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PIANEZZA – Lunedì 1 maggio 2017.

 

Dopo aver colto il giorno prima contro il Vanchiglia una convincente e fondamentale vittoria, i ragazzi di Mister Fornasieri hanno fatto gli straordinari anche lunedì “lavorando” nel giorno storicamente dedicato alla festa dei lavoratori, ed ottenendo una vittoria fin troppo straripante contro un Barracuda rimaneggiato e in 8 componenti per buona parte della gara.

L’abbondante pioggia caduta nella mattinata ha costretto gli organizzatori a far disputare le gare del pomeriggio sul campo sintetico ma, arrestatasi l’acqua, a cadere sui malcapitati torinesi è stata purtroppo per loro una grandinata di reti. Alla fine sul tabellino marcatori compariranno per 6 volte il bomber Tucci, per 3 capitan Di Matteo, doppietta per il diez Gribaldo e una rete a testa per Crivat, Costa, Petrillo e Liso, quest’ultimo protagonista dal dischetto.

 

Nei primi sette minuti gli azzurri chiudono il conto con una tripletta del loro super centravanti oggi scatenato (al 2’ ben servito da Grisi con cross dalla destra, al 3’ ribadendo in rete una non-trattenuta di Corbisieri e al 7’ al termine di un’azione personale) e con un bel tiro all’incrocio di Crivat in piena area.

Sul finire della frazione è capitan Di Matteo a cogliere il 5 a 0 con un pregevole piatto destro al volo a sfruttare un preciso traversone di Costa che un minuto più tardi coglie un clamoroso palo in diagonale al termine di  una delle sue inarrestabili e bellissime sgroppate.

 

 

La seconda frazione si apre con l’immediato tentativo di Di Matteo che coglie una rocambolesca doppia traversa con quello che sembra diventato una costante dei ragazzi di Fornasieri, il tiro verso la porta su calcio d’inizio.

Ma per la forte punta biancazzurra l’appuntamento con la tripletta personale è solo rimandato. Al 6’ è il funambolico Gribaldo ad approfittare di un’indecisione di De Antonio e Zecchino per trafiggere ancora il povero Corbisieri, mentre Costa coglie il settimo gol grazie ad un tiro non trattenuto. Quindi, sul finire del tempo, ecco ritornare sugli scudi il prode Achille che prima insacca sotto la traversa ben lanciato da Petrillo e poi appoggia facile sull’ennesimo centro di Costa.

Il Barracuda è annichilito e come se non bastasse deve anche rinunciare ad Erradouany per un problema ad un piede e non avendo sostituti a disposizione Mister Di Cicco è costretto a giocare in 8 scoprendo ulteriormente il fianco alle arrembanti, continue ed impietose folate degli avversari che proseguono inarrestabili anche nella frazione finale.

 

Frazione che si apre con il ritorno al gol di Alessandro Petrillo che appoggia in rete da centro area e con la doppietta di Gribaldo che centra l’incrocio da pochi passi mentre al decimo minuto, causa un evidente tocco di mano di Raimondi, è l’infallibile Liso, rigorista dei celesti, a concretizzare dal dischetto.

Tra l’uno e l’altro di questi ultimi gol arriva anche la definitiva seconda tripletta di Tucci con due azioni personali intervallate dall’azione forse più pregevole di tutta la partita che vede il centravanti finalizzare al volo un’azione tutta di prima Ciliberti-Petrillo-Liso e perfetto centro di quest’ultimo.

 

Alla fine, gli unici ad aver onorato la Festa del Lavoro sono stati i due estremi biancazzurri Casalegno e Mattiello e i due centrali difensivi D’Introno e Bonfiglio che si sono limitati  ad osservare che tutto procedesse nel migliore dei modi.

La fase eliminatoria del Torneo entra ora nel vivo e domenica pomeriggio Crivat e compagni incontreranno i padroni di casa del Lascaris in una partita che deciderà chi tra loro due ed il Vanchiglia occuperà le due posizioni utili per il passaggio del turno.

 

Mario Gribaldo  (Alpignano)                        

 

ALPIGNANO-BARRACUDA:  15 - O  (5-0) (4-0) (6-0)

 

MARCATORI: 2’, 3’ e 7’pt Tucci (A), 5’pt Crivat (A), 13’pt Di Matteo (A), 4’ st Gribaldo (A), 11’ st Costa (A), 13’ e 15’ st Di Matteo (A), 2’ tt Petrillo (A), 6’ tt Gribaldo (A), 10’ tt Liso (rig.) (A), 4’, 12’ e 14’ tt Tucci (A)

 

FORMAZIONE ALPIGNANO – 1) Casalegno 2) Grisi 3) Costa 4) Crivat 5) D’Introno 6) Ciliberti 7) Di Matteo (cap.) 8) Antoniazzi  9) Tucci 10) Gribaldo 11) Zanella 12) Mattiello 13) Bonfiglio 14) Liso 15) Petrillo.

All. Mauro Fornasieri

 

FORMAZIONE BARRACUDA – 1) Corbisieri 2) Zecchino 3)  De Antonio 4) Bottazzi 5) Raimondi 6) Agli 7) Fois 8) Erradouany 9) Beltramino

All. Franco Di Cicco. 

 

PIANEZZA – Martedì 25 aprile 2017.

 

Fresco vincitore del girone C del campionato primaverile, l’Alpignano ha debuttato nel giorno della Liberazione a Pianezza, lato Lascaris, nel Torneo Ildo Bellini, al cospetto della Polisportiva Bruinese a sua volta piazzatasi ottima seconda nel girone G.

Giunto ormai alla sua 36^ edizione, l’appuntamento di via Claviere è diventato ormai un momento cult per gli Esordienti FB e raduna ogni anno il meglio che la provincia torinese può offrire per la categoria, comprese le due top metropolitane Torino e Juventus che subentreranno nella fase finale.

Ne è scaturita una partita interessante, sempre viva, sostanzialmente equilibrata e tirata il cui risultato finale rispecchia le forze messe in campo dalle contendenti anche se in punto “pericolosità delle occasioni” i celesti di Mauro Fornasieri hanno forse sprecato di più dei bianconeri di Mario Casalicchio.

La prima azione pericolosa è di questi ultimi, arriva al terzo minuto e vede Casalegno autore di una magia nel respingere in tuffo con il piede un’ insidiosa palla carambolata in area e rimbalzata tra mille gambe. L’Alpignano ha in Grisi sulla destra e Costa sulla sinistra due ottimi cursori e i pericoli per gli avversari arrivano quasi sempre da lì. All’8’ Gribaldo conquista palla a centrocampo e la serve a Tucci che è pronto nel far proseguire la corsa del laterale celeste: il sinistro è pronto e preciso ma trova altrettanto pronto alla risposta Alberto Ciquera. Due minuti più tardi occasionissima ancora per i celesti: Tucci apre ancora bene per Costa che arriva fino in fondo senza che Franco riesca a fermarlo e poi lascia partire il solito sinistro in diagonale che si stampa sul palo, Grisi è il più lesto ad avventarsi sul pallone e a ribadirlo verso la rete, la ribattuta di Ciquera è da campione, la palla finisce ancora sui piedi dell’ala che questa volta non centra lo specchio della porta sparando alto.

