Lunedì, 23 Dicembre 2024
Fabio Vejsitti

Fabio Vejsitti

Torino, 27 novembre 2016

 

"It ain't over until it's over", ossia "Non è finita finché non è finita": così amava dire in uno dei suoi più famosi motti la leggenda del baseball americano Yogi Berra, uno a cui la parola sconfitta non solo non piaceva ma non voleva nemmeno sentire nominare. Ed è questo che deve essere passato nella testa dei più piccoli atleti del Pozzomaina e che ha scatenato l'impulso per gettare letteralmente il cuore oltre l'ostacolo, perché l'impresa dei ragazzi di mister Pellegrini è di quelle che raramente si vedono nello sport. Alla fine del primo tempo infatti il Pozzomaina, pur senza demeritare e disputando una partita ordinata, si trovava sotto di tre gol e la sentenza sulla partita sembrava ormai definitivamente emessa.

 

Ma come dicevamo in apertura non è finita finché non è finita, perlomeno non oggi, non per questi ragazzi che tanto si impegnano in settimana e credono fermamente in questo gruppo di amici prima ancora che compagni di squadra: con una rimonta che ha dell'incredibile riprendevano passo dopo passo la Bruinese fino a giungere al tanto meritato pareggio. La partita si apriva con un sostanziale equilibrio: il primo a provarci era il Pozzomanina con un tiro di Zago da fuori che terminava di poco a lato. Ma pochi minuti dopo la Bruinese si portava in vantaggio con un'azione ficcante in contropiede dopo aver rubato palla a centrocampo. Giostrava bene quest'oggi il Pozzomaina: emblema della fluidità di manovra era una splendida azione sull'asse Dioka - Zago che con una serie di triangoli si portavano davanti al portiere ad un passo dal gol. Al 15' tuttavia la Bruinese raddoppiava: su un tiro da lontano Maraffino respingeva di pugno e sulla ribattuta segnava l'attaccante avversario per lo 0 a 2. Il Pozzomaina rispondeva con un'altra azione bellissima innescata da Aurucci (ottima la sua regia) che non si concretizzava per un soffio, ma ad un paio di minuti dal termine del primo tempo ecco la doccia gelata: su un altro contropiede la Bruinese metteva più di una seria ipoteca sul risultato finale e segnava il terzo gol che di fatto chiudeva la frazione.

 

 

Tutto finito? Copione già scritto? Neanche per idea, perché i due atti che vanno in scena successivamente sono semplicemente al cardiopalma. Che la musica sia cambiata lo si capisce fin dalle prime battute del secondo tempo, quando il Pozzomaina comincia ad aumentare la pressione sugli avversari che, complice la stanchezza, non riescono più ad uscire con facilità dalla loro metà campo. Le azioni si sviluppano fluide come quella innescata da Vejsitti con lancio sulla sinistra per la discesa di Siri che serve a sua volta Icardi: palla in mezzo per Lucà che da due passi alza sopra la traversa.

 

Si segnalano ancora due tentativi del Pozzomaina con un tiro da fuori di Lucà poco sopra l'incrocio e di Icardi che da sinistra spara un missile dei suoi di poco alto, prima della giocata che da sola è in grado di spostare gli equilibri e dare una carica ancor maggiore ai padroni di casa. E' il minuto 15 quando Demarie decide di mettere la sua firma sul tabellino dei marcatori: prende palla sulla destra, salta un uomo e si invola verso la porta avversaria; giunto ad una certa distanza lascia partire un fendente di rara precisione che si infila nell'angolino alla sinistra dello stupefatto portiere avversario. Partita riaperta e primo mattoncino posto nella difficile opera di rimonta. Infatti il grandissimo gol di Giuseppe, carica i compagni di squadra che ripartono a testa bassa nel terzo tempo.

 

Neanche il tempo di rientrare in campo che al primo minuto su pregevole pallonetto dalla distanza, Icardi accorcia ulteriormente le distanze depositando sotto la traversa. Poco dopo Zago estrae letteralmente un coniglio dal cilindro, inventandosi una magia delle sue: bolide in diagonale che va a stamparsi sulla traversa strozzando in gola l'urlo di gioia per il pareggio dei moltissimi spettatori presenti sugli spalti. Dopo un gol  annullato alla Bruinese per fuorigioco, il Pozzomaina riprende il martellamento ai fianchi dell'avversario: Lucà e Aurucci prendono in mano saldamente il centrocampo, D'ambra sulla destra continua nella distribuzione sapiente di palloni per favorire gli inserimenti dei compagni, dietro Verrone chiude ogni varco, Ragno risponde sempre presente in fase di rifinitura dietro le due punte e Porta compie un lavoro incredibile in mezzo al campo mettendo anima e cuore su ogni pallone.

 

La lunga rincorsa del Pozzomaina giunge finalmente al traguardo del meritato pareggio a 5 minuti dalla fine: il Frecciarossa (Icardi) parte questa volta dalla sinistra con un'accelerazione che lascia sul posto diversi avversari; il tempo di prendere la mira e parte una saetta sotto l'incrocio per il gol del 3 a 3!! Il Pozzomaina ci proverà fino alla fine a portare addirittura a casa l'intera posta: sulle ali dell'entusiasmo i ragazzi di mister Pellegrini tentano più volte di fare il quarto gol che avrebbe regalato una vittoria dal sapore memorabile, ma i diversi assalti si spengono sul portiere avversario o per imprecisione. Tutto sommato va bene così al termine di una partita vibrante dal sapore antico di battaglia: complimenti alle due squadre per le emozioni che hanno regalato a ripetizione in un altalenarsi di occasioni da rete e gol di pregevole fattura.

 

Formazione POZZOMAINA:

Maraffino: il solito muro invalicabile

Verrone: autentico leone della difesa; THE LION

Vejsitti: regia difensiva a far ripartire l'azione; MASTERMIND

Gastone: con i 2 compagni di difesa forma il gruppo dei 3 moschettieri; D'ARTAGNAN

Aurucci: intelligenza allo stato puro in mezzo al campo; IL REGISTA

D'ambra: sapiente gestione della fascia; ISPIRATO

Demarie: gol bellissimo e tanto lavoro per la squadra; LA CLASSE

Dioka: macina chilometri e costruisce con continuità azioni su azioni; INSTANCABILE

Icardi: doppietta servita per il frecciarossa del Pozzomaina; ALTA VELOCITA'

Lucà: solita diga a centrocampo, tenta diverse volte il tiro; AUDACE

Porta: tanto lavoro al servizio della squadra; PREZIOSO

Ragno: suggerimenti per gli attaccanti, disegna la tela in cui cadono in trappola gli avversari; SPIDERMAN

Zago: usa il fioretto quando serve la prodezza ed il martello quando serve caricare a testa bassa; THOR

All. Alessio Pellegrini: riesce in un'impresa da raccontare agli amici, sempre carico.

