Lunedì, 23 Dicembre 2024

INTERVISTA - Due chiacchiere con i fratelli Jacopo e Alessandro Aresti giovanissimi calciatori che condividono la loro fede bianco nera e che con passione e ambizione si dilettano nel settore giovanile Piemontese. Per Jacopo, classe 2008, un nuovo inizio come punta d’attacco della Strambinese, squadra del girone A che fa i conti con una classifica amara. Anche per Alessandro è un nuovo inizio, il giovanissimo classe 2009 dopo tanti anni alla Alicese Orizzonte approda nella difesa del competitivo Quincinetto Tavagnasco.


 

Jacopo Aresti - Under 15 Regionale - attaccante della Strambinese

 

Da quanto tempo giochi a calcio e da quanto alla Strambinese?

“Gioco a calcio da dieci anni, ho iniziato quando avevo circa quattro anni e questo è il mio primo anno alla Strambinese".

 

Come ti stai trovando alla Strambinese?

“Come ambiente benissimo, mi sono trovato subito bene con i miei compagni di squadra e devo dire che per quanto riguarda il calcio ci sono molte qualità tecniche individuali”.

 

Un inizio di stagione difficile guardando la classifica, dove credi possa migliorare la squadra?

“Di sicuro sul carattere, dobbiamo migliorare e metterci più grinta nelle partite di valore. Il nostro obbiettivo quest’anno è quello di puntare alla salvezza. Siamo consapevoli che è stato un inizio con delle difficoltà, direi un inizio in salita ma nonostante tutto cercheremo di riprenderci subito e fare di più”.

 

In queste prime giornate che avete giocato, ci sono stati duelli dove potevate portare a casa qualche punto in più?

“Si sicuramente si, nella prima partita contro la Biellese si poteva fare sicuramente di meglio, oltre un pareggio e anche in quella contro il Romagnano il risultato poteva essere diverso, direi che quella è stata una partita discutibile sotto qualsiasi punto di vista”.

 

L'obbiettivo di stagione per la tua squadra?

“La salvezza, per ora”.

 

A quale attaccante ti ispiri?

“Mi piace molto Dusan Vlahovic, per la grinta che ci mette in campo”.

 

Il tuo sogno?

“Spero di continuare a giocare a calcio. Se uno ci crede davvero magari ci può arrivare, anche se la strada è lunga e in salita”.

 

 

Alessandro Aresti - Under 14 Regionale - difensore del Quincitava

 

Come è nata la tua passione per il calcio?

“grazie a mio padre che mi ha fatto vedere le prime partite e anche grazie ad un mio amico di scuola con cui ho iniziato a giocare a calcio e da li è nata questa passione”.

 

Al momento il Quincitava fissa l’ottava posizione in classifica, è il risultato che ti aspettavi per questo inizio?

“Siamo una bella squadra abbiamo tutti delle buone qualità e siamo messi bene in tutti i ruoli, ma sinceramente mi aspettavo di trovarci più in basso in classifica. Quindi direi che ora sta andando più che bene”.

 

C’è armonia nel gruppo squadra?

“Si, siamo un bel gruppo, siamo tutti uniti, io sono riuscito a legare subito sin dal mio arrivo ma loro sono stati bravi a farmi sentire bene e ad accogliermi nel modo migliore, infatti per questo li ringrazio”.

 

Da difensore centrale, quale giocatore avversario e quale squadra ti ha messo più in difficoltà per ora?

“Il giocatore che mi ha messo più in difficoltà è Trovato della Pro Eureka, come squadra direi il Lascaris perché la partita contro di loro è stata proprio difficile di più rispetto a quella con il Lucento, con loro abbiamo giocato abbastanza bene abbiamo avuto anche molte opportunità da entrambe le parti anche se non siamo riusciti a finalizzare e alla fine hanno vinto loro”.

 

Cosa ti auguri per la tua squadra e qual’è l’obiettivo principale?

“Il nostro obbiettivo all’inizio era salvarsi, poi vedendo che stiamo andando bene ci piacerebbe anche puntare ad una sesta, settima o anche quinta posizione di classifica. Abbiamo le qualità per giocarcela”.

 

A quale difensore ti ispiri?

“Il mio idolo di sempre è Giorgio Chiellini”.

 

Da difensore dove credi di dover migliorare?

“Devo migliorare le letture difensive che non sono il mio forte, il Mister Cosentino mi sta aiutando molto in questo e lo ringrazio, è molto presente e mi fa capire dove sbaglio per migliorami e fare tutto al meglio”.