L’Alpignano ci crede e preme. Questa volta è capitan Costa, veramente ottima per dinamicità e continuità la sua prova, a contraccambiare il favore al suo centravanti lanciandolo stupendamente a rete: il tiro del bomber è pronto ma la parata di Ciquera comprova le doti indiscutibili dell’estremo bianconero.

 

Sul finire del tempo è Alessandro Franco ad alleggerire la pressione sulla propria squadra con una sgroppata coast-to-coast che si conclude con un bel diagonale appena fuori.

 

Nella seconda frazione Fornasieri ha la possibilità di effettuare i soliti 7 innesti mentre per Casalicchio c’è il solo Maltese. Ed è proprio uno dei neo-entrati a sbloccare subito la partita. Achille Di Matteo controlla bene una palla qualche metro fuori area e poi si inventa un tiro a giro imprendibile per Ciquera che va a morire alla destra della porta da lui difesa. E’ il vantaggio tutto sommato meritato dei celesti che domineranno il secondo tempo grazie alla forte pressione di Pietro Zanella sulla fascia destra e alle impeccabili marcature di Bonfiglio e Amorosi rispettivamente su  Rottino e Ravarotto.

All’8’ Antoniazzi libera Liso sulla sinistra ma il laterale e troppo defilato e il suo tiro finisce fuori. Sul finire del tempo due episodi che determineranno la partita: al 14’ Di Matteo lancia Petrillo solo in contropiede ma il tiro dell’ala è troppo debole e facile preda del sempre attento Ciquera. Come spesso capita nel calcio, gol sbagliato e gol subito: sul capovolgimento di fronte, nell’unica vera occasione della frazione, il Bruino pareggia grazie al gemello del portiere, Ciquera Stefano che si avventa su un apparentemente innocuo traversone e sorprende Mattiello.

Se la prima e la seconda frazione sono sembrate più a favore dell’Alpignano, nella terza ed ultima sono Tronci e compagni a prendere campo e a giustificare il pareggio. Subito è Casalegno ad immolarsi su Elias per salvare il risultato mentre poco dopo sono ancora Costa e Tucci che dialogano bene, quest’ultimo poi libera al tiro Gribaldo ma il controllo della mezzala non è dei migliori e Splendorio riesce a contrarre l’offensiva.

Il finale regala ancora un brivido per parte, prima è Liso che non riesce ad insaccare un perfetto traversone mancino di Tucci e poi è Petruzzo che lanciato a rete grazia Mattiello con un tiro rasoterra fuori di un niente.

Nel prossimo turno, entrambe domenica 30 ad un’ora di distanza l’una dall’altra, Alpignano e Bruinese saranno impegnate nel difficilissimo secondo turno eliminatorio rispettivamente contro il Vanchiglia e contro i padroni di casa del Lascaris A, le due compagini date per favorite al superamento del turno nel girone.

 

Mario Gribaldo (Alpignano)

 

ALPIGNANO – POLISPORTIVA BRUINESE: 1-1 (0-0) (1-1) (0-0)

 

MARCATORI: 4’ st Di Matteo (A), 15’ st Stefano Ciquera (B)

 

 FORMAZIONE ALPIGNANO – 1) Casalegno, 2) Grisi, 3) Costa (C), 4) Crivat, 5) Bonfiglio, 6) Ciliberti, 7) Ferrigni, 8) Gribaldo, 9) Tucci, 10) Antoniazzi, 11) Zanella, 12) Mattiello, 14) Liso, 15) Petrillo, 16) Di Matteo. All. Mauro Fornasieri.

 

FORMAZIONE POLISPORTIVA BRUINESE – 1)  Ciquera A., 3) Elias, 4) Franco, 5) Splendorio, 6) Tronci, 7) Ciquera S., 8) Ravarotto, 9) Petruzzo, 10) Rottino, 11) Maltese. All. Mario Casalicchio.

 

TORINO – Sabato, 7 gennaio 2017.

 

Un Alpignano volitivo e piacevole fa sua agevolmente la prima partita del Torneo “Befana in goal” sul terreno del Vianney al cospetto di un Pertusa apparso troppo dimesso e mai concretamente pericoloso. I biancocelesti si sono scrollati di dosso l’apatia dimostrata nel Torneo Bellino di Rivoli da cui sono stati recentemente eliminati ed hanno sfoggiato una prestazione sufficientemente intensa e costante sotto il profilo della velocità e del ritmo anche se non hanno trovato a dire il vero nei verdi torinesi un avversario altrettanto probante.

 

 

 

Mister Fornasieri ha schierato un iniziale 2-3-2-1 con Casalegno in porta, Crivat e Bonfiglio centrali, Ciliberti perno di centrocampo, Grisi a destra e Ferrigni a sinistra e le due mezzeali dai piedi fini Antoniazzi e Gribaldo a supporto dell’unica punta, Capitan Tucci. Già dalle prime battute i biancocelesti dimostrano una certa voglia e concretezza e sfiorano immediatamente il gol con Ferrigni che gira sulla traversa un calcio d’angolo battuto sul primo palo da Grisi. Un minuto più tardi è Bonfiglio ad impegnare severamente Abascia con un bel tiro dalla distanza. Il Pertusa cerca di reagire e lo fa con il suo uomo migliore, l’ala Massaro, che supera in slalom da destra a sinistra tre avversari prima di calciare di collo pieno con il suo piede naturale (il sinistro) ma con una mira leggermente sbagliata. E’ la sola azione degna di nota dei verdi torinesi nella prima frazione.

 

Crivat e compagni ritornano subito padroni del campo e lo fanno con una bella triangolazione Gribaldo-Antoniazzi che porta quest’ultimo al tiro parato ancora a terra dall’attento Abbascia. Ma è il preludio alle due azioni successive che hanno per protagonista sempre l’elegante mezzala biancoceleste che sul finire del tempo chiude la contesa: al 14’ con l’ennesimo collo dal limite che trova la sfortunata deviazione di Naourak nella propria porta (vedi video) e nell’azione successiva con un bel tocco al volo di piatto ad anticipare difensori e portiere su angolo del solito   Grisi dalla destra.

 

La seconda frazione cala un poco di ritmo ed intensità. Bonfiglio e compagni si limitano ad amministrare il doppio vantaggio anche se creano ancora delle buone occasioni grazie all’ottima spinta mancina del motorino Costa che getta spesso scompiglio tra gli avversari, prima servendo a Zanella un rasoterra che il biondo centrocampista spedisce sicuro verso la porta avversaria cogliendo in pieno la seconda traversa della giornata (vedi video), poi con un insidioso rasoterra a fil di palo a concludere un’azione personale (vedi video) ed infine servendo a Di Matteo un assist da corner con cui la punta costringe Sibione ad una parata in due tempi. Per i torinesi il solito Massaro tenta di impensierire con una punizione dal limite Mattiello ma la fucilata sorvola la traversa (vedi video).

