CONFERENZA STAMPA - Unica società dilettantistica in Italia, il Gassino San Raffaele organizza eventi sostenibili sotto gli aspetti finanziari, economici, etici, sociali, ambientali e sportivi, secondo la normativa internazionale usata per i grandi eventi a partire da Londra 2012. Dopo la prima squadra e il settore giovanile, il nuovo progetto riguarda la scuola calcio. Se ne parlerà sabato mattina alle 11
Per la terza stagione consecutiva, al Gassino San Raffaele verrà consegnata la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili: la società del direttore generale Pier Cesare Uras è l’unica in Italia, a livello dilettantistico, a poter vantare questo riconoscimento. La cerimonia di consegna è in programma sabato 3 febbraio alle ore 11, nell’impianto sportivo “Valentino Bertolini”, in una ricca giornata che partirà con la lezione del progetto “Alleniamoci a capire”, rivolto ai genitori della scuola calcio, e proseguirà dopo il buffet con i match day con i Pulcini rossoblù.
Ma che cos’è la Certificazione ISO 20121? È una norma internazionale che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi, la cui prima applicazione è avvenuta in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. Certificarsi secondo la ISO 20121 permette di dimostrare che tutti gli aspetti finanziari, economici, etici, sociali e ambientali sono stati tenuti in considerazione durante l’organizzazione di un determinato evento. Nel caso specifico, l’ente gestore è la società del Gassino San Raffaele e gli eventi sono identificati nelle stagioni sportive delle singole squadre: un ente terzo (TUV Thuringen Italia) ne ha certificato la sostenibilità - appunto - economica, sociale, educativa, ambientale e, per di più, anche tecnica e sportiva.
Dopo aver reso sostenibili le stagioni della Prima squadra, della Juniores e delle quattro categorie del settore giovanile, il progetto della stagione 2023/2024 mira a coinvolgere l’ultimo settore della società, ovvero la scuola calcio.
I progetti dei primi due anni, confermati anche nelle stagioni successive, hanno portato obiettivi che ormai sono parte fondamentale dell’identità del Gassino San Raffaele: da un lato, una prima squadra giovane e formata da ragazzi che sono cresciuti in casa (i vari Cereser, Giardina, Facta, Dall’Omo, Croveri, Sinigaglia, Astesano, Fedele, Galla, Campagnoli, Bertipaglia, Marchioretto); dall’altra, per i ragazzi del settore giovanile, l’istituzione delle borse di studio sportive, il progetto dell’arbitraggio e quello della gestione dei rifiuti. Questo metodo di lavoro e questa organizzazione hanno consentito al Gassino San Raffaele di essere dapprima premiato come miglior club dilettantistico a livello nazionale all’interno dei Grassroots Awards nel giugno 2023 e poi di ricevere il premio speciale dal CONI Regionale nel settembre 2023 per i progetti di sostenibilità.
In continuità con quanto fatto negli anni precedenti, il nuovo progetto prevede la piantumazione di alberi da parte dei bambini della scuola calcio all’interno del perimetro del campo sportivo di Gassino Torinese e un progetto di educazione alle materie calcistiche riservato ai genitori dei bambini dell’attività di base, chiamato appunto “Alleniamoci a capire”.
“L’andamento dei progetti in corso e un’anteprima sulle idee per la stagione 2024/2025 saranno al centro della conferenza stampa di sabato - spiega il direttore generale del Gassino San Raffaele, Pier Cesare Uras – Vorrei anche soffermarmi sulla situazione calcistica del territorio piemontese, e della provincia di Torino nello specifico, e sulla diffusione dei principi di sostenibilità che, soprattutto per chi “gestisce” gli eventi sportivi dei bambini, dovrebbero essere le linee guida di ogni organizzazione”.
Alla conferenza sono invitate le massime cariche politiche del territorio, rappresentanti delle istituzioni calcistiche, rappresentanti delle società calcistiche del territorio ed i partecipanti ai progetti etico-sociali-ambientali della società.
INTERVISTA - L’amministratore delegato: “Siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti. Non solo tornei, organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro, gestiamo logistica, trasporti e alberghi. Ragioniamo con logiche di mercato, anche nell’invitare le società professionistiche, che partecipano ai nostri eventi perché sono di alto livello tecnico”
Grandi tornei tutte le settimane, tante professioniste in campo insieme a dilettanti in arrivo da tutta Italia, decine di partite ogni week end: ormai BeKings, la società di organizzazione eventi che fa capo a Giorgia Contu e Marco Mameli, si è imposta come una solida realtà nel panorama calcistico torinese, piemontese e anche nazionale. Tanti partecipano ai tornei marchiati con il “leoncino”, non tutti conoscono la realtà imprenditoriale di BeKings, né immaginano il lavoro che c’è dietro le quinte. Chi meglio di Giorgia Contu, amministratore delegato di BeKings, può raccontarlo?
Partiamo da te, Giorgia, con una domanda “scorretta”: cosa ci fa una donna al comando in un mondo maschile come quello del calcio?
“Io prima di tutto sono una mamma, mi sono avvicinata al mondo del calcio portando mio figlio agli allenamenti e alle partite. Ho iniziato organizzando le trasferte del gruppo di mio figlio insieme alle altre mamme, poi sono stata coinvolta nell’organizzazione di qualche evento in casa. Ho visto che mi piaceva e che ci sapevo fare, ho capito che c’erano delle potenzialità enormi, come capita spesso quando porti una mentalità imprenditoriale in un ambito gestito in modo familiare, dilettantistico. Ho analizzato i competitor, ho studiato un modello di business e, nel corso degli anni, siamo arrivati fino a BeKings”.
Che cos’è, oggi, BeKings.
“Non siamo una società sportiva, come alcuni credono, ma siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti, consulenti e tanti collaboratori. Facciamo bilanci, paghiamo stipendi e tasse, stiamo in piedi se facciamo utili: sembra strano in un mondo come quello del calcio dilettantistico ma è così, facciamo impresa. Il nostro business parte dall’organizzazione degli eventi sportivi, ma non finisce certo lì: gestiamo alberghi, ristoranti, trasporti e svago delle squadre che arrivano in Piemonte, o delle piemontesi che vanno a giocare in altre regioni, come un’agenzia di viaggi. Organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro”.
Vi siete inventati un modello di business.
