GIORNATA FINALE E INTERVISTE - Finalissima combattuta fino all’ultimo, decisa dal gol del miglior giocatore del torneo. Terzo posto per il Chisola, che nella finalina ha battuto l’Alpignano. Le voci degli allenatori Alessandro Malagrinò, Andrea Mirasola, Antonino Lopreiato e Alessandro Grungo
Il Lascaris ha vinto il torneo Caduti di Superga, organizzato dal Lucento, nella categoria “regina” dell’Under 15, guadagnando l’accesso al 43° torneo Pier Giorgio Tappari. I bianconeri si sono imposti in finale nella sfida ormai “classica” con il Volpiano Pianese (dopo aver sconfitto in semifinale rispettivamente il Chisola ai calci di rigore e l’Alpignano per 3-0). In contemporanea, il Chisola ha conquistato la medaglia di bronzo imponendosi nella finalina contro i biancoazzurri per 3-0.
La finalissima è stata decisa da Peuto (premiato come miglior giocatore del torneo) al minuto 11 del secondo tempo, con un tiro di controbalzo dai venti metri che non ha lasciato scampo al portiere delle foxes Aposol. È stato un incontro giocato ad armi pari dove gli episodi hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore dei bianconeri. Il Volpiano Pianese, più offensivo nella prima frazione di gioco, è andato vicino al vantaggio con D’Ario, Perrier e Cocciolo. Nella seconda frazione di gioco si sono ribaltati i ruoli, con il Lascaris più organizzato grazie al cambiamento di modulo tattico di mister Alessandro Malagrinò. Il vantaggio ad opera di Peuto è arrivato dopo un’azione corale preceduta da un tiro fuori misura di Leone. Prima dello scadere, il Lascaris si è ancora reso pericoloso con Nastasi in area piccola, con la sfera calciata e ribattuta in corner.
LE ALTRE ANNATE
Sono state disputate le finali anche delle altre categorie coinvolte nel torneo. In Under 17 impresa dell’Autovip San Mauro, che ha battuto la Sisport con un netto 2-0. I padroni di casa del Lucento si sono imposti con l’annata 2009: battuto 2-0 il Csf Carmagnola nella finalissima, in cui Lorenzo Lorusso è stato eletto miglior giocatore. Festeggia anche la Giovanile Centallo, che ha vinto ai rigori sul Chisola, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari
LE VOCI DEI PROTAGONISTI
Alessandro Malagrinò del Lascaris: “In questi giorni le migliori squadre dilettantistiche torinesi si sono date battaglia, abbiamo assistito a gare ad alta intensità in termini di impegno e agonismo. Ha vinto lo sport, i ragazzi di tutte le compagini hanno dimostrato come il calcio sia gioia e sacrificio, la tenacia con cui hanno affrontato le gare non ha eguali. La sfida contro il Volpiano Pianese è una lunga storia che passa anche dal campionato regionale e dal Super Oscar, tutte competizioni che ci vedono assolute protagoniste. L'episodio che ci ha regalato la vittoria è giunto nella ripresa, quando cambiando modulo la squadra ha preso metri all’avversario riuscendo a tenere le redini dell’incontro”.
Andrea Mirasola del Volpiano Pianese: “È sempre piacevole partecipare a tornei di alto livello, anche se i tempi ridotti rendono decisivi gli episodi. Confrontarsi contro tutte le squadre più forti del nostro campionato è stata un’occasione di crescita. Abbiamo battuto Pro Eureka, Alpignano e nella fase a gironi il Lascaris. Purtroppo abbiamo perso in finale, tra l'altro con l'unico gol subito, su una situazione episodica, siamo stati la migliore difesa del torneo. Dal punto di vista tattico, abbiamo cambiato modo di giocare più volte in base agli avversari, questo per riuscire a crescere di partita in partita e mettere meglio in mostra i nostri principi. Stiamo cercando di implementare un po' i nostri rudimenti, soprattutto in fase di non possesso. In fase di possesso siamo più o meno la stessa squadra, le nostre idee sono rimaste quelle. Mentre in non possesso, stiamo cercando di essere più aggressivi, di alzare il livello della pressione, di giocare molto di più uomo su uomo. Di conseguenza, dobbiamo essere bravi a migliorare la gestione della palla riconquistata, perché siamo molto più alti rispetto al passato. Devo dire che mi piace, sta portando risultati e soprattutto stiamo subendo meno. Ci portiamo ancora dietro dei principi base del calcio di posizione, perché ci servono per riuscire a gestire meglio soprattutto le palle perse, perché invece in possesso stiamo diventando molto più una squadra di relazione. C'è meno importanza al ruolo, c'è meno importanza alla posizione e si dà grande libertà ai giocatori di relazionarsi tra loro. Chiaro che va trovato un equilibrio”.
Antonino Lopreiato del Chisola: “È stato un torneo bello e impegnativo. Un torneo che abbiamo affrontato con serietà nonostante i numerosi impegni non ci abbiano permesso di essere sempre al completo. Fortunatamente abbiamo una rosa profonda e competitiva in tutti i suoi effettivi e siamo riusciti a rimanere competitivi nonostante alcune assenze e infortuni. All’ultimo secondo della semifinale abbiamo visto sfumare il passaggio in finale subendo l’unico gol di tutto il torneo. Peccato perché stavamo vincendo senza aver concesse palle gol nitide agli avversari. Arriviamo terzi pur essendo l’unica formazione di tutto il torneo a non aver mai perso nei tempi regolamentari, però ci è servito per capire che siamo sulla strada giusta. Strada che ci ha visto incrociare i campioni regionali in carica, i vicecampioni, i campioni del Super Oscar e i vicecampioni, mettendo a referto tutte vittorie e un solo pareggio. La strada è quella giusta, siamo felici di aver potuto dare minutaggio elevato a tutti e ora speriamo di recuperare al più presto infortunati e acciaccati. Già da domani comincerà un altro torneo e vogliamo ben figurare anche lì”.
Alessandro Grungo dell’Alpignano: “Penso sia stato un bel torneo, dove hanno partecipato le migliori società. Affrontare partite e avversari di questo livello è stato molto allenante e mi ha dato delle belle risposte. Fosse per me giocherei partite di questo calibro tutto l'anno. E questo genere di competizione che ti fa crescere, migliorare e ti dà intensità. Resoconto quindi positivo di questo torneo e altrettanto positive sono state le prestazioni della mia squadra”.