 

Dopo aver rifiatato, l’Alpignano chiude il conto nella terza ed ultima frazione cogliendo ancora due trasversali e arrotondando il bottino con capitan Tucci. Al 3’ ennesima incursione sulla sinistra dell’instancabile ed irrefrenabile Costa che centra basso, la palla attraversa tutta l’area prima di finire sul sinistro di Grisi che in leggero disequilibrio riesce comunque ad indirizzare verso la porta una palla ad effetto che muore sul palo orizzontale (vedi video). Al 7’, lanciato per la prima volta solo a tu per tu con Casalegno, Massaro si invola e il gol sembra cosa fatta ma il pregevole mancino dell’ala dei verdi sfiora incredibilmente il palo (vedi video). Graziati dall’avversario, i biancocelesti, ben supportati dal coriaceo, freddo e preciso Amorosi e dal sempre geometrico e tranquillo Liso, chiudono definitivamente il conto. E’ Capitan Tucci prima a sparare ancora sulla traversa un micidiale terra-aria (vedi video) e poi a rivedere subito dopo le coordinate per superare questa volta senza aiuto dei pali l’incolpevole Sibione con un tracciante di pari potenza. Sul filo della sirena il solito Massaro si incarica di battere e segnare un generoso rigore che rende meno amara una fin troppo evidente sconfitta da parte della sua squadra (vedi video).

                                                                                                         

PERTUSA  - ALPIGNANO: 1-3

 

MARCATORI: 14’ pt Nourak (P) autorete, 15’ pt Antoniazzi (A), 12’ tt Tucci (A); 13’ tt Massaro (P) rig.

 

ALPIGNANO: 1) Casalegno 2) Grisi, 3) Ferrigni, 4) Crivat, 5) Bonfiglio, 6) Ciliberti, 7) Gribaldo, 8) Antoniazzi, 9) Tucci (cap), 10) Di Matteo, 11) Costa, 12) Mattiello, 13) Amorosi, 14) Liso, 15) Zanella. All. Mauro Fornasieri.

 

PERTUSA: 1) Abascia (cap.), 2) Rexhaj, 3) Saggese, 5) Naourak, 6) Chekkoufi, 7) Massaro, 8) Fezulla, 10) Augella, 12) Sibione, 13) Musio, 14) Boulalan, 15) Cavallo, 16) Andeloro, 18) Cauzzale. All.Giuseppe Pecorino.

 

  Mario Gribaldo (Alpignano)  

Rivoli, Lunedì 2 gennaio 2017

 

Per Lucento, Alpignano e Rivoli il 2017 si è aperto con un triangolare per determinare chi delle 3 avesse diritto ad effettuare la finalissima del Torneo Bellino al cospetto del Torino.

L’ha spuntata a fatica il Lucento che prima ha subito il gioco dei biancocelesti per tutta la gara per spuntarla dagli undici metri e dopo ha superato di misura un buon Rivoli che si era intanto imposto nettamente sull’ormai dimesso Alpignano. Su tutti per bravura senza dubbio il portiere torinese Formato per come ha saputo opporsi in maniera strepitosa ad ogni tentativo degli attaccanti biancocelesti nella prima partita.

 

 

ALPIGNANO LUCENTO: 0-0   (1-3 dcr)

 

Un Alpignano che ha meritato sul campo la vittoria si è arreso ai calci di rigore ad un Lucento mai domo che deve ringraziare l’ottima vena del proprio portiere ma che ha aperto le danze al primo minuto con un rasoterra del solito imprendibile Favilla a fil di palo. La replica dei biancocelesti arriva un solo minuto dopo con una delle solite incursioni solitarie sulla fascia destra di Grisi il cui diagonale finisce a lato. Il batti e ribatti prosegue al 9’, questa volta con il Lucento che propone in percussione De Luca che viene anticipato in uscita da Mattiello. Poi solo Alpignano fino alla fine: al 12’ Antoniazzi lancia come al solito bene Grisi che si invola ma Formato è bravissimo a toccare il tiro dell’ala quel tanto che basta per deviarlo in angolo (vedi video); tre minuti più tardi è Tucci ad arpionare un bel pallone in area e a spostarselo bene sul destro ma il tiro è a lato. Tra il 19’ e il 20’ i momenti decisamente migliori dei ragazzi di Fornasieri ancora con Grisi in stato di grazia e con il centrattacco Tucci: prima è quest’ultimo a far tremare la traversa con una delle sue bombe scagliate appena da dentro l’area e poi è ancora la veloce ala destra ad incunearsi in area impegnando severamente Formato che ancora una volta salva i compagni.

 

 

Il Lucento non riesce a reagire e l’Alpignano, anche nella ripresa, riesce ad imporre la propria manovra. Ancora Tucci, bravo ma impreciso, riesce a trovare benissimo spazio in area ma la conclusione risulta debole e subito dopo, servito dall’inesauribile motorino Costa, tira questa volta bene ma l’estremo rossoblù nega ancora una volta il vantaggio con una parata strepitosa (vedi video). Proprio sul filo della sirena, l’arbitro concede all’Alpignano una punizione a due appena dentro l’area. L’occasione è molto ghiotta ma questa volta Formato è aiutato dalla schiena di un compagno su cui si infrange l’ultimo tentativo di Tucci (vedi video).

La spuntano ai rigori i torinesi che conquistano 2 punti che saranno decisivi per la vittoria finale del triangolare e per l’accesso alla finalissima con il Torino.

RIGORI: Tucci (A) alto; Cirillo (L) parato; Zanella (A) parato; Caputo (L) gol; Di Matteo (A) gol; Crisafulli (L) gol; Costa (A) alto; D’Alessandro (L) gol. (vedi i video)

 

 

RIVOLI ALPIGNANO:  2-0    

 

MARCATORI: 1 st Fregnan (R); 16’ st Tufaro (R)

 

Dopo la delusione subita ai danni del Lucento, l’Alpignano resta in campo per affrontare i padroni di casa del Rivoli nella seconda gara del triangolare. I biancocelesti restano vivi nella sola prima frazione creando anche un paio di buone occasioni con Di Matteo ma poi la luce si spegne definitivamente e nella ripresa è buon gioco per Marotta e compagni che dilagano. Quando ormai stanchezza, demotivazione e freddo hanno la meglio sui biancocelesti è il centravanti di casa Fregnan a salire in cattedra e a sfruttare al meglio le praterie che si aprono davanti a lui. Subito ad inizio ripresa in contropiede superando Casalegno a tu per tu, due minuti più tardi sprecando a lato dopo il secondo tete-a-tete solitario con l’estremo biancoceleste e a pochi minuti dalla fine con un’azione fotocopia sfiorando il palo alla destra del portiere. In mezzo, siamo al 16’, i rossoblù legittimano la propria vittoria concretizzando l’ennesimo contropiede con Tufaro che realizza con un bel tocco in pallonetto un invito di Marotta.

 

 

Nell'ultimo incontro del torneo LUCENTO RIVOLI : 1-2

 

CLASSIFICA FINALE: RIVOLI CALCIO 6; LUCENTO 2; ALPIGNANO 1.

 

                                                                                                             Mario Gribaldo (Alpignano)  

 

FORMAZIONI:

ALPIGNANO –  1) Mattiello (cap), 2) Zanella, 3) Ferrigni, 4) Crivat, 5) Bonfiglio, 6) Ciliberti, 7) Grisi, 8) Gribaldo, 9) Tucci, 10) Antoniazzi, 11) Di Matteo, 12) Casalegno, 13) Amorosi, 14) Liso, 15) Costa.

