MERCATO - La società dei Grigi ufficializza un importante colpo in uscita: il centrocampista classe 2002 giocherà nell’Under 17 rossonera
Con questo comunicato stampa, l’Alessandria ha ufficializzato un importante colpo di mercato in uscita: il Milan ha acquistato a titolo definitivo il centrocampista del 2002 Giovanni Robotti, un grande motivo di orgoglio per la società alessandrina.
"Con immenso orgoglio l’Alessandria Calcio annuncia che il proprio giovane centrocampista classe 2002 Giovanni Robotti è stato ceduto a titolo definitivo all’AC Milan. Nell’augurare al nostro Giovanni di proseguire sempre più brillantemente la sua crescita, vivissimi complimenti a tutto il settore giovanile grigio per quest’ultimo ottimo risultato raggiunto".
MERCATO - Arrivano dalla Juventus i rinforzi per i granata di Marco Sesia. Sono del 2003 il trequartista austriaco e il portiere ungherese che rinforzano la rosa di Paolo Beruatto
Il Torino Under 17 si rinforza con due giocatori in arrivo, con la formula del prestito, direttamente dai cugini della Juventus: si tratta del centravanti Nicolò Poppa e di Rachad H’Maidat, trequartista olandese di origine marocchina che i bianconeri avevano prelevato l’anno scorso dalla Feralpisalò. Entrambi poco impegnati in questa prima parte di stagione, avranno modo di rifarsi nella squadra allenata da Marco Sesia.
La Juve concentra i suoi nuovi innesti per la squadra Under 16, con due stranieri che arrivano a rinforzare la rosa a disposizione del tecnico Paolo Beruatto. Ervin Omic è un trequartista che giocava nel Red Bull Salisburgo, già nazionale austriaco di categoria; Zsombor Senkó è un portiere prelevato dagli ungheresi dello Szombathely Haladas, anche lui nazionale U16. Entrambi arrivano a titolo definitivo.
UFFICIALE - Le abbondanti nevicate che stanno colpendo tutta la Regione e le conseguenti difficoltà di circolazione hanno indotto il Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta a rinviare in blocco tutte le partite
Il Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta ha sospeso tutta l’attività agonistica di questo fine settimana: anche se il sito piemontevda.lnd.it è momentaneamente bloccato, la conferma ufficiale arriva direttamente dall’ufficoi stampa della LND. Le abbondanti nevicate che stanno colpendo tutta la Regione (a parte, per ora, la città di Torino) e le conseguenti difficoltà di circolazione hanno indotto il Comitato a rinviare in blocco tutte le partite, sia dei campionati regionali che di quelli provinciali.
MERCATO - Un colpo importante anche per la Juventus, che nell’affare-Audero preleva dalla Sampdoria Daouda Peeters
Alejandro Marcos, Wilfred Singo, Denis Portanova ed Emin Ghazoini. Il mercato invernale del Torino si è concentrato sui giovani difensori: sono ben quattro i giocatori portati a Torino da Gianluca Petrachi e Massimo Bava, inizialmente per la Primavera di Federico Coppitelli, ma con la prospettiva di inserirsi nella Prima squadra di Walter Mazzarri.
Alejandro Marcos, classe 2000, arriva a parametro zero dal Barcellona, di cui è stato capitano della Primavera. Più “esotico” il colpo a sorpresa che risponde al nome di Wilfred Singo, anche lui del 2000, che giocava nel massimo campionato della Costa d’Avorio, nella squadra del Denguelé. Il calcio è un affare di famiglia per Denis Portanova, 2001 preso dal Bologna nell’ambito dell’affare che ha portato in rossoblù Edera e Lyanco: è il secondo figlio dell’ex giocatore Daniele, suo fratello Manolo gioca nella Juve Primavera e in Nazionale. Si parla un gran bene anche del colpo last minut, ovvero di Emin Ghazoini, esterno destro alto quasi 1.90 e capitano del Marocco Under 20, preso dal Frosinone.
La Juventus non è stata a guardare e ha preso a titolo definitivo dalla Sampdoria (che ha riscattato il portiere Emil Audero) il ‘99 Daouda Peeters. Il centrocampista belga, che con la Primavera blucerchiata ha collezionato 16 presenze in stagione, rimarrà in prestito a Genova fino a fine stagione.
