Lunedì, 25 Novembre 2024
Matteo Curreri

Matteo Curreri

1^ GIORNATA – Esordio shock per i ragazzi di Federico Coppitelli. Il Toro non entra mai in partita e la Roma ne approfitta: 0-4 firmato Voelkerling e Tahirovic nel primo tempo, Volpato e Rocchetti alla ripresa.


L’anno del riscatto granata comincia sulla falsariga delle ultime due stagioni horror. I ragazzi di Coppitelli vengono spazzati all’esordio al “Pozzo/ La Marmora” di Biella da una Roma di Alberto De Rossi che dimostra di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo. Fin dai primi minuti la differenza è netta. L’atteggiamento dei giallorossi mette in apprensione i granata, sofferenti alla luce dell’aggressività messa in campo fin dai primi minuti dai capitolini. Il Toro mostra poi evidenti difficoltà difensive anche in termini comunicativi. Gli scambi veloci da una fascia all’altra del terreno di gioco mandano in cortocircuito la retroguardia granata, di cui soltanto Gregori sembra essere veramente in partita. È suo, infatti, il salvataggio sulla linea al 15’ che dice di "no" ad un Afena-Gyan scatenato, precedentemente capace di seminare il panico sull’out di destra. A livello di costruzione offensiva, il Toro si affida a lanci lunghi verso le punte, isolate grazie anche a una difesa ospite dal grande coefficiente organizzativo. Davanti la squadra di Coppitelli si presenta in stato semi-confusionale e non riesce mai, per tutta la durata del match, a mettere realmente in difficoltà lo spettatore non pagante Mastrantonio. A metà primo tempo, il Toro appare essere finalmente uscito dallo stato di apnea che fino a quel momento l’aveva caratterizzato. E come spesso accade a un minimo segnale di ripresa, giunge la beffa che taglia le gambe. La Roma passa al 22’ con Voelkerling. Azione di qualità pura con Oliveiras che sulla trequarti destra serve con un esterno dolcissimo il compagno posizionato all’altezza dell’area piccola: incrocia con il mancino e batte Milan. La Roma da quel momento diventa incontenibile. Al 29’ Volpato, vero ras della fascia destra, si libera con maestria e mette al centro un cross per Oliveiras. L’iberico stacca di testa a botta sicura e a negargli la gioia del gol è soltanto la traversa. Il gioco riprende da calcio d’angolo per via di una deviazione granata. Sul corner battuto da destra un difensore del Torino spazza di testa, la sfera però arriva sui piedi di Tahirovic il quale scocca una botta col destro e costringe Milan a superarsi e a spedire nuovamente il pallone all’altezza della bandierina. La Roma ha fretta di chiudere il discorso partita. Oliveiras e Volpato insistono sulle loro rispettive fasce producendo traversoni succulenti. Dall’altra parte il Toro non riesce ad arrivare con decisione sulla trequarti avversaria e non sviluppa alcuna azione degna di nota. Al contrario ogni creazione giallorossa appare sempre giusta per impensierire lo “stressato” Milan. La Roma ottiene così al 36’ il meritatissimo gol del raddoppio. Ottimo recupero sulla trequarti granata, Tahirovic riceve palla, tenta un mancino da trenta metri che si va infilare sulla sinistra di un Milan colpevolmente in ritardo. Il Toro, quanto mai ferito nell’orgoglio, alza il pressing e l’intensità della sua partita. Nel secondo tempo i granata tentano di entrare nel vivo del match, ma bene o male il canovaccio non varia. Afena-Gyan a solo un giro di lancette dal ritorno sul terreno di gioco ha la possibilità del tris su servizio di Missori, ma la sua capocciata si spegne sopra la traversa. Ancora Missori protagonista al 51’, con lo stesso epilogo. Questa volta si porta sul fondo della fascia destra, per poi servire al centro Voelkerling che tutto solo spara alto. Nel Toro Stojkovic è il più frizzante, alza il livello qualitativo dei suoi, ma è poco supportato dai compagni. La Roma così flirta con il tris più inevitabile che mai che arriva al minuto 66. Protagonista Volpato, autore di un’azione di grande spessore: il neo-entrato Satriano ruba palla sulla fascia sinistra per poi servire il dieci giallorosso, che stoppa con il mancino e si cimenta in un “sombrero” che gli permette di scavalcare l’immobile difesa granata, per poi calciare al volo e battere per la terza volta Milan. Il Toro, ormai abbattuto, prova almeno a reagire con le sostituzioni. Entra il neozelandese Garbett e in concomitanza entra in partita l’isolatissimo Baeten, il quale conquista un paio di calci da fermo interessanti. La Roma, nonostante il triplo vantaggio, non accenna a calare il livello del pressing. In più si dimostra ingorda e così a tre dalla fine cala il poker. Prima del gol che metterà la parola fine alle offensive, Afena-Gyan manda in tilt con un doppio passo sul versante mancino dell’area di rigore i difensori granata per poi lambire il palo più lontano. Sul successivo rinvio, la Roma guadagna una rimessa laterale a desta, dalla cui battuta si giunge sul lato opposto dove è lesto Rocchetti ad entrare in area e scoccare il mancino dello 0-4 definitivo che si infila all’incrocio dei pali. Triplice fischio con altrettanti minuti di anticipo. Si conclude un match che in fin dei conti non c’è mai stato. C’è tanto da lavorare per Coppitelli in vista della seconda giornata che vedrà i granata impegnato ancora tra le “mura amiche” contro il Milan. 


