Mercoledì, 25 Dicembre 2024

UNDER 16 - Due le gare del lunedì, che hanno dato il via alla ripartenza del Torneo Cima. Sabato si concluderà la fase eliminatoria, appuntamento a domenica 6 febbraio per i triangolari finali, che stabiliranno chi parteciperà al torneo di Pasqua del Lascaris.


Lascaris già eliminato, Sisport qualificata, ma l'ultima gara del girone A regala comunque un incontro scoppiettante. A trionfare sono i bianconeri, che con Obase, Peinetti e il 2007 Migliore chiudono i giochi per 3-1. Davvero beffardo il risultato per questi ragazzi, che mancano il triangolare finale pur uscendo imbattuti dal torneo.

Verdetti definitivi anche nel girone E, nonostante l'affermazione del Pozzomaina sul Vanchiglia. Ai granata non basta il momentaneo pari di Aram in chiusura di primo tempo, che risponde al rigore di Mingarelli al 13'. Gli 11 metri son decisivi anche nella ripresa, con Nirta al 3' che regala la vittoria ai ragazzi di Mirasola, bravi a tenere fino alla fine nonostante il rosso comminato ad Arcadi. La sconfitta risulta comunque indolore per i granata, perché a pari punti e con la stessa differenza reti e numero di gol segnati e subiti, chiudono davanti alla Pro Eureka grazie alla vittoria nello scontro diretto. Se il Pozzomaina battesse il Cenisia nella gara che ancora manca del girone, da regolamento conterebbe la classifica avulsa tra le tre squadre a 6 punti: anche in questo caso Vanchiglia primo (+1 differenza reti), Pro Eureka secondo (0) e Pozzo terzo (-1). 

Ora si attendono Pinerolo-Venaria e Bra-Olympic Collegno, con soprattutto la Pro Eureka che seguirà i risultati con attenzione. Al momento è la prima delle seconde, grazie alla differenza reti a +4, con l'eventuale vittoria del Bra sarebbe automaticamente qualificata. Nel restante incontro con un pari passano entrambe, con Venaria primo in virtù del maggior numero di reti segnate, ma anche in caso di affermazione di una delle due servirebbe una goleada per abbattere la differenza reti e permettere al Pianezza (per ora qualificato) di andare alle fasi finali.

3° TROFEO CIMA / UNDER 16

FASE ELIMINATORIA

Girone A - Classifica: Sisport 6, Lascaris 5, Beiborg 2, Bacigalupo 2
Beiborg-Bacigalupo 1-1
Bacigalupo-Sisport 1-3
Lascaris-Beiborg 0-0
Sisport-Beiborg 3-0
Lascaris-Bacigalupo 0-0
Lascaris-Sisport 3-1

Girone B - Classifica: Chieri 9, Barracuda 6, Vda Charvensod 3, Bsr Grugliasco 0
Chieri-VdA Charvensod 2-1
Chieri-Barracuda 4-0
Vda Charvensod-Barracuda 2-3

Girone C - Classifica: Borgaro Nobis 9, Mirafiori 6, Lenci Poirino 3, Bruinese 0
Bruinese-Lenci Porino 2-3
Borgaro-Mirafiori 2-1
Mirafiori-Lenci Poirino 2-1
Bruinese-Mirafiori 0-3
Borgaro-Lenci Poirino 4-0
Borgaro-Bruinese 2-1

Girone D - Classifica: Bra 6 (2), Olympic Collegno 4 (2), Settimo 4 (3), San Giorgio Torino 0 (3)
Settimo-San Giorgio Torino 3-2
San Giorgio Torino-Olympic Collegno 1-2
Bra-Settimo 6-0
Bra-San Giorgio Torino 8-0
Olympic Collegno-Settimo 1-1

Girone E - Classifica: Vanchiglia 6, Pro Eureka 6, Pozzomaina 3, Cenisia 0
Pro Eureka-Vanchiglia 0-2
Pro Eureka-Cenisia 4-0
Vanchiglia-Cenisia 3-0
Pro Eureka-Pozzomaina 2-0
Vanchiglia-Pozzomaina 1-2
Pozzomaina-Cenisia ND

Girone F - Classifica: Venaria 6 (2), Pinerolo 6 (2), Accademia Pertusa 3 (3), Moderna Mirafiori 0 (3)
Accademia Pertusa-Venaria 2-5
Pinerolo-Moderna Mirafiori 7-1
Venaria-Moderna Mirafiori 5-0
Pinerolo-Accademia Pertusa 2-0
Accademia Pertusa-Moderna Mirafiori 1-0

Girone G - Classifica: Volpiano 7, Pianezza 6, Lucento 3, Cit Turin 1
Volpiano-Lucento 3-1
Pianezza-Cit Turin 2-1
Volpiano-Pianezza 4-3
Lucento-Cit Turin 7-2
Volpiano-Cit Turin 1-1
Lucento-Pianezza 0-3

PROSSIMI TURNI

Sabato 5 febbraio
15.00 Pinerolo-Venaria
16.10 Bra-Olympic Collegno

FASE FINALE - Domenica 6 febbraio 2022

Triangolare A
9.30 Sisport-1° girone D
10.40 Perdente-Vanchiglia
11.50 Vincente-Vanchiglia

Triangolare B
16.30 Chieri-Borgaro
17.40 Perdente-1° miglior seconda
18.50 Vincente-1° miglior seconda

Triangolare C
13.00 1° girone F-Volpiano
14.10 Perdente-2° miglior seconda
15.20 Vincente-2° miglior seconda

Le vincenti dei triangolari parteciperanno al Trofeo Lascaris

INTERVISTA - Il pilastro difensivo del Lucento si racconta all'indomani della bella esperienza vissuta con la Nazionale albanese Under 17. Emblematiche le parole del tecnico lucentino Alberto Piazza: "Un difensore moderno, dal gran sinistro, letale su punizione e un ragazzo splendido. La sua continua crescita è impressionante".
 