All. Mauro Fornasieri.

 

RIVOLI – 1) Sganga, 2) Cotrona, 3) Nalini, 4) Golizio, 5) Molino, 6) Marotta, 7) Bonello, 8) Moine, 9) Fregnan, 10) Bischi, 11) Tufaro, 13) Mannarino, 14) Musolino, 15) Marrazzo.

All. Jacopo Crispo.

 

LUCENTO – 21) Formato, 2) Carbone, 3) Hirimia, 4) Vicino, 5) Crisafulli, 6) Milan (cap), 7) De Luca, 8) Alberrtini, 9) D’Alessandro, 10) Cirillo; 11) Favilla, 13) Caputo, 14) Pirrotta, 15) Luongo, 16) Rizzato, 17) La Sana, 18) Mammolenti.

All.: Lorenzo Caputo.

RIVOLI – Mercoledì, 28 dicembre 2016.

 

Dopo aver brillato poco al cospetto di un giovane e motivato Lucento, la stella dell’Alpignano si riaccende contro i padroni di casa del Rivoli regalando ai biancocelesti il superamento del turno e l’accesso alla seconda fase del Torneo dove per uno scherzo del calendario verrà concessa ai rossoblù la rivincita nella semifinale di venerdì 30 alle ore 17.

Il Mister Barile, che conosce da tempo questi ragazzi avendoli già allenati la scorsa stagione,   ha messo in campo un 4-3-3 ben amalgamato ed equilibrato con Casalegno tra i pali, la difesa a 4 con Zanella a destra, Ferrigni a sinistra e Bonfiglio\Crivat coppia centrale un centrocampo dai piedi fini e dal ragionamento veloce con Ciliberti frangiflutti davanti alla difesa e Gribaldo|Antoniazzi a sfornare assist per gli attaccanti rappresentati dalle ali Grisi e Di Matteo e dal centravanti Tucci.

I padroni di casa, guidati da Stefano Campisi, hanno espresso con Tufaro, Pantini e soprattutto Marrozzo a centrocampo una buona rapidità e proprietà di palleggio mentre Marotta, Moine e Mannarino hanno tentato di imporre la loro superiorità fisica e Fregnan nulla ha potuto contro la serrata e spietata marcatura di Bonfiglio ben supportato dal solito Crivat,

 

 

L’inizio della gara è a totale appannaggio dei padroni di casa che dopo soli quattro minuti sono già in vantaggio: Marrozzo coglie incredibilmente libero in area Bonello che ha tutto il tempo di controllare e depositare in rete alle spalle di Casalegno.

La doccia gelata, in un clima sicuramente non caldo, potrebbe avere un effetto devastante su Zanella e compagni ma a poco a poco, spronati dalle incessanti urla del Mister, gli ospiti si scuotono, il pallone comincia a girare e le occasioni si creano. Al 17’ Gribaldo libera con un preciso rasoterra Tucci ma il potente centrattacco schiaccia troppo il tiro da posizione favorevole. Due minuti più tardi arriva il pareggio merito del perfetto e rapido gioco di squadra delle punte biancocelesti: Tucci serve Di Matteo che offre a Grisi un tiro cross che chiede solo di essere depositato in rete.

Il Rivoli prova a reagire ma Fregnan, lanciato in contropiede, nell’unica occasione in cui riesce ad eludere la guardia serrata di Bonfiglio, viene anticipato benissimo di piede dalla precipitosa e tempestiva uscita di Casalegno sulla trequarti. Il tempo si chiude con l’Alpignano che centra in pieno il palo grazie ad una micidiale girata del falco Di Matteo che ha modo di rifarsi ampiamente nella ripresa dove Liso e compagni prendono decisamente il largo.

 

Pronti via e alla prima azione, a seguito di un calcio d’angolo, Tucci, come sempre ben piantato al centro dell’area, ferma la palla, si blocca, si gira all’improvviso e fulmina l’incolpevole Lerusce con una bomba di destro. L’Alpignano adesso gioca in scioltezza e il Rivoli non riesce a reagire: al 3’ Antoniazzi (sontuosa la sua prestazione!) tira alto da posizione favorevole dopo una bella serpentina in area; all’11’ Grisi si invola sulla sua fascia di competenza ma il cross è leggermente lungo per l’accorrente Amorosi. Quindi sale in cattedra Di Matteo che in 4 minuti chiude il match: al 12’, imbeccato da Gribaldo, rientra sul diretto avversario e supera Lerusce con un preciso rasoterra e al 16’ lanciato dal solito millimetrico Antoniazzi supera ancora l’estremo difensore ospite con un preciso tocco. I padroni di casa non riescono ad imbastire azioni degne di nota facendo molta difficoltà a superare il centrocampo, solo sul finire del tempo Bonello viene finalmente liberato in corsa sulla destra ma l’uscita tempestiva di Mattiello non gli lascia scampo.

 

“Sono estremamente soddisfatto dei ragazzi – ha affermato a fine gara Mister Barile – hanno giocato tutti bene riuscendo a reagire all’immediato svantaggio ed imponendo la propria superiorità soprattutto a centrocampo”.

 

Adesso il destino concederà a Marotta e compagni la possibilità di rifarsi mettendo nuovamente di fronte rossoblù e biancocelesti nella prima semifinale di venerdì mentre nella seconda saranno opposti ai giovani e talentuosi 2006 del Lucento i ragazzi dell’Union Valle Susa.

  

                                   Mario Gribaldo                  

                                  (Alpignano)                     

 

RIVOLI – ALPIGNANO: 1 – 4  (1 - 1) (0 - 3)

 

MARCATORI: 4’ pt Bonello (R); 19’ pt Grisi (A); 1’ st Tucci (A); 12’ e 16’ st Di Matteo (A).

 

RIVOLI: 1) Lerusce; 2) Golizio; 3) Bellini, 4) Molino; 5) Moine; 6) Mannarino; 7) Bonello; 8) Marotta; 9) Fregnan; 10) Tufaro; 13) Pantini; 14) Marrozzo; 15) Genghi.

All.: Stefano Campisi.

 

ALPIGNANO: 1) Casalegno; 2) Zanella; 3) Ferrigni; 4) Crivat, 5) Bonfiglio; 6) Ciliberti; 7) Grisi; 8) Gribaldo; 9) Tucci; 10) Antoniazzi; 11) Di atteo; 12) Mattiello; 13 ) Amorosi; 14) Liso (cap).

All.: Marco Barile.

 

RIVOLI – Martedì, 27 dicembre 2016.

 

Il Lucento formato 2006 (con soli 4 “veri Esordienti” 2005 in formazione) riesce a superare di misura un Alpignano poco offensivo sfruttando al meglio l’unica vera disattenzione difensiva dei biancocelesti e ottenendo con il minimo sforzo il massimo risultato.

Lo sforzo invero maggiore profuso dai 22 ragazzini in campo è stato senza dubbio quello di riuscire a stare in piedi su di un terreno impietoso e per buona parte ghiacciato in specie lungo tutta la fascia sotto la tribuna, perennemente all’ombra.

