“L’Italia è il paese delle meraviglie – commenta Carrer dopo la sentenza del giudice sportivo con la quale la sua pena è stata diminuita –, è il paese dei balocchi dove i delinquenti vincono e gli onesti vengono massacrati”. E’ questa la prima reazione di Alex Carrer, l’allenatore del Rapid Torino Giovanissimi che dopo la partita in quel di Novi Ligure si è sentito ingiustamente attaccato dalla giustizia sportiva insieme ai suoi ragazzi. “Non importa a nessuno della riduzione della pena, se non hai sbagliato non dovresti pagare meno, ma non dovresti proprio pagare”.

E poi prosegue: “Continua ad essere tutto falso quello che viene scritto sul comunicato, nonostante la versione dei fatti stia lentamente cambiando. E questo è sintomo del fatto che l’arbitro si è inventato tutto. Prima dicevano che il sottoscritto aveva sputato, ed è falso, poi adesso c’è scritto che avrei insultato l’arbitro dentro e fuori dal campo, ma anche questo è falso. E anche se dovesse essere vero, meriterei sette mesi di squalifica? Ma dai, è una vergogna! Tante persone dovrebbero vergognarsi”. E’ senza freni Alex, che di nome di battesimo si chiama Ivo Carrer. “Ci hanno distrutti ed evidentemente è questo che volevano fare. Il massaggiatore squalificato per un anno, inspiegabile. Io fino al 30 giugno per non aver fatto nulla, un mio giocatore fino ad aprile e un altro per quattro giornate. Ma perché accanirsi contro ragazzini di 14 anni? Non capisco. L’arbitro ha inventato tutto e la cosa più grave è che lui possa continuare ad arbitrare, o meglio, a fare danni. E’ scandaloso”.

L’allenatore del Rapid Torino poi ammette che stia pensando anche di lasciare il suo incarico: “Mi sembra ovvio, ma per il bene dei ragazzi. Come fanno a non avere un mister per tutto l’anno. I ragazzi e i genitori non vogliono, stasera faremo una riunione per decidere tutti assieme, anche se pure qualche ragazzo vorrebbe smettere. Si sentono attaccati ingiustamente, qualcuno ha persino avuto bisogno di uno psicologo”. Carrer conclude con una frecciatina verso chi “a parole ci sono stati tutti vicino, dicendo che capivano e che avrebbero voluto aiutarci. Nei fatti, però, nessuno ha fatto nulla: dalla Federazione a tutte le parti coinvolte nel nostro calcio. Ma come dissi qualche mese fa, oggi è toccato a noi e domani potrà toccare a chiunque. Perché questo 'signore' è ancora in giro a fare danni”.