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Venerdì, 10 Luglio 2015 21:37

Santhià - Giovanili ridotte all'osso. Ci saranno solo i Giovanissimi fascia B

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SOCIETA' - La società vercellese si presenterà ai nastri di partenza con una sola categoria di Settore giovanile. Il dg Mezza: "Gli allenatori che sono andati via, si sono portati dietro i giocatori". L'x tecnico '99 Finati: "Qui non sarei comunque rimasto perché non esiste un progetto"

 

Il prossimo anno il Santhià avrà una sola categoria nel Settore giovanile. I Giovanissimi fascia B 2002 cercheranno di tenere alta la bandiera granata in una stagione che definire di transizione è dire poco. Ai nastri di partenza di settembre, al Santhià mancheranno all’appello ben 3 categorie e il direttore generale Pierantonio Mezza prova a dare una spiegazione: “Non riusciamo ad avere tutti i gruppi perché gli allenatori che sono andati via si sono portati dietro i giocatori. I 2001 sono andati a Crescentino, i 2000 a Trino, mentre i migliori ’99 erano passati già l’anno scorso alla Junior Biellese e quest’anno molti di loro andranno ad Ivrea. Cercare di ricostruire tutte e tre le squadre sarebbe stata una perdita di tempo e di soldi, ma l’obiettivo per il prossimo anno è tornare ad avere il Settore giovanile al completo, o quantomeno con più squadre rispetto a quest’anno”.

Un momento di grande difficoltà per le Giovanili del Santhià, reso ancora più sorprendente se si pensa alla forza di alcuni gruppi della società granata. Viene da pensare ai ’98 ma soprattutto ai ’99, in grado di qualificarsi alle fasi finali nei Giovanissimi fascia B sotto la guida di Marciano, e di spaventare il Piemonte intero l’anno dopo con Ariezzo in panchina. Una squadra che nel tempo ha perso giocatori come Capussotto, Minichiello, Fila Robattino, Iodice, Longo, Vedda, Mancino, Samarotto e che quest’estate vedrà cambiar casacca anche i vari Capato, Giupponi, Albertin, Veliu che si distribuiranno tra No.Ve. , Bollengo, Alicese e Borgosesia. 

Proprio l’ultimo allenatore del gruppo ’99, Finati, racconta il suo rammarico per delle “promesse non mantenute” e per un “progetto che non esiste”: 
“Quando mi hanno fatto vedere la squadra era in un modo, ma quando me l’hanno data era molto diversa. Siamo comunque riusciti a qualificarci ai regionali, disputando un buon campionato considerando la qualità e la poca abitudine dei ragazzi a giocare questo tipo di partite. I miei giocatori si sono impegnati e qualche soddisfazione ce la siamo tolta. Io a Santhià non sarei rimasto comunque perché non esiste un progetto. Io avevo accettato l’incarico solo perché mi aveva voluto il responsabile del Settore giovanile del tempo, Luciano Masuero, che lavorava con me alla Pro Vercelli. Al Santhià devo dire che ho trovato dei dirigenti molto bravi e competenti come Vedda e Capato. Ora però sono libero: mi ha contattato la Junior Biellese per i 2000 (contento della chiamata, vuol dire che qualcosa di buono ho fatto, ma poi hanno deciso per una scelta interna), e ultimamente mi hanno chiamato Casale, Orizzonti e Cossato. Ora sto un po’ alla finestra, devo innanzitutto trovare la voglia per ricominciare”. 

 

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