“No, non ci siamo inventati niente, perché realtà come la nostra ce ne sono tante in Italia e qualcuna anche in Piemonte, ma siamo riusciti a dare un’impronta tutta nostra, riconoscibile, che si basa su due concetti fondamentali: la qualità e la completezza dell’offerta. Completezza nel senso che gestiamo le esperienze calcistiche delle squadre a 360 gradi, portiamo giocatori, staff e famiglie a vivere esperienze che vanno ben oltre il torneo giocato. Qualità dentro e fuori dal campo: di solito chi organizza grandi eventi in località marine, per esempio, predilige il divertimento all’esperienza calcistica. Noi proponiamo un’esperienza turistica di alto livello, certo, ma nel contempo organizziamo tornei di livello altrettanto alto. Se società come la Juventus partecipano quasi sempre, non è certo per fare turismo…”
Voi come scegliete le professioniste da invitare?
“La premessa è che noi invitiamo tutti, in autonomia e senza nessuna preclusione, infatti abbiamo anche avuto Juventus e Torino insieme alla Gianni Di Marzio Kup, un evento che non è frequente. Seguiamo il nostro modello di business, per cui valutiamo di volta in volta chi invitare rispetto alle categorie, alle location e alle richieste delle società partecipanti. Di nuovo, non ci inventiamo niente: è ovvio che le società che arrivano qui da altre regioni vogliano giocare con la Juventus, che è un brand internazionale. Noi cerchiamo di accontentarle. Allo stesso tempo la Juventus, che ringraziamo sempre per la fiducia che ci riconosce, ci chiede di partecipare a competizioni di alto livello tecnico, e noi cerchiamo di accontentarla. Ma lavoriamo, ripeto, con decine di società professionistiche italiane e straniere, abbiamo avuto anche il Paris Saint Germain, per fare un esempio”.
Prima parlavi di dipendenti, consulenti e collaboratori. Quanto lavoro c’è dietro un torneo?
“Tantissimo, soprattutto se tutte le settimane proponi eventi con decine di squadre, se non centinaia, spesso su più impianti sportivi, a Torino e in giro per l’Italia: in questa stagione, oltre ad Andora in Liguria, organizziamo eventi a Roma, Verona, Marina di Massa, Milano e Firenze. E anche a Valencia, in Spagna. Quello che si vede sul campo è solo la punta dell’iceberg, è molto più grande la parte che non si vede. Prima si scelgono data, location e categorie coinvolte, si fa un progetto. Il contatto con le società e gli addetti ai lavori è continuo: mandiamo noi gli inviti, spesso ci chiedono loro di partecipare, a volte organizziamo eventi ad hoc, come i test match con le professioniste. La logistica richiede un lavoro personalizzato per ogni singola squadra che arriva da fuori: a che ora arrivano, come si muovono, quando giocano, dove dormono e dove mangiano, se vogliono visitare lo Juventus Stadium o altro. Nei tornei più grandi, ospitiamo centinaia di persone in decine di alberghi…. Durante i tornei ci occupiamo di tutto: la biglietteria, gli addetti ai campi e agli spogliatoi, gli arbitri. E poi ci sono la gestione dei pranzi sul campo, del bar, dei servizi fotografici con la vendita diretta. E ancora, ogni torneo richiede una sua locandina, una pagina sul nostro sito, dove arrivano a decine le iscrizioni e le richieste di informazioni, e dove pubblichiamo i risultati in tempo reale, o quasi. Ci sono i social, Facebook e Instagram. Potrei andare avanti per ore, e aggiungo che siamo solo all’inizio, perché abbiamo tanti progetti nuovi in via di sviluppo”.
Un lavoro impressionante.
“Sì, ma anche bellissimo, perché i sorrisi dei bambini e dei ragazzi che giocano a pallone ripagano di ogni sforzo. Chi partecipa ai nostri tornei, di solito, torna: vuol dire che si è trovato bene. Fare impresa in Italia non è facile, ma può essere molto gratificante”.
INTERVISTA - L’amministratore delegato: “Siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti. Non solo tornei, organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro, gestiamo logistica, trasporti e alberghi. Ragioniamo con logiche di mercato, anche nell’invitare le società professionistiche, che partecipano ai nostri eventi perché sono di alto livello tecnico”
Grandi tornei tutte le settimane, tante professioniste in campo insieme a dilettanti in arrivo da tutta Italia, decine di partite ogni week end: ormai BeKings, la società di organizzazione eventi che fa capo a Giorgia Contu e Marco Mameli, si è imposta come una solida realtà nel panorama calcistico torinese, piemontese e anche nazionale. Tanti partecipano ai tornei marchiati con il “leoncino”, non tutti conoscono la realtà imprenditoriale di BeKings, né immaginano il lavoro che c’è dietro le quinte. Chi meglio di Giorgia Contu, amministratore delegato di BeKings, può raccontarlo?
Partiamo da te, Giorgia, con una domanda “scorretta”: cosa ci fa una donna al comando in un mondo maschile come quello del calcio?
“Io prima di tutto sono una mamma, mi sono avvicinata al mondo del calcio portando mio figlio agli allenamenti e alle partite. Ho iniziato organizzando le trasferte del gruppo di mio figlio insieme alle altre mamme, poi sono stata coinvolta nell’organizzazione di qualche evento in casa. Ho visto che mi piaceva e che ci sapevo fare, ho capito che c’erano delle potenzialità enormi, come capita spesso quando porti una mentalità imprenditoriale in un ambito gestito in modo familiare, dilettantistico. Ho analizzato i competitor, ho studiato un modello di business e, nel corso degli anni, siamo arrivati fino a BeKings”.
Che cos’è, oggi, BeKings.
“Non siamo una società sportiva, come alcuni credono, ma siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti, consulenti e tanti collaboratori. Facciamo bilanci, paghiamo stipendi e tasse, stiamo in piedi se facciamo utili: sembra strano in un mondo come quello del calcio dilettantistico ma è così, facciamo impresa. Il nostro business parte dall’organizzazione degli eventi sportivi, ma non finisce certo lì: gestiamo alberghi, ristoranti, trasporti e svago delle squadre che arrivano in Piemonte, o delle piemontesi che vanno a giocare in altre regioni, come un’agenzia di viaggi. Organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro”.
Vi siete inventati un modello di business.
“No, non ci siamo inventati niente, perché realtà come la nostra ce ne sono tante in Italia e qualcuna anche in Piemonte, ma siamo riusciti a dare un’impronta tutta nostra, riconoscibile, che si basa su due concetti fondamentali: la qualità e la completezza dell’offerta. Completezza nel senso che gestiamo le esperienze calcistiche delle squadre a 360 gradi, portiamo giocatori, staff e famiglie a vivere esperienze che vanno ben oltre il torneo giocato. Qualità dentro e fuori dal campo: di solito chi organizza grandi eventi in località marine, per esempio, predilige il divertimento all’esperienza calcistica. Noi proponiamo un’esperienza turistica di alto livello, certo, ma nel contempo organizziamo tornei di livello altrettanto alto. Se società come la Juventus partecipano quasi sempre, non è certo per fare turismo…”
Voi come scegliete le professioniste da invitare?
