Giovedì, 26 Dicembre 2024
Daniele Pallante

Daniele Pallante

SCENARI - Alberto Gusella, che potrebbe assumere in prima persona la carica di presidente, ha chiuso con Fabio Nisticò come allenatore della serie D: vuol dire che la società è sicura di continuare a giocare a Chieri. Ancora incertezza, invece, nelle giovanili: tra i nomi nuovi per il Torino, ci sono Cerutti, Canavese e altri ex Sisport come Stefano Falbo e Matteo Saglietti


Schiarite all’orizzonte sul fronte del Chieri. Per avere tutte le conferme ufficiali bisognerà aspettare la conferenza stampa prevista per la fine della prossima settimana, quando verrà ufficializzato il passaggio di proprietà da Stefano Sorrentino alla nuova cordata, di cui fanno parte Marco Palmiere, Claudio Bello e Alberto Gusella, già operativo dal punto di vista sportivo ma non solo: l’ex direttore sportivo di Chisola e Pro Vercelli è tra i principali candidati a rivestire in prima persona la carica di presidente.

Intanto la foto con la stretta di mano tra Gusella e Fabio Nisticò fa capire in modo inequivocabile (anche se, ancora una volta, l’ufficialità arriverà in settimana) chi sarà il nuovo allenatore della serie D. Una scelta di alto profilo che fa capire tante altre cose, in primis che il Chieri continuerà a giocare a Chieri. Il discorso è sempre lo stesso: in attesa dei comunicati ufficiali, trapela in modo ormai chiaro che il Rosato continuerà ad essere la casa del settore giovanile e della scuola calcio, così come la serie D continuerà a giocare allo stadio. Chiudere il calcio a Chieri, soprattutto per le famiglie dei più piccoli, sarebbe stato un disastro cui evidentemente nessuno, anche a livello amministrativo, ha voluto andare incontro.

Ancora nebulosa, invece, la situazione del settore giovanile e della scuola calcio, perché per i responsabili designati per la prossima stagione - ovvero Omar Cerutti e Andrea Canavese - si è aperta una strada alternativa molto importante, quella che porta al Torino.

CAPITOLO TORINO

Qui si apre un altro capitolo che terrà banco per le prossime settimane, ovvero come si strutturerà l’attività di base della società granata dopo il passaggio epocale dalla gestione di Silvano Benedetti a quella di Corrado Buonagrazia. Anche in questo caso è d’obbligo una premessa: Buonagrazia finirà la sua collaborazione con l’Alessandria il 30 giugno e solo dal 1° luglio assumerà ufficialmente la carica di responsabile della scuola calcio, in una struttura dirigenziale che vede Ruggero Ludergnani responsabile del settore giovanile (ormai scongiurate le sirene del Bologna) e Francesco Musumeci responsabile scouting per il Piemonte.

Di nomi ne circolano tantissimi, tutti con un minimo comun denominatore: il bianconero, dovuto alle esperienze con J Stars, Sisport o direttamente Juventus. Quella è l’origine di Corrado Buonagrazia, da lì potrebbero arrivare i suoi nuovi collaboratori. Tra tante ipotesi anche fantasiose (vedi Davide Bellotto, che rimarrà sicuramente alla Juventus), più concrete le piste che portano a Stefano Falbo, ormai ex coordinatore tecnico della Sisport, e Matteo Saglietti, che alla Sisport allenava l’Under 14 e potrebbe prendere una squadra di scuola calcio. L’alternativa a Falbo, in un ruolo che potrebbe essere coordinatore dell’area tecnica, è proprio Omar Cerutti, mentre anche Andrea Canavese potrebbe entrare nella squadra degli istruttori. Una rosa di nomi da cui uscirà chi, nella prossima stagione, indosserà la maglia granata.

ATTIVITÀ DI BASE - Assegnati i riconoscimenti in una serata di festa per tutto il calcio di base italiano, la cerimonia si è svolta al PalaTerme di Montecatini. Il presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci: "In queste occasioni emergono i veri valori dello sport". Il coordinatore regionale Luciano Loparco ha premiato Piercesare Uras, direttore generale del Gassinosanraffaele, per il "progetto che prevede 5 borse di studio destinate agli atleti tesserati per il club nel corso della stagione sportiva 2022/23". L'IIS Majorana Marro di Moncalieri premiato per il miglior progetto di sviluppo calcio nella scuola


Si è celebrata ieri, sabato 17 giugno, al PalaTerme di Montecatini, una serata di festa per tutto il calcio giovanile italiano. Nello stesso giorno in cui ha preso il via, al Centro Tecnico FIGC di Coverciano, il 'Grassroots Festival', grande evento di chiusura della stagione dell'attività calcistica di base, sono stati infatti assegnati i 'Grassroots Awards 2022/23', che hanno premiato i migliori progetti, le migliori iniziative, oltre ai club e ai singoli personaggi che si sono particolarmente distinti per la loro attività nell'ambito del calcio giovanile.

A introdurre la cerimonia di premiazione, il discorso del presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci: "Essere qui, tutti insieme, è una grande emozione - ha detto Tisci - e proprio in eventi come questi, che voi ragazzi ricorderete per tutta la vita, emergono i veri valori dello sport. Il messaggio è: bisogna vivere il calcio come fattore educativo e, al tempo stesso, come grande divertimento". "Siamo particolarmente contenti di assegnare i 'Grassroots Awards' - ha aggiunto il segretario generale SGS, Vito Di Gioia -  per dare la misura del grande lavoro svolto in ogni regione d’Italia e anche perché gli 11 vincitori, a partire dal prossimo settembre, saranno in lizza per i premi internazionali dati dall'UEFA.  

Ecco l'elenco completo e dettagliato degli 11 premi assegnati


1 - Miglior Grassroots club

Vince: USD GassinoSanRaffaele (Piemonte Valle d'Aosta)

Il club, sede di uno dei primi Centri Federali Territoriali italiani, è un punto di riferimento consolidato a livello locale, anche per il livello delle proprie strutture (sportive e non), che spesso sono messe a disposizione di eventi FIGC. Tra le diverse attività, ha implementato un progetto che prevede 5 borse di studio destinate agli atleti tesserati per il club nel corso della stagione sportiva 2022/23, nelle categorie U19 – U17- U16 – U15 – U14. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale del Piemonte, Luciano Loparco, a Pier Cesare Uras, direttore generale del club: "Provo tanta emozione a essere qui - ha dichiarato - perché vuol dire che è stato riconosciuto il lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni".


