Niente Caselle: la dodicesima edizione del Grande Slam parte con una società in meno, ai nastri di partenza si presentano in 15. “Domani iniziamo, ma la strada è subito in salita” commenta Andrea Ristorto, responsabile della Scuola calcio della Pro Collegno e organizzatore del Grande Slam.
“Abbiamo avuto – continua Ristorto - delle defezioni importanti. Al Caselle mancano alcune squadre, non ce la fanno a partecipare. Abbiamo cercato una società da far subentrare, purtroppo a fine agosto è impossibile riuscirci. Anche due organizzatrici, Vianney e Borgaretto, che non erano in classifica e sono rimaste fuori dal sorteggio, ormai avevano fatto la programmazione e non sono riuscite a convocare le squadre per tempo. Peccato, partiamo in 15 società”.
Un problema di immagine ma anche economico.
“Certo, a parte la magra figura che facciamo tutti, sono trenta partite in meno, un danno anche economico per le società organizzatrici”.
Quindi 3-0 a tavolino per tutte le avversarie del Caselle?
“Sì. Dal punto di vista delle classifiche non ci sono problemi, le squadre inserite nei gironi con il Caselle vincono tutte 3-0 e sono tutte sullo stesso piano. In passate edizioni era successo che una squadra non si presentasse alla prima partita ma giocasse quelle successive, creando delle disparità tra le altre squadre del girone: per questo abbiamo modificato il regolamento, inserendo il discorso delle classifiche avulse”.
Finita qui con le defezioni?
“Purtroppo no, mancheranno anche delle singole squadre che le società non sono riuscite a formare: il Nichelino Hesperia non ha i 2000, il Mathi Lanzese non ha i 2002, anche la Pro Collegno non ha i 2000, tutta la squadra è andata in blocco al San Giorgio seguendo l’allenatore. Qualche colpa ce l’avremo anche noi della Pro Collegno, non ho nulla contro la società del San Giorgio, ma non si fa così. Forse anche il Bollengo Albiano non ha una squadra, ma sono in attesa di una comunicazione ufficiale”.
Quanti problemi… Da cosa dipende, secondo te?
“Parliamo di società organizzate, non è come qualche anno fa, quando dovevo scendere nella classifica per invitare le società e capitava di coinvolgere qualcuno più in difficoltà, senza fare nomi. Il problema è che ormai il cosiddetto mercato è caotico, intere squadre si muovono in blocco, sia a Torino che in provincia. Ripeto, per me non ha senso, non è questa la programmazione che dovrebbero fare le società sportive dilettantistiche”.
In un modo o nell’altro, domani si parte.
“Sì, speriamo che non ci si metta anche il tempo, domani è prevista pioggia… Comunque siamo ottimisti, nonostante qualche difficoltà in più rispetto agli anni scorsi ci siamo, alla fine siamo sempre riusciti a cavarcela alla grande e lo faremo anche quest’anno. La parte sportiva deve prevalere su tutto il resto”.