Domenica, 24 Novembre 2024

Parte dalla Scuola calcio la Virtus, nuova società “di qualità” tra Venaria e Fiano

Scritto da Daniele Pallante
Il direttivo Virtus Calcio: da sinistra Francesco Airola, Simone Mascolo, Marco Scognamiglio e Valter Causin Il direttivo Virtus Calcio: da sinistra Francesco Airola, Simone Mascolo, Marco Scognamiglio e Valter Causin

PRESENTAZIONE - “Una società professionistica che lavora nei dilettanti”, è la dichiarazione di intenti del presidente Marco Scognamiglio, socio insieme Walter Causin, Simone Mascolo e Francesco Airola. Coinvolti ex professionisti come Giovanni Abate, Yobie Bassoule, Fabrizio Capodici e Paolo Monelli, collaborazione con la Nuova Usmate Calcio per un “centro provini” aperto al professionismo


Nel pieno dell’emergenza Covid-19, in mezzo a tante società che rischiano di chiudere i battenti, ce n’è una che nasce tutta nuova e dimostra subito grandi ambizioni: si chiama ASD Virtus Calcio, simbolo un leoncino che veste la maglia bianconera, campi sportivi a Venaria e Fiano, almeno per ora. “Una società professionistica che lavora nei dilettanti”, esordisce senza giri di parole il presidente Marco Scognamiglio, negli ultimi cinque anni direttore sportivo delle giovanili del Venaria, ora al vertice di un direttivo che comprende altri tre soci: il presidente onorario Walter Causin, il vicepresidente Simone Mascolo e il direttore generale Francesco Airola.

“Vogliamo dare una svolta alla Scuola calcio - rilancia Scognamiglio - e riportare il Piemonte in alto a livello nazionale. Visto che le società le fanno le persone, abbiamo coinvolto molti professionisti passati e attuali”. La direzione tecnica sarà gestita dallo stesso Scognamiglio, insieme a Giovanni Abate (una presenza con la maglia blucerchiata della Sampdoria, nell’86, prima di una carriera vissuta in serie C) e Yobie Bassoule (giovanili della Juventus, professionista in Svizzera e Belgio, nazionale del Burkina Faso). Supervisore dell’area portieri Fabrizio Capodici, anche lui professionista tra i pali di Juventus e Piacenza, allenatore ancora nelle giovanili bianconere e nello staff federale cinese, esperienza interrotta proprio a causa della pandemia. E poi c’è Paolo Monelli, attaccante degli anni ’80 di Fiorentina e Lazio, che complessivamente vanta 167 presenze in serie A, 150 in serie B e 65 in serie C: oggi è tesserato con il Monza calcio e svolgerà un ruolo strategico nella Virtus Calcio, come supervisore dei giocatori e soprattutto come tramite del “centro provini” sviluppato in collaborazione con la Nuova Usmate Calcio, in Brianza. “È il fiore all'occhiello del progetto - spiega Scognamiglio -, i nostri tesserati più meritevoli verranno indirizzati in questo centro provini dove saranno osservati e valutati dai responsabili delle società professioniste e dai procuratori con cui collaboriamo. Questa opportunità è aperta a tutti i ragazzi che lo vorranno, anche quelli che non fanno parte della nostra società”.

I primi passi della Virtus Calcio si svolgeranno tra lo Sport Club di Venaria, con campi sintetici di ultima generazione, e l’impianto sportivo di Fiano, importante a livello strategico per le Valli di Lanzo: qui la società farà giocare la sua Scuola calcio, “ma l’obiettivo è allargarci in cinque strutture, sul modello della J Stars: abbiamo già alcune trattative in corso”, specifica il presidente. L’obiettivo per la prossima stagione è iscrivere una squadra per ogni annata della Scuola calcio, da quella successiva i 2008 entreranno nel Settore giovanile. “La base sono i 70 ragazzi della Professional Soccer School, la nostra scuola calcio privata che ha raggiunto quei numeri in soli 4 mesi e ci ha fatto capire che la qualità paga sempre. All’inizio non sarà facile e questa situazione rende le cose ancora più complicate, visto che non sappiamo se potremo organizzare degli open day. Ma in prospettiva vogliamo avere solo una squadra per categoria, fatta di giocatori selezionati: non ci interessa la quantità, vogliamo fare qualità. Fortunatamente non viviamo di iscrizioni, ma della forza dei quattro soci”.

Proprio qualità è la parola che ricorre più spesso nei discorsi di Marco Scognamiglio: “Abbiamo un programma tecnico, condiviso con le società professionistiche con cui collaboriamo, che prevede una formazione dei ragazzi a 360 gradi: solo allenatori di esperienza possono concretizzarlo sul campo, con la collaborazione del direttore tecnico, del preparatore atletico e del preparatore dei portieri. Abbiamo un codice etico e comportamentale che dovranno firmare ragazzi e famiglie: si diventa calciatori prima fuori dal campo, con la cultura del lavoro e il rispetto delle regole. Anche per il materiale tecnico non abbiamo badato a spese, lo sponsor tecnico è la Jako, che veste Stoccarda e Bayer Leverkusen. Insomma, abbiamo sviluppato una società che faccia un lavoro professionale: la base c’è, poi come sempre le risposte le darà il campo”.

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