2 - Miglior progetto su calcio e partecipazione

Vince: Felsina SSD ARL (Emilia Romagna)

La Felsina ha promosso un progetto per il calcio di base, denominato 'un 10 in campo', fondato sull'affermazione di valori importanti in campo e fuori, quali l'educazione, la condivisione e l'impegno scolastico. A tal proposito, ha istituito delle borse di studio annuali per i giovani atleti del club: in totale, le borse di studio assegnate fino a oggi sono 24. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale dell'Emilia Romagna, Massimiliano Rizzello, al presidente del club, Alberto Verni, che ha dichiarato: "Siamo una piccola società dilettantistica: i grandi interessi economici del calcio professionistico non ci riguardano. A noi interessa l’attività di base, rivolta soprattutto ai giovani: armati di sano realismo, lavoriamo giorno dopo giorno, con passione e ardore". 


3 - Miglior progetto su calcio e disabilità

Vince: ASD Quartotempo Firenze - Tutti possono giocare (Toscana)

Il club ha creato una collaudata struttura per rendere più agevole la pratica sportiva alle persone disabili. Con l'ausilio della propria equipe multidisciplinare, è in prima linea nel calcio per chi ha problemi cognitivo-relazionali e nel cosiddetto calcio 'integrato', che vede giocare insieme atleti disabili e non, in un'ottica di inclusione e di diffusione di una cultura della diversità. A consegnare il premio, il coordinatore regionale della Toscana, Enrico Gabbrielli. A riceverlo, Iacopo Fossi, tra i fondatori di Quartotempo: "Siamo partiti 15 anni fa, con l'idea di capire quali fossero i bisogni della nostra comunità - ha dichiarato - e di organizzarsi di conseguenza. Il nostro non è un lavoro semplice e va affrontato con l'ausilio di professionalità adeguate. Ai nostri atleti noi vogliamo far capire che si può vincere ma anche perdere e che l'avversario è un compagno di gioco". 


4 - Miglior progetto su calcio e sciale

Vince: SSD ARL - Miracoli Football Club - Calciosociale (Lazio)

Calciosociale nasce nel 2005 come società sportiva dilettantistica che opera in contesti giovanili difficili, proponendo un'attività educativa che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia. Nel 2009, grazie all’impegno di volontari, istituzioni, aziende e cittadini, nasce il 'Campo dei Miracoli – Valentina Venanzi', prima sede di Calciosociale in Italia, un centro sportivo aperto a tutti nel quartiere di Corviale, periferia sud-ovest di Roma. Oggi le attività di Calciosociale sono presenti in altre 5 città italiane. Il premio, consegnato dalla coordinatrice regionale del Lazio, Diana Bellucci, è stato ricevuto da Natalia Pane, la presidente del club, che ha dichiarato: "Per prima cosa voglio dire grazie alla FIGC, che ci ha aiutato nei momenti di difficoltà. Noi facciamo una proposta di calcio legata al territorio, in una zona problematica di Roma. Ci muoviamo ad ampio raggio, tra sport e sociale, per crescere insieme". 


5 - Miglior progetto di sviluppo calcio a cinque

Vince: ASD Monastir Kosmoto (Sardegna)

Si tratta dell’unica società sarda che partecipa al massimo campionato italiano di serie A. Svolge attività di calcio a 5 e calcio a 11, dall'attività di base alle prime squadre. Nelle categorie giovanili, l'obiettivo è la formazione, con l’obiettivo di permettere ai ragazzi di acquisire un bagaglio più ampio possibile integrando le due discipline. Per questo motivo i gruppi U13, U15, U17, partecipano sia ai campionati di futsal sia a quelli di Calcio a 11. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale della Sardegna, Fabrizio D’Elia, a due tecnici del club, Giorgio Mascia e Andrea Barbarossa: "Ci piace l'idea di spaziare dal calcio a 5 al calcio a 11 - hanno dichiarato - e in particolare ci sta a cuore lo sviluppo del futsal, che è in grande crescita e, a nostro parere, avrà in futuro un successo sempre crescente".   


6 - Miglior progetto di sviluppo calcio femminile

Vince: SSD ARL Women Lecce (Puglia)

Il club nasce nel 2000 e fin da subito si contraddistingue per la promozione e lo sviluppo del calcio femminile nei quartieri difficili della città. Dal 2016 nasce l’attuale Scuola Calcio, che oggi ha all’attivo più di 130 iscritte ed è attivissimo a livello giovanile. Dalla sua nascita ha avviato vari progetti con le scuole di ogni ordine e grado del territorio salentino. Ha ideato inoltre un concorso per l’assegnazione di borse di studio per meriti scolastici e sportivi e altri premi che permettono alle ragazze con meno possibilità economiche di frequentare gratuitamente la Scuola Calcio. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale della Puglia, Antonio Quarto, a Vera Indino (tecnico della prima squadra e responsabile del settore giovanile del club) e Serena D'Amico, capitano del Lecce Women: "Siamo onorate di essere qui - hanno dichiarato - e felici di aver dimostrato che anche al Sud d'Italia, si può fare calcio femminile con ottimi risultati".   


 7 - Miglior progetto di sviluppo calcio nella scuola

Vince: IIS Majorana Marro Moncalieri - Calcinsieme (Piemonte Valle d'Aosta)

Il progetto, sperimentato presso l’IIS Majorana Marro di Moncalieri, in provincia di Torino, per studenti e studentesse che presentano disabilità di tipo prevalentemente intellettivo, mira a favorire l’integrazione attiva dei ragazzi con difficoltà motorie e cognitive, attraverso l’uso della palla e la funzione di supporto ricevuta da parte dei compagni di classe. L'attività viene dunque svolta all'interno dell'organizzazione scolastica. A consegnare il premio, il coordinatore regionale del Piemonte, Luciano Lo Parco. A riceverlo, un'insegnante dell'istituto, Nives Scorrano, che ha dichiarato: "Siamo particolarmente fieri di aver dato un supporto agli alunni che hanno disabilità intellettive: essere qui mi dà una grande emozione, sono da sola, ma nella nostra scuola conta molto il gioco di squadra".


