INTERVISTA - 283 presenze e 62 gol da professionista, oggi gioca a Novara: “Lavorare con l'intensità che la scuola propone permette di sviluppare - soprattutto se si comincia da molto giovani - un'ottima sensibilità del piede, caratteristica fondamentale per chiunque voglia diventare un calciatore”
Buongiorno Francesco, raccontaci il tuo percorso calcistico tra Italia, Svizzera e Australia.
“Il mio percorso calcistico comincia nel settore giovanile della Juventus, dove ho fatto tutta la trafila. Successivamente ho avuto l'opportunità di fare diverse esperienze in Lega Pro per club come Carrarese, Unione Venezia, Monza e Real Vicenza. Nel 2015 vengo acquistato dal Santarcangelo dove faccio molto bene guadagnandomi l'interesse del Losanna, squadra di prima divisione svizzera per la quale ho giocato nei tre anni successivi. A seguito di un grave infortunio sono stato lontano dai campi per diverso tempo. Al mio rientro, nonostante la retrocessione, il Lucerna mi ha contattato e dato la possibilità di continuare a giocare per la lega maggiore svizzera. Sono quindi tornato in Italia per vestire la maglia del Chievo in una stagione per me complicata, dato il mio arrivo a campionato già iniziato. L’anno scorso ho avuto la possibilità di andare in Australia a giocare nella A-League per il Melbourne Victory, un'esperienza tutt'altro che semplice. Sono quindi tornato in Italia, al Latina, e da gennaio gioco a Novara”.
Parliamo del tuo ruolo in campo: sei più una prima o seconda punta? Oppure, ti senti un trequartista?
“Il ruolo che sento più mio è quello di seconda punta, preferisco giocare in coppia con un altro attaccante in modo da poter sfruttare al meglio la mia caratteristica principale che è il tiro in porta. Se accanto a me ho un giocatore rapido in grado di attaccare la profondità, oppure un attaccante fisico che mi permetta di sfruttare le sue sponde, sono nelle condizioni di posizionarmi qualche metro più indietro in modo da aver maggiore spazio e poter guardare la porta”.
Cosa ha rappresentato per te l’Individual Soccer School?
“Il lavoro personalizzato svolto presso l'ISS mi ha dato la possibilità di crescere rapidamente soprattutto dal punto di vista tecnico. L'importanza di lavorare con l'intensità che la scuola propone permette di sviluppare - soprattutto se si comincia da molto giovani - un'ottima sensibilità del piede, caratteristica fondamentale per chiunque voglia diventare un calciatore”.
Torniamo alla tua esperienza australiana: per affrontare la A-League ad alto livello, quanto “pesano” tecnica, tattica e intensità? E qual è la differenza di preparazione tra Torino e Melbourne?
“Il campionato di A-League australiano è caratterizzato da un gioco molto fisico e da una grande intensità: un'idea di calcio che può ricordare quella inglese. L'impostazione tattica è meno rilevante rispetto a quella delle squadre italiane: durante una partita ci sono continue azioni da una parte all'altra, con continui capovolgimenti di fronte. La grande differenza tra il lavoro svolto in Italia e quello svolto in Australia risulta evidente nello spazio che la tattica ha all'interno della programmazione degli allenamenti. In Italia si lavora moltissimo sull'impostazione tattica di una squadra mentre in Australia ci si concentra molto sul lavoro in palestra e sul campo: il movimento calcistico qui è sicuramente molto giovane e quindi, ha ancora enormi possibilità di crescita in futuro”.
Ora sei tornato in Italia. Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
“Il mio obiettivo adesso ovviamente è giocar bene per il Novara, ma non escludo la possibilità di fare una nuova esperienza: mi piacerebbe cimentarmi in un campionato asiatico oppure in quello statunitense.
LA CARRIERA
Francesco Margiotta è nato nel 1993 a Torino, è alto 178 cm e pesa 77 kg. Dopo il settore giovanile con la Juventus (con cui ha anche vinto il Torneo di Viareggio), ha giocato in prestito con Carrarese, Venezia, Monza, Real Vincenza e Santarcangelo- Dal 2016 al 2020 ha giocato in Svizzera, prima con il Losanna (19 gol in 71 presenze) e poi con il Lucerna (11 gol in 35 presenze). Poi una stagione in serie B con il Chievo Verona (con 5 gol all’attivo), nella stagione del fallimento, quindi l’esperienza australiana con il Melbourne Victory e il ritorno in Italia, prima con il Latina e ora con il Novara. Vanta una presenza nella nazionale italiana Under 19. Attaccante si ruolo, da professionista ha collezionato 283 presenze e 62 gol. È tutt'ora allievo ISS.