“La premessa è che noi invitiamo tutti, in autonomia e senza nessuna preclusione, infatti abbiamo anche avuto Juventus e Torino insieme alla Gianni Di Marzio Kup, un evento che non è frequente. Seguiamo il nostro modello di business, per cui valutiamo di volta in volta chi invitare rispetto alle categorie, alle location e alle richieste delle società partecipanti. Di nuovo, non ci inventiamo niente: è ovvio che le società che arrivano qui da altre regioni vogliano giocare con la Juventus, che è un brand internazionale. Noi cerchiamo di accontentarle. Allo stesso tempo la Juventus, che ringraziamo sempre per la fiducia che ci riconosce, ci chiede di partecipare a competizioni di alto livello tecnico, e noi cerchiamo di accontentarla. Ma lavoriamo, ripeto, con decine di società professionistiche italiane e straniere, abbiamo avuto anche il Paris Saint Germain, per fare un esempio”.
Prima parlavi di dipendenti, consulenti e collaboratori. Quanto lavoro c’è dietro un torneo?
“Tantissimo, soprattutto se tutte le settimane proponi eventi con decine di squadre, se non centinaia, spesso su più impianti sportivi, a Torino e in giro per l’Italia: in questa stagione, oltre ad Andora in Liguria, organizziamo eventi a Roma, Verona, Marina di Massa, Milano e Firenze. E anche a Valencia, in Spagna. Quello che si vede sul campo è solo la punta dell’iceberg, è molto più grande la parte che non si vede. Prima si scelgono data, location e categorie coinvolte, si fa un progetto. Il contatto con le società e gli addetti ai lavori è continuo: mandiamo noi gli inviti, spesso ci chiedono loro di partecipare, a volte organizziamo eventi ad hoc, come i test match con le professioniste. La logistica richiede un lavoro personalizzato per ogni singola squadra che arriva da fuori: a che ora arrivano, come si muovono, quando giocano, dove dormono e dove mangiano, se vogliono visitare lo Juventus Stadium o altro. Nei tornei più grandi, ospitiamo centinaia di persone in decine di alberghi…. Durante i tornei ci occupiamo di tutto: la biglietteria, gli addetti ai campi e agli spogliatoi, gli arbitri. E poi ci sono la gestione dei pranzi sul campo, del bar, dei servizi fotografici con la vendita diretta. E ancora, ogni torneo richiede una sua locandina, una pagina sul nostro sito, dove arrivano a decine le iscrizioni e le richieste di informazioni, e dove pubblichiamo i risultati in tempo reale, o quasi. Ci sono i social, Facebook e Instagram. Potrei andare avanti per ore, e aggiungo che siamo solo all’inizio, perché abbiamo tanti progetti nuovi in via di sviluppo”.
Un lavoro impressionante.
“Sì, ma anche bellissimo, perché i sorrisi dei bambini e dei ragazzi che giocano a pallone ripagano di ogni sforzo. Chi partecipa ai nostri tornei, di solito, torna: vuol dire che si è trovato bene. Fare impresa in Italia non è facile, ma può essere molto gratificante”.
TORNEO - Sul campo di corso Ferrucci si confrontano le categorie Esordienti 2012, dei Pulcini 2014 e dei Primi Calci 2015. Tutte le finali in programma domenica 11 febbraio
È in pieno svolgimento il torneo “Pallone in Maschera”, organizzato dal Cit Turin, che vanta il primato di essere stato il primo evento organizzato nel periodo di Carnevale nel torinese, una tradizione che poi è stata seguita da molte società. Quest’anno sul campo di corso Ferrucci si confrontano, in un clima di allegria e divertimento, i ragazzi degli Esordienti 2012, dei Pulcini 2014 e dei Primi Calci 2015. Nel week end sono arrivati i verdetti della fase eliminatoria, ma (come sempre nei tornei organizzati dal Cit Turin) nessuno verrà escluso dalla competizione e le squadre verranno suddivise in nuovi gironi definiti in base ai risultati, fino alle finali in programma domenica 11 febbraio.
Negli Esordienti 2012 si sono qualificate per il "Pallone in Maschera" le prime due classificate dei quadrangolari eliminatori, ovvero Cit Turin Rosso e Mappanese (decisivo il 7-3 sul Dorina) nel girone A; Sporting Orbassano e Torino nel girone B, dove i granata hanno perso con un netto 5-1 lo scontro diretto; Gassinosanraffaele e Alta Val Susa nel girone C.
Per quanto riguarda i Pulcini 2014, si qualificano al tabellone principale a punteggio pieno il Dorina nel girone B (insieme al Cit Turin, che ha la meglio sul Cambiano grazie alla differenza reti) e il Lascaris nel girone C, che avanza insieme al Rebaudengo. Nel combattutissimo girone A passano Gassinosanraffaele e Atletico Cbl, mentre il Torino deve accontentarsi di giocare la Coppa Bilanzone.
Tantissimi gol hanno caratterizzato le partite dei Pulcini 2015. La seconda fase del Pallone in Mascherà vedrà le sfide Cit Turin Rosso-Dorina, Rebaudengo-Cenisia e Torino-Rapid Torino, mentre la Coppa Bilanzone vedrà di fronte Bsr Grugliasco-Mirafiori, Cit Turin Verde-Auxilium Valdocco e Pozzomaina-Borgo Vittoria. è servita la calcolatrice per sbrogliare la matassa del girone C, dove tre squadre hanno chiuso a punteggio pieno: in base alla classifica avulsa (che comprende solo gli scontri diretti), Torino primo per differenza reti, Cenisia secondo e Pozzomaina terzo.