8 - Premio ‘Green Card’

Vince: Nicola Nardo - SSD Ponte San Nicolò (Veneto)

Nicola Nardo, portiere degli Allievi della Società Ponte San Nicolò (in provincia di Padova), durante una partita, accortosi che sugli spalti gli animi dei genitori si erano surriscaldati - tanto che qualcuno era passato al contatto fisico - ha preso in mano il pallone, si è avvicinato alla tribuna e si è rivolto a tutti i genitori invitandoli a guardare la partita e ad applaudire i ragazzi che volevano solo divertirsi giocando a calcio. Il coordinatore regionale del Veneto, Valter Bedin, ha premiato Nicola, che ha dichiarato: "Quando ho parlato alle persone che erano sugli spalti, ho detto loro: 'Basta, state zitti. Lasciateci giocare'. Sono convinto che nel calcio ci sia bisogno di un tifo 'positivo', che non crei ulteriori tensioni. Il calcio deve essere passione e divertimento, va vissuto con gioia". 


9 - Premio ‘Empowerment femminile Danone’

Vince: Maria Iole Volpi (Lazio)

Maria Iole Volpi, centrocampista dell'Atletico San Lorenzo e allenatrice della Liberi Nantes femminile e responsabile attività di base della AS Roma, è stata protagonista nella finale internazionale della Danone Nations Cup del 2017. La squadra ha rappresentato l’Italia nelle finali di Parigi: era composta da sole calciatrici, che hanno disputato il torneo giocando contro squadre composte da calciatori. Con la sua leadership ha promosso e sensibilizzato l’apertura del torneo internazionale alle ragazze, cosa che si è verificata nella stagione successiva. Il premio è stato consegnato da Camilla Nascimben, rappresentante della Danone, a Maria Iole, che ha detto: "Quando giocavo ho avuto la fortuna di avere il supporto dei miei genitori, che da Rieti mi accompagnavano a Roma. Sono poi riuscita a diventare allenatrice e coordinatrice, ma - soprattutto - ho coronato il sogno che avevo da bambina: diventare una calciatrice. Alla stregua di ogni bambino che sogna di diventare un calciatore".


10 - Premio ‘Grassroots Leader’

Vince: Andrea Bonfiglio (Toscana)

Oltre alle riconosciute qualità di formatore e tecnico, Bonfiglio si è distinto in campo sociale, promuovendo azioni di lotta al razzismo e alle discriminazioni, come esempio positivo verso i minori e verso gli adulti. Nel corso della sua carriera, si è fatto promotore di una serie di iniziative legate al mondo dell’inclusione, del rispetto, dell’integrazione. Tra le tante, ricordiamo 'No Racism Lab – Laboratorio antirazzismo', 'Un calcio al bullismo', 'Social Board', 'Progetto Biblioteca sportiva'. Ha consegnato il premio il coordinatore regionale della Toscana, Enrico Gabbrielli. Bonfiglio ha dichiarato: "Bisogna partire da questo presupposto: non tutti i ragazzi che giocano a calcio diventeranno poi dei professionisti. Ma, giocando, sono tutti inseriti nella società civile. Le nostre iniziative a sfondo sociale vogliono dare degli input positivi a livello educativo". 


11 - Miglior club professionistico impegnato nell’attività Grassroots

Vince: US Ancona SRL (Marche)

L’US Ancona rinasce nell’estate del 2021. Mantenendo la propria identità di società attenta ai valori del calcio di base, ha sviluppato il settore giovanile dalla Primavera all’Under 6. Diverse le iniziative di solidarietà e beneficenza: dalla presenza dei tecnici del settore giovanile a sostegno degli alluvionati della Valle del Misa, alla giornata contro il bullismo, alla giornata contro la violenza sulle donne, al sostegno a favore della Lega del Filo d’oro. Da segnalare anche la partecipazione al torneo 'Integration League', progetto riservato a rifugiati integrati in Italia. Il coordinatore regionale delle Marche, Floriano Marziali, ha consegnato il premio ad Alberto Virgili, direttore tecnico del settore giovanile dell'Ancona, che ha dichiarato: "Grazie alla FIGC e a tutte le persone appartenenti al nostro club che sono venute con noi a Montecatini. Sono loro i primi artefici di tutte le nostre iniziative". 

Fonte: www.figc.it

ATTIVITÀ DI BASE - Assegnati i riconoscimenti in una serata di festa per tutto il calcio di base italiano, la cerimonia si è svolta al PalaTerme di Montecatini. Il presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci: "In queste occasioni emergono i veri valori dello sport". Il coordinatore regionale Luciano Loparco ha premiato Piercesare Uras, direttore generale del Gassinosanraffaele, per il "progetto che prevede 5 borse di studio destinate agli atleti tesserati per il club nel corso della stagione sportiva 2022/23". L'IIS Majorana Marro di Moncalieri premiato per il miglior progetto di sviluppo calcio nella scuola


Si è celebrata ieri, sabato 17 giugno, al PalaTerme di Montecatini, una serata di festa per tutto il calcio giovanile italiano. Nello stesso giorno in cui ha preso il via, al Centro Tecnico FIGC di Coverciano, il 'Grassroots Festival', grande evento di chiusura della stagione dell'attività calcistica di base, sono stati infatti assegnati i 'Grassroots Awards 2022/23', che hanno premiato i migliori progetti, le migliori iniziative, oltre ai club e ai singoli personaggi che si sono particolarmente distinti per la loro attività nell'ambito del calcio giovanile.

A introdurre la cerimonia di premiazione, il discorso del presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci: "Essere qui, tutti insieme, è una grande emozione - ha detto Tisci - e proprio in eventi come questi, che voi ragazzi ricorderete per tutta la vita, emergono i veri valori dello sport. Il messaggio è: bisogna vivere il calcio come fattore educativo e, al tempo stesso, come grande divertimento". "Siamo particolarmente contenti di assegnare i 'Grassroots Awards' - ha aggiunto il segretario generale SGS, Vito Di Gioia -  per dare la misura del grande lavoro svolto in ogni regione d’Italia e anche perché gli 11 vincitori, a partire dal prossimo settembre, saranno in lizza per i premi internazionali dati dall'UEFA.  