 

Fabio Vejsitti

Torino, 19 novembre 2016

 

Finalmente! Dopo averla cercata ed inseguita con costanza è arrivata sabato la prima vittoria in campionato dei ragazzi di mister Pellegrini, ai danni di un coriaceo Grugliasco che (ed il punteggio non tragga in inganno) di tutto ha fatto per rovinare la festa dei padroni di casa disputando una partita di grande intensità e spessore.

 

Ma i ragazzi del Pozzomaina, sentendo che era giunto il momento di dare una svolta al loro campionato, hanno sfornato una prestazione da incorniciare mettendo in campo tutti gli ingredienti per la grande impresa, tantissimo cuore (incredibile la grinta e la capacità di lottare dimostrate anche nei momenti di maggior difficoltà), determinazione, sagacia tattica e abilità in fase di rifinitura: un mix perfetto che ha alla fine ripagato del durissimo lavoro svolto in settimana.

 

 

 

Eppure i padroni di casa di difficoltà ne hanno dovute affrontare; il Grugliasco, ben disposto in campo, con un ottimo fraseggio e possesso palla riusciva ad imbrigliare il Pozzomaina ed il primo tempo si registrava un sostanziale equilibrio. In un paio di occasioni riuscivano a rendersi pericolosi gli ospiti: al 5' un cross dalla sinistra non veniva adeguatamente sfruttato al volo dagli attaccanti (tiro alto sulla traversa), pochi minuti dopo un tiro dalla distanza veniva deviato in angolo di pugno dal sempre attento Maraffino, tutto prima della grandissima occasione capitata sui piedi del numero 11 avversario che con una discesa sulla sinistra si presentava davanti al portiere: tiro secco e potente che Marco deviava in angolo con una prodezza da strappare gli applausi.

 

Scampato il pericolo, ci pensava l'onnipresente Zappatore a suonare la riscossa rispondendo con un anticipo a centrocampo, discesa centrale e botta nell'angolino basso alla sinistra del portiere che bloccava in due tempi. Da qui aveva inizio la grande giornata del Pozzomaina, che prendeva in mano le redini della partita.

 

E' in particolare nel secondo tempo che i ragazzi del Pozzo imprimono la svolta, iniziando fin dal primo minuto del secondo tempo ad alzare i giri del motore ed a mettere sotto pressione il Grugliasco. Icardi fa le prove del gol con un bellissimo tiro che termina di poco a lato. Pochissimi minuti dopo vantaggio POZZO!! Zago dopo un'azione tambureggiante sulla sinistra mette in mezzo un pallone a mezza altezza, respinto corto dalla difesa ospite: sulla sfera vagante si avventa Lucà che fulmina il portiere con un destro secco alla sua destra.

 

Ma l'incredibile deve ancora venire: ad un minuto dal termine del secondo tempo Zappatore decide che è giunta l'ora di fare sul serio: con una galoppata incredibile sulla sinistra, comincia a seminare gli avversari che non riescono a tenerlo. Quando giunge quasi sulla linea di fondo e sembra essersi allungato eccessivamente la sfera, aziona il turbo e con un ultimo sforzo va a calciare in diagonale mettendo la palla sotto l'incrocio sul primo palo, gelando letteralmente il bravissimo portiere avversario. Tutti in piedi ad applaudire e corsa sotto gli spalti a festeggiare con i compagni!!

 

Sembrerebbe tutto finito qui, giusto? Dal momento che un gol allo scadere del secondo tempo normalmente taglierebbe le gambe a qualsiasi avversario, si potrebbe pensare ad una passeggiata nel terzo tempo da parte dei padroni di casa. Invece c'è ancora un un ultimo tratto di montagna da scalare, per giungere alla vetta.

 

La parete sembra farsi più ripida ed irta di ostacoli quando il Grugliasco con grande orgoglio cerca di mettere i brividi al Pozzomaina. Dapprima colpisce una traversa (deviazione provvidenziale di Maraffino), poi su una punizione dalla lunghissima distanza colpisce il palo con una stranissima traiettoria (cross diretto in porta) ed infine accorcia le distanze con un tiro dal limite del bravissimo numero 11 (una vera spina nel fianco per la difesa avversaria).

 

Sul 2 a 1 riparte il botta e risposta fra le due squadre che cominciano a fronteggiarsi a suon di azioni spettacolari da una parte e dall'altra. Ma la ciliegina sulla torta decide di metterla il nostro Zagor: stupenda azione sulla destra di Stefano che dopo una finta salta il diretto avversario lasciandolo sul posto e decide di mettere al centro una palla filtrante che taglia letteralmente in due la difesa avversaria. Sul secondo palo Icardi, che ha seguito come una saetta  tutto lo sviluppo dell'azione, si avventa sulla sfera ed insacca di prepotenza il gol del 3 a 1. A questo punto il Pozzomaina blinda il risultato e riesce a portare a casa la prima meritatissima vittoria, con una festa finale che coinvolge anche il pubblico presente sugli spalti.

 

Rendiamo onore agli avversari e faccio un grandissimo in bocca al lupo per il prosieguo della stagione, con la convinzione che questo possa essere l'inizio di una grande riscossa. Forza ragazzi!!

 

Formazione POZZOMAINA

Maraffino Marco: almeno due prodezze salva-risultato - The WALL

Gastone Davide: il gigante buono, dalla sua parte però non si passa -  LA ROCCIA

Vejsitti Davide: disinnesca gli avversari con precisione chirurgica - ARTIFICIERE

Negri Riccardo: la forza in mezzo al campo prima ed in difesa poi - AIR FORCE ONE

Zappatore Daniele: onnipresente, motorino perpetuo dalle pile ad energia atomica - UOMO TORCIA

Covello Andrea: regia di alta classe, non perde mai la calma in mezzo al campo - ELEGANTE

Icardi Stefano: il treno ad alta velocità della fascia, ripiegamenti e ripartenze mostruose - FRECCIAROSSA

Isnardi Davide: velocità e rapidità allo stato puro - FLASH

Lucà Vittorio: una diga insuperabile a centrocampo, lottatore - HULK

Siri Alessio: spina costante nel fianco della difesa avversari - GENIO GUASTATORE

Zago Stefano: forza della natura, non sente fatica e spinge come un forsennato - ZAGOR

Allenatore: Alessio Pellegrini, tattica e cuore  - DIRETTORE D'ORCHESTRA

 

Cascine Vica (Rivoli), 13 novembre 2016

 

La partita che si è disputata fra i padroni di casa del Rivoli Calcio ed i ragazzi del Pozzomaina finisce a reti bianche, ma il risultato non deve assolutamente trarre in inganno perché il match, molto combattuto, si è rivelato pieno di episodi e di colpi di scena.

