Venerdì, 01 Novembre 2024

Trofeo Città di Rosta, le voci dai campi: tra gli obiettivi principali, crescita e confronto con altre realtà

Anche questa edizione del Trofeo Città di Rosta si è conclusa nel migliore dei modi, con soddisfazione da parte degli organizzatori, ma soprattutto - ed è quello che conta di più - soddisfazione da parte delle società ospitate. Abbiamo raccolto un po' di voci dai campi e la sostanza è stata unanime, una manifestazione come questa di Rosta è unica per due ragioni: l'esperienza dei ragazzi, umana e sportiva, ma soprattutto il confronto con altre realtà, per misurarsi con altri modi di fare e intendere il calcio.


Tra i primi con cui abbiamo parlato Giuseppe Pilotta, dirigente del 2008 del Genoa: "Felici di come è andato il torneo, eravamo già stati qui l’anno scorso, arrivando in finale, e ci siamo trovati davvero molto bene. Quest’anno purtroppo siamo rimasti un po’ fuori dai giochi dopo la gara con il Paris Saint Germain, ma nel complesso l’esperienza è stata più che positiva".

Gli fa eco Marco Scisciola, tecnico della Roma: "Per noi non conta tanto il risultato, abbiamo vinto, perso, pareggiato, ma la cosa importante è sempre quella di confrontarci con altre realtà e altre professioniste, e vedere a che livello siamo. All’ospitalità voto 10".

Poi c'è la voce di chi è al primo anno di manifestazione, Simone Simoncelli e Simone Scalzi del 2011 del Brescia: "Per noi è il primo anno a Brescia, e non avevamo ancora partecipato a un torneo così. È un torneo vincente. Per i bambini incontrare squadre come Manchester City e Paris Saint Germain è una grande emozione - e poi chiosano scherzando - Sono più fortunati della prima squadra".

Frigerio, il mister del Milan 2010, è intento a osservare una gara mentre lo intervistiamo: "Per me è il primo anno, ma come società conosciamo bene questo torneo. Siamo contenti, è stato un bel confronto con altre realtà. Abbiamo affrontato squadre che non avevamo ancora mai incontrato, ed è il bello di queste manifestazioni".

La parola passa poi ai cugini dell'Inter, con il tecnico dei 2010 nerazzurri Matteo Traina: "Quello che cerchiamo nei tornei è la possibilità di giocare tanto e vedere tanti bambini giocare. Noi siamo habitué di questa manifestazione, ma è sempre bello esserci, abbiamo incontrato Paris, Roma e Milan, quindi è stato perfetto. Per i bambini confrontarsi con queste squadre è un'esperienza unica".

Ma le voci non finiscono qui, abbiamo intercettato anche Filippo Bangrazi, allenatore dei portieri 2008 della Lazio: "Il nostro torneo è stato bellissimo, con un'organizzazione fantastica. Per me è stata la prima volta, ma me ne avevano parlato sempre molto bene, e devo dire che le aspettative sono state confermate".

Non solo società profesisoniste, però, ma anche dilettanti, sono state entusiaste di partecipare e giocare in un contesto così festoso e qualitativamente alto. Emanuele Cocuzza, tecnico della Polis Genova 2012, ha commentato così la manifestazione: "È stato un bel viaggio, ma ne è valsa la pena per i ragazzi, anche solo per giocare contro le professioniste. Tutto fantastico".

Sulla stessa falsariga Nicolò Cozzi, istruttore del 2012 del Renate: "Abbiamo fatto avanti e indietro, ma è stato bello e ne è valsa la pena, perché per i ragazzi incontrare le società straniere è un’emozione. Siamo abituati a contesti torneistici dove c’è tanta gente, e devo dire che l’organizzazione è stata ottima". Insomma, esperienza da ripetere e arrivederci al prossimo anno.

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