Ecco l'elenco completo e dettagliato degli 11 premi assegnati


1 - Miglior Grassroots club

Vince: USD GassinoSanRaffaele (Piemonte Valle d'Aosta)

Il club, sede di uno dei primi Centri Federali Territoriali italiani, è un punto di riferimento consolidato a livello locale, anche per il livello delle proprie strutture (sportive e non), che spesso sono messe a disposizione di eventi FIGC. Tra le diverse attività, ha implementato un progetto che prevede 5 borse di studio destinate agli atleti tesserati per il club nel corso della stagione sportiva 2022/23, nelle categorie U19 – U17- U16 – U15 – U14. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale del Piemonte, Luciano Loparco, a Pier Cesare Uras, direttore generale del club: "Provo tanta emozione a essere qui - ha dichiarato - perché vuol dire che è stato riconosciuto il lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni".


2 - Miglior progetto su calcio e partecipazione

Vince: Felsina SSD ARL (Emilia Romagna)

La Felsina ha promosso un progetto per il calcio di base, denominato 'un 10 in campo', fondato sull'affermazione di valori importanti in campo e fuori, quali l'educazione, la condivisione e l'impegno scolastico. A tal proposito, ha istituito delle borse di studio annuali per i giovani atleti del club: in totale, le borse di studio assegnate fino a oggi sono 24. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale dell'Emilia Romagna, Massimiliano Rizzello, al presidente del club, Alberto Verni, che ha dichiarato: "Siamo una piccola società dilettantistica: i grandi interessi economici del calcio professionistico non ci riguardano. A noi interessa l’attività di base, rivolta soprattutto ai giovani: armati di sano realismo, lavoriamo giorno dopo giorno, con passione e ardore". 


3 - Miglior progetto su calcio e disabilità

Vince: ASD Quartotempo Firenze - Tutti possono giocare (Toscana)

Il club ha creato una collaudata struttura per rendere più agevole la pratica sportiva alle persone disabili. Con l'ausilio della propria equipe multidisciplinare, è in prima linea nel calcio per chi ha problemi cognitivo-relazionali e nel cosiddetto calcio 'integrato', che vede giocare insieme atleti disabili e non, in un'ottica di inclusione e di diffusione di una cultura della diversità. A consegnare il premio, il coordinatore regionale della Toscana, Enrico Gabbrielli. A riceverlo, Iacopo Fossi, tra i fondatori di Quartotempo: "Siamo partiti 15 anni fa, con l'idea di capire quali fossero i bisogni della nostra comunità - ha dichiarato - e di organizzarsi di conseguenza. Il nostro non è un lavoro semplice e va affrontato con l'ausilio di professionalità adeguate. Ai nostri atleti noi vogliamo far capire che si può vincere ma anche perdere e che l'avversario è un compagno di gioco". 


4 - Miglior progetto su calcio e sciale

Vince: SSD ARL - Miracoli Football Club - Calciosociale (Lazio)

Calciosociale nasce nel 2005 come società sportiva dilettantistica che opera in contesti giovanili difficili, proponendo un'attività educativa che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia. Nel 2009, grazie all’impegno di volontari, istituzioni, aziende e cittadini, nasce il 'Campo dei Miracoli – Valentina Venanzi', prima sede di Calciosociale in Italia, un centro sportivo aperto a tutti nel quartiere di Corviale, periferia sud-ovest di Roma. Oggi le attività di Calciosociale sono presenti in altre 5 città italiane. Il premio, consegnato dalla coordinatrice regionale del Lazio, Diana Bellucci, è stato ricevuto da Natalia Pane, la presidente del club, che ha dichiarato: "Per prima cosa voglio dire grazie alla FIGC, che ci ha aiutato nei momenti di difficoltà. Noi facciamo una proposta di calcio legata al territorio, in una zona problematica di Roma. Ci muoviamo ad ampio raggio, tra sport e sociale, per crescere insieme". 


5 - Miglior progetto di sviluppo calcio a cinque

Vince: ASD Monastir Kosmoto (Sardegna)

Si tratta dell’unica società sarda che partecipa al massimo campionato italiano di serie A. Svolge attività di calcio a 5 e calcio a 11, dall'attività di base alle prime squadre. Nelle categorie giovanili, l'obiettivo è la formazione, con l’obiettivo di permettere ai ragazzi di acquisire un bagaglio più ampio possibile integrando le due discipline. Per questo motivo i gruppi U13, U15, U17, partecipano sia ai campionati di futsal sia a quelli di Calcio a 11. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale della Sardegna, Fabrizio D’Elia, a due tecnici del club, Giorgio Mascia e Andrea Barbarossa: "Ci piace l'idea di spaziare dal calcio a 5 al calcio a 11 - hanno dichiarato - e in particolare ci sta a cuore lo sviluppo del futsal, che è in grande crescita e, a nostro parere, avrà in futuro un successo sempre crescente".   


6 - Miglior progetto di sviluppo calcio femminile

Vince: SSD ARL Women Lecce (Puglia)

Il club nasce nel 2000 e fin da subito si contraddistingue per la promozione e lo sviluppo del calcio femminile nei quartieri difficili della città. Dal 2016 nasce l’attuale Scuola Calcio, che oggi ha all’attivo più di 130 iscritte ed è attivissimo a livello giovanile. Dalla sua nascita ha avviato vari progetti con le scuole di ogni ordine e grado del territorio salentino. Ha ideato inoltre un concorso per l’assegnazione di borse di studio per meriti scolastici e sportivi e altri premi che permettono alle ragazze con meno possibilità economiche di frequentare gratuitamente la Scuola Calcio. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale della Puglia, Antonio Quarto, a Vera Indino (tecnico della prima squadra e responsabile del settore giovanile del club) e Serena D'Amico, capitano del Lecce Women: "Siamo onorate di essere qui - hanno dichiarato - e felici di aver dimostrato che anche al Sud d'Italia, si può fare calcio femminile con ottimi risultati".   


