La Giunta regionale ha approvato nel corso della seduta odierna, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia Chiara Caucino, la delibera sulla nuova disciplina per la programmazione e la gestione in sicurezza delle attività dei centri estivi.
Con il confronto avvenuto nei giorni scorsi con le autonomie locali, gli enti religiosi, il Terzo settore, il mondo cooperativo e le scuole paritarie – afferma Caucino – si è potuta effettuare la necessaria condivisione rispetto alle misure formalizzate nell’atto di oggi. In questo modo rispondiamo alle legittime richieste di Comuni, operatori, famiglie, bambini e ragazzi. Il decreto del Governo stabilisce che non si possa iniziare prima del 15 giugno, ma noi cercheremo di anticipare questa data quanto più possibile.
Destinatari del servizio sono i bambini e i ragazzi fra i 3 e i 17 anni. Per la collocazione nel gruppo, farà fede l’età alla data dell’avvio delle attività. Per la fascia 0-3 anni, invece, ad oggi tutte le attività educative sono sospese per effetto del Dpcm del 16 maggio scorso.
Il rapporto fra personale educativo e minori dovrà essere 1:6 per i bambini in età di scuola dell’infanzia, 1:8 per quelli in età 6-11 anni, 1:10 in età 12-17 anni. L’inserimento di minori disabili dovrà essere valutato con i servizi sociali che li seguono; in tal caso, dovrà essere previsto un ulteriore operatore per ogni minore accolto.
Gli operatori professionali o volontari dovranno essere formati – specifica Caucino – sulla prevenzione del Covid-19, sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sulle misure di igiene e sanificazione. Stiamo valutando con la Sanità la possibilità di uniformare la formazione degli operatori.
L’accesso alla struttura dovrà essere preceduto da una scheda di pre-triage quotidiana, che raccoglierà le informazioni sullo stato di salute in modo diretto tramite la rilevazione della temperatura e in modo indiretto sulla base delle informazioni riferite tramite questionario. Gli ingressi e le uscite dovranno essere scaglionati almeno di 5-10 minuti e gli orari dovranno essere ampi; in ogni caso, sarà accolto un solo minore alla volta.
Caucino fa anche presente che “un aspetto a cui tengo particolarmente è la sinergia con il Servizio civile. In tal modo, si prevede la possibilità di impiegare gli operatori volontari nello svolgimento delle attività ricreative, affiancando e supportando gli operatori dei centri estivi, senza peraltro sostituirsi a questi ultimi nella realizzazione di compiti che richiedono una specifica qualificazione professionale”.I pasti verranno consegnati dal personale in servizio. Dovrà essere sempre garantita la distanza di sicurezza tra i minori e, ove non fosse possibile, l’accesso alla mensa dovrà essere consentito in modo separato per gruppi e organizzato per turni. È possibile la consumazione del pasto all’aperto, qualora gli spazi lo permettano, garantendo la distanza interpersonale di sicurezza e rispettando la divisione dei gruppi. Al termine del pasto si dovrà provvedere alla raccolta degli avanzi, di piatti, bicchieri, posate e gettarli negli appositi contenitori e provvedere alla disinfezione dei tavoli e dei piani di appoggio
Scarica qui il documento relativo alle linee guida.
Fonte: piemontevda.lnd.it