Si gode il momento Aleks Qanaj, sempre più protagonista nel Lucento e non solo, avendo ricevuto la seconda chiamata dalla Nazionale albanese, dopo quella avvenuta lo scorso febbraio con l'Under 15.
E' lui stesso a raccontarci quei giorni estremamente proficui a livello calcistico e umano.

"Sono molto legato alle mie origini ed è stato molto interessante trovarsi tutti assieme in questa occasione. L'ambiente era davvero piacevole, con tantissimi ragazzi arrivati da ogni parte del mondo e son molto orgoglioso che anche noi che giochiamo nei dilettanti possiamo avere la possibilità di essere notati. Probabilmente fino ad oggi è l'esperienza più bella che ho vissuto. Il primo impatto non è stato semplice, visto che mi confrontavo con tanti compagni provenienti dal professionismo, ma dopo un allenamento sono riuscito ad abituarmi ai ritmi richiesti".

Dal Lascaris al Lucento e ora la nazionale.
"Ho vissuto cinque anni importanti al Lascaris, dove a segnarmi maggiormente è stato Roberto Pepe. Ora con il Lucento ho fatto il grande salto, grazie soprattutto ad Alberto Piazza. Sia lui che Pepe sono cresciuti nella Juventus e mi hanno trasmesso tantissimo, formandomi non solo come calciatore, ma anche come uomo".

Qual è la tua forza?
"Ho un buon mancino e mi destreggio bene con i lanci lunghi, avendo anche una buona visione di gioco. Questo mi ha permesso di disimpegnarmi anche a centrocampo, ma il mio ruolo naturale è al centro della difesa, dove posso sfruttare al meglio anche la mia forza fisica. In questo momento poi sto cercando di migliorare il piede debole, per altri aspetti poi si vedrà più avanti".

Il Lucento ti ha dato tanto anche nella difficile stagione passata.
"Non è stato bello veder chiudere tutto dopo un solo mese e la paura rimane anche quest'anno, anche se siamo più fiduciosi si possa riprendere. La società ci è stata molto vicina, con allenamenti personali, contattandoci in video conferenza, anche quattro volte a settimana. Per questo ora sono assolutamente concentrato a dare il massimo per la squadra".

Speranze per il futuro?
"Come detto, con la testa sono concentrato al 100% sul nostro campionato, impegnarmi fino alla fine per centrare l'obiettivo. Siamo secondi a -3 dalla vetta e sono sicuro possiamo chiudere la stagione da primi in classifica. Naturalmente il sogno come per tanti resta il professionismo".

Per giocare in una squadra particolare?
"Arrivare a disputare campionati da professionista sarebbe un bel risultato ovunque, ma da tifoso del Juve ovviamente giocare con i bianco neri sarebbe il massimo. E' anche la squadra dove militano i miei due calciatori preferiti, ovvero de Ligt e Dybala".

E riguardo al percorso in Nazionale?
"Ad ottobre c'è il Campionato Europeo Under 17 in Croazia e punto fortissimo a parteciparvi. Sarebbe una grandissima esperienza, visto anche il girone niente male che vede l'Albania sfidare i padroni di casa, la Svezia e Galles".

MERCATO - Altro grande colpo in uscita per la società del presidente Gandini, che vede uno dei suoi più talentuosi rappresentanti provare a giocarsi le sue chance nel professionismo.


Era solo questione di tempo prima che Tommaso Marras potesse avere la possibilità di confrontarsi con il grande calcio. Dai tempi dello Sparta Novara, dove si laureò campione regionale con l'Under 15 a suon di gol, fino al passaggio al Chieri, la crescita dell'ormai ex bomber azzurro è stata impressionante. Favorita anche dalla fiducia incondizionata concessagli dal club di Luca Gandini, che nonostante la sfortunata parentesi della scorsa stagione non ha mai smesso di credere in lui, aggregandolo stabilmente alla prima squadra e permettendogli di farsi le ossa nel difficile calcio adulto della serie D. Le sue prestazioni non potevano passare inosservate e tra i diversi club a lui interessati alla fine a prevalere è stato il Monza, dove già aveva sostenuto alcuni allenamenti con la Primavera. Il club di Berlusconi e Galliani punta prepotentemente alla promozione in A e per il giocatore potrà essere un punto di svolta meritatissimo per la sua carriera.

Qui riportiamo il link alla pagina del Chieri dove si applaude alla grande opportunità per il proprio tesserato.

LA CHIAMATA - Seconda avventura in Nazionale per il pilastro della difesa del Lucento, che tanto bene si sta destreggiando nell'ostico girone C.
 


Inizia oggi 17/1 il raduno della Nazionale albanese Under 17. Quattro giorni di allenamenti dove tra i tanti giovani convocati spicca il nome di Aleks Qanaj. Una chiamata che non stupisce per ciò che concerne le potenzialità del ragazzo, tanto che per lui è un gradito ritorno, dato che ha febbraio dello scorso anno aveva già vissuto la sua prima esperienza con l'Under 15. Ma condividere tale esperienza giocando in una squadra dilettante trovandosi in mezzo a tanti professionisti, non può che essere motivo d'orgoglio per il giocatore e la sua società. Viene quindi premiata una prima parte di stagione da assoluto protagonista, con un secondo posto in condivisione a sole 3 lunghezze dalla capolista e anche 4 reti all'attivo.

