Giovedì, 21 Novembre 2024
Domenica, 04 Gennaio 2015 16:00

Matteo Marchisio: "Zordan trasformò una squadra che non valeva niente"

Scritto da redazione

L'INTERVISTA - Il numero 1 del Pinerolo Allievi si confessa. Dopo tanti anni al Saluzzo ha deciso di provare a cambiar aria e puntare al titolo regionale e nel futuro si vede su un campo da calcio

Due stagioni fa, nella partita tra Saluzzo e Pinerolo, ha impressionato tutti. Ora, Matteo Marchisio, ha cambiato maglia (dal Saluzzo proprio al Pinerolo) sognando il titolo regionale e il futuro in una professionista.

Presentati: nome e cognome, data di nascita, squadra in cui giochi.
"Matteo Marchisio, nato il 10 maggio 1999 e gioco negli Allievi regionali del Pinerolo".

Ruolo?
"Portiere"

Hai sempre voluto fare il portiere?
"In realtà no. Fino all'ultimo anno dei Pulcini ero una punta. Però convincevo di più l'allenatore in porta e, dopo poche partite, ho capito che sarebbe stato quello il mio ruolo".

Squadra del cuore?
"Milan".

Giocatore a cui ti ispiri?
"Wojciech Szczesny, portiere dell'Arsenal".

Il tuo punto di forza?
"La reattività e le uscite uno contro uno".

Datti un voto:

Autorità in area: 7
Comunicazione: 9
Eccentricità: 8
Palle alte: 8
Riflessi: 10
Presa: 8
Rigori: 7
Rinvii: 6
Uno contro uno: 9
Uscite: 8
Concentrazione 8.5

La miglior partita della tua carriera?
"Due anni fa giocai contro la mia attuale squadra, il Pinerolo. Io all'epoca vestivo la maglia del Saluzzo e quel giorno ci mancavano 5 o 6 giocatori importanti, mentre il Pinerolo si presentava con una posizione in classifica molto migliore della nostra. Perdemmo 2 a 1 ma evitai 5 o 6 reti con degli interventi molto difficili. Alla fine tutti i giocatori e i genitori dell'altra squadra mi fecero i complimenti. Credo che in quella partita il Pinerolo si interessò a me, infatti mi chiamarono la stagione seguente per giocare nella squadra di Mensitieri. Io rifiutai una prima volta, poi mi hanno richiamato quest'anno così ho deciso di provare a cambiare aria. Devo dire che mi sto trovando bene".

La tua partita peggiore?
"Sempre due anni fa. Perdemmo 2 a 1 contro il Colline Alfieri a causa di un mio grave errore proprio allo scadere. Se ci penso, mi dispiace ancora".

Qual è l'allenatore a cui sei più legato?
"Matteo Zordan che ora allena i Giovanissimi fascia B del Saluzzo. E' stato lui a darmi fiducia. Iniziò ad allenarci tre anni fa. All'epoca - l'ultimo anno di Esordienti - le perdevamo tutte, avevamo solo 15 giocatori in rosa (in alcune amichevoli ho dovuto fare la punta perché mancavano calciatori). Lui portò qualcuno di nuovo ma sopratutto trasformò una squadra che valeva poco: ci qualificammo ai regionali e ottenemmo un piazzamento dignitoso in un girone difficilissimo. L'anno dopo abbiamo sfiorato la qualificazione alle fasi finali. Devo a lui la convocazione con la Rappresentativa regionale".

Il compagno di squadra con cui ti sei trovato meglio?
"Sotto il piano del gioco, Riccardo D'Anzi, difensore del Saluzzo". 

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio?
"In generale, giocare in una professionista. Al momento mi piacerebbe vincere un titolo regionale".

Se vincessi un titolo regionale a chi lo dedicheresti?
"Innanzitutto ai miei genitori, perché stanno facendo dei sacrifici portandomi ad allenare costantemente a Pinerolo. Poi, a chi ha creduto in me".

Se non sfondassi nel mondo del calcio cosa ti piacerebbe fare?
"Gioca a calcio da quando ho 4 anni, scusa ma non mi vedo in nessun altro campo...".

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