ESORDIENTI 2012
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Cit Turin Rosso 9, Mappanese 6, Dorina 3, Vigone 0
Risultati: Mappanese-Cit Turin Rosso 0-3, Vigone-Dorina 2-4, Vigone-Mappanese 1-7, Cit Turin Rosso-Dorina 4-3, Dorina-Mappanese 3-7, Vigone-Cit Turin Rosso 0-3
Girone B: Sporting Orbassano 9, Torino 6, Sommarivese 3, Pozzomaina 0
Risultati: Sporting Orbassano-Sommarivese 3-1, Torino-Sommarivese 4-0, Pozzomaina-Sporting Orbassano 1-12, Torino-Pozzomaina 8-0, Pozzomaina-Sommarivese 2-9, Torino-Sporting Orbassano 1-5
Girone C: Gassinosanraffaele 9, Alta Val Susa 6, Borgo Vittoria 3, Cit Turin Verde 0
Risultati: Cit Turin Verde-Borgo Vittoria 1-2, Cit Turin Verde-Gassinosanraffaele 0-10, Borgo Vittoria-Alta Val Susa 1-3, Cit Turin Verde-Alta Val Susa 0-5, Alta Val Susa-Gassinosanraffaele 0-8, Borgo Vittoria-Gassinosanraffaele 1-10
COPPA BILANZONE
Seconda fase / domenica 4 febbraio
10.00 Dorina-Pozzomaina
10.00 Sommarivese-Cit Turin Verde
10.00 Borgo Vittoria-Vigone
Semifinali / Sabato 10 febbraio
14.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
14.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
14.30 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
14.30 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PALLONE IN MASCHERA
Seconda fase / domenica 4 febbraio
11.00 Cit Turin Rosso-Torino
15.00 Sporting Orbassano-Alta Val Susa
15.00 Gassinosanraffaele-Mappanese
Semifinali / Sabato 10 febbraio
15.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
15.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
15.30 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
15.30 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PULCINI 2014
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Gassinosanraffaele 7, Atletico Cbl 6, Torino 4, Centrocampo 0
Risultati: Centrocampo-Gassinosanraffaele 0-18, Torino-Atletico Cbl 5-7, Torino-Gassinosanraffaele 7-7, Torino-Centrocampo 16-0, Atletico Cbl-Centrocampo 5-3, Atletico Cbl-Gassinosanraffaele 3-12
Girone B: Dorina 9, Cit Turin 4 (dr +1), Cambiano 4 (dr -3), Rapid Torino 0
Risultati: Cit Turin-Dorina 4-6, Dorina-Cambiano 10-4, Cit Turin-Rapid Torino 6-3, Dorina-Rapid Torino 13-3, Cit Turin-Cambiano 4-4, Rapid Torino-Cambiano 0-3
Girone C: Lascaris 9, Rebaudengo 6, Bacigalupo 3, Rivoli 0
Risultati: Bacigalupo-Rivoli 3-0, Lascaris-Rebaudengo 4-3, Rebaudengo-Bacigalupo 15-0, Lascaris-Rivoli 3-0, Bacigalupo-Lascaris 0-12, Rebaudengo-Rivoli 3-0
COPPA BILANZONE
Seconda fase / sabato 3 febbraio
14.30 Torino-Rapid Torino
15.30 Cambiano-Rivoli
16.30 Bacigalupo-Centrocampo
Semifinali / Sabato 10 febbraio
16.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
17.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
10.00 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
11.00 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PALLONE IN MASCHERA
Seconda fase / domenica 4 febbraio
14.30 Gassinosanraffaele -Cit Turin
15.30 Dorina-Rebaudengo
16.30 Lascaris-Atletico Cbl
Semifinali / Sabato 10 febbraio
16.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
17.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
14.30 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
15.30 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PRIMI CALCI 2015
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Cit Turin Rosso 7, Rapid Torino 6, Bsr Grugliasco 4, Borgo Vittoria 0
Risultati: Rapid Torino-Cit Turin Rosso 2-7, Borgo Vittoria-Bsr Grugliasco 2-19, Cit Turin Rosso-Bsr Grugliasco 3-3, Borgo Vittoria-Rapid Torino 3-4, Borgo Vittoria-Cit Turin Rosso 3-5, Rapid Torino-Bsr Grugliasco 8-1
Girone B: Rebaudengo 9, Dorina 6, Cit Turin Verde 3, Mirafiori 0
Risultati: Cit Turin Verde-Dorina 3-4, Mirafiori-Rebaudengo 3-6, Cit Turin Verde-Mirafiori 4-3, Dorina-Rebaudengo 3-6, Cit Turin Verde-Rebaudengo 1-7, Mirafiori-Dorina 4-6
Girone C: Torino 6 (dr +16), Cenisia 6 (-2), Pozzomaina 6 (-14), Auxilium Valdocco 0
Risultati: Torino-Pozzomaina 20-1, Auxilium Valdocco-Cenisia 1-15, Torino-Auxilium Valdocco 14-1, Cenisia-Pozzomaina 4-9, Pozzomaina-Auxilium Valdocco 22-1, Torino-Cenisia 5-8
COPPA BILANZONE - Seconda fase / sabato 3 febbraio
14.30 Bsr Grugliasco-Mirafiori (A)
15.30 Cit Turin Verde-Auxilium Valdocco (B)
16.30 Pozzomaina-Borgo Vittoria (C)
PALLONE IN MASCHERA - Seconda fase / domenica 4 febbraio
14.30 Cit Turin Rosso-Dorina (1)
15.30 Rebaudengo-Cenisia (2)
16.30 Torino-Rapid Torino (3)
COPPA PULCINELLA - Triangolare finale / sabato 10 febbraio
14.30 Perdente A-Perdente B (K)
15.15 Perdente K-Perdente C
16.00 Vincente K-Perdente C
COPPA ARLECCHINO - Triangolare finale / sabato 10 febbraio
14.30 Perdente 1-Perdente 2 (J)
15.15 Perdente J-Perdente 3
16.00 Vincente J-Perdente 3
COPPA BILANZONE - Triangolare finale / domenica 11 febbraio
14.30 Vincente A-Vincente B (X)
15.15 Perdente X-Vincente C
16.00 Vincente X-Vincente C
PALLONE IN MASCHERA - Triangolare finale / domenica 11 febbraio
14.30 Vincente 1-Vincente 2 (Y)
15.15 Perdente Y-Vincente 3
16.00 Vincente Y-Vincente 3
TORNEO - Sul campo di corso Ferrucci si confrontano le categorie Esordienti 2012, dei Pulcini 2014 e dei Primi Calci 2015. Tutte le finali in programma domenica 11 febbraio
È in pieno svolgimento il torneo “Pallone in Maschera”, organizzato dal Cit Turin, che vanta il primato di essere stato il primo evento organizzato nel periodo di Carnevale nel torinese, una tradizione che poi è stata seguita da molte società. Quest’anno sul campo di corso Ferrucci si confrontano, in un clima di allegria e divertimento, i ragazzi degli Esordienti 2012, dei Pulcini 2014 e dei Primi Calci 2015.
Le partite sono iniziate nello scorso week end, oggi pomeriggio e domani le fasi eliminatorie emetteranno i loro verdetti. Ma, come sempre nei tornei organizzati dal Cit Turin, nessuno verrà escluso dalla competizione e le squadre verranno suddivise in nuovi gironi definiti in base ai risultati, fino alle finali in programma domenica 11 febbraio.