Parole al miele del tecnico del Lucento Alberto Piazza: "Il fatto che sia la seconda convocazione ricevuta rappresenta una soddisfazione quadrupla. Aveva fatto bene già la scorsa volta, pensare che si è confrontato con compagni provenienti da realtà come Roma, Lazio. Per il Lucento è una cosa straordinaria, dimostra il bel lavoro che stiamo facendo tutti, il bel gruppo che abbiamo costruito. In questi due anni che lo ho allenato è cresciuto in maniera impressionante, è un difensore moderno, dal gran sinistro e un ragazzo splendido. Questa chiamata ci rende enormemente contenti, per lui e per tutti i suoi compagni, perché gli obbiettivi dei singoli si raggiungono grazie all'aiuto del collettivo. La squadra lo supporta molto ed è bello come faccia parte di un gruppo straordinario, che tanto bene si sta destreggiando in campo. Inoltre è un riconoscimento per noi e nel contempo per tutto il movimento dilettantistico, la dimostrazione che anche in questa realtà si lavora in maniera altamente professionale".

VERDETTO NEGATIVO - Riconosciuta la totale estraneità della società del novarese, che ha rischiato di essere penalizzata dalla mancata comunicazione della famiglia del ragazzo coinvolto. Il coordinatore tecnico dell'area agonistica Gianpiero Forzani non fa drammi: "Ci dispiace per questo disguido, non usciamo con una bella immagine, ma eravamo totalmente ignari della situazione. Non prenderemo provvedimenti però, crediamo nella buona fede della famiglia e del tesserato, che impegnandosi a fare costanti tamponi hanno fatto in modo di non mettere in pericolo nessuno. Una volta saputo del reclamo abbiamo sospeso immediatamente il ragazzo, in attesa della sentenza del Giudice Sportivo. A seguito di ciò riteniamo sia stata una punizione sufficiente, che gli insegni che il rispetto delle regole venga prima di tutto. Lui ha chiesto subito scusa e così la famiglia, ci auguriamo più comunicazione la prossima volta, anche perché ovviamente solo i diretti interessati sono autorizzati a divulgare questi fatti e non anche la scuola". Di seguito il comunicato integrale del GS.
 


Il Giudice Sportivo Territoriale,

- letto il reclamo presentato dalla società IVREA CALCIO ASD, ritualmente preceduto in data 20/12/2021 dal preannuncio di reclamo inviato al C.R. Piemonte e VdA ed alla Società avversaria a mezzo PEC, depositato a mezzo PEC in data 21/12/2021 presso gli Uffici del C.R. Piemonte e VdA ed inviato alla Società avversaria in pari data sempre a mezzo PEC, avverso la regolarità della gara IVREA CALCIO ASD - ASD ACCADEMIA BORGOMANERO 1961, disputata in data 18/12/2021 e valevole per il Torneo Under 16 Regionali c11 Maschile Girone A, con il quale la Società reclamante si duole del fatto che la ASD ACCADEMIA BORGOMANERO 1961 abbia schierato in campo, con il numero 8, il giocatore Strozzi Tommaso, il quale non avrebbe potuto partecipare alla competizione in quanto destinatario in qualità di "contatto di caso positivo", al pari dei suoi compagni di classe, di provvedimento di quarantena preventiva disposto dall'ASL di Novara e valido sino al 27/12/2021;
- esaminato il referto di gara e le distinte dei giocatori, dai quali risulta che effettivamente il calciatore Tommaso Strozzi è stato schierato in campo ed è stato altresì destinatario di un provvedimento di ammonizione;
- analizzati il ricorso ed i documenti depositati dall'IVREA CALCIO ASD nonché le memorie ed i documenti presentati dalla ASD ACCADEMIA BORGOMANERO 1961, dai quali risulta incontrovertibilmente che:

1. l'ASL di Novara ha emanato in data 15/12/2021 provvedimento di quarantena sino al 27/12/2021, prot. n. 87423/21, disponendo che qualunque soggetto destinatario di tale misura "Durante il periodo di quarantena non potrà andare a scuola, né frequentare nessuna altra comunità o luogo di svago-incontro e dovrà restare isolato in casa nei confronti dei propri familiari conviventi e comunque mettendo in atto l'osservanza rigorosa delle norme comportamentali di prevenzione COVID";
2. detto provvedimento di quarantena era riferibile anche al giocatore Tommaso Strozzi, per esplicita ammissione del padre, Sig. Christian Strozzi, che ha indirizzato una lettera di scuse alla Società ASD ACCADEMIA BORGOMANERO 1961, prodotta in allegato alla memoria difensiva;
3. il giocatore Tommaso Strozzi ha effettuato nelle date 14/12, 16/12 e 23/12 tamponi antigenici per la ricerca del virus SARS- CoV-2 tutti con esito negativo, ricevendo di conseguenza in relazione a ciascuno di essi la Certificazione Verde Covid-19 avente validità 48 ore;
4. il giocatore, pertanto, nella data di svolgimento della gara era in possesso di Certificazione Verde Covid-19, necessaria per l'accesso all'impianto sportivo ed agli spogliatoi, benché fosse contestualmente destinatario del provvedimento di quarantena preventiva di cui sopra;