TORINO-ROMA 0-4
RETI: pt 22’ Voelkerling, pt 36’ Tahirovic, st 21’ Volpato, st 42’ Rocchetti
TORINO (4-3-1-2): Milan, Pagani, Giorcelli (st 17’ Chiarlone), Reali, Gregori (st 34’ Antolini), Di Marco, Savini, Lindkvist (st 10’ Ciammaglichella), Stojkovic (st 17’ Garbett), Akhalaia (st 35’ Gyimah), Baeten. A disp. Vismara, Maugeri, Rettore, Dolcini, Calò, Cesari. All. Coppitelli
ROMA (3-4-1-2): Mastrantonio, Evangelisti, Tripi, Feratovic, Missori, Faticanti (st 44’ Cassano), Tahirovic (st 37’ Di Bartolo), Oliveiras (st 20’ Rocchetti), Volpato (st 37’ Dicorato), Voelkerling (st 20’ Satriano), Felix. A disp. Berti, Baldi, Vicario, Morichelli, Zajsek, Ngingi, D’Alessio. All. De Rossi

1^ GIORNATA – La Juventus sbanca il “Bozzi” di Firenze e gioisce per la prima volta in campionato. Decisive le reti di Chibozo e Turco nella prima frazione. Gol toscano firmato Corradini su penalty.