Per alcuni tratti infatti ci è sembrato di assistere più ad una gara di pattinaggio che ad una vera e propria partita di calcio.

Guidati da Mister Politi, gli undici biancocelesti non sono riusciti a rendersi particolarmente pericolosi in attacco mentre i rossoblù torinesi hanno dimostrato una maggiore rapidità ed efficacia dalla trequarti in su in particolare con il piccolo Mattia Favilla che ha creato non pochi problemi a Crivat e compagni sfoderando una capacità di controllo della palla con entrambi i piedi davvero invidiabile su un terreno di cui già si è denunciata la precarietà.

 

 

L’inizio dei torinesi è decisamente più convincente e Mattiello e Bonfiglio, decisamente i migliori della propria squadra quest’oggi insieme all’altro portiere Casalegno subentrato nella ripresa, devono subito accendere i motori e fare gli straordinari. Al 6’ è Carbone lanciato sulla corsia di destra ad impegnare in angolo l’estremo difensore avversario mentre il roccioso centrale, pochi minuti più tardi, deve sfoderare un recupero imperioso per sventare la minaccia portata dal diretto avversario D’Alessandro.

E’ lo stesso centravanti rossoblù che un minuto più tardi spara alto da buona posizione un invito su punizione del compagno Pirrotta.

Bisogna aspettare il quarto d’ora prima che Capitan Gribaldo riesca ad innescare Grisi sulla fascia ma il tiro della veloce ala biancoceleste si spegne a lato.

Adesso l’Alpignano prende coraggio ma si deve affidare alla forza fisica del proprio terminale offensivo Tucci per poter impensierire Formato che blocca bene il tiro dalla distanza.

Al 19’ l’episodio che segna la partita: la difesa alpignanese non riesce a liberare, il pallone viene sventatamente servito verso il centro dell’area dove Lorenzo La Sana è bravo e lesto ad approfittare dello svarione per superare di destro l’incolpevole Mattiello.

E prima dello scadere del tempo è ancora Mattiello che con un poderoso colpo di reni riesce a deviare con l’aiuto del palo un insidioso tiro-pallonetto del centravanti D’Alessandro.

 

La ripresa non offre particolari emozioni, i più giovani torinesi riescono a tenere testa ai tentativi poco produttivi degli avversari e portano a casa una vittoria risicata ma meritata che li consacra primi del proprio girone eliminatorio avendo colto la terza vittoria su tre partite mentre per Di Matteo e compagni sarà fondamentale superare nell’ultimo turno i padroni di casa del Rivoli per ottenere anch’essi il passaggio alla seconda fase del torneo.  

 

                                   Mario Gribaldo          

                                  (Alpignano)           

 

LUCENTO – ALPIGNANO:  1 – 0

 

MARCATORE: 19’ PT Lorenzo La Sana (L)

 

LUCENTO: 1) Formato; 2) Carbone; 3) Hirimia; 4) Vicino; 5) Buffone (cap); 6) Milan; 7) La Sana; 8) Pirrotta; 9) D’Alessandro; 10) Cirillo; 11) Favilla; 30) Battaglino; 13) Rizzato; 14) Luongo.

All.: Lorenzo Caputo.

 

ALPIGNANO: 1) Mattiello; 2) Zanella; 3) Amorosi; 4) Crivat, 5) Bonfiglio; 6) Ciliberti; 7) Grisi; 8) Gribaldo (cap); 9) Tucci; 10) Antoniazzi; 11) Ferrigni; 12) Casalegno; 13 ) Liso; 14) Di Matteo.

All.: Filippo Politi. 

Alpignano 14-06-2015 

 

Esordio a dir poco rocambolesco dei padroni di casa dell’Alpignano nel Pokerissimo 2015 al cospetto di un Real Leinì mai domo. Le due squadre hanno dato vita ad una partita ricca di azioni e di gol dividendosi alternativamente il dominio dei 3 tempi previsti.

 

Sono i padroni di casa a dettare legge assoluta nella prima frazione. Mister Barile schiera una squadra molto equilibrata con Casalegno ultimo uomo, Crivat perno invalicabile della difesa, Mangione e Costa a farla da padroni sulle rispettive fasce ed un mix dal fosforo e dai piedi buoni come Gribaldo e Natale a fornire all’unica punta Di Matteo i giusti assist da trasformare in gol. I bianchi ci mettono 10 minuti a “rodare” ma poi prendono il largo:10’ dopo aver rischiato lo svantaggio (grande parata in uscita di Casalegno), sul capovolgimento di fronte l’elegante Natale libera Di Matteo in area. L’agile punta controlla, supera il portiere e deposita in rete; 14’ Gribaldo offre alla corsa di Mangione un delizioso assist rasoterra che il biondo centrocampista trasforma in gol con un diagonale di prima in corsa; 15’ intelligente angolo di Costa che serve fuori area ancora Di Matteo: classico tiro a giro del capitano che non lascia scampo al portiere ospite, e sono 3.

 

 

La ripresa si apre con il gol di Ferrigni dalla distanza che sembra chiudere definitivamente i conti ma in realtà la luce si spegne per i bianchi e quella dei blu di Leinì si  accende per diventare a mano a mano sempre più accecante. Trascinati da un Mattia Chirone in stato di grazia gli ospiti riescono nel giro di 10 minuti non solo a pervenire all’insperato pareggio ma addirittura a portarsi in vantaggio (5-4).

 

Marco Barile allora suona la carica e riesce a svegliare dal torpore i suoi. E’ di nuovo Alessio Natale a prendere per mano i suoi compagni e a mettere ordine in mezzo al campo e nella terza e ultima frazione la bilancia si sposta di nuovo, pesantemente e definitivamente, dalla parte dei bianchi. Al 5’ Casalegno rilancia lungo, il rimbalzo sorprende la difesa ospite ma non il rapace Di Matteo che con uno splendido pallonetto pareggia firmando la tripletta e onorando al meglio la fascia da capitano che gli era stata affidata ad inizio partita. Il nuovo equilibrio esalta Ferrigni e compagni e demoralizza gli ospiti ed il finale è tutto di marca casalinga. All’8’ grande gol di Natale che corona con un destro di pieno collo una prestazione superlativa, due minuti più tardi ancora il numero 4 di casa libera benissimo il compagno di reparto Ciliberti che non lascia scampo al portiere avversario e sul filo della sirena dirompente discesa di Tucci che entra in area e serve a Liso la palla del definitivo 8 a 5.

 

                                                                              Mario Gribaldo (Alpignano)                   

 

 

FORMAZIONE ALPIGNANO– 1) Casalegno, 2) Liso, 3) Costa, 4) Natale, 5) Crivat, 6) Mangione, 7) Tucci, 8) Ciliberti, 9) Di Matteo (cap), 10) Gribaldo, 11) Ferrigni.

