Nome e Cognome?
“Gabriele Mingla”.
Data di nascita?
“22 luglio 2001”.
In quale squadra giochi?
“Gioco nel Rapid Torino allenato da mister Carrer”.
Ruolo?
“Sono un difensore centrale”.
Dove hai iniziato a giocare a calcio?
“Nel Rangers Savonera”.
Come valuti la tua stagione appena conclusa?
“Sicuramente è stato un anno pieno di emozioni. All’inizio della stagione nessuno avrebbe mai pensato che il Rapid potesse concludere il girone provinciale al secondo posto, dietro al Lucento, e il campionato regionale al quarto posto, dietro a Chieri, Carrosio e Pedona totalizzando 42 punti. È stata una bella stagione”.
Quali sono stati gli aspetti positivi e quali i negativi?
“La sintonia che c’era nel gruppo e la compatibilità con il mister sono stati gli aspetti positivi che ci hanno portato ai risultati che abbiamo ottenuto. Dopo le prime quattro giornate ci trovavamo in testa al girone regionale e questo ha suscitato in noi una forte sicurezza. Forse questa sicurezza ci ha portato a sopravvalutare le nostre capacità e penso che sia stato questo l’aspetto negativo”.
Qual è il tuo punto di forza?
“I miei punti di forza sono il colpo di testa e l’accelerazione”.
In cosa, invece, puoi ancora migliorare?
“Penso di poter migliorare nello scontro diretto e nella comunicazione in campo”.
Quali sono i tuoi obiettivi nel mondo del calcio?
“Continuare a giocare qualunque sia la categoria cercando di migliorarmi con il passare degli anni”.
Cosa ti ha spinto a frequentare lo stage di Supergacademy?
“Volevo confrontarmi con altri ragazzi che giocano in squadre diverse dal Rapid”.
Come ti sei trovato con i compagni?
“Molto bene. Fin da subito mi sono trovato a mio agio con l’intero gruppo”.
Alcuni di questi li avevi affrontati in campionato. Come è stato allenarsi assieme?
“Sì, in particolare con un ragazzo del Pedona, Christian Pallara. È stato positivo allenarmi con lui come con gli altri, tutti ragazzi simpatici e bravi dentro e fuori dal campo”.
E con gli istruttori?
“Anche con loro c’è stata intesa fin da subito. Hanno lavorato due giorni, con tanta pazienza e voglia di insegnarci”.
Cosa ti è rimasto da questa esperienza?
“Per me questa esperienza è stata molto stimolante”.
A fine stage, ti sei sentito soddisfatto per le due giornate?
“Molto, è stata un’esperienza che se mi si ripresentasse l’occasione, rifarei più che volentieri”.