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Martedì, 31 Gennaio 2017 21:54

Tre domande al mister... Capitolo quattro

Scritto da
Torino, 1 febbraio 2017
 
Sono gli istruttori, le figure più importanti per la Scuola calcio, persone che dedicano il loro tempo ad insegnare ai giocatori di domani le regole ed il rispetto. Persone che si prendono cura dei bambini, i principali protagonisti. Per questo motivo verrà dedicato loro una rubrica settimanale nella quale verranno poste a tutti le stesse domande. A parlare è il tecnico Massimo Sia, che allena i Pulcini 2006 del Carrara 90.  
 
Perchè la Scuola calcio è importante nella formazione di un giocatore?
La Scuola calcio è importante perchè permette di creare le basi per poter trasformare un bambino in un atleta.  Con giusti insegnamenti, metodologici e con gli adeguati stimoli si potrà ottenere una crescita dell'autostima e di personalità nel bambino, in modo tale da fargli affrontare al meglio il calcio giovanile. Bisogna lavorare bene nei piccoli senza mettergli pressioni o vincoli del risultato, il risultato che conta è far apprendere al bambino gli insegnamenti.  
 

 
Quanto pesa l'ingerenza o l'assenza dei genitori nel percorso sportivo del ragazzo?
Parto dal presupposto che queste generazioni  dispongono di una presenza viva da parte del genitore. I genitori vogliono il meglio dai propri figli ma a volte, senza accorgersene, esagerano e mettono troppa pressione al figlio. Questo succede perchè il genitore vuole vedere nel bimbo il suo pensiero rispetto al gioco del calcio; a volte ci sono genitori che non sono riusciti nello sport e vorrebbero che il figlio facesse meglio. La troppa presenza da parte del genitore crea una competizione negativa fra i compagni di squadra e non conoscendo la dimensione psicologica, con i suoi modi rischia di bloccare l'eventuale crescita.  I bimbi hanno bisogno di tempo e hanno il diritto di sbagliare senza essere giudicati da noi adulti. 
 
 
Cosa pensa dei cambiamenti nel regolamento degli ultimi anni (come l'autoarbitraggio nei Pulcini, i 2008 che diventano i Primi calci e gli esordienti fair play a nove)?
Sono contento delle modifiche effettuate poiché ho notato molte società che fanno differenze, nel primo anno dei pulcini, creando un distacco netto tra chi è più bravo e chi lo è meno. Il fatto di far uscire più tardi i pulcini come annata è un cambiamento positivo, da la possibilità di lavorare un ulteriore anno in modo sereno per poter formare il giocatore. Invece sono contrario all'autoarbitraggio perchè noi adulti  ce la rigiriamo a nostro favore e condizioniamo i bambini, togliendo lo scopo dell'autoarbitraggio: il rispetto degli avversari e dei propri compagni. Sono gli adulti il problema. Inoltre, la figura dell'arbitro è presente nel calcio maggiore e bisogna abituare i bambini a questa figura fin da piccoli, in modo tale che essi incominciano a riconoscerlo e a rispettarlo.  

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