Ad ormai meno di un mese dal via dell’8° Memorial “Stefano Gusella”, iniziano le prime preparazioni al torneo. Ce ne parla l’allenatore di una delle squadre che prenderanno parte all’edizione per la categoria Under 16, la Pro Vercelli di mister Alberto Lampo: “Partecipare a questo torneo per noi è assolutamente importante, ha un prestigio indiscutibile. È una competizione dove tutti partiamo dallo stesso punto, tutti possiamo dire la nostra, nella testa dei ragazzi dev’essere un grande stimolo il poter confrontarsi con squadre importanti in partite da dentro o fuori, dove tutti partiamo da zero e solo il campo potrà decidere il nostro destino. Il mio obiettivo è sempre lo stesso, voglio che tiriamo fuori da noi stessi la migliore prestazione come chiedo sempre, inoltre voglio poter tornare a contare su tutti gli elementi della rosa, recuperando piano piano tutti i ragazzi che per via degli infortuni non ho avuto a disposizione negli ultimi tempi. Abbiamo partecipato al Gusella già l’anno scorso, ottenendo anche degli ottimi risultati, arrivando persino in semifinale contro la Roma, è stata un’esperienza davvero molto bella. È chiaro che per noi è anche un importante palcoscenico per vedere ragazzi che giocano nelle dilettanti, un esempio lampante è quello di Barrella, che ho visto l’anno scorso proprio al Gusella e ho continuato a seguire e che ora gioca con noi. Credo fermamente che tra i dilettanti possano nascondersi giocatori di livello”.
Il tecnico parla poi del suo rapporto con Alberto Gusella, fratello di Stefano e organizzatore del torneo: “Con Alberto ho un ottimo rapporto, è stato lui a farmi arrivare al Chisola ed è stato anche protagonista del mio primo arrivo a Vercelli. È stato importantissimo nel mio percorso calcistico e sono molto contento che la mia squadra partecipi a questa competizione”.
Il mister della Pro si sofferma in seguito sulla sua squadra in particolare, ormai fuori dalla corsa per i play-off in campionato: “Il pregio principale della mia squadra è che siamo un gruppo formato da ragazzi seri che lavorano molto bene, mentre un limite che abbiamo è che molto spesso non finalizziamo a sufficienza ciò che creiamo durante la partita. Tra i ragazzi della mia rosa non so chi potrebbe davvero sfondare, secondo me molti possono fare la Primavera, per il passaggio successivo ci sono altre mille variabili che noi non possiamo sapere”. Sul suo futuro invece, non lascia indiscrezioni: “Non so cosa farò l’anno prossimo, a Vercelli mi trovo bene e spero di continuare a lavorare qui, ma nel calcio nulla è sicuro”.