RINFORZO - Il dirigente: “Mi occuperò della formazione dei dirigenti e degli istruttori, non a livello tecnico ma per quanto riguarda regolamenti, comportamenti e regole societarie. Solo attraverso la formazione si può ottenere la qualità del lavoro, che è il nostro obiettivo ultimo”
C’è un nuovo, importante tassello nella struttura societaria del Venaria Reale: Enzo Di Bisceglia, allenatore e dirigente di lungo corso, che si occuperà di “formazione e qualità”, come dice lui stesso. “Non mi interessano le cariche e probabilmente non ce ne sono, per il ruolo che abbiamo studiato insieme al presidente Domenico Mallardo. Mi occuperò della formazione dei dirigenti e degli istruttori, non a livello tecnico ma per quanto riguarda regolamenti, comportamenti e regole societarie. Solo attraverso la formazione si può ottenere la qualità del lavoro, che è il nostro obiettivo ultimo”.
Di Bisceglia vanta una notevole esperienza nel mondo del calcio: come allenatore prima e responsabile di Scuola calcio poi, ha lavorato con Orione Vallette, Druentina, Salus, Pianezza, Borgata Lesna, Madonna di Campagna, Ivest, Valdruento, Excelsius (che ha fondato) e “Venaria, nella stagione ‘92/’93 come allenatore insieme a Gianni Di Guida: torno al Don Mosso dopo 25 anni, ritrovo vecchi amici e tanti giovani, una sensazione molto piacevole”. Un capitolo a parte merita l’associazione Calcio Rosazzurro, Onlus che si occupava di aiutare i bambini disagiati attraverso il calcio.
“In tutti questi anni - racconta Di Bisceglia - a parte conseguire il patentino da allenatore di giovani calciatori, ho sempre studiato, mi sono sempre tenuto aggiornato, perché il calcio è in continua evoluzione e le scuole di calcio devono evolversi di conseguenza, pur mantenendo sempre al centro i bambini nella loro unicità tecnica, fisica, caratteriale e psicologica. Vorrei portare questa esperienza nella società del Venaria, per dare nuova linfa culturale a dirigenti e allenatori: un obiettivo ambizioso che mi responsabilizza molto, spero di esserne all’altezza”.
Ma in cosa si concretizza questo obiettivo? “La strategia che abbiamo studiato insieme al presidente - spiega Di Bisceglia - parte da corsi di formazione rivolti prima di tutto ai dirigenti, successivamente agli istruttori, partendo dalle annate della Scuola calcio ma senza paura di allargarci a quelle del Settore giovanile. I corsi per dirigenti di campo durano una decina di ore, difficile riassumerli in due parole, comunque tratteremo temi come le regole dell’attività, la stesura delle distinte e la gestione della burocrazia, gli aspetti comportamentali ed educativi, l’interazione con il mister senza mai sostituirsi alla sua figura, il primo soccorso e la borsa dei medicinali, la psicologia dei bambini nelle varie fasce d’età, il senso di responsabilità, eccetera. Senza mai perdere di vista che parliamo di volontari, che svolgono una funzione fondamentale e per questo vanno valorizzati”.
Poi sarà la volta degli istruttori, “con cui tratteremo le stesse tematiche - continua Di Bisceglia - e non faremo abilitazione tecnica. Mi spiego con un esempio: loro sono bravi meccanici, ma qui a Venaria devono adattarsi alla nostra marca di automobili, anche se nelle società precedenti erano abituati a lavorare con diversi modelli… Qui a Venaria - conclude - ci sono tante squadre: ad altri il compito di migliorarle dal punto di vista tecnico, io devo riempirle di contenuti e di valori”.
Fonte: www.venariacalcio.it