- rilevato che, in base alle disposizioni contenute nel Protocollo sanitario emanato dalla F.I.G.C. per la pianificazione, organizzazione e gestione della Stagione Sportiva 2021/2022 (allenamenti, attività pre-gara e gare) per il calcio dilettantistico e giovanile, versione aggiornata al 4 dicembre 2021, applicabile ratione temporis, è previsto che "La partecipazione alle attività dilettantistiche e giovanili agonistiche di livello regionale e provinciale [...] e alle attività di allenamento è così disciplinata: In Zona Bianca o Gialla: 1- Qualora tali attività abbiano luogo all'aperto e non sia previsto l'utilizzo di spazi adibiti a spogliatoi o docce: nessun obbligo di possesso di Green Pass Rafforzato o Certificazione verde Covid-19. 2- Qualora tali attività abbiano luogo all'aperto e sia previsto l'utilizzo di spazi adibiti a spogliatoi o docce, ovvero si svolgano al chiuso: obbligo di possesso di Certificazione verde Covid-19. [...]" ;
- considerato che, alla data del 18/12/2021, la Regione Piemonte era in Zona Bianca, e pertanto per la partecipazione alla gara in oggetto ai calciatori era richiesto il possesso di Certificazione verde Covid-19 per il solo utilizzo degli spazi adibiti a spogliatoi e docce ed in ogni caso per l'accesso agli spazi chiusi, certificazione che il giocatore Tommaso Strozzi possedeva giusto esito negativo di tampone antigienico effettuato in data 16/12/2021 presso l'Ambulatorio Galileo SRL di Novara, agli atti, e che il mancato rispetto del provvedimento di quarantena fiduciaria integra senza dubbio violazione di norma di legge, la cui valutazione è però sottratta alla competenza di questo Giudice;
- ritenuto altresì che parte reclamante non ha provato né anche solo allegato che la Dirigenza della Società ASD ACCADEMIA BORGOMANERO 1961 fosse a conoscenza del provvedimento di quarantena fiduciaria emesso a carico, tra gli altri studenti, del giocatore in questione, e che anzi la lettera del Sig. Strozzi Christian induce a pensare il contrario, essendo ivi scritto che la Dirigenza era stata tenuta all'oscuro della situazione, e che pertanto nessuna responsabilità può essere addebitata alla Società resistente per il comportamento innegabilmente sconsiderato dei genitori e tutori legali del giocatore Tommaso Strozzi, né può considerarsi smentita la "Dichiarazione di rispetto prescrizioni sanitarie Gruppo Squadra" sottoscritta dal Dirigente della ASD ACCADEMIA BORGOMANERO 1961, in assenza di inequivoca prova di una pregressa conoscenza dell'obbligo di quarantena cui era sottoposto il calciatore;

DELIBERA

- di respingere il reclamo proposto dalla società IVREA CALCIO ASD;
- di disporre l'omologazione del risultato conseguito sul terreno di gioco: IVREA CALCIO ASD - ASD ACCADEMIA BORGOMANERO 1961 0 - 2
- di disporre il definitivo addebito, sul conto federale della Società IVREA CALCIO ASD, dell'importo della tassa di reclamo.

INTERVISTA - Il tecnico giallorosso ci racconta la splendida annata che tra mille difficoltà sta vivendo con i suoi ragazzi, un gruppo tutto nuovo, ma dal grande potenziale.
 


Eccellente stagione quella dei 2006 della società cuneese: 32 punti in classifica, seconda piazza in condivisione con la corazzata Pinerolo e a sole 4 lunghezze dall'inarrestabile Cheraschese, attacco da 42 reti e soprattutto super difesa, con solo 7 marcature subite, seconda miglior difesa di tutta la categoria (dietro il Lascaris). Questi i numeri del girone di andata della splendida realtà guidata dal tecnico Filippo Policaro. Tuttavia, prima di parlare di questa esaltante stagione, il pensiero va a quel che sta succedendo e all'incubo di una nuova sosta che si profila vista la crisi derivante dal Covid. Ma l'allenatore braidese si rivela ottimista, in vista della ripresa prevista per febbraio.

"Credo questa volta si ripartirà, nonostante questa nuova sosta forzata. Io ci credo, sarebbe una rovina fermare nuovamente e definitivamente tutto per un'altra stagione. Per tante società, ma soprattutto per i ragazzi. Si è rischiato di perdere una generazione intera in questi anni".

Pensi si sia agito per il meglio?
"E' una situazione particolare e in questi casi, come fai sbagli. Prendi ad esempio i tornei. Forse si doveva bloccare tutto prima, ma dopo due anni così, era anche giusto pensare a far continuare i ragazzi. In ogni caso rischi di prenderti improperi sia che giochi o che stai fermo. Ammiro la presa di posizione del BSR Grugliasco, che ha deciso di fermarsi prima a prescindere da tutto, ma ritengo sia stato legittimo anche provare a giocare. Poi in caso di rischio pronti a ritirarsi. Noi ad esempio lo abbiamo fatto al memorial Masciavè, pur essendo in semifinale e ci è dispiaciuto molto dover andare via, ma abbiamo ritenuto fosse meglio così. Anche nella gestione dei ragazzi, ti arrivano comunque critiche qualsiasi scelta prendi e quando devi fare delle rinunce vedi quanto i ragazzi ci tengono. Per fortuna possiamo continuare ad allenarci, ma mi auguro davvero che tutta questa situazione sia da insegnamento, a livello di società umana, più che a livello sportivo".

A livello personale hai risentito di questa pandemia?
"Non è stato facile ripartire. Soprattutto a seguito della scorsa stagione, dopo un anno fermi ritrovare la grinta, lo spirito giusto, non è stato immediato. Per tutti. Ma una volta che la macchina si è messa in moto, la passione ha prevalso e questo anche e soprattutto grazie all'entusiasmo dei ragazzi".

