“Stiamo subendo un ridimensionamento, non ci nascondiamo dietro un dito. Ma sia chiaro che a Caselle non c’è nessuna smobilitazione, ci rimbocchiamo le maniche e siamo fermamente intenzionati a ricostruire tutto”. Senza giri di parole e senza peli sulla lingua, il direttore generale del Caselle Roberto Ramacogi tuona contro chi vorrebbe approfittare del momento difficile che sta vivendo la società rossonera.
“Sicuramente – analizza Ramacogi – abbiamo anche noi le nostre colpe, ma trovo odioso l’atteggiamento di certi allenatori che cambiano e si portano dietro una camionata di giocatori, tanto faranno così anche nella nuova società. E anche tra società dovrebbe esserci sinergia, se facciamo la guerra tra poveri perdiamo tutti, quest’anno io, il prossimo tu. Abbiamo subito alcune situazioni del genere – continua Ramacogi – e non è facile ricostruire le squadre, come non è serio iscriverle se hai solo una decina di giocatori. Ripartiremo da allenatori più seri, cercando di instaurare con loro, con i giocatori e con le famiglie, un rapporto rivolto alla tutela della società e all'attaccamento alla maglia”.
Ecco la situazione, ad oggi. La Prima squadra, giovane ma ambiziosa, è in Promozione, ma la Juniores (con qualche ’99 aggregato) giocherà comunque nel campionato provinciale. Nel Settore giovanile, verrà iscritta solo la squadra 2002 ai Giovanissimi fascia B, con Aimone in panchina; la cosa strana è che l’anno scorso i 2000 del Caselle si sono giocati il campionato regionale, quindi parliamo di una squadra forte e ben seguita dalla società. Per quanto riguarda la Scuola calcio, nessun problema con gli Esordienti 2003 e i Pulcini 2006 e 2007, mentre ancora da valutare la situazione di 2004 e 2005. “Ma noi siamo convinti di farcela – continua Ramacogi – perché il 7 settembre faremo uno stage gratuito per i bambini di Caselle dal 2005 a 2010, abbiamo tante adesioni e magari qualcuno deciderà di rimane. A questo proposito, stiamo stringendo i rapporti di collaborazione con la Juve, il 19 settembre si terrà la prima delle giornate bianconere, un quadrangolare dell’annata 2008 con Juve, Pro Settimo e Rivarolese, poi replicheremo con le altre annate”.
“Ci dobbiamo rimboccare le maniche. La società è sana, la volontà di fare c’è, siamo ottimisti sul futuro del Caselle Calcio” conclude Ramacogi. Gli fa eco Stefano Fioccardi, responsabile della Scuola calcio insieme a Paolo Comità, al suo primo anno da dirigente: “Parliamo del nuovo Caselle, guardando al futuro ma cercando di non commettere gli errori del passato. Io gioco nelle Prime squadre da 22 anni, amo il calcio, uno sport che mi ha dato tante soddisfazioni anche a livello umano. Voglio trasmettere questa passione, portare un po’ di aria pulita e, se possibile, cambiare un po’ il modo di lavorare. Dobbiamo ripartire dalle persone, cercando di capire chi vuole fare calcio per il bene del Caselle e dei ragazzi, e chi solo per il proprio interesse. Gli istruttori e gli educatori vanno valutati prima di tutto come persone. Poi mi piacerebbe coinvolgere i genitori, farli entrare in campo con i figli... ho alcune idee, per creare gruppo di lavoro affiatato e un ambiente piacevole, in cui sia possibile fare calcio divertendosi”.