La Juventus di Andrea Bonatti si aggiudica i primi tre punti della stagione. A farne le spese, i padroni di casa della Fiorentina, mai realmente pericolosa dalle parti di Senko. Gli ospiti per l’esordio in campionato devono fare a meno del difensore Mulazzi e dei centrocampisti Pisapia e Sekularac. D’altro canto, possono contare sul nuovo acquisto Muharemovic, che, insieme a Nzouango e agli esterni Savona (destra) e Turicchia (sinistra), difende la porta di Senko. Centrocampo a quattro con Omic e Bonetti mediani, Iling a sinistra e Hasa a destra. Davanti fa il suo esordio ufficiale il tandem offensivo Turco-Chibozo. La Fiorentina si schiera invece con un 3-5-2 e prova fin dai primi minuti a fare la partita, in particolare sfruttando la fascia sinistra dove Di Stefano è parecchio propositivo. La Juve è costretta ad abbassarsi, con un atteggiamento al limite dell’attendismo. Entrambe le compagini, una volta recuperato il pallone, svolgono le loro offensive attraverso imbucate centrali verso le punte. Chibozo viene spesso incontro ai compagni: è particolarmente coinvolto nella manovra e agisce da vero e proprio “play” offensivo con passaggi illuminanti. La Juventus dopo qualche giro di lancette alza il pressing e man mano si impossessa della partita. Qualche imprecisione di troppo sulla trequarti rendono vane le rapide e qualitative uscite dal basso; vero e proprio marchio di fabbrica della filosofia di gioco impartita da Bonatti da quando siede sulla panchina della Primavera. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto a destra, Hasa, quest’oggi mascherato, si avventa sulla ribattuta della difesa anticipando Di Stefano, il quale arriva in ritardo e lo stende. Non c’è dubbio, è calcio di rigore. È il minuto 12 e sul dischetto si presenta Chibozo. La sua conclusione è debole e centrale, bensì basta a battere l’incerto Fogli, che tocca ma non trattiene: 0-1 Juve. Per gli uomini di Bonatti è una grossa iniezione di fiducia. La manovra bianconera cresce a destra, dove Hasa si fa apprezzare per abnegazione tattica e Savona punta verso il fondo per mettere al centro cross interessanti. In più si nota una maggiore reattività negli ospiti sulle seconde palle e nelle situazioni difensive. I giocatori viola vengono infatti più volte triplicati, rendendogli la vita complicata. La Fiorentina è abile nel palleggio ma risulta piuttosto sterile. Bianco prova a scuotere i suoi con qualche scorribanda a mille all’ora. Peccato per la poca malizia dei gigliati nello sfruttare le diverse leggerezze degli avversari. Al 26’ Frison tenta di scavalcare Senko con un pallonetto. Il portiere ungherese risponde con un tuffo felino, riuscendo persino a bloccare la patata bollente tra i guantoni. Poi ci pensa Chibozo a inguaiare i suoi con un passaggio scellerato all’indietro, su cui Muharemovic deve metterci una pezza. I ragazzi di Aquilani sono poi baciati... dalla sfortuna quando sul finale di prima frazione devono fare a meno del loro attaccante più pericoloso. Toci, infatti, subentra per sostituire il claudicante Munteanu. Per il romeno infortunio muscolare che lo costringe ad abbandonare anticipatamente il campo. Al contrario la Juventus può contare su uno dei suoi attaccanti di livello, anche se si tratta di un esordiente della categoria:  Nicolò Turco, il quale prima chiama in causa Fogli con un mancino da fuori che costringe al volo l’estremo difensore, poi… non perdona più. Suicidio sulla fascia destra di Bianco che si fa scippare il pallone da Nzoaungo. L’ex Amiens serve Turco che si aggiusta il pallone e da fermo calcia a giro di mancino portando i suoi sullo 0-2 al 44’. Prima rete in Primavera 1 per l’attaccante di Tortona, autore nella scorsa stagione di sei reti in Under 17. Gol che conferma il cinismo dei bianconeri e, allo stesso tempo, l’ingenuità della Fiorentina in costruzione dal basso. Alla ripresa la Fiorentina gestisce il pallone ma fatica a essere incisiva. La Juve dimostra grande attenzione e chiude le vie di accesso ai gigliati. La squadra di Aquilani si può iscrivere al format “difese da incubo”, ma la Juve è comprensiva con gli avversari e manca più volte l’appuntamento con il tris. Nel frattempo, nei viola cresce l’apporto di Egharevba e il suo lavoro dà coraggio ai compagni. Al 64’ Gentile crossa dall’out di destra verso Toci. L’attaccante controlla e tira. A dirgli di “no” non sono le mani di Senko, ma quelle di Nzouango. È penalty e giallo per il difensore francese. Corradini affronta Senko e prevale nel tête-à- tête: il suo mancino finisce sul lato opposto spiazzando il portiere classe 2003. La Juve dopo il gol subito cambia assetto. Citi entra al posto di Chibozo, dunque Bonatti opta per una difesa a tre con l’ex Milan al centro, Nzouango a destra e Muharemovic a sinistra. Bonetti fa coppia con Turco. La Fiorentina, galvanizzata dal gol, ci crede e pressa altissimo. Porta diversi uomini nell’area bianconera. A venti minuti dalla fine la Juventus boccheggia vistosamente e si dispone guardinga nella sua metà campo. All’80’ Galante e Maressa sostituiscono Bonetti e Turco. La Fiorentina si cimenta in un forcing incessante ma che non genererà alcun frutto. Dopo tre minuti di extra-time è la Juventus ad aggiudicarsi la vittoria. Una gara convincente, ma è ancora presto per capire la vera natura di questa squadra. Prossimo appuntamento dei bianconeri sabato 11 settembre in casa dell’Atalanta. 


FIORENTINA-JUVENTUS 1-2
RETI: pt 12’ rig. Chibozo (J), pt 44’ Turco (J), st 20’ rig. Corradini (F)
FIORENTINA (3-5-2): Fogli, Gentile, Ghilardi (st 22’ Krastev), Frisone, Corradini, Di Stefano (st 30’ Petronelli), Bianco, Munteanu (pt 39’ Toci), Agostinelli (st 30’ David), Egharevba, Kayode. A disp. Dainelli, Larsen, Favasuli, Falconi, Gori, Amatucci, Rocchetti, Barducci. All. Aquilani
JUVENTUS (4-4-2): Senko, Savona, Nzouango, Muharemovic, Turicchia, Hasa (st 44’ Mbangula), Omic, Bonetti (st 35’ Galante), Iling, Turco (st 35’ Maressa), Chibozo (st 20’ Citi). A disp. Scaglia, Daffara, Elefante, Rouhi, Doratiotto, Ledonne, Dellavalle, Strijdonck. Bonatti 

UFFICIALE LO STAFF TECNICO BIANCONERO - La Juventus prepara la nuova stagione delle formazioni giovanili. Comunicati le date di ripartenza e gli staff tecnici. Il club bianconero accoglie due nuovi tecnici. Come avevamo anticipato Marco Pecorari passa dalla Sisport a un ruolo nel club bianconero. Sarà lui il vice del tecnico dell’Under 17 Francesco Pedone. Stessa mansione per Andrea De Martini, al Torino fino alla scorsa estate, al seguito dell’Under 16 di Piero Panzanaro. 