ESORDIENTI 2012
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Cit Turin rosso, Vigone, Mappanese, Dorina
Risultati: Mappanese-Cit Turin Rosso 0-3, Vigone-Dorina 2-4
Girone B: Torino, Pozzomaina, Sommarivese, Sporting Orbassano
Risultati: Sporting Orbassano-Sommarivese 3-1, Torino-Sommarivese 4-0, Pozzomaina-Sporting Orbassano 1-12
Girone C: Cit Turin Verde, Borgo Vittoria, Alta Val Susa, Gassinosanraffaele
Risultati: Cit Turin Verde-Borgo Vittoria 1-2, Cit Turin Verde-Gassinosanraffaele 0-10, Borgo Vittoria-Alta Val Susa 1-3, Vit Turin Verde-Alta Val Susa 0-5
Sabato 27 gennaio
14.00 Vigone-Mappanese
14.00 Cit Turin Rosso-Dorina
15.00 Torino-Pozzomaina
15.00 Dorina-Mappanese
Domenica 28 gennaio
12.00 Pozzomaina-Sommarivese
16.00 Alta Val Susa-Gassinosanraffaele
17.00 Borgo Vittoria-Gassinosanraffaele
17.00 Vigone-Cit Turin Rosso
18.00 Torino-Sporting Orbassano
COPPA BILANZONE
Seconda fase / domenica 4 febbraio
10.00 3ª girone A-4ª girone B
10.00 3ª girone B-4ª girone C
10.00 3ª girone C-4ª girone A
Semifinali / Sabato 10 febbraio
14.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
14.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
14.30 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
14.30 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PALLONE IN MASCHERA
Seconda fase / domenica 4 febbraio
11.00 1ª girone A-2ª girone B
15.00 1ª girone B-2ª girone C
15.00 1ª girone C-2ª girone A
Semifinali / Sabato 10 febbraio
15.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
15.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
15.30 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
15.30 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PULCINI 2014
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Torino, Atletico Cbl, Centrocampo, Gassinosanraffaele
Risultati: Centrocampo-Gassinosanraffaele 0-18, Torino-Atletico Cbl 5-7, Torino-Gassinosanraffaele 7-7
Girone B: Cit turin, Dorina, Cambiano, Rapid Torino
Risultati: Cit Turin-Dorina 4-6, Dorina-Cambiano 10-4, Cit Turin-Rapid Torino 6-3
Girone C: Lascaris, Rivoli, Bacigalupo, Rebaudengo
Risultati: Bacigalupo-Rivoli 3-0, Lascaris-Rebaudengo 4-3
Sabato 27 gennaio
14.00 Torino-Centrocampo
15.00 Rebaudengo-Bacigalupo
16.00 Atletico Cbl-Centrocampo
17.00 Atletico Cbl-Gassinosanraffaele
Domenica 28 gennaio
11.00 Bacigalupo-Lascaris
14.00 Dorina-Rapid Torino
15.00 Cit Turin-Cambiano
16.00 Rapid Torino-Cambiano
COPPA BILANZONE
Seconda fase / sabato 3 febbraio
14.30 3ª girone A-4ª girone B
15.30 3ª girone B-4ª girone C
16.30 3ª girone C-4ª girone A
Semifinali / Sabato 10 febbraio
16.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
17.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
10.00 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
11.00 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PALLONE IN MASCHERA
Seconda fase / domenica 4 febbraio
14.30 1ª girone A-2ª girone B
15.30 1ª girone B-2ª girone C
16.30 1ª girone C-2ª girone A
Semifinali / Sabato 10 febbraio
16.30 Vincente Gara 1-Vincente Gara 2
17.30 Vincente Gara 3-Miglior perdente
Finali / domenica 11 febbraio
14.30 Perdente semifinale A-Perdente Semifinale B
15.30 Vincente semifinale A-Vincente Semifinale B
PRIMI CALCI 2015
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Cit Turin Rosso, Borgo Vittoria, Rapid Torino, Bsr Grugliasco
Risultati: Rapid Torino-Cit Turin Rosso 2-7, Borgo Vittoria-Bsr Grugliasco 2-19, Cit Turin Rosso-Bsr Grugliasco 3-3, Borgo Vittoria-Rapid Torino 3-4
Girone B: Cit Turin Verde, Dorina, Rebaudengo, Mirafiori
Risultati: Cit Turin Verde-Dorina 3-4, Mirafiori-Rebaudengo 3-6, Cit Turin Verde-Mirafiori 4-3, Dorina-Rebaudengo 3-6
Girone C: Torino, Pozzomaina, Auxilium Valdocco, Cenisia
Risultati: Torino-Pozzomaina 20-1, Auxilium Valdocco-Cenisia 1-15, Torino-Auxilium Valdocco 14-1, Cenisia-Pozzomaina 4-9
Domenica 28 gennaio
15.00 Borgo Vittoria-Cit Turin Rosso
15.00 Pozzomaina-Auxilium Valdocco
16.00 Cit Turin Verde-Rebaudengo
16.00 Rapid Torino-Bsr Grugliasco
17.00 Torino-Cenisia
17.00 Mirafiori-Dorina
COPPA BILANZONE - Seconda fase / sabato 3 febbraio
14.30 3ª girone A-4ª girone B (A)
15.30 3ª girone B-4ª girone C (B)
16.30 3ª girone C-4ª girone A (C)
PALLONE IN MASCHERA - Seconda fase / domenica 4 febbraio
14.30 1ª girone A-2ª girone B (1)
15.30 1ª girone B-2ª girone C (2)
16.30 1ª girone C-2ª girone A (3)
COPPA PULCINELLA - Triangolare finale / sabato 10 febbraio
14.30 Perdente A-Perdente B (K)
15.15 Perdente K-Perdente C
16.00 Vincente K-Perdente C
COPPA ARLECCHINO - Triangolare finale / sabato 10 febbraio
14.30 Perdente 1-Perdente 2 (J)
15.15 Perdente J-Perdente 3
16.00 Vincente J-Perdente 3
COPPA BILANZONE - Triangolare finale / domenica 11 febbraio
14.30 Vincente A-Vincente B (X)
15.15 Perdente X-Vincente C
16.00 Vincente X-Vincente C
PALLONE IN MASCHERA - Triangolare finale / domenica 11 febbraio
14.30 Vincente 1-Vincente 2 (Y)
15.15 Perdente Y-Vincente 3
16.00 Vincente Y-Vincente 3
UNDER 16 - Tutto pronto per la 50ª edizione, che torna internazionale grazie alla presenza delle squadre in arrivo da Croazia e Belgio. Partecipano anche Pro Vercelli, Alessandria, Lodigiani, Vigor Milano, Tau Altopascio e le “nostre” Lascaris, Volpiano Pianese, Chisola e Cbs, più una tra Nichelino Hesperia, Pro Eureka, Fossano e Chieri. Appuntamento dal 24 al 31 marzo nell’impianto sportivo di via Claviere a Pianezza
L’ultima straniera a partecipare al Trofeo Lascaris era stato lo Spartak Mosca: in occasione della 50ª edizione della storica manifestazione dedicata alla categoria Under 16, il presidente Vincenzo Gaeta e il suo staff hanno deciso di fare le cose in grande e riaprire le frontiere, con l’arrivo del Rjieka dalla Croazia e Royale Union dal Belgio. Un tocco internazionale che arricchisce il quadro di partecipanti, di altissimo livello, basti pensare l’ultima adesione arrivata è quella della Fiorentina, uno dei più fulgidi settori giovanili a livello nazionale. Una presenza che aggiunge anche una nota sentimentale al torneo, dedicato per il secondo anno alla memoria di Francesco Giorgio, storico segretario lascarino scomparso il 20 gennaio 2023, da sempre tifoso della viola in una “tana” di bianconeri. Le altre professioniste nostrane sono le immancabili Juventus e Torino, chiamate a risollevarsi dopo l’ultima partecipazione non all’altezza del loro blasone, Genoa, Pro Vercelli e Alessandria. Non ci sarà il Brescia campione in carica, che nel 2023 aveva vinto la finalissima sul sorprendente Volpiano Pianese, dopo aver eliminato in semifinale anche i padroni di casa, protagonisti di una cavalcata altrettanto straordinaria.