Questo è il tuo primo anno al Bra, un accoppiata esaltante a quanto pare.
"Non è tanto che alleno, ho passato molti anni a fare il secondo e ho girato tanto. Ho avuto tante belle esperienze, ho seguito validi allenatori come Dalla Riva e Salvo Telesca, sono stato in diverse società, come Saluzzo, Fossano. Al Carmagnola ho avuto la soddisfazione di portare i 2002 ai Regionali, dopo anni che il Carmagnola non riusciva a parteciparvi. Le ultime due stagioni sono state ovviamente un po' problematiche. Alla Saviglianese con i 2003 non abbiamo iniziato nel migliore dei modi, ma il prosieguo con i 2004 ha portato a toglierci delle belle soddisfazioni con i ragazzi, prima che fermassero tutto. Quest'anno ho accettato la chiamata del Bra, una opportunità importante e ci stiamo togliendo davvero tante soddisfazioni.
Ammetto che non ci aspettavamo risultati simili fin da subito, il gruppo è stato ricostruito da zero ad inizio stagione, solo quattro elementi sono rimasti dallo scorso anno, ma questo dimostra il bel lavoro che stiamo facendo. La sinergia tra allenatore, giocatori e società è vitale per fare bene e qui l'ho trovata. Grande merito va sicuramente a Pietro Cannistraro, che ha allestito un'ottima squadra dal nulla e con il quale continuiamo a lavorare con profitto, basti pensare al mercato attuale di metà stagione, dove abbiamo ceduto tre ragazzi, rimpiazzati subito con tre pedine di gran valore, una dal Chieri e due dal Torino. Comunque ho capito da subito che bel gruppo si stava formando. Durante il pre stagione disputavamo un amichevole con l'Asti, che è un'ottima squadra e infatti a fine primo tempo vinceva 1-0. Negli spogliatoi abbiamo parlato, io, i ragazzi, i dirigenti, ho cercato di trasmettere quanto fossi orgoglioso di loro e di come stavamo lavorando. Alla fine vincemmo 2-1 e da lì capimmo potevamo toglierci tante soddisfazioni. Per ora abbiamo steccato una sola gara (con il Fossano), ma con Pinerolo e Cheraschese abbiamo ampiamente dimostrato quanto valiamo. Naturalmente speriamo di continuare così, arrivare alle fasi finali sarebbe davvero un risultato fantastico".

Qual è il segreto per lavorare bene con ragazzi così giovani?
"Come ho detto, la sinergia tra tutte le parti è fondamentale. Qui al Bra posso dire si lavora davvero bene e i risultati lo dimostrano, non solo i nostri, ma di tutte le annate. E penso anche alla prima squadra, dove anche nelle difficoltà non manca il supporto all'allenatore, come è successo quest'anno. Oltre al clima sereno è importante trasmettere la giusta motivazione ai ragazzi. Motivarli e stimolare la loro passione, riuscire a fargli capire che i risultati si raggiungono con il sacrificio, con il lavoro e che non per tutti arrivano nello stesso momento e subito. Che con la serietà e l'impegno si può arrivare a bei traguardi, che non sono necessariamente ed esclusivamente la serie A, renderli consci anche dei loro limiti. Non è semplice, dobbiamo cercare di formare uomini oltre che calciatori, le cose sono cambiate tanto rispetto ad un tempo e spesso si fa fatica, ma visto l'ambiente e i risultati che stiamo ottenendo direi che stiamo lavorando bene".

Cosa rende il tutto più difficile?
"La società nel suo complesso è cambiata rispetto ad un tempo ovviamente, in alcune cose forse in peggio, mi pare ci sia meno rispetto generalizzato per gli adulti. In altre in meglio, i ragazzi sono più svegli, hanno più possibilità e più stimoli. Noi dobbiamo essere capaci di trasmettere rispetto da un lato e ravvivare questi stimoli e il loro entusiasmo. Per ciò che riguarda il calcio in senso stretto, il rapporto con i genitori, che in tempi passati quasi non si vedevano sui campi, alle volte è un problema. Troppo spesso dobbiamo lottare con le intromissioni dall'esterno, con chi vuol mettere bocca su come dobbiamo lavorare in campo. E spesso le lamentele sono fomentate da certi pseudo procuratori. In tanti casi questi personaggi giocano sui problemi delle famiglie, promettendogli mari e monti oppure direttamente sulla testa dei ragazzi, illudendoli, facendo presa sulle loro speranze. Il sistema è molto cambiato nel corso degli anni, tutto questo rende sempre più difficile gestire i ragazzi e non è sempre facile mantenere la voglia e l'entusiasmo".

Che però alla fine prendono sempre il sopravvento.
"La passione prevale, una vita dedicata al pallone si fa sentire. Ma sono i nostri giocatori che ci danno quell'entusiasmo che ci fa rimanere sui campi. Stare con loro è come sentirsi nuovamente giovani, il loro ardore è contagioso e quel che più ti segna è la loro genuinità"

EMERGENZA COVID - Data la situazione preoccupante a livello regionale e nazionale, la Federazione ha deciso di posticipare la ripresa. Sulla scia di quanto già successo in Veneto, dove la Delegazione Regionale ha sospeso tutto già da Natale, anche il Piemonte si blocca. Molte società hanno sospeso gli allenamenti e c'è chi come il BSR Grugliasco ha deciso a malincuore di rinunciare a tutti i tornei ai quali partecipava, per la salvaguardia dei suoi tesserati e per coerenza verso le disposizioni del comitato. Augurandoci possa essere davvero solo un rinvio, di seguito pubblichiamo il comunicato ufficiale Regionale e quello Provinciali di Torino, per ora unica delegazione ad aver già predisposto la nuova calendarizzazione.
 