 

RETI ALPIGNANO:1° tempo: Di Matteo, Mangione, Di Matteo (3-0); 2° tempo: Ferrigni (4-5); 3° tempo: Di Matteo, Natale, Ciliberti, Liso (8-5)

 All. Marco Barile

Chieri 12/06/2016

 

Fine settimana lungo ed intenso per i Pulcini 2005 dell’Alpignano che tra venerdì 10 e domenica 12 hanno praticamente vissuto con molti genitori due giornate e mezza tra le colline del Chierese dove sui 2 impianti della società azzurra, uno a Riva e uno in centro città, si è svolta la fase finale del XI° Torneo Città di Chieri, V° memorial Beppe Guarise. Fase finale con le squadre professionistiche cui l’Alpignano ha avuto accesso grazie al dominio della prima fase dove si è classificata prima tra le 16 compagini dilettanti.

La cornice di pubblico, il blasone e le squadre partecipanti hanno permesso ai ragazzi di Mister Politi e Barile, che si sono alternati alla guida, di vivere un’esperienza  indimenticabile e calcisticamente formativa.

Il sesto posto finale poi, davanti alla professionista Spal e al Chieri padrone di casa, ha rappresentato la ciliegina sulla torta di una partecipazione per nulla da comparsa: aver costretto per tutto un tempo nella prima partita i campioni del Torino sul pareggio dopo essere stati meritatamente in vantaggio, la dice lunga sul processo di maturazione che i nostri piccoli campioni hanno portato a termine in questa stagione.

 

                                                                              Mario Gribaldo (Alpignano)                              

 

 

CLASSIFICA FINALE:

1)Torino  2) Juventus 3) Sampdoria 4) Vicenza 5) Como 6) Alpignano 7) Chieri 8) Spal

 

FORMAZIONE ALPIGNANO– 1) Martino, 2) Crivat, 3) Seminerio, 4) D’Introno, 5) Martinetto (cap), 6) Mangione, 7) Cireddu, 8) Spina, 9) Laureana, 10) Tucci, 11) Patruno 13) Gribaldo.

All. Cesare Politi e Marco Barile

Dirigenti:Cireddu, Laureana, D’Introno

 

 

FASE ELIMINATORIA

 

ALPIGNANO – TORINO               1-3                  (rete Alpignano: 16’ pt Mangione)

 

La partita d’esordio è forse la più intensa e meglio giocata dall’Alpignano sotto il profilo del carattere, della concentrazione e della determinazione: il solo aver tenuto alle corde i vincitori finali del torneo per buona parte della gara, dopo essere addirittura passati in vantaggio, deve essere motivo d’orgoglio per capitan Martinetto e compagni. L’inizio dei bianchi è senza timori, la squadra non si scompone e riesce ad imbastire anche qualche pregevole azione. I granata trovano un muro davanti a sé, a cominciare dalla solita diga costruita da D’Introno a centrocampo per proseguire con Martinetto e Crivat che non hanno lasciato fiato ai diretti avversari. In particolare quest’ultimo ha praticamente annullato uno dei giocatori più “fisicati” e potenti del torneo, la punta mulatta capitano dei granata, grazie al suo immancabile tempismo e alla sua costante concentrazione. Al 7’ ottima occasione per Cireddu che sfrutta un’incursione di Laureana ma il suo tiro viene respinto. Al 10’ Martino respinge bene di pugno un tiro dal limite. Al 16’ il vantaggio dell’Alpignano: Patruno viene atterrato al limite, punizione di Mangione che insacca alla destra del portiere. Il Torino prova a reagire ma riesce a cogliere il pareggio solo a seguito di un calcio d’angolo ben sfruttato dal citato capitano riccioluto (21’) grazie ad un buon colpo di testa e il tempo si chiude in parità.

 

La ripresa, siamo al 3’,  si apre con il vantaggio granata a seguito di un altro calcio piazzato. I granata ottengono una punizione alquanto dubbia e generosa dalla trequarti e sugli sviluppi si crea in area un po’ di confusione e se sul primo tentativo Martino riesce a compiere un mezzo miracolo, nulla può sulla ribattuta da terra della punta granata che ribadisce in rete. L’Alpignano non si scompone e riesce comunque a tenere bene il campo. Al 22’ ancora Martino salva bene in uscita sventando un’incursione avversaria e poi, proprio all’ultimo minuto, deve capitolare ad un preciso rasoterra degli avversari. I ragazzi messi in campo da Politi hanno decisamente ben figurato e hanno dovuto pagare solo un leggero calo fisico nella ripresa davanti allo strapotere agonistico degli avversari.

 

 

SAMPDORIA – ALPIGNANO       1-6                  (rete Alpignano: 21’ st Tucci)

 

Dopo aver dato veramente tutto il venerdì sera contro il Torino, i bianchi, guidati il sabato da Marco Barile, hanno forse pagato più del dovuto lo sforzo fisico e mentale messo in campo con i granata e le altre 2 partite della fase eliminatoria hanno avuto un esito numerico più pesante. Al cospetto dei blucerchiati, Seminerio e compagni si sono dovuti arrendere al gioco decisamente più frizzante, rapido e preciso degli avversari che hanno avuto nel proprio centravanti Anghelè un elemento di assoluto valore: forse la punta di gran lunga migliore vista nel torneo. La resistenza è durata 13 minuti fino a quando il numero 9 genovese ha fornito al compagno Pisotti un assist impossibile da non sfruttare. Quindi, nei 10 minuti successivi, è salito in cattedra firmando una tripletta che ne ha esaltato le doti soprattutto aeree facendoci tornare alla mente, per movenze e caratteristiche fisiche, addirittura il migliore Marco Van Basten.

 

La ripresa non cambia le sorti dell’incontro e già al secondo minuto i doriani portano a 5 le reti personali questa volta non senza una buona dose di fortuna dal momento che la palla calciata da lontano entra in rete solo dopo aver colpito prima la traversa e dopo la schiena dell’incolpevole Martino. Prima della fine c’è ancora il tempo per vedere la sesta rete blucerchiata ma soprattutto il meritato gol della bandiera ad opera di Tucci che ben al di qua della linea di centrocampo sorprende l’estremo difensore ospite con un lancio-pallonetto che rimbalza troppo in alto per poter essere riacciuffato.

 

 

ALPIGNANO –COMO                    1-5                  (rete Alpignano: 11’ st Patruno)

 

La fase eliminatoria si è conclusa alle ore 17 del sabato contro i lombardi del Como che seppur meno prestanti fisicamente dei precedenti avversari si sono dimostrati molto rapidi e bravi con i piedi. Sul nuovo impianto di Riva, in erba naturale, Laureana e compagni hanno dato vita ad un primo tempo comunque più combattuto e presente rispetto alla gara del mattino. Al 4’ D’Introno rompe gli indugi dalla distanza costringendo il portiere dei blu ad una parata in 2 tempi. Due minuti più tardi però, il Como passa in vantaggio grazie al proprio centravanti  che ribadisce in rete una buona respinta di Gabriele Martino. Ancora il portierone dei bianchi, un minuto più tardi, è chiamato agli straordinari compiendo un miracolo respingendo da campione un tiro destinato al sette ma nulla può sull’ennesimo tentativo dei lombardi che colgono il raddoppio a metà tempo.