Lascaris e Foxes guideranno anche quest’anno l’agguerrita truppa delle società dilettantistiche, che annovera anche Chisola e Cbs tra le piemontesi, oltre i romani della Lodigiani, Vigor Milano e Tau Altopascio, dalla provincia di Lucca. L’ultima dilettante sarà decisa dal campo, e più precisamente dal quadrangolare, in programma domenica 24 marzo, tra Nichelino Hesperia, Pro Eureka, Fossano e Chieri, ovvero le squadre uscite ai quarti di finale del Trofeo Queencar.
Il 50° Trofeo Lascaris entrerà nel vivo nel week end successivo, fino alla giornata finale di domenica 31 marzo: uno spettacolo da non perdere.
INTERVISTA - Il responsabile del settore giovanile a ruota libera: “Nonostante qualche difficoltà iniziale, tutte le nostre squadre stanno crescendo, merito delle rose di qualità e degli allenatori capaci. Diventare Juventus Academy è stato lo spartiacque della crescita della nostra scuola calcio. Cambierei la formula dei regionali, due gironi élite servirebbero ad alzare la qualità di partite e giocatori. Chi toglierei alle avversarie? Naranjo, Curri, Bazzoni e Freguglia”
Partiamo dall’attualità, dalla grande vittoria dell’Under 17 contro la capolista Lascaris, che finora non aveva mai perso. La squadra rimane al 5° posto, a 10 punti dalla vetta, ma è in evidente crescita.
“Vero, la squadra è in forma, abbiamo anche vinto la Winter Cup, ma non mi stupisce perché la rosa è tra le più competitive della categoria. Abbiamo giocato un girone di andata da incubo, abbiamo anche sostituito l'allenatore, ma ci tengo a sottolineare che le responsabilità non sono da attribuire alla precedente gestione. I giocatori non si discutono a livello di singoli, ora sono anche diventati una squadra. È stato bravo Uranio a trovare il bandolo della matassa, da un mese e mezzo le cose funzionano a dovere. L’obiettivo ora è qualificarci alle fasi finali per poi giocarcela".
Analizziamo le squadre delle giovanili una per una. Anche in Under 16 c’è il duello con il Lascaris, ma qui le fasi finali dovrebbero essere blindate.
“Il Lascaris è in forma strepitosa, ha battuto anche il Torino in amichevole, ma noi dobbiamo guardare in casa nostra e proseguire nella corsa verso la qualificazione. Questo è un ottimo gruppo, ben gestito da un allenatore giovane e capace come Baseggio, che non dimentichiamo la scorsa stagione ha vinto il titolo con i 2008 dell’Alpignano. È da inizio stagione che stiamo facendo benissimo, a partire dalla vittoria del SuperOscar. Purtroppo, i troppi tornei in contemporanea nel periodo natalizio ci hanno messo in difficoltà, abbiamo 6 ragazzi infortunati e siamo corti, nonostante i nuovi innesti. Appena libereremo l’infermeria sono certo che ce la giocheremo con tutti, comprese Lascaris e Chisola, che sono corazzate, ma nelle partite secche non si sa mai”.
L’Under 15 è terza, ma la capolista Pro Eureka è lontanissima.
“C’è stato un momento della stagione in cui potevamo avvicinarci ma non ci siamo riusciti…. Comunque c’è grande fiducia, abbiamo vinto la Winter Cup e perso ai rigori la finale del Caduti di Superga, questo ci ha dato consapevolezza. In questo gruppo sono stati fatti molti innesti, abbiamo giocatori importanti, le qualità ci sono e Senatore è un allenatore esperto, il suo lavoro sta dando i frutti sperati”.
L’unica squadra ad oggi prima, seppur in condivisione con il solito Lascaris e il Borgaro Nobis, è l’Under 14.
“Mirasola è uno stakanovista, un valore aggiunto. L’anno scorso ha vinto il titolo Allievi, sono contento che abbia accettato di ripartire dall’Under 14, la categoria che presenta maggiori incognite perché i ragazzi escono dalla scuola calcio e bisogna vedere come si adattano al contesto agonistico. Devo dire che questa squadra sta venendo su bene”.
In generale, il Volpiano Pianese è stabilmente nelle società di vertice: quanto aiuta una scuola calcio in crescita nei numeri e nella qualità, anche grazie all’ingresso nelle Juventus Academy?
“L’ingresso nelle Juventus Academy è stato lo spartiacque della rivoluzione fatta nella scuola calcio. Il primo anno ci è servito per capire come eravamo girati e porre degli obiettivi. Dal secondo anno di affiliazione abbiamo cambiato marcia, anche grazie all’inserimento del nuovo responsabile dell'attività di base, Nicola Di Biase, che ho voluto fortemente. Volpiano ha 15mila anime, bisogna lavorare su tutto il tessuto limitrofo, soprattutto a nord c’è un territorio, per così dire, inesplorato: essere Academy Juventus ci pone come centro attrattivo di una zona molto ampia”.
Quanto conterebbe, come prospettiva, avere la serie D e la Juniores nazionale?
“Sarebbe certamente un plus, il direttore sportivo Tommaso Gallo sta operando molto bene e tra noi c'è sinergia. Una Juniores Nazionale sarebbe importante per aumentare l’attrattività del settore giovanile e dare uno sbocco in più per i nostri giovani. La chiave, a mio avviso, è costruire una società sostenibile, con giovani fidelizzati, e per riuscirci è fondamentale avere un’identità forte e offrire un percorso di crescita di alta qualità. Non essendoci più i vincoli, i giovani possono scegliere dove andare e quindi è necessario offrire loro il meglio. Lavoriamo in questa direzione, ma bisogna ancora alzare il livello: è ovvio che per qualunque realtà dilettantistica la serie D aiuterebbe in questo senso”.