ATTIVITA' UFFICIALE REGIONALE

A seguito delle considerazioni e valutazioni emerse nell’ambito del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti tenutosi il 30 Dicembre u.s., si è riunito in data odierna il Consiglio Direttivo di questo Comitato Regionale il quale ha deliberato il differimento della data di inizio di alcuni Campionati e Tornei LND SGS regionali, come di seguito evidenziato, precisando che viene utilizzata la giornata di Sabato 22 e Domenica 23 Gennaio 2022 per l’effettuazione delle gare di recupero:

Campionato di Eccellenza             

Domenica 16 Gennaio 2022                         1^ ritorno

Campionato di Promozione                      

(gironi A, C e D)                        Domenica 30 Gennaio 2022                         15^ andata

Campionato di Promozione

(Girone B)                                Domenica 30 Gennaio 2022                         17^ andata

Campionato di Prima categoria                

Domenica 30 Gennaio 2022                         15^ andata

Campionato di Seconda categoria

(Gironi A, B, C, D, E, F e G)        Domenica 30 Gennaio 2022                         1^ ritorno

Campionato di Seconda categoria

(Girone H)                                 Domenica 30 Gennaio 2022                         15^ andata

Campionato Under 19 Regionale             

Sabato 29 Gennaio 2022                              1^ ritorno

Campionati e Tornei Regionali Under 17-16-15 e 14                                                   

Sab. 29 e Dom. 30 Gennaio 2022                1^ ritorno

Campionato Allievi Under 18

(Gironi A -C -D)                          Domenica 30 Gennaio 2022                         1^ ritorno

Campionato Allievi Under 18

(Girone B)                                  Domenica 30 Gennaio 2022                         13^ andata

Campionato Under 15 Femminile

Domenica 30 Gennaio 2022                         4^ andata

Coppa Italia Calcio Femminile

Domenica 30/1/2022  quarti di finale – gare di andata

Restano confermate le seguenti manifestazioni nelle date già ufficializzate nonché la ripresa delle attività come di seguito trascritto:

Coppa Italia Dilettanti categoria Eccellenza – finale              Giovedì 6 Gennaio 2022

Coppa Italia Calcio a Cinque Femminile – final four

Sabato 15 e Domenica 16 Gennaio 2022

Campionato Serie C1 calcio a cinque

Venerdì 21 Gennaio 2022                             1^ ritorno

Campionato Serie C2 calcio a cinque

Lunedì 31 Gennaio 2022                               1^ ritorno

Campionato Serie D calcio a cinque

Lunedì 7 Febbraio 2022                                1^ ritorno

Campionato calcio a cinque femminile

Sabato 5 Febbraio 2022                                1^ ritorno

Campionato Under 21 calcio a cinque

Sabato 5 Febbraio 2022                                1^ ritorno

Campionato Under 17 calcio a cinque

Sabato 22 Gennaio 2022                              4^ ritorno

Campionato Under 15 girone A calcio a cinque

Domenica 30 Gennaio 2022                         3^ ritorno

Campionato Under 15 girone B calcio a cinque

Domenica 23 Gennaio 2022                         4^ ritorno

Campionato Eccellenza Femminile Regionale

Domenica 6 Febbraio 2022                           1^ ritorno

Campionato Juniores Under 19 Femminile

Domenica 6 Febbraio 2022                           1^ ritorno

Campionato Under 17 Femminile

Domenica 6 Febbraio 2022                           3^ ritorno

Campionato Under 15 seconde squadre

Domenica 30 Gennaio 2022                          1^ ritorno

Torneo Under 14 seconde squadre

Domenica 13 Febbraio 2022                         1^ ritorno

Torneo Under 14 pro

Domenica 6 Febbraio 2022                           1^ ritorno

Torneo Under 13 pro

Domenica 6 Febbraio 2022                           1^ ritorno

La Coppa Piemonte Valle d’ Aosta di Calcio a Cinque serie C2 e D viene posticipata al termine del Campionato.

Per quanto attiene all’attività provinciale, sarà cura delle rispettive Delegazioni Provinciali/Distrettuali provvedere a calendarizzare le attività in funzione di quanto sopra specificato.

ATTIVITA’ UFFICIALE Delegazione Provinciale di Torino

A seguito dei provvedimenti intrapresi dal Consiglio Direttivo del Comitato Regionale riunitosi in data odierna, questa Delegazione Provinciale, al fine di uniformare lo svolgimento e la ripresa dell’attività sportiva con quanto emanato, ha deliberato il differimento della data di inizio dei Campionati e Tornei LND e SGS provinciali, come di seguito evidenziato, precisando che verranno utilizzate le giornate di Sabato 22 e Domenica 23 Gennaio 2022 per l’effettuazione delle gare di recupero:

Sabato 22 e Domenica 23 Gennaio 2022
Gare di recupero

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2022
13^ Andata
Under 19, Under 17, Under 16 e Under 14

Sabato 5 e Domenica 6 Febbraio 2022
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Terza Categoria, Under 19, Under 17, Under 16, Under 15, Under 14

Ulteriori indicazioni riguardanti la nuova programmazione delle Finali della Coppa Piemonte e Valle d’Aosta di Seconda e Terza Categoria verranno rese note mediante apposito Comunicato Ufficiale.

INTERVISTA - Da vero capitano il cervello del Moderna Mirafiori mostra grinta e risolutezza e si racconta in questa entusiasmante annata, che vede la sua squadra lottare a pieno titolo per le posizioni di vertice.
 


Il girone B di Under 17 Provinciale di Torino ha vissuto una prima parte di stagione davvero interessante, con tante squadre a lottare per le posizioni di vertice. Tra queste, il Moderna Mirafiori è assoluta protagonista e gli intenti del gruppo sono chiari, come dimostrano le parole del capitano Luca Armandi.

"Il nostro obbiettivo è arrivare primi. C'è un certo distacco dalla prima in classifica e siamo un bel gruppo compatto ad inseguire (5 squadre in 2 punti n.d.r.), ma noi ci crediamo e siamo pronti a dare tutto quello che abbiamo una volta che ripartirà la stagione. Dopo un inizio fortissimo abbiamo un po' rallentato e ci siamo dovuti compattare dopo le due sconfitte consecutive subite con Psg e Vianney. Ma ci siamo parlati e siamo coscienti che possiamo farcela, ci crederemo fino all'ultimo. Intanto potremo accorciare recuperando la gara con il Lesna Gold".