Le formazioni giovanili della Juventus sono pronte a ripartire. Il countdown per l’inizio della nuova stagione è ormai agli sgoccioli. Si parte lunedì 26 luglio con il raduno dell’Under 19. Sulla panchina della Primavera bianconera siederà ancora mister Andrea Bonatti, determinato a migliorare la già positiva stagione passata per puntare a fregiarsi di un tricolore assente a Vinovo da ben 15 anni. Lo staff del tecnico ex Lazio e Salernitana sarà composto dal vice Edoardo Sacchini, i preparatori atletici Ivan Teoli e Stefano Vetri e dall’allenatore dei portieri Daniele Borri. 

Una settimana più tardi riprenderanno invece i lavori dell’Under 17. Il 6 agosto la squadra di Francesco Pedone si riunirà con buoni presupposti, successivamente al mancato accesso alle fasi finali del torneo concluso un paio di mesi fa. Il tecnico verrà affiancato in panchina dal vice Marco Pecorari, nome non nuovo all’ambiente bianconero, per via dei suoi trascorsi da calciatore nella cantera della “Vecchia Signora”, ora pronto a ritornare alla base dopo oltre 400 presenza tra i professionisti e una carriera da allenatore tra Arezzo, Lucento, Chieri e, per ultima, l’esperienza in Sisport. Completano lo staff il preparatore atletico Alessandro Giacosa e quello dei portieri Pietro Pipolo. 

A catena ritorneranno in campo le altre compagini giovanili bianconere. Il 7 agosto mister Piero Panzanaro getterà le basi per la stagione dell’Under 16, nell’anno passato impegnata perlopiù in match amichevoli, per via della mancata ripresa del campionato di categoria. Tra i suoi collaboratori ci sarà spazio per un nome nuovo, quello di Andrea De Martini, reduce da un’esperienza triennale nel settore giovanile del Torino. Il preparatore atletico sarà Samuele Callegaro e l’allenatore dei portieri Stefano Baroncini. 

Cambio alla guida per quanto riguarda invece la Juventus Under 15. La ripresa è fissata per l’8 agosto e non vedrà la presenza di mister Corrado Grabbi, passato al timone dell’Under 14. Il percorso dei 2007 verrà infatti continuato da Marcello Benesperi. Nel suo staff eserciterà da secondo Claudio Grauso, Eugenio Gastaldi da preparatore atletico e Luca Squinzani come allenatore dei portieri. 

COMUNICATO UFFICIALE- Novara escluso dal calcio professionistico. Il comunicato ufficiale della FIGC


Dieci anni fa la gioia più grande. Il Novara di Attilio Tesser batteva, in un Piola più azzurro che mai, il Padova per 2-0 e conquistava la Serie A dopo ben 55 anni di assenza. Che dire… più che un decennio sembrano essere passate ere geologiche. Ad oggi, infatti, il Novara è quasi a tutti gli effetti una società dilettantistica. In 113 anni di storia non era mai successo. Nessuna retrocessione dai campionati pro, nessun fallimento. Un vanto, infangato in pochi mesi di presidenza Pavanati, il quale aveva preso il posto a sua volta della mai amata famiglia Rullo. Non è bastato il ricorso presentato nella giornata di martedì 13 dal club: il Consiglio federale ha respinto il disperato tentativo e ora c’è da appellarsi ad un’ultima remota speranza. Il motivo dell’esclusione dalla prossima Serie C? Beh, ha del clamoroso. La Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) sostiene che la società non abbia rispettato tutte le norme per la partecipazione al torneo. Le perplessità dell’ente derivano sulle modalità attraverso cui la nuova società abbia versato i contributi Inps e Irpef. Immediate le scuse della società, la quale si appella ad un peccato di inesperienza. Essi avrebbero infatti agito secondo pratiche erariali e industriali, ma non utili all’iscrizione di un club di calcio in un campionato professionistico. I pagamenti sostengono siano stati riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate ed effettuati tra il 27 e il 28 giugno. 
Il Novara presenterà ricorso al Collegio di garanzia del Coni, con l’obiettivo di stravolgere una sentenza che ha del drammatico alla luce (poca in questa faccenda) dell’importanza di una società storica sia per quanto riguarda il calcio piemontese che nazionale. La sentenza giungerà tra il 23 e il 27 luglio, ovvero il giorno della composizione ufficiale dei gironi di Serie C. Intanto tra ieri e oggi non è mancata la voce profondamente delusa dei supporters azzurri. Numerosi tifosi si sono presentati a Novarello per confrontarsi con il presidente Pavanati e altri membri della dirigenza, divisi da una barriera umana di poliziotti, e manifestare il loro malcontento, dettato da una situazione volta a infangare un percorso lungo 113 anni. 

