BRUTTA FIGURA - Problemi logistici alla base della mancata trasferta. Rimane la delusione sportiva per il gruppo di ragazzi e il loro allenatore Mauro Guaraldo, che meritavano di giocarsi sul campo la salvezza (comunque vanificata dalla retrocessione in serie D)
La stagione della Primavera dell’Alessandria finisce come peggio non poteva, e sicuramente non per colpa dei giocatori e del loro allenatore, Mauro Guaraldo, che anzi stavano affrontando i playout con un orgoglio e una qualità fuori dal comune. Finisce male perché, dopo aver vinto per 3-1 la partita di andata, i grigi non si sono presentati a Crotone per la gara di ritorno.
È vero che, dal punto di vista pratico, la retrocessione in serie D avrebbe reso ininfluente il risultato, perché i grigi saluteranno comunque il campionato Primavera. Ma, a livello sportivo, dinamiche societarie e organizzative hanno impedito a un gruppo di ragazzi di giocarsi sul campo il loro obiettivo sportivo, sudato per tutta una stagione piena di difficoltà.
“Nonostante le incessanti ricerche di un mezzo idoneo per la trasferta, e dopo aver vagliato ogni possibile soluzione, la società, a malincuore, comunica che la trasferta non sarà effettuata”. Questo è stato comunicato ieri a calciatori, famiglie e staff tecnico. Non importa di chi sia la colpa, non importa se il problema sia stato solo logistico (dovuto allo spostamento dell’orario della partita al mattino) e non economico. Rimangono una brutta figura per l’Alessandria e un’enorme delusione per la squadra.