 

Si comincia di gran carriera con gli ospiti subito pericolosi fin dai primissimi minuti: al 2' Isnardi si avventa su di una palla messa al centro mancando di un soffio il tap-in vincente tutto solo davanti al portiere.

A metà tempo spettacolare azione del Pozzomaina: discesa sulla destra della squadra guidata da mister Pellegrini, il centrocampista allarga per Icardi che di destro in diagonale mette la palla sotto l'incrocio dei pali; solo l'intervento miracoloso del portiere evita il peggio.

Un minuto dopo tocca al Rivoli rendersi pericoloso, con la punta centrale che, dopo essersi liberato con un'accelerazione impressionante, si trova solo davanti al portiere e spara clamorosamente alto sopra la traversa. Il tempo si chiude con un'occasionissima per il Pozzomaina: Cilenti, all'ultimo giro di lancette, viene pescato con un lancio dalla destra ma, in corsa fallisce di poco il pallonetto vincente sull'uscita disperata del portiere.

 

 

Il secondo tempo è il più equilibrato, e si segnala solo un'occasione per il numero 9 del Rivoli che su cross dalla destra mette a lato. La battaglia è principalmente a centrocampo e le squadre spesso si equivalgono annullandosi a vicenda, non aiutate comunque nella costruzione del gioco dalle condizioni del campo tutt'altro che ottimali.

 

Ma è il terzo tempo a riservare i colpi di scena. Al 2' minuto infatti, un tiro da fuori del Pozzomaina si insacca alle spalle del portiere, ma il gol viene annullato dall'arbitro per una presunta posizione attiva di fuorigioco da parte di Cilenti che si trovava sulla linea di tiro. La decisione appare fin troppo fiscale.

Sul ribaltamento di fronte si segnala un tiro del Rivoli di pochissimo a lato ed un palo clamoroso sempre per i padroni di casa colpito con un tiro in mischia dopo un'azione in percussione dalla destra.

Ancora il tempo di segnalare una grossa occasione fallita dal centravanti del Rivoli (palla alta sulla traversa) prima di arrivare al colpo di scena finale.

Su di una punizione da sinistra battuta splendidamente da Icardi sul palo lontano, si avventa come una saetta Cilenti che insacca di testa in corsa. Il gol tuttavia viene nuovamente annullato dall'arbitro per una presunta posizione di fuorigioco di partenza dello stesso attaccante, ed a nulla servono le veementi proteste degli ospiti. 

 

A conti fatti il risultato soddisfa entrambe le formazioni e permette alle due squadre di muovere la classifica al termine di un match per lunghi tratti molto equilibrato e combattuto soprattutto a centrocampo.

E' stato un buon punto quello conquistato dal Pozzomaina, su di un campo molto complicato e contro una squadra che ha dimostrato di poter dare del filo da torcere a chiunque.

 

Formazione Pozzomaina:

Maraffino Marco

Cilenti Simone

Gastone Davide

Icardi Stefano

Isnardi Davide

Lucà Vittorio

Negri Riccardo

Vejsitti Davide

Zago Stefano

Zappatore Daniele

All: Alessio Pellegrini

 


Fabio Vejsitti (Pozzomaina)        

 

Vinovo, 18 giugno 2017
 
Mancano poco più di 30 secondi alla fine del match e sull'ennesima percussione del centrocampo del Pozzomaina il difensore avversario ha  un'esitazione nel tentativo di respinta: alle sue spalle si avventa Cilenti  che difende la sfera dal ritorno del possente centrale ed infila con un preciso pallonetto il portiere in disperata uscita. Il boato del pubblico intorno a me è impressionante, un urlo si alza dagli spalti ed i festeggiamenti sono senza freni: quando vedo i due genitori più composti e sportivi che abbia mai conosciuto (famiglia Lucà al completo per l'occasione, ndr) correre verso la rete ed aggrapparvisi in segno di esultanza, capisco che qualcosa di veramente straordinario è successo oggi al campo di Vinovo del Chisola Calcio.
 
La partita è finita da pochi minuti: ho ancora davanti agli occhi i volti e le espressioni dei ragazzi del Pozzomaina che oscillano a metà fra l'incredulità e la gioia allo stato puro, le lacrime irrefrenabili a centrocampo di Mister Pellegrini e dell'infinita Paola (a cui vanno i più sentiti ringraziamenti per tutta l'energia che dedica ogni settimana costantemente ai nostri ragazzi), la marea umana di ragazzi riversata sopra il mister a sottolineare il grande legame con questo splendido gruppo, la coppa alzata al cielo sulle note della famosa canzone di Jovanotti ("Il più grande spettacolo dopo il Big Bang" e gli organizzatori non potevano scegliere un testo più adatto all'evento), che già mi domando come farò a trovare le parole giuste per descrivere una giornata pazzesca come questa.
 
Ed allora ecco venirmi in soccorso le parole di quella che è considero un'autentica leggenda dello sport, di uno che di superamento dei limiti e di imprese sportive ne sapeva qualcosa, Muhammad Ali: "I Campioni non si costruiscono nelle palestre o nei campi da gioco. I Campioni sono fatti da un qualcosa che hanno profondamente dentro: un desiderio, un sogno, una visione. Essi devono avere il talento, l'abilità o la tecnica, ed anche la volontà. Ma la forza di volontà deve essere più forte del talento e delle capacità". Così mi piace descrivere l'impresa dei giocatori del Pozzomaina: la loro vittoria finale del Torneo BODINI organizzato dal Chisola Calcio - Cat. Esordienti 2005 - è il frutto di un sogno, di un desiderio, di quella forza di volontà che trasforma quei piccoli ragazzi per un giorno in campioni. Questa è l'essenza e la magia dello sport: ed anche se dopo tanti anni di calcio sono perfettamente conscio che può capitare di tutto fino al triplice fischio finale, ammetto di aver fatto fatica a realizzare e comprendere quanto successo in campo, ovvero un'impresa sportiva che oso definire ai limiti dell'impossibile.

 

 
Riavvolgiamo il nastro di questa incredibile giornata.
Al termine di un girone eliminatorio ben condotto e con ottime prestazioni (vittoria 3 a 1 in rimonta contro il Chisola Bianco e pareggio 1 a 1 con il Mirafiori), il Pozzomaina si appresta a vivere la giornata finale del torneo: semifinali al mattino e finali nel pomeriggio.
Al mattino i ragazzi di mister Pellegrini conquistano la finale con una prestazione di grande livello contro un coriaceo Giaveno Coazze, che arriva anche a condurre per 2 a 1 la partita prima di subire l'inesorabile rimonta. La partita si chiude sul 6 a 2 e il Pozzomaina meritatamente in finale.
 
