SOCIETA’ - L’ex Chieri e Chisola allenerà anche la squadra dei 2010: “Nel San Giacomo intravedo la possibilità di poter esprimere al meglio quanto ho immagazzinato nel mio personale bagaglio esperienziale”. Riportiamo il comunicato stampa della società collinare
Il San Giacomo Chieri è lieto e orgoglioso di annunciare l'ingaggio di Piero Ciletta, che entra a far parte dello staff tecnico della società con il ruolo di direttore tecnico della Scuola calcio e coach della formazione dei 2010.
“Allorquando si è presentata la possibilità di sedersi al tavolo con Piero - dice il presidente Antonio Tedesco - non ci siamo fatti sfuggire l’opportunità. Nell'ottica del miglioramento della nostra offerta tecnica ed educativa, testimoniata dall'impegno profuso verso i nostri ragazzi soprattutto negli ultimi anni, la qualità e l'esperienza che Ciletta può trasferire alla nostra struttura è di altissimo profilo”.
Piero Ciletta ha un ricchissimo curriculum che testimonia un’attività di oltre 20 anni. Allenatore patentato UEFA B, nel percorso sportivo di Piero spiccano l'attività di coordinatore tecnico e istruttore della Scuola calcio Chisola nel triennio 2018-2021, un passaggio nella stagione 2020-2021 come allenatore dell'Under15 sempre del Chisola e infine l’attività con il Chieri nell'ultimo biennio, prima come coach dell’Under 16, poi nelle vesti di responsabile della Scuola calcio e allenatore dell’Under 13.
“Sono anche un poco emozionato - dice mister Ciletta - nel tornare a Fontaneto, la casa del San Giacomo, dove ho mosso i primi passi ormai molti anni addietro. Ringrazio il presidente Tedesco e il direttore sportivo Mogliotti per aver pensato al mio profilo nell'ambito del loro progetto di sviluppo in senso qualitativo dell’attività a livello giovanile. È una sfida che mi affascina - prosegue il direttore - che ho accettato, innanzitutto, con grande entusiasmo e altrettante motivazioni perché anche per quanto attiene gli aspetti valoriali, oltre che quelli tecnico-calcistici, nel San Giacomo intravedo la possibilità di poter esprimere al meglio quanto ho immagazzinato nel mio personale bagaglio esperienziale”.