INFRASETTIMANALE - Tra martedì 5 e mercoledì 6 febbraio (tempo permettendo) si giocheranno i recuperi delle partite saltate lo scorso week end
UNDER 19 REGIONALI - Mercoledì 6 febbraio 2019 ore 20.30
GIRONE A
OVADESE SILVANESE-ARONA
GIRONE B
VOLPIANO-QUINCINETTO (5/2 ore 20)
GIRONE C
CORNELIANO ROERO-MIRAFIORI
OLIMPIC SALUZZO-PEDONA
UNDER 17 REGIONALI - Mercoledì 6 febbraio 2019 ore 18.30
GIRONE A
SCA ASTI-CHIERI
GIRONE B
BORGARO NOBIS-V.D.A. CHARVENSOD
ROSTA-COLLEGNO PARADISO
VOLPIANO-PRO EUREKA
GIRONE C
NICHELINO HESPERIA-SALUZZO
OLMO-PINEROLO
PISCINESERIVA-BACIGALUPO
AREA CALCIO ALBA ROERO-ATLETICO TORINO (13/2 ore 18.30)
BRA-AREA CALCIO ALBA ROERO (20/2 ore 18.30)
UNDER 16 REGIONALI - Martedì 5 febbraio 2019 ore 18.30
GIRONE A
GASSINOSANRAFFAELE-SPARTA NOVARA
GIRONE B
PRO EUREKA-IVREA
GIRONE C
SAVIGLIANO-ATLETICO TORINO (6/2 ore 18.30)
UNDER 15 REGIONALI - Mercoledì 6 febbraio 2019 ore 18.30
GIRONE A
ACQUI-LA BIELLESE
ALFIERI ASTI-L.G. TRINO
NOVESE-ARQUATESE
ORIZZONTI UNITED-CASALE
S.G.DERTHONA-CITTA’ DI BAVENO
GIRONE B
GASSINOSANRAFFAELE-VENARIA REALE
PRO EUREKA-VOLPIANO
UNDER 14 REGIONALI - Mercoledì 6 febbraio 2019 ore 18.30
GIRONE A
NOVESE-ALFIERI ASTI (5/2 ore 18.30)
CANELLI SDS-ARONA
ORIZZONTI UNITED-LA BIELLESE (5/2 ore 18.30)
S.G.DERTHONA-ACQUI (5/2 ore 18.30)
SAN GIACOMO CHIERI-CITTA’ DI COSSATO
ALFIERI ASTI-ACCADEMIA BORGOMANERO (13/2 ore 18.30)
GIRONE B
MONTANARO-VENARIA REALE
GIRONE C
BRA-PINEROLO
OLMO-CHISOLA (5/2 ore 18.30)
FAIR PLAY - Da un brutto episodio due lezioni per tutti: la foto dei chisolini 2006 con la faccia nera e il percorso educativo voluto dal direttore generale Pier Cesare Uras
Da una battuta razzista da condannare senza esitazioni a due lezioni di Fair Play che solo lo sport - quando indossa il suo abito migliore - sa dare. L’episodio incriminato è avvenuto domenica, al torneo Calcio&Coriandoli del Venaria, durante la partita Chisola-Gassinosanraffaele (per la cronaca, finita 2-1) della categoria Esordienti 2006: un ragazzo del Chisola viene insultato da un giocatore dell’altra squadra con l’epiteto “nero di m…” finché reagisce, dà uno spintone e viene espulso. Ma il razzismo non appartiene a una società d’élite come il Gassinosanraffaele e infatti le scuse dei dirigenti e della maggior parte dei genitori arrivano subito. Ma le “vere” lezioni devono ancora arrivare.
QUI CHISOLA
Lunedì sera, alla fine dell’allenamento, i ragazzi e lo staff del Chisola (l’allenatore è Mattia Abate Daga, uno dei profili emergenti nel nostro calcio) si sono fatti scattare una foto di quelle significative: tutti con la faccia colorata di nero in segno di solidarietà con il compagno di squadra che era stato vittima dell’episodio di discriminazione razziale: “Siamo tutti Stani” il loro coro, cui ci uniamo a gran voce.
