Xhelal Xhumaqi (per tutti Gerard, “perché il mio nome è un po’ difficile da pronunciare”) sta bruciando le tappe: difensore classe 2002, gioca stabilmente con gli Allievi 2000 del Victoria Ivest. Due anni di differenza non sono pochi, ma Xhelal non ha paura: “All’inizio è stato un po’ difficile, ma ci ho preso la mano con gli allenamenti e poi con le partite, e adesso mi trovo perfettamente a mio agio. Certo, a volta è dura tenere botta con i più grandi, ma neanch’io sono piccolo…”

Fisico e non solo, nel giovane difensore, mancino di piede, “centrale o esterno sinistro all’occorrenza, gioco dove mi mette il mister”. Testa alta e piedi buoni, Xhelal Xhumaqi è un mastino sugli attaccanti avversari ma ama uscire palla al piede. Un po’ come il suo modello calcistico: “Romagnoli, fortissimo, mi piacerebbe diventare come lui”.

Xhelal, raccontaci le tappe della tua carriera.
“Ho cominciato a giocare a sei anni alla Pro Settimo Eureka e ho continuato lì fino a due anni fa. Poi sono passato all’Ivest, il primo anno ho giocato con i 2001, quest’anno addirittura con i 2000”.

Come mai questo cambiamento?
“Soprattutto perché conoscevo i mister che mi hanno portato qui all’Ivest, Pizzi e Putignano, e perché mi allettava la possibilità di giocare con i più grandi”.

Il tuo punto di forza e il tuo punto debole.
“Il mio punto di forza l’aggressività che metto in campo, la voglia. Devo migliorare nella testa, essere più tranquillo e concentrato”.

Sei stato convocato in rappresentativa regionale, una bella soddisfazione.
“Sì, nell’ultimo raduno sono stato chiamato per la prima volta in rappresentativa e m sono trovato molto bene, spero di rimanere nel gruppo. Giocare con i 2000 mi sta aiutando molto a crescere, e mi sta dando anche tanta visibilità”.

Anche le professioniste si sono accorte di te. Dicono che piaci alla Juve, intanto sei stato una settimana al Torino. Raccontaci.
“Mi sono allenato con il Torino per una settimana a fine gennaio, una bellissima esperienza. Non mi hanno detto ancora niente, ma io ovviamente ci spero…”

Come ti sei trovato?
“Mi sono trovato molto bene, conosco molti ragazzi che mi hanno aiutato ad ambientarmi. Gli allenamenti sono molto impegnativi, si lavora a un’altra intensità, rispetto ai dilettanti, ma anche in questo caso giocare abitualmente con i ragazzi più grandi mi ha aiutato”.

Ti sentivi all’altezza della situazione?
“Non sta a me dirlo, ma direi di sì…”

Altre società professionistiche che si sono fatte sentire?
“Tre settimane fa ho sostenuto un provino ad Alessandria, un giorno mi sono allenato con i 2002 e un altro giorno addirittura con la Berretti, ma ho retto bene anche lì”.

Xhelal, il tuo sogno?
“Sogno di giocare in una squadra professionista, ovviamente, sapendo che sarebbe un piccolo passo verso il grande sogno, ovvero diventare un calciatore professionista”.