Vi siete laureati campioni nazionali Under 19 nella stagione 2022/2023, un successo clamoroso. Ma quanto manca un titolo regionale anche con il settore giovanile?
“Sicuramente darebbe prestigio, ma in quello Scudetto c’è tanto del nostro settore giovanile. E aggiungo, le annate che hanno vinto il titolo nazionale e due titoli regionali consecutivi sono quelle penalizzate dalla pandemia. C’è rammarico per i due anni di fermo che non hanno consentito ai nostri ragazzi terribili del 2004 di completare quelle stagioni”.
Bisogna alzare il livello, dicevi prima, un problema che riguarda tutto il calcio giovanile piemontese. A te piace la nuova formula dei regionali, o cambieresti qualcosa?
“Cambierei radicalmente la formula. La scorsa stagione, con 4 gironi regionali, c’erano già distacchi importanti, vuol dire che le squadre erano troppe. Con il quinto girone, bisognerebbe fare due gironi élite. Lo sport è per tutti, certo, ma è giusto che ci siano diverse categorie, stabilite in base alla meritocrazia. Tutte le partite che finiscono con un margine maggiore al 4-0, non sono formative né per chi vince né per chi perde. Le squadre élite devono giocare tra di loro, anche se aumentano i costi, è l’unico modo per migliorare le partite e valorizzare i giocatori, come in Lombardia. Si diventa più bravi a giocare con i più bravi, lo dico sempre. Questa formula valorizzerebbe anche i gironi regionali e provinciali, con un meccanismo di interscambio che premi i risultati. Il problema è farlo capire a tanti addetti ai lavori e ai genitori: meglio i provinciali fatti bene che i regionali senza vedere mai la palla".
I gironi élite attenuerebbero un altro problema del Piemonte, ovvero la mancanza di società professionistiche sotto Juventus e Torino.
“Io, intanto, mi auguro che le nostre nobili società piemontesi riescano a trovare il giusto equilibrio per tornare ai fasti di un tempo, e che al loro fianco emerga qualche società ambiziosa. Per dare maggiori opportunità ai nostri giovani, sarebbe importante avere società piemontesi virtuose in serie B e Lega Pro”.
Capitolo rappresentative, che hanno sempre molti vostri giocatori. Un pronostico per il prossimo Torneo delle Regioni?
“Secondo me, come Piemonte siamo forti in tutte le categorie, tre squadre fortissime. Ma se devo dire una mia impressione, nei 2009 abbiamo giocatori importanti, mi danno l’idea di essere ben strutturati anche a livello fisico. Poi siamo campioni in carica in Under 17, sarebbe bello bissare”.
C’è qualcuno che non è stato chiamato, o non ancora, e secondo te meriterebbe?
“A me piange il cuore che l’anno scorso Riccardo, Lucca capocannoniere dell’Under 17, non abbia partecipato al Torneo delle Regioni, poi abbiamo vinto e va bene così, ma tutti gli anni possono capitare dei casi del genere. Ho massimo rispetto per i selezionatori che conosco e stimo, spero solo che possano chiamare tre giocatori per società, e non due come l’anno scorso, ma è inevitabile che qualcuno rimarrà tagliato fuori comunque. Piuttosto, parlando di rappresentative, sottolineo i nostri ragazzi chiamati nelle rappresentative nazionali: i 2007 Federico Landi e Andrea Stefanelli, il 2008 Fabio Garbellini e i 2009 Cristian Tenca e Giulio Conforti: queste sono grandi soddisfazioni”.
Ancora una domanda sui singoli: molti vostri giocatori sono seguiti dalle professioniste, chi è più vicino al grande salto?
“Domanda a cui non posso rispondere, un po’ per professionalità e un po’ per scaramanzia. Ma io credo che il tempo sia galantuomo…”
Non è una domanda di mercato, è un gioco. C’è un giocatore - o ancora meglio uno per annata - che toglieresti alle avversarie?
“Va bene, giochiamo. Nei 2007 dico Daddy Naranjo del Chisola, ma anche Cristian Ajmar mi piace molto. Nei 2008 il capitano dell’Alpignano, Flavio Curri. Nei 2009 sono tanti, scelgo Davide Bazzoni, bomber della Pro Eureka. E nei 2010 Emanuele Freguglia del Lascaris”.
Ultima. C’è un allenatore con cui non hai ancora lavorato, ma ti piacerebbe avere nel tuo staff tecnico?
“Mi sarebbe sempre piaciuto lavorare con Andrea Mercuri e Massimo Ricardo, ma ormai sono andati nelle prof, dov'è giusto che rimangano”.
TORNEO - Nella Fiocco di neve Kup, manifestazione organizzata da BeKings sui campi (fortunatamente non imbiancati) di Caselle, i bianconeri hanno scatenato tutta la loro potenza e si sono imposti in tutte e tre le annate coinvolte, 2013, 2014 e 2015
UNDER 11 - CHARVENSOD TERZO DAVANTI ALLA SISPORT
Nella categoria Under 11 la Juventus ha macinato gol per tutta la giornata, a partire dal triangolare eliminatorio in cui si è sbarazzata prima del Val di Susa (9-1) e poi dello Charvensod (7-1), che comunque si è qualificato come migliore seconda. In semifinale niente da fare neanche per la Sisport, che nel girone aveva battuto Sparta Novara e Cheraschese: 4-1 anche nella sfida tutta bianconera. L’avversario della finalissima è stato il Volpiano Pianese, che aveva vinto - oltre il suo girone - anche la semifinale con gli aostani ai calci di rigore: ma non c’è stata partita, come dimostra il 9-0 finale. Medaglia di bronzo proprio per lo Charvensod, a cui hanno sorriso i tiri dal dischetto nella finalina con la Sisport.
UNDER 10 - MEDAGLIA DI BRONZO PER L’IVREA, QUARTI GLI SVIZZERI
Discorso simile nella categoria Under 10, dove la fase eliminatoria è stata giocata con dei quadrangolari: la Juve ha dominato il girone A (3 gol al Losanna Blu, 8 alla Virtus Accademia e altri 6 al Rosta, senza mai subirne); dal girone B sono emerse Losanna e Sparta Novara; nel combattutissimo girone C si è imposto l’Ivrea, che ha avuto il grande merito di rialzarsi dopo il ko subito dalla Pro Patria, battendo Sisport e Fossano in partite davvero appassionanti. Ma in semifinale gli eporediesi, stanchi dalle fatiche del mattino, si sono arresi allo Sparta Novara, per poi rifarsi con gli interessi nella finalina con gli svizzeri del Losanna (che avevano subito il poker dai futuri campioni), vinta con il risultato di 4-2. La Juve non ha subito gol neanche nella finalissima, vinta 2-0 sui novaresi.