 7 - Miglior progetto di sviluppo calcio nella scuola

Vince: IIS Majorana Marro Moncalieri - Calcinsieme (Piemonte Valle d'Aosta)

Il progetto, sperimentato presso l’IIS Majorana Marro di Moncalieri, in provincia di Torino, per studenti e studentesse che presentano disabilità di tipo prevalentemente intellettivo, mira a favorire l’integrazione attiva dei ragazzi con difficoltà motorie e cognitive, attraverso l’uso della palla e la funzione di supporto ricevuta da parte dei compagni di classe. L'attività viene dunque svolta all'interno dell'organizzazione scolastica. A consegnare il premio, il coordinatore regionale del Piemonte, Luciano Lo Parco. A riceverlo, un'insegnante dell'istituto, Nives Scorrano, che ha dichiarato: "Siamo particolarmente fieri di aver dato un supporto agli alunni che hanno disabilità intellettive: essere qui mi dà una grande emozione, sono da sola, ma nella nostra scuola conta molto il gioco di squadra".


8 - Premio ‘Green Card’

Vince: Nicola Nardo - SSD Ponte San Nicolò (Veneto)

Nicola Nardo, portiere degli Allievi della Società Ponte San Nicolò (in provincia di Padova), durante una partita, accortosi che sugli spalti gli animi dei genitori si erano surriscaldati - tanto che qualcuno era passato al contatto fisico - ha preso in mano il pallone, si è avvicinato alla tribuna e si è rivolto a tutti i genitori invitandoli a guardare la partita e ad applaudire i ragazzi che volevano solo divertirsi giocando a calcio. Il coordinatore regionale del Veneto, Valter Bedin, ha premiato Nicola, che ha dichiarato: "Quando ho parlato alle persone che erano sugli spalti, ho detto loro: 'Basta, state zitti. Lasciateci giocare'. Sono convinto che nel calcio ci sia bisogno di un tifo 'positivo', che non crei ulteriori tensioni. Il calcio deve essere passione e divertimento, va vissuto con gioia". 


9 - Premio ‘Empowerment femminile Danone’

Vince: Maria Iole Volpi (Lazio)

Maria Iole Volpi, centrocampista dell'Atletico San Lorenzo e allenatrice della Liberi Nantes femminile e responsabile attività di base della AS Roma, è stata protagonista nella finale internazionale della Danone Nations Cup del 2017. La squadra ha rappresentato l’Italia nelle finali di Parigi: era composta da sole calciatrici, che hanno disputato il torneo giocando contro squadre composte da calciatori. Con la sua leadership ha promosso e sensibilizzato l’apertura del torneo internazionale alle ragazze, cosa che si è verificata nella stagione successiva. Il premio è stato consegnato da Camilla Nascimben, rappresentante della Danone, a Maria Iole, che ha detto: "Quando giocavo ho avuto la fortuna di avere il supporto dei miei genitori, che da Rieti mi accompagnavano a Roma. Sono poi riuscita a diventare allenatrice e coordinatrice, ma - soprattutto - ho coronato il sogno che avevo da bambina: diventare una calciatrice. Alla stregua di ogni bambino che sogna di diventare un calciatore".


10 - Premio ‘Grassroots Leader’

Vince: Andrea Bonfiglio (Toscana)

Oltre alle riconosciute qualità di formatore e tecnico, Bonfiglio si è distinto in campo sociale, promuovendo azioni di lotta al razzismo e alle discriminazioni, come esempio positivo verso i minori e verso gli adulti. Nel corso della sua carriera, si è fatto promotore di una serie di iniziative legate al mondo dell’inclusione, del rispetto, dell’integrazione. Tra le tante, ricordiamo 'No Racism Lab – Laboratorio antirazzismo', 'Un calcio al bullismo', 'Social Board', 'Progetto Biblioteca sportiva'. Ha consegnato il premio il coordinatore regionale della Toscana, Enrico Gabbrielli. Bonfiglio ha dichiarato: "Bisogna partire da questo presupposto: non tutti i ragazzi che giocano a calcio diventeranno poi dei professionisti. Ma, giocando, sono tutti inseriti nella società civile. Le nostre iniziative a sfondo sociale vogliono dare degli input positivi a livello educativo". 


11 - Miglior club professionistico impegnato nell’attività Grassroots

Vince: US Ancona SRL (Marche)

L’US Ancona rinasce nell’estate del 2021. Mantenendo la propria identità di società attenta ai valori del calcio di base, ha sviluppato il settore giovanile dalla Primavera all’Under 6. Diverse le iniziative di solidarietà e beneficenza: dalla presenza dei tecnici del settore giovanile a sostegno degli alluvionati della Valle del Misa, alla giornata contro il bullismo, alla giornata contro la violenza sulle donne, al sostegno a favore della Lega del Filo d’oro. Da segnalare anche la partecipazione al torneo 'Integration League', progetto riservato a rifugiati integrati in Italia. Il coordinatore regionale delle Marche, Floriano Marziali, ha consegnato il premio ad Alberto Virgili, direttore tecnico del settore giovanile dell'Ancona, che ha dichiarato: "Grazie alla FIGC e a tutte le persone appartenenti al nostro club che sono venute con noi a Montecatini. Sono loro i primi artefici di tutte le nostre iniziative". 

Fonte: www.figc.it

INTERVISTA - Il direttore sportivo del Lascaris a 360 gradi: “Facciamo scelte ponderate ma coraggiose e siamo un gruppo coeso, così si vince. Ora tutti vogliono venire da noi. Ai ragazzi e alle famiglie bisogna sempre dire la verità, e quando passa il treno per il professionismo devono prenderlo: i prossimi saranno Beggi e Chiabotto”.


È il nuovo “cannibale” del calcio piemontese, il direttore che ha vinto i due titoli regionali Allievi per due anni consecutivi (uno nella doppia veste di allenatore), impresa mai riuscita prima a nessuna società. Particolare non da poco, tutto questo nei suoi primi due anni di piena attività come direttore sportivo, visto i due precedenti sono quelli, maledetti, del Covid. Difficile, a questo punto, fare meglio, per Cristian Balice e Lascaris: “No, no, si può sempre migliorare: a questo punto vogliamo arrivare fino alla finale nazionale del 29 giugno, poi ne parliamo…”

Non accontentarsi mai, alzare sempre l’asticella, puntare alla perfezione, pur sapendo che nel calcio è impossibile. È questo uno dei segreti di Balice, che anche quando gli chiedi il “segreto” delle continue vittorie con gli Allievi, risponde sui mancati successi dei Giovanissimi.