La tanto attesa finale si disputa nel pomeriggio al cospetto di un folto pubblico: forse inconsapevoli di quello che li attende, le famiglie dei ragazzi del Pozzo si presentano al gran completo, come si conviene per i grandi eventi. Ed infatti il sostegno sugli spalti non viene mai meno ed è costantemente a supporto dei ragazzi, i quali partono bene e per i primi 6-7 minuti danno l'impressione di potersela giocare tranquillamente alla pari con i quotatissimi avversari del Chisola Blu.
Ma come spesso capita contro le grandi squadre, al primo acuto del giocatore di maggior talento o alla prima mezza distrazione difensiva vieni inesorabilmente punito: prima un bolide dell'ala del Chisola sotto l'incrocio dei pali e poi un'amnesia difensiva del Pozzo permettono ai padroni di casa di chiudere il primo tempo sul 2 a 0.
 
Il Pozzomaina cerca di ribattere colpo su colpo ma è evidente che l'uno-due ha lasciato il segno: i ragazzi sono un pò scoraggiati ed inoltre il Chisola Blu può permettersi di schierare nel secondo tempo l'enorme potenziale di talento tenuto a riposo nella prima frazione. 
Con l'ingresso in campo di un velocissimo attaccante si permette il lusso di portarsi sul 3 a 0: è il centrale d'attacco neo entrato che con un bolide ad incrociare fissa il risultato su quella che sembra essere una pietra tombale sulla partita.
Con il Pozzomaina apparentemente al tappeto, parte il conteggio dell'arbitro: 1, 2, 3, ...7, 8, 9, e ... prima del 10 fermi tutti! Il Pozzo, facendo ricorso ad ogni briciolo di energia residua, si è rialzato, la vittoria per ko del Chisola deve attendere ancora un attimo! 
Consci di avere di fronte a sè un avversario che di talento e tecnica ne ha da vendere, i ragazzi di Pellegrini fanno ricorso (inconsciamente) alle parole del grande Alì  e mettono in campo quella forza di volontà che permette di superare i propri limiti.
Al time out del secondo tempo il Pozzomaina è ancora sotto per 3 a 0: mancano 12-13 minuti alla fine della partita e serve una scossa, una scintilla che possa riaccendere le speranze.
Lucà si carica letteralmente il centrocampo sulle spalle, Vejsitti decide che è ora di mettere fine alle scorribande degli attaccanti avversari e blinda la difesa con l'ottimo Negri, Pellegrini decide di giocarsi il tutto per tutto e rinunciando alla difesa a 3 (si passa alla difesa a 2) butta dentro tutta l'artiglieria di cui dispone.
La miccia che fa esplodere i 13 minuti di fuoco la accende con un'utentica magia De Lucia: letteralmente in un metro quadro si beve con una finta due avversari e praticamente da fermo scaglia un missile (da fuori area) sotto l'incrocio dei pali. Prodezza autentica.
Dagli spalti, nonostante l'asfissiante caldo, si alza un unico coro di incitamento: si può perdere ma la partita va giocata fino in fondo. Ma a questo punto i ragazzi del Pozzo, ormai in stato di totale trans agonistico, fanno un qualcosa che resterà per sempre negli annali della scuola calcio di questa società: Icardi trasforma il rigore del 2 a 3 che rimette definitivamente il risultato in discussione.
Poi Cilenti decide di scrivere la storia di questo gruppo: su uno dei tantissimi palloni recapitati dal centrocampo e dalla difesa (non si contano negli ultimi minuti la quantità di verticalizzazioni che la difesa del Chisola si trova a fronteggiare), Simone si mette in proprio e decide di involarsi sulla fascia sinistra. Conosciamo tutti la velocità del talento del Pozzo, ma il diagonale sinistro  dal limite dell'area che pietrifica il portiere avversario lascia tutti a bocca spalancata per un incredibile 3 a 3!
La maggior parte degli spettatori del Pozzo rischia di farsi male nell'esultanza correndo verso la rete a festeggiare i propri beniamini.
Degli ultimi 30 secondi ormai sapete già la storia, resta solo più lo spazio per la commozione, l'incredulità generale (compresa quella del sottoscritto)  e la festa che non vuole finire mai...  Compresa quella piacevole sensazione che ha accompagnato me e tutti i genitori/parenti presenti nel dire: "Io c'ero!".
 
Le competizioni ufficiali del Pozzo si chiudono così con la seconda perla inanellata nella collana di questa stagione: alla vittoria nel torneo invernale del Robilant si aggiunge l'affermazione in questo prestigioso torneo a coronamento degli sforzi fatti. Un vero e proprio biglietto da visita per la stagione che verrà.
 
Risultato FINALE Pozzomaina - Chisola BLU: 4 - 3
 
Formazione Pozzomaina:
 
MARAFFINO: un autentico gatto tra i pali, incolpevole sui gol. UOMO RAGNO
 
CILENTI: mattatore del torneo, autore della doppietta decisiva che porta la coppa nella bacheca di Via Monte Ortigara. FAST & FURIOUS
 
COVELLO: autentico cervello del centrocampo a geometrie variabili. ARCHIMEDE
 
ICARDI: autentica freccia di sinistra, incontenibile ed instancabile. FLASH
 
DE LUCIA: talento ed efficacia, segna il torneo con la sua magia. ILLUSIONISTA
 
DIOKA: colui che non conosce ostacoli, più forte di tutto. THE ROCK - LA ROCCIA
 
GASTONE: signori da quel lato non si passa, ritenta sarai più fortunato. THE WALL
 
LUCA': testa e cuore, autentica diga di centrocampo, cresciuto in maniera esponenziale in fase di impostazione. IL CAPITANO
 
NEGRI: baluardo di difesa, supporto continuo in fase di impostazione. THOR
 
SIRI: autentico rapace d'area, mette lo zampino in ogni azione. PREDATOR
 
ISNARDI: in fascia regala sgroppate strappapplausi. CAPITAN AMERICA
 
VEJSITTI: in formato Zaccarelli, per tutto il torneo dirige le operazioni dietro in cabina di regia difensiva. GLADIATORE
 
ZAPPATORE: altro monumento della difesa, diagonali a velocità fotonica, uomo ovunque. SUPERMAN
 
ZAGO: autentico trascinatore, le corsie sono suo terreno di caccia. IRON MAN
 
Un infinito ringraziamento va in conclusione al Mister Pellegrini a cui, per volere di tutta la squadra, è stato regalato il trofeo appena conquistato. Un augurio per la nuova avventura che lo attende e per tutte le soddisfazioni che lo sport saprà regalargli in futuro.
 
