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Mercoledì, 24 Giugno 2015 12:16

Intervista - Paolo Armando: "La nostra forza è stata la voglia di arrivare fino in fondo"

Scritto da redazione

GLI EROI DI SAN SIRO / 7 - Il fantasista è stato grande protagonista nel campionato regionale con la maglia del Pedona meritandosi la chiamata in Rappresentativa. Agostini e Barale i migliori secondo lui, il fratello Alessandro e Dalmasso gli allenatori a cui è più legato

 

A quale giocatore ti ispiri?
“Cyril Thereau”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio?
“La determinazione nell'ottenere un buon risultato”.

Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo?
“Probabilmente è stata quella contro il San Giacomo Chieri. Eravamo a ranghi ridotti e non stavamo attraversando un buon periodo. Ho fatto una doppietta e siamo riusciti a vincere 2-1”.

La peggiore invece?
“Contro l'Olmo nella partita di ritorno. Non sono riuscito a dare il mio solito contributo alla squadra”.

A quale allenatore sei più legato?
“Sono due gli allenatori che mi hanno aiutato maggiormente a crescere: Alessandro Armando (mio fratello!) che mi ha allenato da piccolino quando giocavo nel Cervasca e Claudio Dalmasso al Pedona”.

Quali sono secondo te i migliori due giocatori in Piemonte nel tuo ruolo?
“Barale e Agostini. Due giocatori di classe”.

Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
“E' stato un anno bellissimo che si è concluso con l'esperienza in rappresentativa. Con il Pedona siamo arrivati terzi. L'unico rimpianto forse è stato proprio questo: non essere riusciti a passare”.

Parliamo di mercato … Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
“Alcune offerte sono arrivate. Ho tempo per valutarle ma credo di aver già le idee chiare”.

Quale obiettivo hai nel mondo del calcio?
“Io vedo il calcio come un divertimento; sarebbe comunque bello un giorno entrare nel mondo del professionismo”.

Che passioni hai oltre il calcio?
“La pallavolo”.

Cosa vorresti fare da grande?
“Aprire un negozio”.

TORNEO DELLE REGIONI

Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
“Ovviamente San Siro”.

Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi.
“Corretto, serio e simpatico”.

Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
“I momenti con i compagni in hotel”.

Quale invece il momento più emozionante?
“Sicuramente la vittoria contro il Friuli che ci ha dato il pass per la finale di San Siro”.

Ti aspettavi di arrivare in finale?
“Sinceramente no. Ero convinto di far parte di un bel gruppo ma non conoscevo il livello della competizione. La nostra forza è stata la convinzione e la voglia di arrivare in fondo”.

 

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