 

Per la reazione dei bianchi occorre attendere la ripresa quando, al secondo minuto, Matteo Spina, sfruttando la sua arma migliore, costringe il bravo portiere lariano ad un miracolo sul suo velenoso sinistro da fermo. Sembra l’inizio della rimonta ma sull’azione successiva il Como chiude la partita dimostrando tutte le sue doti tecnico-balistiche: il tiro calciato dal 10 dei blu è al fulmicotone e la sfera si spegne all’incrocio. Gribaldo e compagni non si arrendono e e tra l’8 e il 12 minuto producono lo sforzo maggiore per accorciare le distanze: prima è Tucci a costringere in angolo il portiere con una delle sue bombe dal limite e poi ancora Spina lo costringe al miracolo. E’ Patruno però a sfruttare una delle poche indecisioni difensive dei lariani e a cogliere di punta il meritato gol della bandiera (11’). Operato lo sforzo per ottenere la propria giusta soddisfazione, Cireddu e compagni calano fisicamente e subiscono nei minuti finali altre due reti che rendono anche troppo pesante il risultato finale.

 

 

QUARTI DI FINALE

 

ALPIGNANO – SPAL                    7-6 d.c.r. (2-2)           (reti Alpignano: 7’ pt Patruno; 11’ pt Seminerio)

 

Dopo la maratona del sabato e la levataccia mattutina per arrivare pronti alla gara delle ore 9, si è arrivati allo scontro con  la terza classificata del girone B con un po’ di timore. Ma come spesso accade in questi casi, il quarto di finale contro la storica squadra ferrarese ha fatto della domenica mattina un momento magico e memorabile. La partenza dei ragazzi di Politi, tornato al timone dopo l’assenza del sabato, è di quelli da grande squadra: al 7’ Lollo Patruno si ricorda di essere un bomber di razza e alla prima occasione gira un rasoterra dal limite laddove il migliore dei portieri non riesce ad arrivare e quattro minuti più tardi Seminerio coglie il jolly su punizione con una delle sue rasoiate mancine.

 

Il doppio vantaggio fa vivere ai bianchi momenti inebrianti e forse proprio per questo il rientro in campo dopo la sosta è da brividi: in 3 minuti Mangione e compagni gettano alle ortiche tutto quanto fatto di buono e i ferraresi ne approfittano per raggiungere il pareggio. Mister Politi si accorge di non poter concedere neanche un minuto di riposo ai propri eroici difensori centrali ed è costretto a reinserire in fretta e furia capitan Martinetto e Crivat e la squadra ritrova il suo equilibrio. La ripresa non offre più spunti particolari e il 2 a 2 prodotto sul campo costringe le squadre ai calci di rigore.

 

Dopo gli errori della Spal al primo tiro e di Cireddu al terzo, ci pensa Gabriele Martino a trascinare i suoi alla finale 5°/6° posto con una parata da vero campione distendendosi sulla sinistra , allargando la manona e deviando sul palo e poi fuori il rigore decisivo.

 

Calci di rigore:Spal (alto); D’Introno (gol); Spal (gol); Mangione (gol); Spal (gol); Cireddu (alto); Spal (parato); Tucci (gol); Spal (gol); Patruno (gol).

 

 

FINALE 5°\6° POSTO

 

COMO – ALPIGNANO                   3-0

 

Nella finale che ha sancito un ottimo sesto posto per la squadra di via Migliarone, giocata domenica pomeriggio, Spina e compagni si sono ritrovati davanti il Como già affrontato la sera precedente e il risultato, seppur in misura diversa, non è cambiato.

Forse paghi della memorabile vittoria ottenuta qualche ora prima ai danni della Spal, i ragazzi di Mister Politi si sono nuovamente scontrati con l’ottima organizzazione di gioco dei lombardi anche se sono riusciti in qualche occasione ad impensierirli soprattutto con dei tiri da lontano. Al 4’ è il solito instancabile lottatore Alessio D’introno a costringere l’estremo avversario alla parata in due tempi. Due minuti più tardi il Como è già in vantaggio ribadendo in rete una buona respinta di Martino che sul tentativo successivo compie l’ennesimo miracolo. All’11 i lombardi raddoppiano al termine dell’ennesimo contropiede e sul finire del tempo è l’inesauribile Cireddu a scoccare dal limite un buon tiro che viene bloccato dall’ottimo numero uno dei blu.

 

All’inizio della ripresa il Como chiude la partita ma l’ultimo tentativo è dell’agilissimo Patruno che impegna severamente il portiere lacustre con un bel rasoterra in corsa.

 

 

 

           

Pinerolo, 28 maggio

 

Un sabato di semifinali a triangolare che lascia l’amaro in bocca all’ Alpignano che perde entrambe le partite con Pinerolo e Bacigalupo e si deve accontentare di disputare nella domenica conclusiva il mini-torneo delle deluse che stabilisce le posizioni dalla 7^ alla 9^.

 

Queste fasi finali del Torneo Pianelli si sono disputate sul perfetto terreno in erba dello Stadio Barbieri in viale Piazza d’Armi e hanno visto 9 compagini contendersi la vittoria finale.

 

 

 

PINEROLO-ALPIGNANO 3-1

 

Alla prima azione il Pinerolo, sfruttando la mancanza di concentrazione dei blu, passa immediatamente in vantaggio. I ragazzi di Mister Di Matteo non riescono ad entrare in partita e i bianchi di casa ne approfittano per raddoppiare pochi minuti più tardi grazie ad un fortunato rimpallo che mette in condizione il proprio centravanti di non sbagliare da solo davanti alla porta.Colpiti a freddo i blu faticano a riprendersi ma finalmente, sul finire del primo tempo, accendono i motori. E’ Gribaldo (12’) a recuperare palla a centrocampo, avanzare rapido e servire sulla destra all’accorrente Di Matteo una palla molto invitante che la punta blu deposita in rete di prima con un preciso rasoterra. La rete dà coraggio agli ospiti e nell’azione successiva Neirotti ha la palla per pareggiare ma tira fuori.

 

La ripresa si apre all’insegna dell’equilibrio ma l’ Alpignano cresce e meriterebbe di pareggiare. In 2 minuti però (tra il 9’ E il 10’) si compie il destino dei blu, quello che lascerà non poco amaro in bocca ai ragazzi in campo e ai genitori sugli spalti. Prima Di Matteo viene clamorosamente atterrato in area da un difensore ma l’arbitro concede solo una punizione a due e sull’azione successiva Bonfiglio viene vistosamente atterrato dal diretto avversario che si invola indisturbato verso la porta e a tu per tu con Casalegno sigla la rete del 3 a 1 che chiude di fatto la partita. Ancora una volta, per l’arbitro è tutto regolare!Più con rabbia che con raziocinio, gli ospiti si riversano comunque in attacco e a pochi secondi dalla fine Di Matteo si rende protagonista di una grande azione personale stoppata da un’altrettanto mirabile parata del portiere di casa. Una sconfitta amara che toglie a capitan Ciccarelli e compagni ogni possibilità di disputare le finali per i primissimi posti.

 

 

BACIGALUPO – ALPIGNANO     2-0

 

Anch’essi sconfitti dal Pinerolo all’ultimo respiro a seguito di un’azione alquanto dubbia, i torinesi nerazzurri hanno affrontato l’ Alpignano per determinare chi tra le due compagini avrebbe disputato il giorno successivo le finali delle seconde o delle terze. 