Buona estate a tutti
 
Fabio Vejsitti (Pozomaina)                   
 
 

Torino, 30 aprile

 

A volte nascono così, belle, sudate, combattute ed a tratti insperate: le competizioni sportive, pur nella loro piccola dimensione, necessitano di tanti ingredienti per poter essere definite imprese. Ed i Leoncini sabato hanno messo tutti questi ingredienti in campo in un mix perfetto di grinta ed agonismo, tecnica, tenacia, coraggio e sofferenza, con un pizzico di fortuna a condire il tutto: pure le condizioni meteo, che tutto si potevano definire tranne che clementi, hanno svolto un ruolo decisivo nel rendere la battaglia ancora più avvincente. In un pomeriggio caratterizzato da una pioggia fitta ed insistente, i Leoncini ospitavano infatti quelli che si potevano definire senza mezzi termini i dominatori del Girone C: il ruolino di marcia dello Spazio Talent Soccer  infatti non lasciava molti dubbi sulla forza degli avversari che dall'alto delle loro 7 vittorie su altrettanti incontri e con 35 gol all'attivo e solo 2 subiti, apparivano come un'autentica macchina da gol.

 

Primo tempo: La contesa appariva aspra e combattuta fin dai primi minuti, con un'autentica battaglia a centrocampo e difese molto attente che non concedevano spazio ai rispettivi attacchi. Il primo tempo viveva un equilibrio sul filo del rasoio, tant'è che la prima emozione arrivava solo al 9': su un perfetto cross al centro da rimessa laterale, l'attaccante dello STS colpiva di testa una clamorosa traversa. Ma i Leoncini ribattevano colpo su colpo, e la risposta arrivava un paio di minuti dopo con una pericolosissima discesa di Feer sulla sinistra, il cui tiro sempre di sinistro terminava fuori da ottima posizione.

 

 

Era il secondo tempo tuttavia a regalare le più grosse emozioni. In apertura di tempo Siri si divorava letteralmente un gol una volta trovatosi praticamente solo davanti al portiere avversario. Sull'azione seguente, un contropiede dello STS terminava con un tiro che scheggiava il palo alla sinistra del portiere, che compiva un'autentica prodezza deviando il pallone destinato in rete di quel tanto che bastava. A metà tempo si segnalava ancora un ottimo tiro di Sparagna dalla destra che veniva prontamente bloccato dall'estremo difensore avversario. La pressione dello STS aumentava con il trascorrere dei minuti, ed in questa fase dell'incontro i Leoncini dovevano far ricorso a tutta la loro tenacia e resistenza per contrastare le folate avversarie e tentare le ripartenze con veloci ribaltamenti di fronte. Entrambe le squadre, chiaramente preparate per costruire gioco, erano costantemente alla ricerca del fraseggio e dell'occasione giusta per pungere, ed esercitavano un pressing costante su tutta l'ampiezza del campo, dimostrando anche un grande senso tattico. Al 10' le avvisaglie del vantaggio ospite: l'arbitro concedeva allo STS una punizione dal limite di cui si incaricava il miglior tiratore avversario. La parabola destinata all'incrocio veniva miracolosamente deviata con la punta delle dita da Ventura, quel tanto che bastava per mandarla sulla traversa; la palla tornava in campo e veniva spazzata dalla difesa di casa. Tutti in piedi ad applaudire i due gesti tecnici di attaccante e portiere. Ma su azione da calcio d'angolo arrivava il vantaggio ospite: palla alta ed il numero 7 dello STS, appostato sul secondo palo, insaccava imparabilmente di testa. Probabilmente questo, nel momento di maggior difficoltà dei padroni di casa, avrebbe potuto rappresentare il colpo di grazia per qualunque avversario: ma non per i Leoncini, non oggi. Facendo leva su tutte le loro forze, resistevano fino al termine del tempo agli attacchi avversari.

 

Nell'ultimo intervallo i ragazzi di Siragusa si ricompattavano per preparare l'assalto finale nel tentativo di pervenire al pareggio. Tornavano più determinati che mai nella difficile impresa di segnare un gol ad una difesa che in 7 giornate aveva subito la miseria di 2 gol. Solo il tempo di correre un brivido iniziale quando al 3', su errato disimpegno del portiere, l'attaccante dello STS sparava alto da posizione assai favorevole. Poi ricominciava la battaglia che culminava con il bellissimo gol del pareggio. Su perfetto cross dell'onnipresente Sorbo F., Feer decideva che era giunta l'ora di mettere la firma sulla partita: con uno scatto bruciante dei suoi si faceva incontro alla palla e la deviazione di testa in corsa mandava la palla a schiacciarsi nell'angolo alla sinistra del portiere che nulla poteva in quell'occasione. 1 a 1 e rimonta compiuta dopo il lungo inseguimento! I Leoncini erano infine bravi a dare battaglia fino alla fine, cercando anche il gol del sorpasso e contenendo gli ultimi tentativi avversari.

 

Si chiudeva così il Girone C del campionato Primavera 2015/2016, Pulcini 3° anno, vinto da una grandissima formazione quale lo STS che rendeva tuttavia onore alla bravura del compattissimo gruppo del Rapid, al termine di una prestazione che ripagava i Leoncini di tutto l'impegno profuso durante la settimana con un risultato di prestigio.

 

Molto belle e sportive infatti le dichiarazioni di Del Monte, direttore e coordinatore di tutta la sezione scuola calcio STS: "Complimenti al Rapid, una squadra che ha espresso un gioco di ottimo livello, veramente un gruppo con un grande carattere; una delle migliori squadre che ci sia capitato di incontrare e che avrebbe meritato sicuramente una classifica migliore". Ancora complimenti ai Leoncini ed alla grande sportività dello STS.

 

Formazione Rapid Torino:

Ventura A. - the wall; compie almeno due miracoli salvando la propria porta

Vejsitti D. - la diga; dalle sue parti non si passa

Siri A. - punta di diamante; costante spina nel fianco della difesa del STS

Negri R. - la forza; disinnesca gli attaccanti avversari con il consueto coraggio

Sorbo F. (cap.) - classe e coraggio; presente ovunque, entra in tutte le azioni d'attacco del Rapid

Sorbo A. - il leone; ruggisce su ogni avversario e riparte con costanza

Sparagna P. - il gladiatore; contributo decisivo a centrocampo

Del Muro G. - la roccia; a destra costituisce un riferimento sicuro per i compagni

Feer A. - eroe per un giorno; grandissimo il gol del pareggio, gesto tecnico d'alta scuola

 

                                                                                                                                                                                                    Fabio Vejsitti

 

 

Torino, 23 aprile

 

Giornata storta per i Leoncini che sono scesi in campo sabato pomeriggio contro il Rebaudengo; troppo distratti e poco determinati in avvio, hanno infatti pagato a caro prezzo alcune distrazioni, permettendo agli avversari di scappare via sul punteggio e non riuscendo poi a recuperare nonostante gli sforzi profusi per tutto il resto dell'incontro. I ragazzi del Rebaudengo, galvanizzati dal triplice vantaggio hanno poi chiuso ogni varco e si sono arroccati in difesa cercando di contenere le folate, a tratti veementi, dei Leoncini. In attacco la loro percentuale di realizzazione è stata davvero eccezionale, dal momento che su 3 delle quattro azioni costruite nel primo tempo sono riusciti a giungere a bersaglio.