“Le vittorie degli Allievi arrivano come frutto di un lavoro lungo anni, che inizia con la Scuola calcio. Visto che nell’attività di base abbiamo il migliore, Denis Sanseverino, in Under 14 puntiamo sui nostri giocatori, senza stravolgere le rose dei gruppi Esordienti. Questa scelta societaria pagherà anche nei risultati, anche se per ora ci premia di più il lavoro nel tempo: tutti gli anni manteniamo i migliori, che è la cosa più difficile, e inseriamo 4/5 elementi che ci servono per crescere, questo è più facile perché i giocatori ormai si propongono, e se li chiami vengono tutti a parlare. Così arriviamo alle squadre che riteniamo perfette, e che in effetti vincono”.

Giocatori bravi, allenatori bravi. Anche questo è fondamentale.

“Certo, anche in questo caso si tratta di scelte, che spesso facciamo controcorrente - vedi quando abbiamo cambiato un allenatore esperto come Massimo Ricardo con uno giovane come Andrea Mirasola - ma che finora ci stanno dando ragione. Sono scelte che io e il presidente Gaeta condividiamo e che poi difendiamo insieme. Prendiamo ancora il caso dei 2006: i primi mesi sono stati difficili, inutile nasconderlo, a un certo punto abbiamo anche rischiato di non entrare neanche nelle fasi finali, per fortuna abbiamo battuto il Quincitava. In tanti scommettevano sull’esonero di Andrea, dicevano che avrei preso io la squadra, e invece alla fine abbiamo vinto il titolo regionale e siamo ancora in corsa per quello nazionale. Si chiama coerenza e si chiama coesione. Quando serviva, i 2007 sono sempre saliti a dare una mano ai 2006. Siamo un gruppo unito, soprattutto nei momenti di difficoltà, e lavoriamo tutti per il bene della società”.

Andrà via anche Mirasola, non è un segreto: vi piace il rischio?

“Ma no, sono tutte scelte ponderate. Il gruppo 2006 non è facile da gestire: noi abbiamo confermato Mirasola, come l’anno scorso avevamo confermato Ricardo, ma proponendo loro un’altra annata. Legittima la loro decisione, ma a conti fatti giusta la nostra scelta. Poi magari l’anno prossimo faremo un flop, ma finora ci abbiamo azzeccato”.

La nuova scelta è Alessandro Malagrinò.

“Una certezza, lo conosco da anni: è un allenatore preparato, un uomo di società, una persona che mi piace molto. Esattamente come Carlo Barberis, che farà l’Under 19 in un’ottica di continuità con la Prima squadra: quest’anno abbiamo vinto il campionato di Promozione con 13 ragazzi delle nostre giovanili, abbiamo anche vinto il premio dei giovani. L’anno prossimo due 2006 giocheranno in Eccellenza, anche questa è una prospettiva importante per i ragazzi del Lascaris”.

Tutto questo e fai il direttore da quattro anni, di cui due di Covid. L’avresti mai detto?

“In realtà sì, mi facevo le squadre anche da allenatore, mi è sempre piaciuto. E penso di avere un buon occhio nell’individuare i giocatori giusti. Quello che non avrei mai detto è che non mi sarebbe mancato il campo… e invece è così, non mi manca fare l’allenatore. Per fare bene il mio lavoro deve essere così: 7 giorni su 7 sono lì, guardo tutti gli allenamenti e tutte le partite. Domenica l’Under 14 era al torneo del Rapid a vincere 8-0, io ero lì. Devi sempre essere presente con gli allenatori, con cui mi confronto continuamente anche se poi sono liberi di fare le loro scelte, con i ragazzi e con le famiglie”.

Diciamo che Vincenzo Gaeta ha avuto una buona intuizione…  

“Ci ha visto lungo, lo dicono i risultati. Devo essere sincero, non mi sarei mai aspettato di vincere 4 titoli regionali in due anni, il Lascaris nella sua storia ne ha vinti 9 in tutto e in 4 c’è anche il mio nome. Le squadre forti sono tante ma alla fine vince solo una: servono tante componenti, anche la fortuna. Ma se ne vinci 4 non è solo fortuna…”

Sei già scatenato sul mercato?

“In questo periodo sto al telefono 24 ore al giorno, è inevitabile, ma abbiamo tutte squadre forti, non devo collezionare nomi ma rispondere alle esigenze degli allenatori. Colpi ne ho già fatti e ne faremo altri, ma aspettiamo le firme per ufficializzarli. Devo dire che ormai il Lascaris ha un certo appeal, è tutto più facile di 4 anni fa. Ma non stravogliamo le squadre, ripeto. Le rinforziamo, questo sì”.

Magari si possono fare i nomi di chi andrà nel professionismo.

“Intanto ricordo che quest’anno abbiamo dato Marotta al Cesena, Migliore al Pisa, Lancellotti e Mac Anthonyvi alla Primavera della Pro Vercelli, Dimatteo all’Entella e Naso al San Giuliano City. Dimatteo e Naso sono andati a gennaio, ci siamo indeboliti senza di loro, anche se è andata bene lo stesso. Ma quando passa il treno, bisogna dare ai ragazzi l’opportunità di prenderlo, sempre e comunque, o almeno noi ragioniamo così”.

Non mi hai fatto i nomi, però.

“Il più vicino al professionismo è Beggi, lo vogliono tutti: Reggina, Spezia, Cesena, Pisa, Entella, anche il Torino. Poi Chiabotto ha tante richieste, ma anche dei 2008 e dei 2009”.

Visto che ti sei sbilanciato suo nomi, te ne chiedo altri tre: gli allenatori con cui non hai mai lavorato, ma ti piacerebbe farlo. Tanto ormai il Lascaris ha chiuso i quadri, quindi non facciamo torti a nessuno.

“Va bene. Il primo è Andrea Canavese. Poi un allenatore più espero, Andrea Mercuri. Poi dico Enrico Scanavino, molto bravo”.

Passiamo ai direttori sportivi. Il tuo maestro, se c’è, e i più bravi tra i tuoi colleghi.

