Ha cambiato tante squadre ed è sempre stato uno dei protagonisti ovunque andasse: Salvatore Chirone questa stagione si sta mettendo in mostra con il suo Borgaro, inanellando una grande prestazione dietro l'altra: "Rispetto all'anno scorso ho segnato molto di meno (15/16 gol con il Venaria). Le reti che ho messo a segno quest'anno sono venute quasi tutte grazie alla squadra e al nostro gioco che crea tante occasioni da gol. Mi sento di essere stato protagonista soprattutto con il "lavoro sporco", sotto questo aspetto secondo me ho dato tanto, ho sviluppato più corsa e resistenza."
Quello che è certo è che ormai è diventato una pedina fondamentale per la formazione gialloblù e questo anche grazie al rapporto che si è creato tra il giocatore classe '99 e l'allenatore: "Con il mister ho instaurato un bellissimo rapporto, è grazie al suo lavoro che sto migliorando partita dopo partita. Con i compagni è stato un po' difficile ambientarmi all'inizio, però con il passare del tempo tutto è cambiato ed è diventato bellissimo, perché i compagni che ho trovato quest'anno non li avevo ancora trovati".
Sicuramente le difficoltà le ha incontrate anche sul piano del gioco, perché lasciare il Settore giovanile ed essere ad un passo dal "calcio dei grandi" non è facile: "Nella Juniores trovi giocatori con un'esperienza maggiore alla tua e ti possono mettere in difficoltà, il gioco è diventato molto più fisico e la difficoltà nel segnare è aumenta tanto."
Se c'è una cosa che Chirone ha sempre dimostrato è la forte personalità e la grande grinta, e quando si tratta di parlare di obiettivi lo fa vedere subito: "Voglio vincere il titolo regionale, e insieme alla squadra voglio provare a vincere i nazionali ... sarebbe veramente il massimo anche perché non sono mai riuscito ad arrivare fino in fondo."
Le ultime parole le riserva a quel "calcio vero" a cui ambisce ogni calciatore da quando è piccolo e inizia a tirare i primi calci al pallone: "Per ora parlare di Prima squadra mi sembra un po' difficile anche perché finché hai 2 attaccanti come Parisi e Pierobon c'è poco da fare. Loro sono due macchine da gol, segnano sempre in qualsiasi condizione. Allenamenti ne ho fatti parecchi e mi sono serviti veramente tanto perché sono cresciuto sia mentalmente e anche nel modo di allenarmi, nella mentalità da professionisti, nella serietà e nel rispetto, è un bell'ambiente . Per adesso presenze non ne ho, ma so che arriverà anche la mia occasione è la sfrutterò al meglio delle mie potenzialità."