 

Primo tempo: già al 2' un'incursione dalla destra creava scompiglio, cross al centro e l'attaccante insaccava a porta vuota. Due minuti più tardi il Rebaudengo colpiva un palo clamoroso ancora su azione di rimessa con un tiro dalla sinistra in diagonale. Il Rapid reagiva con la prima occasione al 6': verticalizzazione per Rusu che non riusciva a ribadire in rete per un soffio. Purtroppo la giornata storta dei Leoncini proseguiva all'8' con un autogol (deviazione sfortunata su cross alto), che portava il Rebaudengo sul 2 a 0. Al 10' occasionissima del Rapid per portarsi sul 2 a 1, ma Rusu solo davanti al portiere non trovava l'angolo e sparava addosso al portiere che miracolosamente evitava il gol. Sul finire del tempo l'ennesima distrazione portava i padroni di casa sul 3 a 0, con il portiere che non tratteneva la palla e l'attaccante ad approfittarne immediatamente.

 

 

Secondo tempo: E' chiaro che i Leoncini da qui in avanti, non avendo più nulla da perdere, si buttavano all'assalto all'arma bianca e la partita si trasformava in un vero e proprio assedio alla porta avversaria. Le occasioni fioccavano in sequenza nel secondo tempo: prima Rusu non impattava in rete un cross dalla destra di Marchetti, poi il portiere del Rebaudengo ribatteva una grossa occasione degli ospiti. In una delle rare folate offensive, il Rebaudengo trovava anche un tiro rasoterra su cui il portiere del Rapid Gianluca compiva un'autentica prodezza deviando basso. A conferma della giornata no, arrivava anche il 4 a 0 del Rebaudengo, che su un batti e ribatti trovava il gol della sicurezza, punendo in maniera eccessiva il buon gioco espresso dai ragazzi del Rapid. La risposta arrivava immediata: discesa eccezionale sulla destra di Rusu che dopo aver saltato un paio di avversari scaricava in porta un diagonale rabbioso per il 4 a 1. Il resto della partita vedeva il solito copione: Rapid a far girare palla in maniera anche apprezzabile, con trame fitte e tentativi di verticalizzazione e Rebaudengo chiuso nel tentativo di difendere il risultato. 

 

Terzo tempo: Un tiro a botta sicura di Rusu veniva ancora miracolosamente rimpallato dal portiere, che si ripeteva in apertura di terzo tempo, quando lo scatenato attaccante aveva ancora una grossissima occasione. Il tempo vedeva i tentativi vani dei Leoncini di sfondare il muro avversario con i le giocate su punizione (alta quella di Marchetti sopra la traversa), o con i tiri da fuori (di poco a lato sempre uno di Marchetti). Un ultima occasione di Marchetti che sul finire scaricava un fendente sul portiere.

 

In conclusione un brutto avvio di fatto segnava il matche a favore del Rebaudengo, bravissimo prima a sfruttare le distrazioni avversarie e dopo a contenere in tutti i modi il ritorno veemente dei Leoncini: ma col risultato compromesso e con l'entusiasmo in crescita dei padroni di casa tutto è diventato più difficile e l'impresa questa volta non è riuscita.

 

                                                                                                                                                                                                               Fabio Vejsitti

Torino, 10 aprile 

 

Va in scena sul campo di Via Geymonat la sfida fra i Leoncini del Rapid e la corazzata Mirafiori, sotto un sole già molto caldo di primavera. Infatti i padroni di casa del Mirafiori non a caso rappresentano una delle più brillanti realtà del panorama torinese, con una squadra che ha messo in campo una tecnica individuale, organizzazione di gioco e forza atletica non comuni, mettendo a tratti in grossa difficoltà i pur bravi e coraggiosi ragazzi del Rapid.

 

E dire che la partita comincia sotto i migliori auspici, tanto è vero che già al 1' Sorbo si propone al tiro spedendo di poco sopra la traversa. Ma il pallino del gioco passa quasi subito nelle mani del Mirafiori che pochi minuti dopo si presenta con il suo attaccante solo davanti al portiere; al momento decisivo si allunga la palla e permette l'uscita in presa di Ventura. Gol rimandato di due minuti, quando con un'azione da manuale il centrocampo del Mirafiori salta la difesa dei Leoncini con un preciso lancio a mettere la punta sola davanti al portiere: lieve accentramento e tiro a superare il portiere per l'1 a 0. Il raddoppio a metà primo tempo arriva su un'altra perfetta verticalizzazione (in mezzo ad una selva di gambe) con controllo perfetto dell'attaccante, che solo davanti al portiere lo beffa per la seconda volta: 2 a 0. Ventura riesce ancora a contenere in uscita una pericolosa iniziativa del Mirafiori prima della conclusione del tempo. I Leoncini hanno mostrato nel primo tempo una buona reazione nonostante la verve degli avversari, ma non sono riusciti ad accorciare le distanze per via del pressing asfissiante operato dai centrocampisti e difensori dei padroni di casa.

 

 

Nel secondo tempo i Leoncini danno ancora battaglia contrastando in ogni modo la forza degli avversari e riescono progressivamente a conquistare metri di campo. Tuttavia un eurogol ancora condanna i Leoncini sul 3 a 0: l'esterno del Mirafiori su una palla vagante scaglia dalla distanza un diagonale rasoterra potentissimo su cui nulla può fare Ventura.

 

Con grande orgoglio i Leoncini disputano un terzo tempo di grande intensità agonistica, e riescono a rendersi anche pericolosi in più di un'occasione: si segnala un tiro di Osadiaye all'incrocio dei pali messo in angolo dal portiere, dopo un'incontenibile discesa sulla sinistra. Si gioca ora su due fronti: prima una traversa del Mirafiori e poi un bel sinistro potente da fuori di Marchetti.I Leoncini raccolgono poi finalmente il meritato premio per lo sforzo profuso, segnando il gol dell'1 a 3: Osadiaye apre letteralmente il campo in due, con un lancio che serve Siri liberatosi della marcatura: controllo e tiro in diagonale, gol di pregevole fattura. Dopo un'occasione di testa (poco fuori il colpo dell'attaccante) per il Mirafiori c'è sul fischio finale uno sfortunatissimo autogol del Rapid che fissa il punteggio sul 4 a 1 per il Mirafiori.Di certo la caratura tecnica dei padroni di casa non si discute, ma i Leoncini sono riusciti nell'impresa di giocare per lunghi tratti alla pari con gli avversari ed a mettere in campo carattere e determinazione, gettando, come spesso si suol dire, il cuore oltre l'ostacolo. Complimenti a tutti i ragazzi in campo per una partita dall'altissimo livello tecnico e agonistico.

