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Sabato, 03 Gennaio 2015 18:55

Christian Pallara: "Vincere il titolo sarebbe un sogno, a Zappatore devo tantissimo"

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INTERVISTA - Il trequartista del Pedona al primo anno di regionali ha già segnato otto gol in sole sei partite: Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno insegnato qualcosa, ma a mister Zappatore devo moltissimo. Mi sta insegnando tanto e non smetterò mai di ringraziarlo.  

 

Nome e cognome, data di nascita e squadra in cui giochi
“Christian Pallara, nato il 23 aprile 2001 e gioco nel campionato regionale Giovanissimi fascia B con il Pedona”.

Ruolo?
“Trequartista”.

Reti segnate in questa stagione?
“8 gol in sei partite”.

Squadra del cuore?
“Milan”.

Giocatore a cui ti ispiri?
“Claudio Marchisio e Eden Hazard, non riesco a sceglierne uno solo”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo da gioco? 
“Velocità, tiro e dribbling”.

Datti un voto

TIRO:
PASSAGGIO: 10
COLPO DI TESTA: 8
CONTRASTO: 8
TACKLE: 8
SENSO DEL GOL: 10
VELOCITA': 10
FORZA: 7
ACROBAZIA: 7

Qual è stata la tua miglior partita in carriera? Perché?  
“Giocavo nella categoria esordienti, al torneo di Brossasco con il Pedona. Perdevamo 3 a 0 contro il Novara e siamo riusciti a ribaltare il risultato: io ho segnato tre gol su punizione e mi sono portato il pallone a casa! Risultato finale: 4 a 3 per noi. E’ stata una bella soddisfazione per me, a fine torneo ho anche ricevuto il premio come "miglior giocatore di squadre dilettantistiche".

Qual è stata la peggior partita della tua carriera? Cosa è successo? 
“Quest'anno, contro il Chieri, non mi riusciva niente di buono. Partita deludente”. 

L’allenatore a cui devi di più/a cui sei più legato? 
“Tutti gli allenatori che ho avuto partendo dai pulcini mi hanno dato qualcosa e per questo li ringrazierò sempre. Ora sto lavorando bene con Mister Zappatore. A lui devo davvero molto”.

Cosa ti ha insegnato?
“Zappatore mi sta insegnando molto, dalla posizione in campo a tirar fuori la giusta grinta agonistica, dal tiro a come si passa la palla fino al rispetto per gli avversari e per i compagni”. 

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio? 
“Devo dire che la nostra è una squadra molto unita, è davvero un bel gruppo. Non ho quindi preferenze, siamo un tutt'uno”.

Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato? 
“Nella partita contro l'Atalanta nel torneo "Borgo e le sue valli" nel maggio scorso il numero 10 era davvero molto bravo, purtroppo non ricordo il nome”. 

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio? 
“Il mio sogno è quello di giocare in una squadra professionistica, ma vivo molto con i piedi per terra. Cerco di lavorare al meglio, ci metto molto impegno e poi si vedrà. Il calcio è la mia passione”.

Sei già stato in contatto con squadre professionistiche?
“Ho fatto una decina di allenamenti a Vinovo con la Juventus quando ero un esordiente; sono andato anche una volta al Toro e una volta a Genova. Adesso che facciamo i regionali spero di avere più possibilità di farmi notare, in questo campionato la visibilità è sicuramente maggiore. Io ce l’ha metto sempre tutta e in più mi sto divertendo molto. È bello confrontarsi con squadre di qualità”.

Quindi per una chiamata importante lasceresti il Pedona?
Sono arrivato in questa società al primo anno di pulcini e qui sto crescendo calcisticamente. Lascerei il cuore e tanti ricordi e tante soddisfazioni, ma se la chiamata dovesse essere importante…”.

A cosa rinunceresti pur di vincere un titolo regionale?
“Per me vincere un titolo regionale significherebbe tanto, sarei disposto a rinunciare al tempo libero per dedicarmi di più agli allenamenti ovviamente senza tralasciare la scuola. Non vorrei vincerlo solo per me, ma per tutta la squadra. Chissà quest'anno come andrà a finire, noi ce la metteremo tutta”.

E se segnassi nella finale regionale a chi dedicheresti il gol? 
“Lo dedicherei al Pedona che in questi anni mi ha sempre supportato e stimato. Scontato dire anche ai miei genitori che hanno sempre fatto molti sacrifici per me”.

Che passioni hai oltre il calcio? 
“Mi piace ascoltare musica, seguire tutti gli sport e frequentare i miei amici”.

Cosa vorresti fare da grande? 
“Il fisioterapista é il mio obbiettivo... Chissà”.

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