UNDER 9 - LESNA GOLD DA APPLAUSI, BENE ANCHE LA PRO EUREKA
Percorso netto, ma con un gol subito, anche per la Juventus Under 9, che si è imposta prima su Torinese (12-0) e Losanna Blu (2-1) nel triangolare eliminatorio, poi sulla Pro Eureka in semifinale e sul Losanna nella finalissima, entrambe le volte con il risultato di 3-0. I settimesi e gli svizzeri erano passati a braccetto nel girone B (pareggiando 1-1 lo scontro diretto), mentre dal girone C è emerso il Lesna Gold, da applausi nel 3-1 alla Pro Patria e nel 5-1 al Castellamonte. I torinesi, dopo aver perso nettamente la semifinale con il Losanna, hanno però conquistato la medaglia di bronzo, vincendo per 1-0 la finalina con la Pro Eureka.
PRESENTAZIONE E SORTEGGIO - Le rappresentative Under 19, Under 17, Under 15 e Femminili giocheranno in Liguria dal 23 al 29 marzo. La selezione piemontese è chiamata a difendere il titolo nazionale Under 17
Il Torneo delle Regioni, la principale manifestazione del calcio giovanile della Lega Nazionale Dilettanti, ha tagliato il nastro della 60^ edizione con il sorteggio dei gironi andato in scena ieri a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova che ha patrocinato l’evento insieme alla Regione Liguria. All’evento hanno partecipato il presidente della LND Giancarlo Abete, il numero uno del comitato regionale Liguria Giulio Ivaldi, l’assessore allo sport di Genova Alessandra Bianchi, l’assessore allo sport della Regione Liguria Simona Ferro, il presidente del CONI Liguria Antonio Micillo, il consigliere federale LND Stella Frascà, il numero uno del CPA Bolzano Klaus Schuster, il presidente della Sampdoria Marco Lanna, il responsabile del settore giovanile del Genoa Michele Sbravati, tutte le rappresentative LND Liguria, una rappresentanza della Sampdoria femminile e tante altre cariche istituzionali del comune di Genova e della Regione Liguria.
La manifestazione è riservata alle rappresentative Under 19, Under 17, Under 15 e Femminili dei diciotto comitati regionali e dei CPA di Bolzano e Trento riunite in un unico grande evento che andrà in scena in Liguria dal 23 al 29 marzo. I comitati regionali della LND si ritroveranno insieme per vivere un momento di confronto e di condivisione in occasione di una manifestazione che dal 1959 ha cambiato formula e introdotto nuove fasce d’età mantenendo intatto il fascino di sempre. Dal 2016 è ormai consolidato il format attuale con due eventi distinti dedicati al calcio ed al futsal con tutte e quattro le categorie rappresentate. La Liguria per la prima volta organizza il Torneo delle Regioni con la formula attuale.
I NUMERI - Sarà un torneo imponente che coinvolgerà oltre 1900 persone contando atlete, atleti, dirigenti, tecnici e arbitri. In corsa per i quattro trofei in Liguria ci saranno 78 rappresentative, come nella scorsa edizione. Un segnale di continuità che conferma l’ottimo stato di salute del calcio giovanile di base.
Questi i numeri mastodontici che solo il Torneo delle Regioni può sfoggiare. Le gare in programma sono 142, saranno giocate su 17 campi in due province della Liguria con Genova come centro di gravità.
I GIRONI - Sorteggiati i gironi del Torneo delle Regioni 2024. Dopo la scorsa edizione che si è svolta sul territorio piemontese e che ha regalato tre titoli tra Lombardia e Piemonte, è tempo di scrivere una nuova pagina della storia. Il Torneo si svolgerà in Liguria (regione campionessa in carica con l'Under 19) tra due mesi esatti, dal 22 al 29 marzo 2024.
Le fasi finali saranno tutte svolte a Genova, fino alla finale allo stadio La Sciorba. I gironi di qualificazione alle fasi finali, invece, saranno giocati anche in altri territori verso la provincia di Savona. La LND Liguria ha già preparato 17 campi sui quali, appunto, si svolgerà il torneo.
*Le due regioni con l'asterisco (Molise e Friuli) non hanno la selezione femminile.
Fonte: www.lnd.it
INTERVISTA - Le motivazioni della scelta: “Faccio un passo indietro per mancanza di tempo, ma rimango nel direttivo e continuerò a dare il mio contributo affinché la società continui nel percorso che ci ha portato ad avere quattro categorie nei regionali, pur essendo una piccola realtà”
“Ho deciso di fare un passo indietro, lascio il ruolo di responsabile del settore giovanile a Luigi Munno, che potrà contare sempre sul mio appoggio e la mia collaborazione. Purtroppo, i miei impegni personali sono ormai troppo gravosi per permettermi di essere presente al campo con continuità e di svolgere il mio compito con la qualità che vorrei garantire”.
Così Luigi Tammaro, colonna portante del Rosta, annuncia la sua decisione: non gestirà più le giovanili del Rosta, ma rimane in società: “Sono qui da 15 anni, da quando abbiamo rifondato la società nel 2017 sono nel direttivo, questa è casa mia. La mia scelta nasce solo ed esclusivamente dai miei troppi impegni e dall’impossibilità di svolgere il mio ruolo come ho sempre fatto. Passo il testimone a Luigi Munno, che è un amico oltre che un tecnico molto preparato, ma rimango nel direttivo e spero, in futuro, di tornare ad avere un ruolo operativo. Munno continuerà ad allenare i 2008 e avrà il mio aiuto tutte le volte che ne avrà bisogno”.
Il Rosta è ormai stabilmente tra le società più competitive della provincia di Torino: “Questo è il nostro orgoglio - commenta Tammaro - considerando che siamo una piccola realtà dove tutti si impegnano al massimo per mandare avanti il nostro progetto, dal presidente Zappalà, alla segreteria, ai volontari che ci aiutano. Io allenavo la squadra classe 2003 che ha conquistato, per la prima volta, un posto nei regionali, con quei ragazzi abbiamo vinto due campionati provinciali. Adesso abbiamo tutte e quattro le squadre delle giovanili nei regionali e siamo tra le prime dieci nella classifica del SuperOscar, ma siamo riusciti a mantenere un ambiente sereno, con un’idea di aggregazione sana. Questa è la strada su cui dobbiamo proseguire”.