Questo il Comunicato Ufficiale rilasciato in merito dalla FIGC nella giornata odierna: 
“La Co.Vi.So.C., nella riunione del 7 e 8 luglio 2021, esaminata la documentazione prodotta da codesta Società e tenuto conto di quanto certificato dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, ha rilevato il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico-finanziari previsti per l’ottenimento della Licenza Nazionale ai fini dell’ammissione al Campionato di Serie C 2021/2022, di cui al Titolo I) del Comunicato Ufficiale n. 253/A del 21 maggio 2021. Nello specifico, la Co.Vi.So.C. ha riscontrato i seguenti inadempimenti: - omesso versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di novembre e dicembre 2020 e di gennaio e febbraio 2021, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento e, inter alia, è avvenuta in parte, in data 29 e 30 giugno 2021, e quindi oltre il termine perentorio prescritto dalla disciplina di riferimento fissato al 28 giugno 2021; - omesso versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti, per le menzionate mensilità di novembre e dicembre 2020 e di gennaio e febbraio 2021, alle altre figure previste dal Sistema delle Licenze Nazionali. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento; - omesso versamento dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di febbraio, marzo, aprile e maggio 2021, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento e, inter alia, è avvenuta in parte, in data 29 giugno 2021, e quindi oltre il termine perentorio prescritto dalla disciplina di riferimento fissato al 28 giugno 2021; - omesso versamento dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di febbraio, marzo, aprile e maggio 2021, alle altre figure previste dal Sistema delle Licenze Nazionali. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento - tenuto conto che, sulla scorta del suddetto parere che costituisce parte integrante del presente provvedimento, la società NOVARA CALCIO S.p.A. non ha soddisfatto tutte le condizioni e i requisiti richiesti per l’ottenimento della Licenza Nazionale per la stagione sportiva 2021/2022, ai fini dell’ammissione al campionato di competenza; - su proposta del Presidente Federale, visti l’articolo 12 della legge n. 23 marzo 1981, n. 91 e gli artt. 3, 8 e 27 dello Statuto Federale h a d e l i b e r a t o di respingere il ricorso della società NOVARA CALCIO S.p.A. e per l’effetto di non concedere alla medesima società la Licenza Nazionale 2021/2022, con conseguente non ammissione della stessa al Campionato di Serie C 2021/2022. Il presente provvedimento è impugnabile con ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI - Sezione sulle competizioni professionistiche - da proporsi nei termini e con le modalità previsti dall’apposito Regolamento, emanato dal CONI, con deliberazione n. 1667 del Consiglio Nazionale del 2 luglio 2020 e pubblicato sul sito del CONI"

Ora sarà curioso capire quali saranno i risvolti di questa discesa nel dilettantismo nell’ambito delle compagini giovanili del club azzurro. E pensare che neanche un mese fa il presidente Pavanati aveva manifestato la volontà di rimanere il minor tempo possibile in Serie C. Missione tristemente compiuta…

 

CERRI RITORNA IN GRIGIO – Sarà l’ex collaboratore di Paquale Sensibile a sostituire Nereo Omero


L’Alessandria ufficializza sul proprio sito ufficiale la nomina a responsabile del settore giovanile di Massimo Cerri. Sarà lui a sostituire Nereo Omero. Nelle ultime stagioni ha lavorato come direttore sportivo di Monopoli e Catanzaro ed è stato accostato nei giorni precedenti al Novara. Cerri ha però deciso di ritornare all’Alessandria, dove ha già lavorato tra il 2017 al 2019 come componente dello staff dell’ex ds mandrogno Pasquale Sensibile.
Questo le parole di benvenuto dell’Alessandria: 

“Un gradito ritorno in Grigio: da oggi Massimo Cerri è il nuovo responsabile del settore giovanile della società. A lui un affettuoso bentornato con gli auguri di buon lavoro”.

 

COPPITELLI CONFERMATO - Trovata l'intesa tra l'allenatore romano e Ludergnani: si prosegue per un'altra annata


Federico Coppitelli resta alla guida del Torino Primavera anche nella prossima stagione. A confermarlo è la stessa società granata con un post sul suo profilo Twitter, con tanto di fotografia raffigurante la stretta di mano tra il nuovo responsabile del settore giovanile Ruggero Ludergnani e l'allenatore classe '84, già capace di conquistare nella precedente esperienza torinese una Coppa Italia e una Supercoppa Primavera. Contratto fino al 30 giugno 2022 per Coppitelli, subentrato in questa stagione a Marcello Cottafava, in una situazione critica di classifica per poi condurre i suoi a un'insperata salvezza raggiunta nell'ultimo turno del torneo.

