Sabato 14 maggio a Bollengo va in scena la finale regionale categoria Giovanissimi. Il Chieri di Enrico Migliore affronta l’Alpignano di Giorgio Cornelj, due bellissime storie. Se per i collinari è un grande ritorno dopo la finale persa l’anno scorso contro il Suno, per i loro avversari giocare questa partita è il coronamento di una stagione incredibile, sulla quale in pochi avrebbero scommesso ad inizio anno, e ci arrivano grazie alla vittoria sul Suno campione in carica.
Il Chieri di Enrico Migliore
“Siamo contentissimi – racconta Migliore – ed entusiasti perché siamo assieme da due anni e penso che a questi ragazzi vada riconosciuto di aver compiuto un’impresa. Non credo sia facile e soprattutto da tutti arrivare in finale per due anni di fila, sono veramente orgoglioso di questa squadra”. Migliore l’anno scorso è arrivato ad un passo dal titolo sfumato ai calci di rigore: “Io mi auguro che comunque vada sia una festa del calcio e dello sport giovanile come lo era stato l’anno scorso. Poi si può vincere o perdere, ma noi siamo responsabili di dare un certo valore al calcio giovanile”.
L’allenatore collinare torna poi a parlare della grande soddisfazione che gli ha dato il raggiungimento di questo traguardo: “Se guardiamo la squadra che è arrivata in finale con il Suno, questa squadra sarà praticamente identica. L’anno scorso mancava Giodice che si era fatto male ed oggi è a disposizione, questo è un altro aspetto importantissimo. Significa che la squadra è cresciuta assieme”. Come ci arriva il Chieri a questa partita? “Ci arriviamo carichi, consapevoli del fatto che una finale è sempre una finale, ci sono talmente tante componenti che possono condizionarla. Affrontiamo una squadra forte allenata molto bene, avranno altrettanto entusiasmo come noi”. Migliore analizza i suoi avversari prima di spendere due parole su squadre ormai fuori dalla competizione: “L’Alpignano è una società nella quale lavorano persone competenti, non penso sia un caso vederli in finale. Se la strada è stata questa tutto l’anno significa che è un gruppo competitivo ben allenato e che sia cresciuto molto durante la stagione. C’è da dire che anche altri gruppi avrebbero meritato di andare avanti: penso alla Cheraschese che ha mostrato qualità e grande tenacia o lo stesso Sparta Novara, squadra solida ed organizzata. Forse mi sarei aspettato qualcosina di più dal Chisola, ma a questo punto i piccoli errori si pagano molto cari”.
Enrico Migliore, infine, non si sbottona sulla possibile formazione di domani, ma risponde così: “Nelle ultime partite importanti e delicate ho avuto la fortuna di trovarmi con 14 o 15 titolari a disposizione, questa è stata la nostra forza. E’ sintomo del fatto che la squadra è cresciuta come gruppo ma anche come singoli in questi due anni, è il merito più grande che riconosco a questo gruppo. Dunque è difficile dire chi comincerà dal primo minuto, posso dire però che spero che la squadra sarà all’altezza di questo palcoscenico come lo è stata l’anno passato”.
L’Alpignano di Giorgio Cornelj
A contendere il titolo regionale Giovanissimi al Chieri ci sarà l’Alpignano di Giorgio Cornelj, ex J Stars: “Io penso che l’Alpignano non sia mai arrivato fino a questo punto, non parlo solo della finale conquistata dai Giovanissimi, ma di tutto il lavoro fatto dalla società nell’arco della stagione. Un lavoro davvero straordinario, dalla Prima squadra alla Scuola calcio. Aver centrato questo traguardo con i presupposti che c’erano a settembre scorso, ci fa essere molto orgogliosi”.
Forse un po’ influenzati dal Leicester campione d’Inghilterra, tutti parlano dei 2001 di Cornelj come una bella favola, ma l’allenatore la pensa così: “Io penso che potevamo essere considerati come favola all’inizio della stagione, adesso credo siamo diventati una bella realtà. Quando riguardo i filmati di inizio anno, la prima cosa che noto è l’evoluzione che questo gruppo ha avuto. Non posso pensare che si tratti di mera fortuna, abbiamo conquistato meritatamente questa finale, dopo la stagione che abbiamo fatto non mi piace pensare alla mia squadra come una favola. Ognuno però è libero di pensarla come vuole, se vogliono chiamarci così va bene”. Quando ha capito Cornelj che quest’anno si poteva arrivare fino in fondo? “Ti rispondo con un esempio: nella partita di Biella contro la Junior Biellese eravamo senza preparatore e i ragazzi erano poco concentrati. Dopo una bella strigliata siamo scesi in campo e dopo qualche minuto di assestamento dev’essere scattato qualcosa nella testa dei miei giocatori: abbiamo vinto 3-0 e siamo usciti dal campo tra gli applausi del pubblico di casa. Cosa voglio dire con questo? Siamo talvolta una squadra infantile, però quando scendiamo in campo scatta qualcosa nella squadra e i comportamenti infantili non si vedono più. A Biella ho capito di avere un gruppo importante, o meglio, ne ho avuto una conferma”.
Giorgio Cornelj infine si sofferma sulla sfida di domani parlando degli avversari e di quello che vorrebbe dai suoi: “Abbiamo incontrato il Chieri due volte quest’anno, ma in partite come questa penso che non conti nulla. Sono una squadra tecnica che gioca a calcio e che però ti permette di farlo, penso al Suno che invece è una squadra fisica che ti impedisce di giocare. Domani cercherò di trasmettere ai ragazzi la giusta serenità, sentire troppo la partita può condizionare il rendimento. Poi la partita si può vincere o si può perdere, non abbiamo la bacchetta magica, ma vorrei potermi giocare le mie carte”.
LE PROBABILI FORMAZIONI
CHIERI (4-3-3)
Veglia
Nouri, Lovato, Bettoni, Fasano
De Grandis, Trevisan, De Nittis
Bechis, Maddalena, Ventafridda
Maranesi, De Martiis
D’introno, Regis, Chiriu, Carbone
Kushi, Cappellazzo, Cammisa, Quaglia
G. Maggi
ALPIGNANO (4-4-2)