Torino, 24 maggio 2017
Biglietto sì, biglietto no. Le spese e i costi di una società dilettantistica, raramente in pari, mai o quasi in attivo, si reggono sulle iscrizioni, sugli sponsor, sui tesserini di alcuni giocatori e, anche sui biglietti. Le più fortunate includono nel pacchetto anche la gestione del bar. Per cui gli eventi organizzati, i tornei, le kermesse, le partite sono contemporaneamente un modo per far vivere la realtà calcistica sia dal punto di vista sportivo sia da quello economico.
La questione costi resta un elemento spinoso. E lo è soprattutto quando si tratta di Scuola calcio, perchè le spese da sostenere per una famiglia che vuole accompagnare il figlio a giocare possono essere ingenti. A sottolineare il problema un nostro lettore, che spiega, in merito ai giochini Fgic organizzati per i Piccoli amici, età 6/7 anni, che in 'campionato' giocano tempi davvero molto ridotti: 'Stiamo parlando di partita che durano uno starnuto – spiega il lettore, una società, che piu volte ha organizzato la manifestazione in casa (non si tratta di un torneo) ha deciso di far pagare l'ingresso alla tribuna ben € 5. Esistono altre società, realtà ben piu piccole, che hanno per esempio deciso di lasciare ingresso libero ad offerta. Non soltanto, finita la manifestazione ha deciso di fare una tavolata lunga quanto l'aria piccola e di offrire a tutti i piccolini crostate, bibite, pane e nutella'.
'Il denaro non li fa ricchi ma poveri di valori, valori che chi vuole insegnare calcio, almeno con i piccolini, dovrebbe aver ben stampato nel cuore e nella mente', conclude. Sicuramente uno spunto di riflessione per tutti.