OCCASIONE IN PRIMA SQUADRA– Ivan Juric chiama Sava, Celesia e Karamoko per la ripresa degli allenamenti al Filadelfia. A loro si aggiunge il 2003 Lorenzo Chiarlone


Nuovo inizio per il Torino. Quest’oggi partirà ufficialmente la stagione dei granata di Ivan Juric. L'ex tecnico dell'Hellas Verona ha nella giornata di ieri diramato le convocazioni per la ripresa degli allenamenti al Filadelfia. Tra i giocatori su cui potrà fare affidamento ritroviamo tre ex giocatori della Primavera granata e inaspettatamente il baby classe 2003 Lorenzo Chiarlone. 
Razvan Sava, Christian Celesia e Ibrahim Karamoko sono reduci da un'annata complicata in campionato, che li ha visti salvarsi nell'ultimo turno grazie anche all'apporto di Federico Coppitelli, subentrato a stagione in corso a Marcello Cottafava. Per Sava la promozione in prima squadra arriva dopo un primo anno in granata connotato da qualche alto e basso: 46 reti subite in 27 partite, a dimostrazione della non imperforabile difesa dei torelli, il cui pilastro è Christian Celesia, anch'esso agli ordini del tecnico croato. Il centrale difensivo ha trascorso l'intera formazione calcistica in granata per poi avere l'onore nell'agosto dell'anno passato di esordire in massima serie nel match terminato 1-1 con il Bologna. Nell'ultima stagione in Primavera è stato impiegato in 28 occasioni realizzando una rete di testa nella sconfitta casalinga con la Lazio. In attacco figura invece Ibrahim Karamoko, reduce da un'annata dI alti e bassi. Il suo apporto è stato fondamentale per condurre i ragazzi di Coppitelli alla tanto ambita permanenza in Primavera 1. Non è infatti da trascurare il bottino dell'ivoriano ex Chievo, capace di andare in gol in 5 occasioni su 17 presenze. Appunto quest'ultime hanno influito non poco sull'economia della rosa. La rissa che l'ha visto protagonista in negativo nella gara casalinga con la Fiorentina del 20 febbraio, l'ha costretto infatti a stare lontano dai campi fino al 1° maggio, in occasione della trasferta di Ascoli. Dopodichè le sue prestazioni sono stato notevoli e pareva abbastanza evidente come c'entrasse poco con la categoria. 
Oltre ai tre Primavera, a sorpresa Ivan Juric inserisce tra i convocati Lorenzo Chiarlone, pilastro nell'ultima stagione dell'Under 18 granata di Franco Semioli. Difensore centrale classe 2003, ha disputato l'ultima annata in granata in prestito dalla Sampdoria, squadra della sua città natale. Semioli lo ha impiegato in 16 uscite, rispondendo quasi sempre con prestazioni di alto livello. Ad oggi è un giocatore del Torino a tutti gli effetti.


 

SETTORE GIOVANILE ALESSANDRIA – L’Alessandria ringrazia Omero, in una nota ufficiale, per i cinque passati insieme. Prenderà Bava il suo posto?


Nereo Omero non sarà più il responsabile del settore giovanile dell’Alessandria. Il 30 giugno si è interrotta infatti un’esperienza durata ben cinque stagioni, caratterizzata da grandi successi e da un lavoro improntato su una linea tecnica condivisa. Tanti i giocatori lanciati in prima squadra, grazie all’operato dell’ex Brescia e Milan. Chissà quali saranno le nuove sfide che interesseranno il futuro di Omero. Intanto la società alessandrina lo saluta con una nota sul proprio sito ufficiale: 


“Con il 30 giugno 2021 Nereo Omero ha concluso la sua felice esperienza alla guida del nostro settore giovanile. L’ambizione di confrontarsi con nuove sfide lo ha portato a vivere una nuova vicenda professionale che, ne siamo certi, si rivelerà positiva e gratificante. All’Alessandria che lo saluta con affetto e gratitudine resta la consapevolezza di aver condiviso con lui un percorso importante di crescita tecnica e gestionale che si rivelerà fondamentale negli anni a venire per tutto il settore giovanile. A Nereo, da tutti noi, l’abbraccio forte e l’augurio di un felice proseguimento del proprio lavoro” 


L’addio di Omero porta così a interrogarsi su chi continuerà la strada tracciata dall’ex responsabile del settore giovanile. Un nome caldo in questi giorni è quello di Massimo Bava, appena allontanato dal Torino dopo una vera e propria rivoluzione che ha interessato i quadri dirigenziali del club granata. Sarebbe il profilo perfetto per i grigi, la cui prima squadra giocherà nella prossima stagione in Serie B. Un risultato frutto della scelta azzeccata di affidare la panchina a Moreno Longo, il quale ha già collaborato con Bava all’epoca della Primavera. La coppia riuscì, tra l’altro, a conquistare uno scudetto che mancava ai granata dal 1992. 