In campo qual è il tuo compito?
"Sono io che gestisco il gioco, ricopro più o meno il ruolo alla Pirlo, registra arretrato che difficilmente spinge in attacco. La mia forza è la buona tecnica di base, la capacità di giocare con entrambi i piedi e la visione di gioco. Possiedo anche un buon tiro da fuori e ho una gran forza, favorita da una buona stazza. Inoltre da capitano cerco sempre di trasmettere la grinta giusta ai miei".

Su cosa devi lavorare principalmente?
"Nell'ultimo anno sono cresciuto calcisticamente, ma sicuramente i tre aspetti sui quali devo mettermi maggiormente sotto sono la velocità, il piazzamento in campo e il colpo di testa. Io comunque non smetto mai di impegnarmi".

Cosa vuol dire essere capitano?
"E' una bella responsabilità. Io sono qui ormai da due anni, si può dire sono un veterano della squadra e sua parte integrante, devo cercare di far sentire a loro agio tutti".

Chi ha lasciato un segno nella tua crescita?
"Sono partito giocando a 5 nel Top Five, poi ben 4 stagioni al Bacigalupo. Lì sicuramente la persona a cui devo maggiormente dir grazie è Claudio Ivaldi, sia dal punto di vista calcistico che umano. E' stato bello e importante ritrovarlo qui al Moderna, dato che segue i 2007".

Impossibile non pensare a questi anni tribolati.
"E' stato davvero complicato, per tutti e sotto tantissimi aspetti. L'ho sicuramente vissuta male, soprattutto all'inizio, ma ormai posso dire di essermi abituato, anche se il calcio in primis è mancato davvero tanto. Assieme a scuola e amicizie è una priorità ed è mancato a tutti, per noi è anche un'importante valvola di sfogo. Non ho mai pensato di abbandonare, la voglia di tornare a giocare era troppa".

Ami tutto del calcio?
"Penso si dia troppo peso ai soldi, si perde il vero senso del gioco".

Speranze e sogni?
"Nell'immediato vincere il campionato. Personalmente poi segnare sarebbe un bell'obbiettivo, questa stagione sono ancora a secco. Se poi dovessi scegliere dove giocare, beh, sono tifoso della Juventus. Altrimenti l'Arsenal è una realtà che mi piace o anche la Bundesliga, un bel campionato. Inoltre, come tanti tecnici che giocavano nella mia posizione, penso a Guardiola, Xavi e Pirlo o Allegri e Conte, sarebbe interessante anche provare ad allenare".

IL FATTO - Durante la partitella di allenamento dei ragazzi di Licio Russo il ragazzo ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Pronti i soccorsi e ambulanza in campo. Ora è ricoverato alle Molinette.
 


Momenti di paura al campo Beppe Viola, dove la Rappresentativa Regionale di Licio Russo si stava allenando. Durante la partitella, al 15' della ripresa Adriene Sandjo è caduto a terra. Immediato il soccorso al giocatore da parte dello staff medico, con l'ambulanza che è arrivata al campo è ha portato il ragazzo all'ospedale Molinette. La situazione è monitorata dal medico della Rappresentativa Massimo Capricci e l'ultimo bollettino segnala il giocatore in coma farmacologico, sottoposto a ossigenazione a membrana extracorporea, ma con il cuore che batte. La prognosi resta riservata e si attendono sviluppi. Ci stringiamo tutti sperando il meglio per lui.
Commosse le parole del presidente del Cit Turin Angelo Frau: "Adrien ha subito un arresto cardiaco in campo, ora è in coma farmacologico, la situazione non è semplice, ma manteniamo la speranza che ce la faccia. È un ragazzo splendido, un super atleta, sembra un bronzo di Riace... Un episodio che fa capire di che ragazzi parliamo: ieri sera alla festa della società gli abbiamo fatto avere una busta con qualche euro, si è illuminato e mi ha detto: mi compro i libri! Era così, giocava e studiava, sempre con cura, educazione, rispetto. 18 anni sono troppo pochi.."

INTERVISTA - Capitano e bandiera del Vanchiglia, il mediano tuttofare granata sta vivendo una splendida stagione. Si racconta e ci racconta la sua crescita e questa entusiasmante stagione, che sta vedendo il club di via Ragazzoni primeggiare nel girone C.
 


Una vita da mediano cantava Ligabue, ma Jacopo De Andreis è questo e molto altro. Vera anima del suo Vanchiglia, di cui è capitano e simbolo e da vero capitano parla quando gli chiediamo della sua ininterrotta militanza tra le file granata.

"Sono molto attaccato a questi colori, si può dire che sono una vera e propria bandiera, avendo disputato fino a questo momento tutta la mia carriera qui. E' molto bello perché l'ambiente è ottimo e in squadra siamo un gruppo di 4 o 5 ragazzi che hanno fatto tutta la trafila assieme, ci conosciamo benissimo e siamo molto affiatati. Il fatto di essere capitano di questa squadra da 5 anni è un riconoscimento bellissimo. Cerco di dare il buon esempio in campo, di aiutare i nuovi ad integrarsi, ma tutti noi dello zoccolo duro è come se avessimo la fascia al braccio".