 

Fabio Vejsitti

 

Torino, 9 aprile 2016

 

Chi non c'era non può certo immaginare, mentre chi ha assistito alla partita ancora faceva fatica a credere ai suoi occhi uscendo dall'impianto di via Osoppo: chi legge il risultato può facilmente pensare ad una partita a senso unico con conseguente disfatta dei padroni di casa del Rapid. Ed invece nulla è più bugiardo del risultato nel descrivere questa incredibile quanto emozionante partita tenutasi in un pomeriggio assolato fra i Leoncini del Rapid ed i ragazzi del Crocetta. Gli ospiti si presentano favoriti alla vigilia, forti di un collettivo dall'impressionante prestanza fisico/atletica e con un ruolino di marcia da schiacciasassi. Ma i Leoncini quest'oggi sono determinati a rendere dura la vita agli avversari e mettono in campo una determinazione agonistica ed una grinta che non esitiamo a definire commovente. Dando forse vita ad una delle partite più combattive che si ricordino, mettono in campo il 150% delle forze e, pareggiando le forze, tengono in scacco per buona parte della gara i fortissimi avversari. Combattono a centrocampo come leoni, erigono un muro difensivo imbrigliando le velocissime punte e colpiscono con frequenti e rapidissime ripartenze  a favore delle due punte Siri e Lattanzio, vere spine nel fianco della difesa avversaria. Ed infatti se si pensa che a 6-7 minuti dal termine i padroni di casa sono ancora in vantaggio per 2 a 1, si capisce come mai il risultato finale abbia a dir poco dell'incredibile. Perché è proprio così che funziona: il calcio, oltre ad essere lo sport più bello del mondo, sa regalare emozioni ma sa essere anche spietato e crudele e non ammette il minimo calo.

 

Il primo tempo è un capolavoro tattico dei mister Siragusa e Pellegrini: neanche dopo un giro di lancette dell'orologio il Rapid ha la prima occasionissima con Lattanzio che crossa basso per Siri che non riesce ad insaccare: primo miracolo del portiere del Crocetta.Un tiro di Sorbo  dalla lunga distanza finisce poco sopra la traversa, prima che il Crocetta colpisca un palo su veronica dell'attaccante. Ma il gol è nell'aria ed arriva al 9' su grandissima azione di Sorbo che salta 3 avversari e mette Siri davanti al portiere: tocco sotto, portiere scavalcato ed il gioco è fatto 1 a 0 per il Rapid. Ancora Siri ha due grandissime occasioni per portarsi sul 2 a 0: prima non riesce ad impattare un cross al bacio dell'onnipresente Sorbo e poi, messo solo davanti al portiere, si fa ribattere il tiro in uscita da quest'ultimo che compie l'ennesima prodezza. Veramente una grossa occasione che aumenterà il rimpianto finale.

 

 

Il secondo tempo si apre con un'azione spettacolare di Siri che si libera in giravolta ed al volo calcia di poco alto sopra l'incrocio dei pali. Ma il gol arriva 3 minuti dopo, con Siri che questa volta trafigge il portiere in uscita su solita verticalizzazione di Sorbo. 2 a 0 per il Rapid! Ancora un diagonale dei Leoncini bloccato dal portiere,  prima del fortunoso gol del Crocetta che accorcia le distanze: su calcio d'angolo la palla sbatte in mischia sul corpo di un avversario e rotola in rete.

 

Il terzo tempo vede i Leoncini ancora protagonisti di uno sforzo che va oltre i loro limiti: contengono le folate avversarie e ribattono colpo su colpo per ancora una decina di minuti: al time out intermedio dell'ultimo tempo si è ancora avanti per 2 a 1. Siri al rientro in campo trova ancora la forza di sprintare, salta un avversario a calcia fuori di sinistro. Ma non è finita qui! Sorbo dalla lunga distanza, con un tiro che ha dell'incredibile, coglie una traversa piena che avrebbe chiuso la partita. Ed invece da questo punto in avanti entrano in gioco quelle leggi sovrannaturali e spietate dello sport che lo rendono tanto affascinante: sull'azione successiva la difesa del Rapid non riesce a ribattere e rinviare, la palla giunge al limite dell'area dove un avversario trova una conclusione potentissima che si insacca all'incrocio. Il Rapid, stremato nelle forze, accusa il colpo ed un minuto dopo compie una disattenzione difensiva permettendo all'attaccante avversario di infilare il portiere con un tocco di punta, dopo una respinta corta. I padroni di casa non riescono più a reagire, dopo aver dato tutto, pagano ora un conto che pare esagerato nella sua portata e subiscono 3 gol negli ultimi 3-4 minuti per un punteggio finale di 2 a 6.

 

I Leoncini escono fra gli applausi del pubblico, che li ha festeggiati come per una vittoria: questo deve e dovrà sempre essere lo spirito di questa squadra, mai doma e con un coraggio che deve onorare il nome che si porta addosso.

                                                                                                                                                                                                                             

Le Pagelle del Rapid: 

Gianluca: la molla

Marco De Gregorio: fuga per la vittoria, il coraggio; Silvester Stallone

Davide Vejsitti (Cap.): regia difensiva

Gabriele Del Muro: infallibile

Pietro Sparagna: il combattente

Tancredi Gagliardi: l'alfiere

Francesco Sorbo: cervello ed spirito da lottatore

Riccardo D'Ambra: guerriero

Thomas Lattanzio: fuoco nelle vene

Alessio Siri: punta di diamante

 

 Fabio Vejsitti                       

(Rapid Torino)                    

Torino, 3 aprile

 

Al campo di Via Osoppo va in scena il match che vede contrapposti i Leoncini del Rapid ed i ragazzi del Carrara 90. Al termine di una partita molto equilibrata, sono gli ospiti a prevalere alla distanza, facendo leva sulla loro enorme tenacia ed approfittando di un calo di tensione e conseguente rilassamento dei padroni di casa che si lasciano imbrigliare ed alla fine vengono puniti con un punteggio forse eccessivo per quanto dimostrato sul campo.

 

Il primo tempo è molto equilibrato, con il gioco che ristagna principalmente a centrocampo dove la battaglia è aspra ed intensa. A dimostrazione di quanto le due squadre si equivalgano, infatti, la prima emozione giunge solo dopo 9 minuti, con una verticalizzazione sull'asse Vejsitti - Marchetti che mette Lattanzio solo davanti al portiere, che in uscita riesce miracolosamente ad impattare in angolo. Poteva essere solo un'autentica invenzione, una giocata magistrale di un singolo, a sbloccare lo stallo venutosi a creare: al 10' Isnardi con un'azione personale, partendo da posizione defilata sulla sinistra si incunea fra due avversari saltandoli di netto e con un dribbling secco sull'ultimo uomo si porta solo davanti al portiere. A questo punto con una freddezza glaciale trafigge l'estremo difensore che non può nulla sul tiro a botta sicura. Vantaggio Rapid meritato.