“Maestro nessuno, ma un nome lo faccio: Bruno Barbera, l’ho avuto a Grugliasco quando giocavo. Mi ha insegnato ad essere onesto e leale, valori da non perdere mai. Io dico sempre come stanno le cose, anche perché poi ci devo convivere un anno con i ragazzi e le loro famiglie, mica puoi prenderli in giro. Tra i colleghi, ne cito due che stimo molto, ma qui vado sul sicuro: Omar Cerutti e Lorenzo De Simone”.

Chiudiamo con una previsione: come andrà l’Under 17 domani?

“Sognare non costa nulla. Siamo tra le prime sei d’Italia, siamo attrezzati, logico che ci vanno mille componenti, ma - ripeto - vogliamo arrivare al 29 giugno, alla finale Scudetto”.

PANCHINE - Confermati in società Alfredo Cantone (anche responsabile del settore giovanile) in Under 19, Domenico Giangreco in Under 17 e Luca Bottallo in Under 14. Gino Rea ricomincia dagli Esordienti 2012


Con un interessante mix di conferme e novità, il Pozzomaina ha definito lo staff tecnico n vista della stagione 2023/2024. Alfredo Cantone, da poco nominato responsabile del settore giovanile, va avanti anche come allenatore, passando dall’Under 17 all’Under 19.

Continuità anche alla guida del gruppo 2007, con Domenico Giangreco (arrivato la scorsa estate dal Nichelino Hesperia) che completa il biennio Allievi in Under 17. Volto nuovo per la squadra dei 2008, affidata a Loris Fasiello, ex istruttore dei Centri Federali Territoriali, prima alla Cbs. Gino Rea, che ha riconquistato i regionali con i 2008, ricomincia dalla Scuola calcio con gli Esordienti 2012.

Per la panchina dell’Under 15 la seconda novità, ovvero l’ex San Giorgio Torino Salvatore Scardaci. Infine, un’altra conferma in Under 14, con Luca Bottallo che accoglie i 2010 nel passaggio dagli Esordienti all’attività agonistica.

PANCHINE - Inizia a definirsi lo staff tecnico organizzato dal direttore Tony Marchio. Confermato Giovanni Gallo in Under 14, rimangono in società anche Fabrizio Tiengo, Davide Borin e Yobié Bassaoulé. In uscita Matteo Saglietti e il responsabile tecnico Stefano Falbo, entrambi in direzione Toro


Incurante delle voci che parlano di “ridimensionamento” se non addirittura di “chiusura del settore giovanile”, la Sisport sta lavorando al futuro, con delle novità davvero interessanti che rispondono ai nomi di Alessandro Locandro e Nicola Ragagnin. Tony Marchio, per tutti il "direttore", intoccabile nel suo ruolo di coordinatore tecnico e sportivo, sta infatti costruendo uno staff tecnico in grado di affrontare con rinnovata ambizione le quattro categorie regionali, dopo le tre fasi finali di quest’anno e la vittoria del campionato provinciale con l’Under 17.

Alessandro Locandro, che nella Juventus ha fatto tutta la trafila delle giovanili fino alla Primavera, torna nelle giovanili (già allenate con successo in due piazze prestigiose come Chieri e Chisola) dopo l’esperienza con la Prima squadra del Trofarello: alla Sisport allenerà l’Under 17. Nicola Ragnagnin, invece, nella Juventus ha fatto anche l’esordio da professionista, in una partita di Coppa Uefa, prima di una carriera vissuta soprattutto in serie C. Da allenatore ha lavorato a J Stars, Lucento, Volpiano e Ivrea, nelle ultime due stagioni è stato fermo: ora ricomincerà dall’Under 15 bianconera.

Sicura anche la conferma di Giovanni Gallo alla guida del gruppo 2010, nel difficile passaggio dagli Esordienti all’attività agonistica dell’Under 14. Rimarranno in società, anche se con panchine ancora da assegnare in modo definitivo, Fabrizio Tiengo (quest’anno in U17), Davide Borin (U16) e Yobié Bassaoulé (U15), che potrebbe ripartire dagli Esordienti.

Chi invece cambierà aria è Matteo Saglietti, che in questa stagione ha allenato l’Under 14 della Sisport. Per lui potrebbero aprirsi le porte del Torino, che sta corteggiando anche il responsabile tecnico Stefano Falbo: il suo addio alla Sisport potrebbe coincidere con un futuro granata, ma per avere certezze sul nuovo assetto del Toro bisognerà aspettare, quanto meno, l’ufficializzazione della nomina di Corrado Buonagrazia come responsabile della Scuola calcio.

UNDER 15 - Conclusa la fase eliminatoria del nuovo torneo organizzato dall’Alpignano. Oggi in programma anche Pro Eureka-Rosta, Chisola-Chieri e Volpiano-Sisport. Sabato le semifinali, domenica le finali


Si sono conclusi ieri i triangolari eliminatori del nuovo torneo organizzato dall’Alpignano. Ad aprire il programma di questa sera, alle 18.30, sarà Cbs-Lascaris, sfida di cartello tra i rossoneri (punteggio pieno nel girone A) e i bianconeri, secondi per differenza reti nel girone B a vantaggio della Pro Eureka. I settimesi se la vedranno con il Rosta, che si è qualificato nonostante il solo punto conquistato nel pareggio con l’Alpignano, poi battuto ai rigori tirati proprio per dare una priorità in caso di arrivo a pari punti. Con la larga vittoria sulla Sisport (6-0) il Chisola chiude a punteggio pieno il girone C e stasera alle 20.30 sfiderà il Chieri, secondo nel girone D dietro al Volpiano Pianese, che nello scontro diretto in programma alle 21.30 aspetta proprio i bianconeri.

