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Venerdì, 19 Ottobre 2018 16:34

Under 15 regionali / Gigliotti: una vita in bianco e nero

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INTERVISTA - Il mister del Lascaris si dice soddisfatto dei suoi ragazzi nonostante quest'anno la squadra si sia rinnovata. "Il nostro girone è il più tosto, ma sono molto orgoglioso dei miei giocatori, so che questo tipo di sfide li porterà a crescere"


Ermanno Gigliotti, tifosissimo della Juventus, anche da allenatore non ha rinunciato al bianco e al nero; da ben 14 anni, infatti, è legato al Lascaris


Bianconero di fede calcistica e bianconeri sono i colori sociali del Lascaris: il destino?

“Direi di si, che è proprio il destino. Sia per la Juve che per il Lascaris provo un amore forte. Diciamo che però si tratta di due contesti diversi, ma la mia vita non ha mai visto altri colori oltre che al bianco o al nero”.


Come hai iniziato ad intraprendere questo percorso da allenatore?

“Dopo il mio percorso come calciatore, e dopo aver giocato in molte squadre compreso il Settore giovanile della Juventus, ho deciso di cominciare ad allenare e l'unica società in cui volevo farlo era proprio il Lascaris. Ho deciso che sarei andato li e avrei fatto un po' di gavetta, e così è stato, oltre a un'esperienza al Collegno Paradiso. Quia Pianezza ho iniziato ad allenare prima la Scuola calcio, in quel periodo i bambini mi hanno fatto vivere molte emozioni. Poi con il passare del tempo sono arrivato ad allenare il Settore giovanile e dall'anno scorso alleno i 2004”.


Il Lascaris è anche stata una delle poche squadre in cui non hai giocato da calciatore, vero?

“Si esatto, da calciatore non ci ho mai giocato, ma ho cercato così tanto questa società che alla fine, eccomi qui”.


Che rapporto si respira tra voi colleghi?

“Il rapporto con i miei colleghi è un rapporto stupendo. Se ci sono parole per descrivere questo rapporto userei unità e solidarietà”.


C'è un allenatore a cui ti ispiri o da cui hai imparato molto?

“Per me non c'è un ideale di allenatore a cui io mi possa paragonare. Ormai il calcio è diventato così moderno e così diverso che ognuno da qualcosa e lo interpreta a modo suo. In realtà, a livelli molto alti, mi piace tanto Klopp”


Segui i tuoi ragazzi dall'anno scorso: hai notato dei miglioramenti?

“I ragazzi stanno crescendo e migliorando, ci siamo rinnovati un po' come squadra, però loro mi stanno dando tante soddisfazioni. Sono molto contento di allenarli, anche se il prossimo anno non sarò più con loro perché credo che dopo due anni sia meglio cambiare categoria, se no si creerebbe un rapporto troppo famigliare”.


C'è un modulo che preferisci e riesci ad adattarlo alla squadra?

“Si mi piace molto il 4-3-3 o il 4-3-1-2, si adattano benissimo a noi”.


Cosa pensi del girone B?

“Siamo in un girone veramente tosto, ci sono squadre molto attrezzate e società molto importanti. Sono molto contento che i miei ragazzi affrontino questa situazione complicata perché per loro vuol dire crescere. Sicuramente in questo girone il Lucento ha qualche caratteristica in più per vincere”.


Quali sono i vostri obiettivi?

“Dare il meglio che possiamo. Io credo che ora i ragazzi siano motivati ad affrontare queste grandi realtà. Per quanto mi riguarda io lavora in sordina, i protagonisti adesso sono loro, io cerco solo di trasmettere tutta la mia passione per il calcio e di insegnare le cose fondamentali. Io voglio che i ragazzi mi portino rispetto come persona e non perché ho vinto un campionato”.

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