Mercoledì 18 maggio si aprono le danze della 44° edizione del trofeo Lascari in memoria di Alfredo Gibin. Saranno Cuneo e Pinerolo a giocare la partita che inaugura il torneo e le due compagini sono inserite nel girone C in compagnia di Juventus e Sassuolo. Nel raggruppamento A troviamo Torino, Novara, Alessandria e Venaria, mentre la squadra ospitante – il Lascaris di Giorgio Manavella – disputerà il girone B insieme a Genoa, Rappresentativa regionale e Pro Vercelli.
Le bianche casacche saranno i primi avversari di Colosi e compagni nella quarta partita di domani, l’ultima di giornata, in programma alle 21. “Sarà una bella partita – racconta Manavella – contro un grande avversario”. E sul torneo: “E’ il trofeo di casa, sicuramente vogliamo e ci teniamo di fare bella figura. Arriviamo dal torneo di Volpiano dove abbiamo giocato contro squadre come Cuneo, e abbiamo vinto 2-0, con il Cagliari con il quale vincevamo fino all’ultimo e abbiamo subito il gol dell’ 1-1, ed infine contro il Vicenza ai quarti di finale dove abbiamo perso 2-1 ma facendo bene. Arrivare a giocare il torneo di casa con questo storico ci porta consapevolezza dei nostri mezzi, possiamo giocarcela con tutti anche guardando gli avversari che sono di tutto rispetto”.
Manavella prosegue fissando l’obiettivo della sua squadra per questa competizione: “Vogliamo porci l’obiettivo di raggiungere le semifinali, anche se sarà complicatissimo”. Ma poi abbassa leggermente il tiro: “Avevo giocato questo torneo due anni fa con i’98, era andata bene. Non eravamo passati ma avevamo disputato tre buone gare con Juve, Pro Vercelli e Bologna. Cercheremo di superare quel risultato: 4 gol subiti e 1 gol fatto. La cosa favolosa sarebbe raggiungere i 7 punti, vedremo. Detto questo però, voglio chiarire che i ragazzi devono divertirsi e mostrare a tutti il loro processo di crescita, poi tutto quello che verrà in più sarà di guadagnato”.
L’allenatore del Lascaris infine ci concede un commento sulla stagione dei suoi nel campionato regionale: “In una stagione di crescita come quella che abbiamo disputato noi, bisogna essere consapevoli che ci sono degli alti e dei bassi. Se siamo arrivati a giocarci la partita decisiva con l’Alpignano vuol dire che gli alti sono stati di più. C’è ovviamente del rammarico, ma siamo consapevoli dei nostri mezzi. Questo ci porta ottimismo per il trofeo Lascaris e per la stagione che verrà”.
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