Francesco Ierardi di professione è un terzino sinistro e fa della forza la sua migliore qualità. Per questo sul terreno di gioco dà sempre il massimo e, questa stagione, spera di andare con i suoi compagni a Chianciano.
Presentati: nome e cognome, data di nascita e squadra in cui giochi.
"Sono Francesco Ierardi, nato il 5 gennaio 2000 e gioco nella J Stars da ormai due anni. Prima ho militato per sette stagioni nel Don Bosco Nichelino".
Ruolo?
"Terzino sinistro".
Gol fatti questa stagione?
"Ho già segnato una decina di volte".
La tua squadra del cuore?
"Juventus".
Il giocatore a cui ti ispiri?
"Mi ispiro a Marcelo e Caceres, se parliamo di alti livelli. Se parliamo di giovanili, invece, mi piace Caronte del Torino".
Il tuo punto di forza sul rettangolo di gioco?
"La forza e la cattiveria. Sul campo cerco sempre di dare tutto me stesso".
Datti un voto:
Tiro: 9
Passaggio: 7
Colpo di testa: 6
Contrasto: 8
Tackle: 8+
Senso del gol: 7
Velocità: 7
Dribbling: 7
Forza: 9
Acrobazia: 7
La partita più bella della tua carriera?
"Contro la J Stars quando giocavo ancora nel Don Bosco Nichelino. Una partita perfetta, non ho sbagliato nulla e ho segnato due gol che ci hanno permesso di vincere 2 a 0. Dopo quella partita sono arrivate chiamate importanti".
L'allenatore a cui sei più legato?
"Omar Cerutti che è tutt'ora il mio allenatore. Mi ha insegnato molte cose, sia in ambito calcistico che nella vita di tutti i giorni. Devo ringraziarlo per questo".
Il compagno di squadra con cui hai legato di più?
"Senza dubbio Alberto Cravero. Siamo cresciuti insieme al Don Bosco e ora giochiamo, ancora insieme, alla J Stars. Lui per me c'è sempre e io cerco di fare lo stesso per lui anche nei momenti più difficili. Sono molto legato anche ad Andrea Polito, ci conosciamo solo da un anno e mezzo ma è un compagno davvero fantastico".
Quali obiettivi hai nel mondo del calcio?
"Quest'anno noi tutti abbiamo un sogno: Chianciano. Per raggiungerlo, cerco sempre di dare il massimo quando entro sul rettangolo di gioco".
Se dovessi parare un rigore nella finale regionale ci sarebbe una dedica speciale?
"Non ci penserei due volte a dedicarlo alla mia famiglia per i tutti sacrifici che fa per me".
Quali passioni hai oltre al calcio?
"Non ne ho. Il calcio occupa gran parte della mia settimana e non avrei tempo".
Cosa vorresti fare da grande?
"Dopo tanti anni nel calcio l'unica risposta è: il calciatore. Se non dovessi sfondare nel mondo nel calcio? Ancora non lo so".
SEI UN GIOCATORE E VUOI LA TUA INTERVISTA? CLICCA QUI