QUI GASSINOSANRAFFAELE
La società del GassinoSanRaffaele non si è limitata alle doverose scuse sul campo, ma è intervenuta tramite il direttore generale Pier Cesare Uras, che ha sospeso il ragazzo dall’attività: “Per noi i valori vengono prima di tutto, seguiamo una linea educativa che vogliamo trasmettere ai nostri atleti e alle loro famiglie. Il protocollo del Gassinosanraffaele prevede una prima fase di sospensione, una seconda di recupero prima familiare poi con la squadra, e una terza di reintegro, con il ritorno alle convocazioni e alle partite che sono il momento durante il quale si scatenano queste manifestazioni fuori luogo che comunque, ricordiamocelo, hanno avuto come protagonista un bambino di 12 anni, che non va condannato ma aiutato. Questo percorso prevede l’intervento dello psicologo, ma naturalmente previo consenso dei genitori”.
Poi Uras allarga il discorso: “In ogni caso secondo me l'integrazione è solo una parte del problema nel mondo del calcio giovanile. I veri problemi sono l'educazione e il rispetto per le regole e per gli altri: avversari, dirigenti, mister, arbitri, spettatori… Certo, se un bambino insulta un coetaneo di colore salta agli onori delle cronache per un gesto che, voglio sottolinearlo con forza, va condannato senza remore. Ma tutte le volte che si sentono altri insulti pesanti o peggio bestemmie, non fa notizia perché siamo abituati a sentire quel tipo di insulti dalle tribune e tante volte anche dalle panchine. Secondo la mia opinione sono tutte dimostrazioni di maleducazione e di mancanza di rispetto, che vanno condannate e combattute con altrettanta forza”.
PANCHINA - Marco Russo si è dimesso, al suo posto un tecnico di grande esperienza, che ha allenato Eccellenza e Juniores nazionale in Abruzzo
Cambia l’allenatore della Bruinese Under 17: Marco Russo ha rassegnato le dimissioni, al suo posto il direttore sportivo Lorenzo Verduci ha affidato la squadra classe 2002 a un personaggio nuovo per il calcio piemontese ma di grande esperienza come Salvatore Praino. Abruzzese, da giocatore è arrivato fino alla serie C con la maglia del Campobasso e ha giocato fino ai 40 anni e più; anche da allenatore ha affrontato categorie importanti come l’Eccellenza e la Juniores nazionale. Praino si è trasferito in Piemonte come responsabile tecnico della Talent Academy, accademia di perfezionamento calcistico di None che collabora con la Bruinese, da qui è nata l’dea di affidargli la squadra Under 17 e di contare sul suo carisma per ottenere l’obiettivo della salvezza.
Con 11 punti in 17 partite, la Bruinese occupa il quintultimo posto in classifica: deve guardarsi le spalle, perché il penultimo posto che costa la retrocessione diretta dista solo tre punti, ma deve anche prepararsi per affrontare al meglio un finale di stagione molto impegnativo: difficile raggiungere la salvezza diretta (il Pozzomaina dista già 8 punti), ma i playout sono partite da affrontare al massimo delle proprie potenzialità perché non sono ammessi errori, pena la retrocessione nei provinciali.
MERCATO - Grande colpo del direttore sportivo Carlo Pesce, che porta il centrocampista offensivo alla corte di Giorgio Manavella
Bomba dell’ultima ora nel calcio mercato regionale: Daniele Gentile è un giocatore del Lascaris, arriva a Pianezza in prestito dal Torino.
È un grande colpo quello messo a segno da Carlo Pesce, direttore sportivo bianconero, che ha beffato una folta concorrenza, in primis quella dei “cugini” dell’Alpignano, e ha portato alla corte di Giorgio Manavella un centrocampista offensivo di grande qualità, dalla tecnica sopraffina ma con un carattere un po' forte, comunque in grado di cambiare gli equilibri della squadra e di fare la differenza in ogni partita. L’esordio nella difficile sfida con il Vanchiglia di sabato prossimo.
CONFERENZA STAMPA - Il presidente Domenico Mallardo tuona: “Dai 2014 si sa che i campi sono da rifare, eppure nel 2016 sono andati a bando e ancora oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Che senso ha mettere a rischio una società con 525 soci ordinari? Trovare una soluzione è un dovere sportivo e sociale”
“Non vogliamo fare guerra a nessuno, semplicemente vogliamo spiegare come stanno le cose riguardo ai nostri campi sintetici e vogliamo una risposta dal Comune, che è proprietario dell’impianto sportivo Don Mosso, di cui noi siamo concessionari”.
