la nuova proprietà, ci sono arrivate indicazioni differenti, certi metodi di allenamento sono cambiati e noi siamo stati pronti a recepirli. Mentre prima si prediligeva un sistema di lavoro integrato, dove la parte atletica, tecnica, situazionale venivano gestite all'interno di un unico step lavorativo, ora la situazione è cambiata. Predilegiamo un mix di metodo integrato e metodo analitico, ovvero più indirizzato su singoli concetti (atletici, tecnici, coordinativi). Questo perché se col primo crei un calciatore pensante, abile a leggere le varie situazioni sul campo, spesso ciò avviene a discapito degli strumenti tecnici, come il controllo palla ad esempio. Questa scomposizione degli allenamenti ci permette di garantire ai ragazzi una migliore preparazione globale". Per chiudere, Giuseppe Milardi fa capire quale sia la giusta filosofia da seguire: "Bisogna essere sempre pronti e disposti ad imparare cose nuove. Nessuno di noi ha la verità in mano, nessun metodo è esatto a priori. Bisogna avere sempre l'umiltà di mettersi in gioco, capire ed accettare che c'è sempre qualcosa di nuovo da apprendere, perché se pensi di sapere sempre tutto non combini nulla".
REPORTAGE - Iniziamo questa nuova serie di editoriali incentrati sul mondo della Scuola Calcio andando a visitare il Vanchiglia, la più antica società dilettantistica di Torino. Alla scoperta dei loro metodi di lavoro
103 anni sono un'età importante per una società sportiva. Il Vanchiglia ha fatto tesoro della sua esperienza, costruendo un mondo di professionalità e accoglienza da fare invidia a tanti. Più di 200 ragazzi da seguire richiedono impegno, dedizione e un livello di attenzione elevato; guidati da Marco Spadafora, responsabile del settore, abbiamo fatto un giro per i campi durante gli allenamenti. Un giovedì di grande intensità, con i gruppi dal 2007 al 2010 ad allenarsi sui campi di via Regazzoni. Una massa granata ordinata e bella da vedere, un colpo d'occhio importante a cui al Vanchiglia tengono molto e a ragione. Come ci spiega il responsabile, essere molto attenti a che tutti partecipino con la tuta o il k-way di squadra, è un primo passo importante per creare fin da bambino il senso di appartenenza e dare ai piccoli l'idea che all'interno della squadra sono tutti uguali. Con un livello di inflessibilità che cresce man mano con l'età, di modo che arrivati al passaggio da esordienti a giovanissimi fascia B i ragazzi abbiano raggiunto un grado di consapevolezza e responsabilità importante. Il lavoro psicologico è un fattore su cui si punta molto al Vanchiglia, l'esperienza sportiva nel senso stretto del termine va di pari passo con la formazione umana del giovane. Si parte dal coinvolgimento diretto dei genitori, con cui ci sono due incontri annuali e coi quali in presenza di problemi ci si rapporta immediatamente, mettendo sempre i ragazzi al centro di tutto. Con loro si interagisce tramite i dirigenti delle varie annate o, in ultima istanza, col responsabile di categoria, di modo che i tecnici possano essere liberi di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti tecnici e atletici. Creare poi il senso di identità è importante perché cementa il desiderio di continuare a giocare ed allenarsi, anche all'interno di quei gruppi che magari non ottengono grandi risultati sportivi, con la società che spinge per avere un approccio più ludico che competitivo, evitando di creare false aspettative nella mente dei giocatori e dei mister stessi. La qualità di questi ultimi è certificata, essendo tutti dotati di patentino, ed è importante il fatto che già dal periodo marzo/maggio i quadri tecnici siano completati, potendo così concertare per tempo gli aspetti sui quali lavorare. L'organizzazione lavorativa è incentrata su programmi trimestrali, che sono parte di un percorso stabilito ad inizio anno e che lascia ai mister la libertà di scelta su come raggiungere gli obbiettivi. Ognuno può stabilire i metodi che preferisce, ma i capisaldi su cui si lavora sono principalmente coordinazione motoria e controllo palla, fino ad arrivare ad una infarinatura di tattica (diagonali, fuorigioco...) durante i due anni di esordienti. L'importante è che col salto di categoria, i ragazzi abbiano le basi tecniche per affrontare la nuova esperienza del calcio giovanile a 11.
LA PARTITA / GIRONE C – Partita molto combattuta e poco spettacolare tra le prime della classe: Galluzzo illude i torinesi, l’autogol di Landi ristabilisce l’equilibrio, Lamanna decide nel secondo tempo
La Pro Eureka ha vinto per 1-2 la sfida tra le prime della classe del girone C di Esordienti fascia B 2007, giocata sul campo di un Mercadante voglioso di mantenere il primato solitario, mentre gli ospiti speravano nel colpaccio. Una partita molto nervosa, con squadre contratte e gioco che si è sviluppato principalmente nella zona centrale del campo.
LA CRONACA
Sotto un cielo grigio carico di pioggia l'arbitro ha dato il via all'incontro. La squadra di casa, sotto la guida del signor Maurizio Loria, illude: poco meno di novanta secondi ed è già in vantaggio. Bella triangolazione Ibrahim-Galluzzo con conclusione a rete di quest'ultimo. Nulla da fare per Noutchang. Uno a zero. Molto gioco a centrocampo ma poche vere azioni da gol. Al 17’ la Pro Eureka guadagna una buona punizione sulla trequarti. Sul tiro di Rabi è il difensore Landi a colpirla di testa e a metterla sotto la traversa della porta difesa dall'incolpevole Alcaro, oggi capitano. Si va al riposo con le squadre in parità.
La pioggia, soltanto promessa nei primi venti minuti, comincia a cadere dalla seconda frazione. È la Pro Eureka a crederci un po' di più e ad avanzare di qualche metro il proprio baricentro. Attorno al 29’ Grillone, con due belle parate a terra consecutive, toglie ai blu-cerchiati la gioia del gol, che però è nell'aria. Al 33’ Surace mette in area un bel traversone teso, Grillone intuisce e, in uscita, la devia sull'attaccante Lamanna che, liberissimo, insacca indisturbato. Pro in vantaggio.
Nell'ultimo terzo dell'incontro si vede poco gioco e molto, troppo, agonismo. Mercadante che cerca di raddrizzare la partita e Pro Eureka che riparte pericolosa in contropiede.
Finisce due a uno per gli ospiti. Partita non bella, avara di emozioni e punteggiata da qualche intemperanza di troppo sottolineata anche dall'arbitro che si è visto costretto a sventolare un cartellino giallo all'indirizzo di uno dei giocatori blucerchiati. Tutti a casa con un solo punto che separa l'attuale capolista dalla seconda e girone che si fa ancora più interessante.
Paolo Grillone (Virtus Mercadante)
VIRTUS MERCADANTE-PRO EUREKA 1-2 (1-1, 0-1, 0-0)
RETI: pt 1' Galluzzo, 17' Landi aut., st 33' Lamanna.
VIRTUS MERCADANTE: Alcaro, Carota, Catana, Coscino, Di Gioia, Galluzzo, Grillone, Ibrahim, Joine, Landi, Monchieri, Strat, Vessichelli. All. Maurizio Loria. Dirigenti Giuseppe Alcaro, Silvano Di Tanno e Massimiliano Landi.
PRO EUREKA: Noutchang, Rabi, Diamante, Mattiello, Masi, Galotta, Ferrario, Piazza, Grillo, Surace, Bertoli, Barone, Lamanna. All. Gianni Davin. Dirigenti Rosa Lombardi, Ugo Diamante e Nicola Cascioingurgio.