LUDERGNANI AL TORINO – Il Torino comunica nella giornata di ieri l’ufficialità della firma di Ruggero Ludergnani come responsabile del settore giovanile. Prenderà il posto di Massimo Bava, vittima anch’esso del terremoto che ha visto fare i bagagli anche Antonio Comi e Vincenzo D’Ambrosio


"Ludergnani, classe 1986, laureato in economia, dal 2014 ha ricoperto il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile della S.P.A.L., contribuendo alla crescita esponenziale di quel vivaio che oggi fa parte delle realtà più importanti del calcio italiano, come dimostrano anche i risultati di questa stagione. Il Torino Football Club accoglie Ludergnani con un cordiale benvenuto: buon lavoro, sempre Forza Toro!". 

Questa la nota ufficiale rilasciata nella giornata di ieri dal Torino per annunciare l’approdo in granata del nuovo responsabile del settore giovanile Ruggero Ludergnani. È lui il profilo scelto dal direttore sportivo Davide Vagnati per sostituire Massimo Bava, al centro del terremoto dirigenziale di Via dell’Arcivescovado ,che ha visto saltare le teste anche del direttore generale Antonio Comi e del segretario del vivaio Vincenzo D’Ambrosio.  

Ludergnani ha assunto per sette anni, tra il 2014 e il 2021, la medesima mansione nell’organigramma della Spal, raggiungendo risultati degni di nota. Classe ’86, laureato in economia, prima di accasarsi a Ferrara ha lavorato come Agente Fifa, per poi iniziare la carriera da direttore sportivo nelle serie dilettantistiche fino al grande passo nel calcio professionistico. Il suo lavoro si caratterizza per una coerenza stilistica e di gioco improntata su tutte le formazioni del settore giovanile e sulla ricerca della qualità, la quale ha condotto negli ultimi anni a grandi risultati in particolare della Primavera spallina. La squadra allenata da Giuseppe Scurto, ha saputo infatti togliersi in questa stagione, in cui partiva da neopromossa, diverse soddisfazioni, tanto da condurla a sfiorare i play-off. 

Già agli albori della scorsa stagione il nome di Ludergnani venne accostato al Torino. Davide Vagnati optò per la sicurezza dell’esperienza di Massimo Bava, in un periodo fin troppo ristretto per quanto riguarda la realizzazione di una squadra competitiva. Oggi, il nuovo responsabile del settore giovanile dovrà sciogliere alcune questioni per la prossima stagione. Come riporta Toro News, Federico Coppitelli dovrebbe essere confermato alla guida dei torelli. Tra i due è previsto un colloquio che darà indicazioni più precise sui presupposti per il futuro. Molto probabilmente il Toro accoglierà una sua vecchia conoscenza, cioè Claudio Rivalta, in granata da giocatore tra il 2009 e il 2011, recentemente alla guida dell’Under 15 e 16 spallina. Ancora incerto il futuro degli altri allenatori delle compagini giovanili granata. 

 

QUARTI DI FINALE – La Juventus di Andrea Bonatti chiude la stagione con un terzo posto in regular season e  l’eliminazione ai quarti di play-off ad opera dell’Empoli. Non basta la rete di Mulazzi del 24’, i toscani si impongono per 1-2 grazie alle reti di Ekong e Bozhanaj. 