Inizia così la conferenza stampa indetta dalla società del Venaria e tenuta dal presidente Domenico Mallardo, spalleggiato dall’avvocato Giuseppe Spaolonzi, che è presidente onorario, e dal direttore generale Davide Airaudi. L’argomento è di quelli scottanti, perché di campi sintetici, omologhe e spese di rifacimento si parla da tanto tempo e in tanti impianti: “Nella nostra condizione - spiega Mallardo - ci sono 30 società in Torino e una decina nella provincia. Ma noi abbiamo deciso di metterci la faccia, con tutti i rischi connessi perché qualcuno proverà a specularci sopra dicendo che chiudiamo. Questo no, ne sono sicuro: in un modo o nell’altro, il Venaria andrà avanti”.
Ma di cosa stiamo parlando? Carte alla mano, Mallardo racconta la storia degli ultimi cinque anni del Don Mosso: “La prima data da segnarsi è 6 novembre 2014, quando la Figc ha scritto al Comune di Venaria, proprietario dell’impianto, comunicando ufficialmente che dopo la stagione 2015/2016 i sintetici non sarebbero più stati omologati perché avevano finito il loro “ciclo vita”; le deroghe sarebbero state concesse solo a fronte di un progetto di rifacimento dei campi e al relativo stanziamento di fondi. Noi ne siamo venuti a conoscenza solo l’11 ottobre 2016, quando la Figc nella persona di Armeni ha rifiutato la nostra richiesta di deroga in base a quella comunicazione fatta al Comune nel 2014 cui non aveva avuto risposta. Noi abbiamo girato al Comune di Venaria la risposta della Figc, che riportava l’obbligo di rifare i campo entro la stagione 2017/2018: abbiamo scritto al Sindaco Roberto Falcone, al vicesindaco e assessore al bilancio Angelo Castagno, all’assessore allo sport Antonella d’Afflitto e a tutti gli uffici competenti. Risposte? Zero”. Qui il racconto del presidente dei Cervotti arriva al surreale: “Sono passati due anni e mezzo, abbiamo mandato 12 PEC e 52 mail. Risposte? Zero. Siamo stati ricevuti due volte dal dottor Castagno che, di fatto, ha temporeggiato”.
Peccato che, nel frattempo, il Comune abbia indetto un bando per la concessione decennale dell’impianto sportivo Don Mosso in cui la questione dei campi da rifare non era neppure accennata: “Noi del Venaria - continua Mallardo - siamo stati gli unici a partecipare al bando, che abbiamo ratificato nell’agosto 2016 e firmato il 10 febbraio 2017, in base al quale siamo concessionari di due campi fino al 2026, mentre gli altri due li affittiamo per non lasciarli allo stato brado. Sottolineo che noi paghiamo il 50,1% delle utenze: luce, acqua, gas e anche Tari, per un totale di 42/43 mila euro annui. Nessuno ci regala niente, a differenza di altri Comuni che aiutano le loro società sportive, vedi Borgaro o Pianezza. Ovviamente, se nel bando ci fosse stato scritto che rifare i campi era a nostro carico, non lo avremmo mai firmato”.
“Invece c’era scritto chiaro e tondo - interviene Spaolonzi - che il Comune di Venaria, proprietario degli impianti, ci dava in concessione dei campi da calcio: non dei terreni con sopra una striscia di sintetico, ma dei campi da calcio, quindi evidentemente a norma, omologabili dalla Federazione. La scusa che ci hanno dato i campi “nello stato di fatto” non sta in piedi a livello giuridico, e non ha nessuna logica che ci abbiano dato dei campi solo per gli allenamenti”. Insomma, pur sapendolo da ben due anni, il Comune nel 2016 ha dato in concessione dei campi in erba sintetica che non erano a norma.