In tanti anni al Vanchiglia devi aver trovato tanti validi allenatori.
"E' difficile pensare ad un singolo nome. Sono stato allenato da tante persone e questo spesso può essere visto come una cosa negativa, perché ci vuole tempo per farsi conoscere, per integrarsi e cambiare molto può non essere facile. Io però l'ho sempre vissuta come una cosa bella, perché ognuno mi ha dato qualcosa. Quando ero piccolo, ai Pulcini, ricordo mister Aldo, poi Antonio Cuccarese agli Esordienti, un gruppo davvero forte e molto difficile da battere. Con lui ricordo disputammo il torneo Dalla Riva e fu un'esperienza molto bella, dove potemmo affrontare squadre del calibro di Genoa, Sassuolo e dove ricevetti il premio come miglior giocatore della mia squadra. Ricordo con piacere Federico Calò e non posso dimenticare Edoardo Zaccarelli, che mi ha guidato nella mia prima esperienza ai campionati Regionali. Ora sono molto contento di essere seguito da Giorgio Tonino. E' arrivato la scorsa stagione e ci sta dando tanto, dal punto di vista calcistico, ma anche umano. Inoltre offre a tutti la possibilità di giocare e questo è molto importante, credo che un bravo allenatore debba riuscire a dare il giusto spazio a tutti, è fondamentale, soprattutto alla nostra età".

Con lui stai anche sperimentando un nuovo ruolo.
"Si, quest'anno giocando a 4 a centrocampo spesso sto facendo l'ala. Sebbene debba ancora crescere in tecnica, sfrutto la mia velocità e la mia resistenza, dovendo fare avanti e indietro continuamente. Ho buona capacità difensiva e sto migliorando nelle finte. In genere punto l'uomo e sterzo bruscamente, per disorientarlo, nulla di troppo difficile, ma mi riesce bene. Il mio ruolo naturale però è al centro, come mediano o mezzala destra, abile a coprire e capace di inserirmi negli spazi. Non ho mai segnato tanto, ma questa stagione sono già a 5 reti. Il mio ideale di giocatore è Gattuso, un vero mastino".

La prima parte di stagione è stata esaltante. Speranze per il futuro?
"Sono molto contento di come sia andato il girone di andata. Dimostra quanto stiamo lavorando bene, l'allenamento e il gruppo funzionano. Sappiamo che sarà difficile, Alpignano e Lucento sono due squadre toste, ma non dobbiamo sottovalutare nessuno. Sono sicuro che nella seconda parte daremo anche di più. Intanto disputeremo un torneo con l'obbiettivo di vincerlo, poi alla ripartenza dovremo essere bravi a proseguire la striscia positiva, riscattandoci magari con Rosta e Alpignano, le uniche gare che non abbiamo vinto all'andata".
"Personalmente appoggerò la squadra come sempre e spero di ricevere una chiamata per la Rappresentativa Regionale di categoria. Ero stato convocato nella settimana rinviata per neve, ma alla fine non si è fatto nulla. Tutto sommato è stato un bene visto che ero infortunato! Per la prossima mi farò trovare pronto, spero mi chiameranno, sarebbe la prima volta per me."

Il sogno ovviamente è il professionismo.
"Spero di ricevere attenzioni anche dalle squadre professioniste. Non ho mai avuto esperienze simili, se non da piccolo quando fui visionato dal Torino. Da tifoso, ovviamente andare alla Juventus sarebbe il massimo, una passione trasmessami da mio padre. Se invece dovessi pensare all'estero, mi affascina l'Arsenal, grazie ad Henry. So di aver vissuto poco della sua carriera, ma le immagini e i filmati che ho visto di lui mi hanno catturato. Un grandissimo giocatore, per altro passato anche dalla Juve, sebbene con poca fortuna".

Questi anni non vi hanno certo aiutato però.
"E' stata molto dura per tutti noi, soprattutto la scorsa stagione. Per me, come per molti altri, il calcio è al primo posto. Certo ci sono gli amici, le uscite, i videogiochi, ma quando hanno chiuso tutto è stata una mazzata. Penso che la scelta di due anni fa sia stata corretta, nonostante la pesantezza. Ma quella dello scorso anno ha fatto malissimo a noi tutti. Questa stagione mi pare gestita molto meglio, sono contento si stia tornando alla normalità e sono convinto che la strada dei vaccini e dei controlli che stanno attuando sia quella giusta, speriamo di non fermarci più. E' stato anche un bene non abbiano fermato la serie A, ma credo sarebbe stato impossibile e dannoso economicamente".

Cambieresti qualcosa nel mondo del pallone?
"Vorrei si sentisse parlare meno di razzismo, nel calcio professionistico e non. E' un problema della società, il calcio non può cambiare tutto, però si può dare il buon esempio. Ricordo due anni fa prima della pandemia in una nostra gara ci fu una dirigente avversaria che insultò un giocatore. Facemmo uno striscione nella partita dopo e si respirò un'aria molto bella, ma bisogna essere altresì molto severi con queste persone. Vanno punite severamente e le società calcistiche devono essere inflessibili quando succedono episodi simili".

Parlando di aspetti più leggeri, hai dei riti con i quali ti prepari alla gara?
"Non sono mai stato troppo scaramantico nel calcio, però questa stagione ho preso l'abitudine di fare il riscaldamento senza la fascia di capitano. La tiene il mio dirigente e come finisco me la restituisce. Ormai è diventato un rito e visti i risultati che stiamo ottenendo, non lo interrompiamo!".

Un saluto finale?
"Naturalmente a tutto il Vanchiglia e alla famiglia, ma ci tengo soprattutto a fare un grande in bocca al lupo a Idris Ceraj, che ha terminato la stagione. Aveva un infortunio da inizio anno, sembrava poco serio e se lo è trascinato a lungo. Due partite fa si è dovuto fermare e si è scoperto avere problemi al crociato. E' veramente una cosa brutta che fa star male. Idris è uno dei compagni che è da sempre con me, vice capitano e una gran persona. Vederlo agli allenamenti con le stampelle fa male, gli auguro davvero tutto il meglio e che possa tornare presto tra noi".