TROFEO MORSONE / UNDER 15

Girone A: Cbs 6, Rosta 1, Alpignano 1
Girone B: Pro Eureka 4, Lascaris 4, Vanchiglia 0
Girone C: Chisola 6, Sisport 3, Cirié 0
Girone D: Volpiano Pianese 4, Chieri 4, Virtus Calcio 0

Risultati: Alpignano-Rosta 0-0, Lascaris-Vanchiglia 1-0, Chisola-Cirié 6-1, Virtus Calcio-Chieri 0-1, Cbs-Rosta 4-0, Vanchiglia-Pro Eureka 1-2, Alpignano-Cbs 0-2, Cirié-Sisport 0-1, Volpiano Pianese-Virtus Calcio 1-0, Lascaris-Pro Eureka 0-0, Volpiano Pianese-Chieri 2-2, Sisport Chisola 0-6

QUARTI DI FINALE - Venerdì 16 giugno

18.30 Cbs-Lascaris (A)
19.30 Pro Eureka-Rosta (B)
20.30 Chisola-Chieri (C)
21.30 Volpiano-Sisport (B)

SEMIFINALI - Sabato 17 giugno

17.30 Vincente gara A-Vincente gara D
18.30 Vincente gara B-Vincente gara C

FINALI - Domenica 18 giugno

17.30 Finale 3°/4° posto
18.30 Finale 1°/2° posto

PANCHINE - Il direttore tecnico Vincenzo Manzo ha confermato Tino Romeo in Under 19, Alessandro Bettega in Under 17, Antonio De Gregorio in Under 16 e Marco Olivieri in Under 14. Academy Vanchiglia: Adelino Zennaro (ex Bacigalupo) in U15, Marco Di Fini promosso in U14


“Abbiamo scelto di dare continuità al lavoro svolto quest’anno. Gli allenatori sono un po’ come i giocatori quando allenavo io, bisogna dare loro fiducia e tempo, bisogna aiutarli e non giudicarli. Ho trovato persone serie, umili, preparate, con fame e passione, giusto continuare con loro”. Così Vincenzo Manzo, direttore tecnico del Vanchiglia, spiega la logica che ha portato alla conferma pressoché in blocco degli allenatori granata, a partire da Ramon Binandeh sulla panchina della Prima squadra insieme al vice Gianni Di Girolamo.

Nel settore giovanile, l’unico volto nuovo è quello di Giuseppe Fratello, ex Nichelino Hesperia, che arriva per allenare l’Under 15, ereditando il gruppo da Mirko Martello, già annunciato dalla Cbs per l’Under 19. Gli altri allenatori salgono di una categoria insieme ai gruppi già seguiti nella stagione che si sta concludendo: Tino Romeo in Under 19, Alessandro Bettega in Under 17, Antonio De Gregorio in Under 16 e Marco Olivieri (che aveva gli Esordienti) in Under 14.

Deciso anche lo staff tecnico della neonata Academy Vanchiglia, che nella sua prima stagione iscriverà due squadre. Per l’Under 15 arriva Adelino Zennaro, ex Bacigalupo, mentre l’Under 14 è stata affidata – con un’altra promozione interna - a Marco Di Fini, classe ’91 fresco di Uefa C, che arriva dagli Esordienti 2011 granata.

Definito anche lo staff dei preparatori atletico, con ben 7 professionisti capitanati dal professor Paolo Zilocchi, e i preparatori dei portieri, che nel settore giovanile saranno Paolo Bertot (confermato in società) e Francesco Gatti (dal Lucento).

UFFICIALE - L’ex Gabetto, Lascaris e Alpignano presentato dai Galletti: “Grazie all’Alpignano per questi tre anni straordinari e pieni di soddisfazioni, tornare al settore giovanile è un grande stimolo”


È ufficiale: Carlo Pesce saluta l’Alpignano e diventa il nuovo responsabile del settore giovanile. È la stessa società biancorossa a comunicarlo con un comunicato stampa.

“L’Asti comunica che per la stagione 2023-2024 Carlo Pesce sarà il nuovo responsabile del settore giovanile: allenatore dal 1973, direttore sportivo per dodici anni, colleziona successi tra Atletico Gabetto, Lascaris, in cui ottiene un titolo regionale con i 2000, e Alpignano. Proprio in quest’ultima società, grazie alla sua esperienza, la prima squadra cresce e dalla Promozione raggiunge il campionato di Eccellenza. Collaboratore del Torino F.C. in qualità di osservatore, consigliere AIAC, ritorna con l’Asti al settore giovanile, con l’obiettivo di far crescere i ragazzi e di portarli tra le fila della prima squadra.

Completano l’organigramma i già noti Antonio Ballario, responsabile dell’agonistica, e Mauro Burbello, responsabile dell’attività di base”.

Carlo Pesce inizia con un saluto affettuoso all’Alpignano: “Qui ho vissuto tre anni straordinari e pieni di soddisfazioni, con la vittoria del campionato di Promozione e il mantenimento dell’Eccellenza. Con la Juniores siamo abbiamo perso la finale regionale l’anno scorso, mi piacerebbe chiudere in bellezza domenica con la Coppa Piemonte, sarebbe il coronamento di una collaborazione che mi porterò nel cuore, perché Alpignano è davvero una famiglia, ringrazio tutti per questi anni in cui sono stato benissimo. Come tutte le cose belle, c’è un inizio e c’è una fine”

Poi la nuova avventura con i Galletti: “Prima di tutto devo dire che sono contento che abbiano pensato a me, se ancora mi cercano alla mia età, è una grande soddisfazione calcistica e umana. Ballario lo conosco da tanti anni, l’avevo preso come allenatore all’Atletico Gabetto in Promozione, è un uomo di calco come Isoldi, come il presidente, qui ad Asti c’è una bellissima realtà in una piazza davvero importante. E devo dire che, dopo tanti anni, tornare al settore giovanile non mi dispiace, anzi. Adesso sto lavorando agli allenatori e a qualche collaborazione importante, ci saranno presto altre novità”.

PANCHINE - Ecco le scelte del responsabile del settore giovanile Salvatore Stanizzi: Pino Viesti in Under 16, Enrico Barra in Under 15 e Vincenzo Paone in Under 14


Un volto nuovo e tante soluzioni interne nello staff tecnico definito dal Ciriè Calcio per la stagione 2023/2024, con la regia del responsabile del settore giovanile Salvatore Stanizzi.

La novità è Piero Carnabuci, nella scorsa stagione all’Ardor San Francesco, che torna a Cirié per occuparsi dell’Under 17. Pino Viesti sale di categoria, passando dall’Under 14 alla guida dell’Under 16. Promosso anche Enrico Barra, che lascia gli Esordienti e prende l’Under 15. Infine il nuovo allenatore dell’Under 14 è Vincenzo Paone, ex Caselle e Borgaro, che passa dalla Juniores al gruppo dei 2010, accompagnandoli nel loro esordio dell’attività agonistica.