E non è finita qui. “Da poco - riprende Mallardo - siamo venuti a conoscenza che il Comune di Venaria ha stanziato un milione e ottocentomila euro per rifare l’ex impianto sportivo del San Francesco e creare una vera polisportiva. Benissimo, dove c’è sport siamo contenti. Ma è possibile che un’amministrazione preferisca costruire da zero un impianto che non c’è piuttosto che rifare due sintetici al Don Mosso, con il rischio di danneggiare il Venaria Calcio?”
Quando parliamo del Venaria Calcio, parliamo di 525 soci ordinari: 385 ragazzi, di cui il 75 per cento di Venaria, 24 mister, 85 dirigenti e 20 addetti ai lavori, contado le famiglie più di 4.000 persone. Una società modello, che ha ricevuto un encomio dall’Agenzia delle Entrate per la gestione dei rimborsi e delle spese, tutte in chiaro. “Non è solo una questione sportiva, qui facciamo sociale” chiosa il presidente.
A fronte del milione e 800mila euro stanziati - ma non ancora approvati - per il rifacimento del San Francesco, quanto costerebbe rifare i due campi sintetici? “In data 2 aprile 2018, quasi un anno fa, ho portato al Comune - continua Mallardo - un preventivo della AMC Green da 500mila euro. E ho presentato anche un progetto per trasformare il campo in erba naturale, che oggi non utilizza nessuno ma che noi manuteniamo a nostre spese, in un impianto polisportivo coperto, un palazzetto dello sport dal costo di 350mila euro. Risposte? Zero”.
Quello della società arancioverde è un vero e proprio grido di allarme: “Abbiamo indotto questa conferenza stampa per sollevare il problema a livello mediatico e avere finalmente una risposta. Se due parti vogliono trovare un accordo, devono sedersi intorno a un tavolo e parlare, sono straconvinto che una soluzione si può e si deve trovare. Ma è ora di dire basta, di fronte al silenzio delle istituzioni. Se tu Comune di Venaria, proprietario dell’impianto, credi nel valore dello sport e nella sua ricaduta sociale, devi fare qualcosa”.
Prossimi passi? “Stiamo valutando le vie legali - risponde Mallardo - ma speriamo che non serva. Combatteremo fino all’ultimo giorno perché venga realizzato quando è doveroso, sia giuridicamente, perché il bando parla chiaro, sia moralmente, perché qui facciamo del sociale. Se da qui a giugno non vedremo risultati, agiremo di conseguenza. Il Venaria Calcio, che per numeri e risultati è tra le migliori società del Piemonte, rischia di non avere più un campo su cui giocare per evidenti omissioni della pubblica amministrazione. Che senso ha? Ripeto, se le due parti vogliono trovare un’intesa, si trova. Altrimenti ognuno si prenderà le proprie responsabilità”.
MERCATO - L’attaccante classe 2001 del Vanchiglia (8 gol in Eccellenza nell’anno della sua definitiva esplosione) ha firmato un triennale con la società bianconera: giocherà in Primavera
Mamadou Kaly Sene, 17enne attaccante esterno di origini senegalesi del Vanchiglia, è ufficialmente un giocatore della Juventus, dove giocherà nella Primavera di Francesco Baldini.
La società bianconera ha rotto gli indugi e battuto una folta concorrenza (Torino, Sampdoria, Sassuolo, ma soprattutto Novara e Virtus Entella che spingevano per chiudere l’affare): il giocatore è in prova a Vinovo da domenica scorsa, oggi - nell’ultimo giorno di calciomercato - lo scambio di documenti e la firma: Sene è stato acquistato a titolo definitivo e ha siglato un contratto di tre anni con la Juve, che evidentemente crede molto nelle potenzialità del giocatore.
Kaly Sene è arrivato in Italia dal Senegal tre anni fa e ha vestito da subito la maglia del Vanchiglia. Ha sempre fatto la differenza, ma solo quest’anno è esploso definitivamente, quando il tecnico Antonio De Gregorio ha deciso (ancora in età da Juniores) di lanciarlo in Eccellenza. La risposta è andata oltre le aspettative, con 8 gol segnati e un posto da titolare fisso.
Ottima tecnica e velocità fuori dal comune, facilità nel saltare l’uomo e fiuto del gol sono le caratteristiche che hanno ingolosito le società professionistiche. Ma alla fine, quando si muove la Vecchia Signora, non ce n’è per nessuno: Mamadou Kaly Sene è un giocatore della Juventus.