Chi ha detto che sport e letteratura sono mondi lontani? Magari non così vicini, almeno guardando gli incidenti pre-derby o una qualsiasi tribuna di un campetto di periferia. Ma nei libri come nel cinema, il pallone e lo sport in generale funzionano, eccome. L’ultima conferma arriva dalla Scuola Holden, la “cantera” di giovani creativi creata da Alessandro Baricco, che ha fondato all’inizio dell’anno (insieme a Mauro Berruto) l’ASD Dora Torino e ha scelto la giornata di domenica 26 aprile per presentarla al pubblico e al quartiere che la ospita, Borgo Dora, uno dei più vivi e multietnici della città.
Maglia numero 10 del Toro sulle spalle, anche il celebre scrittore si è cimentato con il pallone e con gli scacchi, due delle attività proposte nella giornata di giochi e partite chiamata “Dora Torino Street Challenge”. Proiezioni di video e film, uno spettacolo teatrale, lezioni e presentazioni letterarie, scacchi, ping pong e calcio balilla, capoeira e yoga: tutto questo ha fatto da contorno al campo piazzato di fronte alla Scuola Holden e dedicato alla pallavolo al mattino, poi al calcetto nel pomeriggio. Ovviamente la visione del derby è stato il momento clou, la vittori granata dopo 20 anni di digiuno ha confermato l’eccezionalità della giornata e fatto piangere chi aveva scelto la via più facile per partecipare alla divertente iniziativa “Scommetti un libro sul derby”.
Derby a parte, due i momenti pallonari di particolare interesse: la proiezione dell’inchiesta “Ladri di calcio” di Federico Ruffo e Alessandro Macina di Presa Diretta, Premio Ilaria Alpi 2013 per la Miglior inchiesta televisiva italiana; e la lezione di Darwin Pastorin e Sebastiano Iannizzotto “Scrivere con i piedi”, per raccontare lo sport non come agiografia di campioni, ma come geografia fisica delle emozioni più imprevedibili della letteratura.
Per saperne di più, www.scuolaholden.it.