ATLETICO TORINO-SAVIO 0-6
RETI: pt 9’ rig. D’Angeli, 34’ Straffi; st 19’ Fontana, 24’ Canepa, 33’ Mirti, 35’ Troiano
ATLETICO TORINO (3-5-2): Mancino (22' st Mucciglio), Trussardi (27' st Giardina), Mankiewicz, Visaggi, Piras, Pappalardo (1' st De Bianchi), Soranna (1' st Serra), Celia (22' st Gambino), Gennaro (22' st Reale), D'Ippolito, Tufano (1' st Della Rocca). All. Rosario Ligato.
SAVIO (4-4-2): Mancini, Cursi, Troiano, Scartocci, Kalaj (24' st Minotti), Pezzi (16' st Mirti), Straffi (6' st Scognamiglio), D'Angeli (13' st De Masi), Fontana, Capogna (26' Nicoletti), Alfonsetti (21' st Canepa). A disp. Di Fiore, Scorzoni, Podda. All. Eros Guglielmo.
NOTE: Tufano (A, 34’ pt) tira fuori un calcio di rigore.
L’Atletico Torino cade contro il Savio Roma abbandonando così il sogno Scudetto. Ma quanto è stato bello? Il risultato è pesante - 6 a 0 - ma il suo allenatore ha solo belle parole per questi ragazzi che - come si dice in gergo calcistico - hanno letteralmente ‘buttato il cuore oltre l’ostacolo’, ma purtroppo non oggi non è bastato.
Il miglior commento, a nostro avviso, lo può dare solo il diretto interessato. E in ogni caso 11giovani vi urla in coro: “GRAZIE ATLETICO TORINO 2000!”.
LE PAROLE DI ROSARIO LIGATO
“Il nostro scudetto lo abbiamo già vinto arrivando fino a qui. Non c’è rimpianto, non c’è polemica, abbiamo fatto il possibile. Poi è normale che la partita non ci renda felici: fino al primo gol eravamo in gara, poi abbiamo sbagliato un rigore che avrebbe portato la partita in parità e quando Visaggi si è fatto male abbiamo preso il 2 a 0. Penso che la partita sia finita lì. Nella ripresa si è spenta quella fiamma che avevamo dentro, loro sono moto forti - e su di morale -, è andata così. Il 6 a 0 non ci rende giustizia, la vittoria da parte loro è sicuramente meritata ma sei gol sono troppi. Ho fatto giocare tutti a fine gara per poter far provare a tutti questa magnifica ed indescrivibile emozione che è giocare le fasi nazionali a Chianciano”.
“Complimenti al Savio Roma, dunque, perché sono una grande squadra, avevano più gamba di noi e tanta qualità. Non vedo troppa differenza tra loro ed una formazione professionistica: due punte importanti, un gran portiere e un centrocampo con grandissime qualità, tutti e quattro gli interpreti. Noi non siamo una squadra che subisce sei gol però, peccato, ma è normale che quando molli psicologicamente possa succedere anche questo. E’ calata la nostra concentrazione sul doppio svantaggio, abbiamo visto la finale allontanarsi e non abbiamo retto. Ma ci tengo a dire che già solo il fatto di essere così vicini alla finale nazionale mi riempie di orgoglio per la stagione che hanno disputato i miei ragazzi. Siamo tra le prime quattro squadre d’Italia”.
“Ringrazio tutti i ragazzi, hanno fatto una grande stagione contro ogni previsione e ogni logica. E’ stato un onore allenarli, per me si chiude qui un ciclo con l’Atletico Torino. Ringrazio anche il presidente, un onore lavorare anche con lui”.
“Infine voglio ringraziare tutto il popolo piemontese che con messaggi, auguri o semplici parole ha fatto sentire il suo calore vicino alla nostra squadra”.