La Juventus dice addio al sogno scudetto dopo una sola gara di play-off. Al "Ricci" di Sassuolo, l’Empoli rompe i favori del pronostico e vince 1-2 contro i ragazzi di Andrea Bonatti. Una vittoria tutto sommato merita che porterà i toscani a disputare la semifinale contro l’Inter. Le prime battute del match vedono una Juventus subito aggressiva nel pressing e molto attenta a chiudere le linee di passaggio avversarie. Le transizioni dei bianconeri portano a due occasioni succulenti, con la seconda culminata con l’ammonizione per simulazione di Mulazzi, su un contatto dubbio in area empolese. Il dominio tecnico ed emotivo dei bianconeri ha però breve durata. L’Empoli si fa sentire nei duelli a centrocampo e mostra solidità difensiva; gioca fra le linee come al 6’ con un’azione che porta a un tocco dolce verso l’area di rigore in cui arriva a rimorchio Belardinelli che calcia al volo e colpisce l’esterno della rete. L’Empoli verso il quarto d’ora di gioco prende ufficialmente le redini del match e crea occasioni importanti. Al 21’ Garofani si supera sul sinistro di Fazzini diretto sul primo palo e spedisce in corner. Evento premonitore del vantaggio empolese di due giri di lancette più tardi: corner per i toscani da destra che scaturisce un campanile su cui Siniega e più lesto dei difensori avversari nello staccare di testa ma è ancora Garofani a sbarrargli la strada con un intervento di puro istinto che involontariamente serve Ekong, il quale deve soltanto spingere in rete con una capocciata. Vantaggio Empoli dalla durata al limite dell’effimero. Sul capovolgimento di fronte la Juventus rimette i conti in pari con Mulazzi che dal vertice mancino dell’area di rigore scocca un destro che genera la risposta incerta di Hvalic, inutile però ad evitare il gol dell’1-1. La gara è destinata così ad aumentare di ritmo. La Juventus continua a sparare da fuori, ma questa volta Hvalic ha più di qualcosa da farsi perdonare agli occhi dei compagni e non incappa in altre risposte rivedibili. I bianconeri provano a costruirsi un finale di tempo a proprio favore, ma è l’Empoli a creare un altro brivido al 34’ con un'altra conclusione di testa di Siniega, il quale tutto solo spedisce il pallone di poco a lato. La Juventus non è però da meno a creare occasioni degne di nota. Al 37’ Miretti serve in verticale con ottimo tempismo Nikola Sekulov, sul filo del fuorigioco, che conduce palla in area di rigore fino ad anticipare l’uscita di Hvalic con una conclusione di destro che si stampa sulla traversa. I bianconeri non si demoralizzano e costruiscono dal basso manovre interessanti che si sviluppano principalmente nelle zone centrali del campo, grazie alla dinamicità di Soulè e Miretti. Sul gong della prima frazione l’Empoli cerca l’assalto da una rimessa laterale battuta sull’out di destra in cui Belardinelli spizza per Lipari che da pochi passi tira di mancino, ma il suo tentativo finisce sul fondo. Nel secondo tempo l’Empoli sembra più sicuro di sé rispetto agli avversari. Dopo due minuti Asllani ci prova dalla trequarti bianconera e pareggia il conto delle traverse. La Juventus tenta di agire ancora in ripartenza, ma sono ancora i toscani a rendersi pericolosi al 55’ con un tiro al volo di Lipari che di poco non inquadra lo specchio della porta. I bianconeri provano ad abbassare i ritmi, a far valere il vantaggio del miglior piazzamento attraverso il possesso palla. I ragazzi di Bonatti devono fare i conti con la variabile sostituzioni che in occasione del match odierno avranno un peso non da poco. Non a caso sarà infatti il neo entrato Bozhanaj al 68’ a siglare il gol dell’1-2 empolese dopo un servizio dalla fascia destra: l’attaccante albanese controlla e con il destro trova l’angolino basso sul secondo palo, coadiuvato dalla deviazione sfortunata di De Winter, e batte Garofani. L’Empoli sembra averne di più, ma la Juve è ancora viva e va vicina al gol al 79’ con Leo che si immola in una conclusione di destro che si stampa sul palo, successivamente a una parata di Hvalic su un tiro di Iling. Bonatti manda in campo l’artiglieria pesante. Chiama dalla panchina Chibozo, Da Graca, Cerri, Bonetti e Sekularac, tutti insieme a condividere le zone di campo. Buscè sembra però averci visto più lungo di Bonatti, con un ancora pericoloso Bozhanaj, il quale all’87’ arriva solo al limite dell’area e prova a piazzare il pallone col destro e sfiora di pochissimo il secondo palo. La Juventus tenta un forcing disperato che produrrà una sola conclusione nei sei minuti di recupero, tra l’altro velleitaria con Bonetti che prova a sorprendere Hvalic sul primo palo con un tiro dalla distanza che è destinato sul fondo. Al triplice fischio si interrompe con tanto rammarico la stagione della Juventus. L’Empoli ottiene un clamoroso successo per 1-2 che la conduce a giocarsi la semifinale contro l’Inter. 


JUVENTUS-EMPOLI 1-2
RETI: pt 22’ Ekong (E), pt 24’ Mulazzi (J), st 23’ Bozhanaj (E)
JUVENTUS: Garofani; Leo, De Winter, Nzouango, Mulazzi; Soulè (st 39’ Da Graca), Omic (st 25’ Chibozo), Turicchia (st 30’ Bonetti), Iling (st 39’ Cerri), Miretti, Sekulov (st 39’ Sekularac). A disp. Senko, Raina, Riccio, Sekularac, Hasa, Dellavalle, Rouhi, Doratiotto. All. Bonatti
EMPOLI: Hvalic; Donati, Siniega, Fradella (st 1’ Pezzola), Rizza, Belardinelli (st 37’ Martini), Asllani, Fazzini (st 22’ Degli Innocenti), Lipari (st 22’ Bozhanaj), Baldanzi, Ekong (st 42’ Rossi). A disp. Biagini, Toccafondi, Indragoli, Morelli, Sidibe, Manfredi, Lombardi. All. Buscè