A Baveno si respira aria fresca, l’aria del nuovo corso Elia Maggio. Dopo sette anni come dirigente di squadra, Maggio è stato nominato dalla società lacustre coordinatore del Settore giovanile. Una mansione ad interim in attesa che venga deciso chi sarà il responsabile Sgs, ma che lo sta impegnando parecchio con davanti l’obiettivo di proseguire il sempre ottimo lavoro che il Città di Baveno compie sul Settore giovanile. “Qui abbiamo un piccolo bacino d’utenza – confessa Maggio – però raccogliamo molti giovani e curiamo con estrema attenzione la crescita del ragazzo per portarlo possibilmente nella nostra Prima squadra”.
Reduce da un doppio en plein consecutivo nelle ultime due stagioni (4 squadre su 4 ai Regionali 2014/2015 e 3 su 3 nel 15/16), il Città di Baveno non vuole rallentare la corsa e in vista della prossima stagione si presenta con un parco allenatori di alto profilo. Anche quest’anno non ci sarà la categoria Allievi, con i classe 2000 che faranno il salto diretto in Juniores agli ordini del confermato Guerino Molle. Flavio Tornabene proseguirà il percorso con gli Allievi fascia B 2001. Nomi nuovi invece per quanto riguarda le due categorie Giovanissimi: i 2002 saranno seguiti da Roberto Portalupi, i 2003 da Simone Giacomini. Ex allenatore dei 2001 del Sesto Calende, Giacomini si prepara ad una stagione ricca di aspettative, alla guida di un gruppo, i Giovanissimi fascia B, che nella Scuola calcio ha dimostrato di avere qualità eccellenti confrontandosi ripetutamente con società professionistiche. “Sono sceso di categoria – ammette Giacomini – perché mi piace la politica del Baveno, una società che punta molto sul Settore giovanile. Qui so che non lavoro per quest’anno e basta, ma è un lavoro dedicato a un progetto che avrà un prosieguo a prescindere da chi sarà l’allenatore. I 2003 sono un gruppo che negli ultimi due anni ha lavorato con Lorenzo Ridolfi: con lui 85% di vittorie, è una garanzia. Abbiamo fatto tanti provini e ne faremo altri per prendere giocatori funzionali alla nostra idea di gioco, senza trascurare il discorso della personalità. Il modulo di partenza sarà il 4-3-3, ma la mia volontà è quella di svilupparlo in modo da avere giocatori duttili e pronti per le diverse situazioni di gioco”.