 

 

L’inizio è tutto di marca torinese e i nerazzurri ne approfittano per cercare di passare subito in vantaggio al cospetto di un Alpignano ancora provato dalla sconfitta precedente. Il roccioso Bonfiglio si batte al solito come un leone e l’estremo compagno di reparto Casalegno nei primi 5 minuti deve opporsi da campione a tre tentativi consecutivi delle punte avversarie prima di capitolare a seguito dell’ennesimo sfortunato rimpallo (10’) (Vedi Video). Passato in svantaggio l’Alpignano si scuote e produce il massimo sforzo per pervenire al pareggio. Al 12’ doppia occasione ma prima il palo impedisce a Ciccarelli di centrare l’obiettivo e poi Amorosi dal limite impegna severamente il portiere ospite con una fucilata partita al solito dal suo temibile sinistro (vedi video). Poco dopo splendida serpentina sulla sinistra di Gribaldo che supera tre avversari prima di mettere al centro una palla rasoterra che attraversa tutta l’area prima di arrivare sui piedi di Petrillo: tiro a botta sicura e miracolo di Gabriel Vona. Sul finire del tempo ancora l’estremo difensore torinese (migliore in campo dei suoi) si supera opponendosi alla grande all’ennesimo tentativo di Amorosi.

 

Per l’ Alpignano non è proprio giornata e nella ripresa, stanco e senza più stimoli, viene definitivamente punito da un golazo di Milanesio che incrocia un gran tiro su cui nulla può Casalegno. E’ il gol che chiude la partita anche se a pochi secondi dal triplice fischio finale, Di Matteo, servito di testa da Gribaldo, ha la palla buona per accorciare le distanze ma ancora una volta il portiere dice di no.

 

Mario Gribaldo (Alpignano)        

 

SEMIFINALI

 

FORMAZIONE ALPIGNANO – 1) Casalegno, 2) Nave, 3) Amorosi, 4) Ciccarelli (cap), 6) Bonfiglio, 7) Gribaldo, 9) Neirotti, 10) Di Matteo, 11) Petrillo.

Allenatore: Ciro Di Matteo

 

PINEROLO-ALPIGNANO  3-1

MARCATORI ALPIGNANO: 1° tempo: 12’ Di Matteo (1-2), 2°tempo: (1-3)

 

BACIGALUPO-ALPIGNANO  2-0

MARCATORI: 1° tempo: 10’ Milanesio (B) (1-0), 2°tempo: 10’ Milanesio (B) (2-0)

 

 

 

 

 

 

Leinì,  22 maggio

 

Un Alpignano sciolto e ormai pienamente consapevole dei propri mezzi (e rodatissimo dopo un anno di partite insieme) maramaldeggia ai danni della Mappanese nella seconda giornata del II° trofeo “Giocare per donare un sorriso” che si sta disputando sui campi del Real Leinì.Al di là del risultato finale, la compattezza e la coralità raggiunte dalla squadra di Mister Di Matteo sono dimostrate dai classici 3 indizi che offrono la prova: il gioco è fluido e costante chiunque venga messo in campo; i 9 gol quasi equamente distribuiti nei 3 tempi; sono andati a segno 6 giocatori diversi e ricoprenti tutti i ruoli (dai difensori, ai centrocampisti, ai soliti feroci attaccanti).E tutto ciò nonostante un campo brullo, brutto e gibboso che non ha comunque impedito ai piedi educati dei blu di controllare bene la sfera e di offrire trame quasi sempre apprezzabili per precisione e rapidità e di porte invero troppo piccole per la categoria.

 

 

Per la prima volta Mister Di Matteo parte con il doppio centrale (capitan Bonfiglio e Degioanni) davanti al disoccupato Casalegno, Gribaldo centrale nel posto solitamente agito con grandi risultati da un Ciliberti defilato sulla sinistra, Petrillo largo a destra e Achille Di Matteo terminale offensivo.Al 3’ L’Alpignano sblocca il risultato con un vero e propriogolazo di Ciliberti che scarica all’incrocio una bomba dal limite. Due minuti più tardi ancora il fortissimo centrocampista dei blu, dopo una esaltante sgroppata offre a Di Matteo la palla del raddoppio. All’11’ la funambolica punta, a conclusione di una delle sue irrefrenabili azioni personali, supera con un tunnel il diretto avversario e serve in area l’accorrente Petrillo che controlla e appoggia in rete di piatto.

 

Nella seconda frazione l’Alpignano cambia le ali (Nave a destra e Ciccarelli a sinistra), mantiene il duo centrale che non ha lasciato possibilità alcuna agli attaccanti avversari e inserisce Federico Neirotti punta al posto di Di Matteo.E la musica non cambia, non passa un minuto e il rapace Federico torna finalmente e meritatamente al gol con una delle sue implacabili girate a pochi passi dalla porta. L’ottima spinta di Nave e Ciccarelli sulle fasce permettono al 3’ a capitan Bonfiglio di cogliere un meritatissimo centro con un gran tiro dalla distanza (vedi video) e prima della fine del tempo ancora Neirotti coglie la traversa dopo una splendida triangolazione Gribaldo-Nave (vedi video).

 

Nell’ultima frazione i blu dilagano trascinati da un Petrillo in una delle sue giornate che lo rendono immarcabile, imprendibile, imprevedibile e terribilmente efficace: al 1’ coglie il palo, al 4’ calcia appena fuori una punizione, pochi secondi più tardi, servito splendidamente sulla fascia da Nave, si accentra e supera il portiere avversario con un preciso rasoterra (vedi video) e infine (siamo all’ultimo di 5’ minuti infernali per il diretto avversario) fugge imprendibile in contropiede e appoggia ancora di piatto per la magnifica tripletta personale (vedi video). Tramortiti, i granata di Mappano non riescono a rialzarsi, Alberto Casalegno si concede una mattinata di riposo e i blu, impietosi, hanno ancora il tempo di dilagare. La saetta Nave fugge al 6’ sulla destra e poi tira a botta sicura vedendo però il suo tiro parato ma un minuto più tardi coglie il meritato premio dalla distanza e questa volta il portiere avversario non trattiene. All’ 8’ è Ciliberti a fare tutto da solo e a fulminare un passo dentro l’area il povero estremo granata  A questo punto tutti si aspettano il risultato pieno, rotondo e anche utile ai fini della differenza reti ma la porta troppo piccola non permette al bomber Di Matteo di realizzare il rigore concesso a pochi istanti dalla fine e ottenuto grazie ad un intervento sullo stesso attaccante dei blu.

                                                                           

  Mario Gribaldo (Alpignano)                                 

 

ALPIGNANO-MAPPANESE 9-0

 

I marcatori dell' Alpignano: pt 3’ Ciliberti, 5’ Di Matteo, 11’ Petrillo; st 1’ Neirotti, 3’ Bonfiglio; tt: 4’, 5’ Petrillo, 7’ Nave, 8’ Ciliberti

 

La formazione dell'Alpiganano – 1) Casalegno, 2) Nave, 4) Ciccarelli; 5) Degioanni, 6) Bonfiglio (cap) 7) Gribaldo, 8) Ciliberti 9) Neirotti, 10) Di Matteo, 11) Petrillo. All. Ciro Di Matteo. Dir. Petrillo e Degioanni.