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Mercoledì, 06 Aprile 2016 16:29

Giovanissimi regionali - Carrer: "Dopo la tempesta arriva il sereno. Nella nostra società c'è tutto per poter crescere"

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APPROFONDIMENTO - L'allenatore dei 2001 racconta le sensazioni che prova la sua squadra a qualche mese da quella partita contro la Novese che ha "trasformato una stagione che poteva rivelarsi bellissima in una stagione drammatica". E poi parla di futuro: "Mi hanno cercato in diversi, ma se mi dimostrano con i fatti una progettualità, allora resto qui" 

 

Questa stagione sicuramente non sarà da ricordare per Alex Carrer e i Giovanissimi del Rapid Torino. Lo scorso 12 dicembre infatti, dopo la partita persa per 3-0 contro la Novese, l’allenatore della società di via Osoppo ed alcuni ragazzi erano stati squalificati per diversi mesi, di fatto condizionando l’intera stagione che era cominciata con il sogno di centrare le fasi finali.

“E’ stata ed è tutt’ora una stagione stregata – commenta il tecnico –. Sulla partita con la Novese ci tengo a dire solo che non si è trattato di un errore arbitrale. Un errore si può, anzi, si deve accettare, ma la mala fede no. In questo caso si tratta di premeditazione: la cosa che fa più male è che le istituzioni hanno accettato di condividere un referto del tutto fasullo ed inventato al posto di tutelare i ragazzi che giocano a calcio per puro divertimento. Chi di dovere, in questi casi, deve prendere dei provvedimenti perché non possono pagare dei ragazzi innocenti”.

“Il gruppo oggi va in campo senza allenatore che è una cosa penalizzante e non formativa per dei giovani, in più abbiamo avuto diversi infortuni a catena che si sono susseguiti ed hanno trasformato una stagione che poteva rivelarsi bellissima in una stagione drammatica” continua Alex Carrer. “Nonostante questi aspetti negativi, non tutto è da buttare quest’anno:  Abbiamo giocato amichevoli prestigiose o Tornei Internazionali dove abbiamo dimostrato cosa è questo gruppo quando viene messo nelle condizioni di avere tutti gli effettivi a disposizione ed un mister in panchina. Abbiamo pareggiato 0-0 contro il Toro di Fioratti ad esempio e battuto squadre professionistiche pari età. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo progetto perché siamo partiti da zero ed abbiamo creato qualcosa di importante. Siamo cresciuti come gruppo e come singoli, oggi almeno tre o quattro ragazzi possono tranquillamente giocare in società di fascia alta, ed è un grande risultato”.

I Giovanissimi del Rapid Torino non hanno alcuna intenzione di arrendersi come si evince dalle parole dell’allenatore: “Dopo la tempesta, però, arriva sempre il sereno. Non vediamo l’ora che questa stagione finisca e stiamo già pensando al futuro”. A proposito di futuro, Alex Carrer il prossimo anno allenerà ancora i 2001 al Rapid Torino? “Non so rispondere a questa domanda – dice sinceramente e poi argomenta – Ho parlato con la società ed ho una mia idea chiara su quale potrebbe essere il futuro dei 2001 e non solo. Se la società dimostrerà con i fatti una progettualità di natura sia organizzativa sia tecnica per il futuro, non avrò difficoltà a condividere il progetto. Il Rapid Torino è una società con grandissimi margini di crescita: qui c’è tutto. Ovviamente però bisogna lavorare per arrivare a far parte delle società di elite del campionato piemontese e per farlo ci vogliono logica, organizzazione ed obiettivi ben definiti. E’ un percorso di crescita necessario ma sicuramente fattibile. Occorre che lo spirito manageriale ed imprenditoriale abbia la meglio sulla semplice passione che rimane comunque un aspetto necessario. Se così non fosse, mi guarderò attorno perché fortunatamente le offerte non mancano”.

Puoi farci qualche nome? “Sette società – risponde Carrer – mi hanno contattato chiedendomi la disponibilità: tre di queste fanno parte delle migliori società torinesi ed infatti partecipano al SuperOscar, due invece mi propongono un progetto intrigante ma di difficile realizzazione ed infine altre tre sono fuori Torino e per questo non troppo comode da raggiungere. Ma come ho già detto sopra – conclude l’allenatore dei Giovanissimi – sono pronto, ma solo se ci saranno i presupposti, ad iniziare un processo di crescita qui al Rapid Torino, altrimenti ripartirò più carico di prima altrove”.   

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