 

 

Il secondo tempo si apre (2') con una travolgente azione di Marchetti che salta sulla sinistra il diretto avversario ed in velocità serve al centro Lattanzio che si gira e conclude di poco a lato. Pochi minuti dopo ancora un tiro di Marchetti da fuori area termina fuori di pochi centimetri. E da qui in avanti progressivamente i Leoncini perdono lucidità e con essa anche un poco di convinzione: su calcio di punizione infatti arriva puntuale la beffa. La ribattuta del portiere viene ribadita in porta dal Carrara per l'1 a 1. Subito dopo un contropiede del Carrara viene abilmente stoppato dal portiere Marco, che respinge il tiro da sinistra. Prova ancora la reazione il Rapid con una girata di Isnardi di poco sopra la traversa.

 

Il terzo tempo si apre con un'occasionissima per il Rapid di riportarsi avanti: Marchetti, questa volta libero di concludere senza la consueta asfissiante marcatura, lascia rimbalzare la palla e dalla media distanza scarica un sinistro che però termina altissimo da posizione assai favorevole. E qui di fatto si conclude per così dire la partita dei Leoncini, che, complice la stanchezza,  concedono troppo spazio alla veemenza agonistica degli avversari che finiscono in crescendo. I ragazzi di mister Pellegrini invece non trovano la giusta reazione e la cattiveria agonistica da scaricare in campo, regalando due gol dopo il rituale time out dell'ultima frazione. Infatti il Carrara prima coglie una clamorosa traversa, preludio del gol che arriva due minuti più tardi su disattenzione difensiva del Rapid. Il terzo gol al 10' chiude di fatto i conti: il Carrara segna in contropiede con i Leoncini protesi in avanti alla ricerca del pareggio.

 

Questa partita deve costituire uno stimolo per acquisire maggiore consapevolezza nei propri mezzi da parte dei ragazzi ed una determinazione che porti a dare tutto in campo senza lasciare rimpianti, indipendentemente dal risultato finale. Mettendo tutto quello che si ha sul campo siamo convinti che sarà possibile raggiungere una compattezza di squadra che porterà delle belle ed emozionanti prestazioni sportive. Forza Leoncini siamo tutti con voi

 

Marcatore Rapid: pt Davide Isnardi

 

Fabio Vejsitti (Rapid Torino)

 

 

Torino, 19 marzo 2006

 

Al campo di via Sordi si sono affrontate, in un pomeriggio caldo ed assolato, le formazioni della Sisport e del Rapid TO in un match avvincente che ha visto alla fine prevalere largamente la squadra guidata per l'occasione da mister Pellegrini. Ha vinto la squadra che ha mostrato la miglior organizzazione di gioco, prevalendo sulle individualità dei pur validi ragazzi della Sisport che hanno dato battaglia fino al termine dei 45 minuti.

 

Pronti via e partita subito in discesa per il Rapid: al primo minuto uno sfortunatissimo retropassaggio al portiere di un difensore della Sisport, coglie lo stesso in controtempo e la palla rotola in fondo al sacco per il vantaggio ospite. Dopo 5/6 minuti il Rapid raddoppia approfittando di un'altra disattenzione difensiva della Sisport: il portiere non trattiene un velenoso cross dalla destra di Siri e Isnardi lo punisce ribadendo in rete con un tempismo da attaccante di razza. Il Rapid continua a macinare gioco con un fraseggio preciso e orientato sempre alla ricerca della profondità: ne è testimonianza l'azione spettacolare che porta al terzo gol, una vera manovra da manuale del calcio, di quelle che ogni allenatore vorrebbe sempre vedere applicate in campo. Vejsitti conquista palla in difesa ed esce servendo Marchetti, che con una verticalizzazione da urlo mette Siri davanti al portiere: tocco di prima intenzione e portiere battuto per la terza volta. In 3 tocchi i ragazzi di Pellegrini vanno in gol. Passa una manciata di minuti e Siri completa la doppietta personale per il 4 a 0 Rapid: Osadiaye si porta poco fuori dal limite dell'area e lascia partire un tiro potentissimo che il portiere della Sisport respinge come può. La palla si impenna e Siri compie a questo punto un gesto pazzesco ribadendo in rete con una rovesciata degna del miglior Pulici.

 

 

Il secondo tempo rappresenta una fase molto combattuta ma senza reti: si segnalano solo un grandissimo diagonale dei ragazzi della Sisport di poco alto ed un tiro dalla distanza di Sorbo F. che finisce a lato di un nulla. 

 

Il terzo tempo si apre invece con il tentativo di riscossa della Sisport: palla persa dal Rapid in uscita, il numero 10 avversario la conquista e dal limite lascia partire un tiro angolatissimo a mezza altezza che batte Ventura per l'1 a 4. Ma il Rapid torna bene presto a macinare gioco e riprendere il comando delle operazioni: Siri dal limite sfiora la tripletta con un tiro che termina fuori di poco. A metà tempo gli ospiti chiudono di fatto la partita con un'ennesima azione spettacolare: Sorbo F. si invola sulla fascia destra compiendo una fuga di 20 mt palla al piede, con lucidità e precisione effettua un cross basso per l'accorrente Lattanzio che tira al volo colpendo il palo. Per Osadiaye è un gioco da ragazzi mettere dentro da due passi la ribattuta. Si segnalano ancora due episodi: prima una paratissima di Ventura, che colto controtempo compie un gesto acrobatico per deviare in angolo; poi una grande azione di Lattanzio che ubriaca con un doppio dribbling la difesa avversaria, scarica al limite per Marchetti il cui siluro termina di poco alto sopra la traversa. Altra azione da standing ovation per la banda del Rapid che porta a casa meritatamente i 3 punti fra gli applausi della tifoseria opposta, che ha reso omaggio al gioco espresso dai Leoncini.

Per lunghi tratti si è vista l'enorme mole di lavoro svolta in settimana: i Leoncini hanno dato spesso l'impressione di trovarsi a memoria e di avere un grande senso del collettivo, con l'aiuto ed il supporto continuo fra compagni.

 

In bocca al lupo per il prosieguo del campionato!

 

Fabio Vejsitti                    

(Rapid Torino)                  

      Formazione Rapid:

Vejsitti D. (cap.) - the wall

Ventura A. - la saracinesca

Negri R. - John Rambo

Osadiaye J. - la potenza di thor

Isnardi D. - la classe al servizio del gruppo

Lattanzio T. - il moto perpetuo

Del Muro G. - la roccia

Marchetti A. - Flash

Sorbo F. - Fast & Furious

Sorbo A. - parola d'ordine: tenacia e dedizione

Siri A. - Terminator