Un inizio di Regionali così, nessuno lo avrebbe pronosticato. Il Borgaro allenato da Gianni Iuliano ha raccolto zero punti nelle prime tre gare dopo che nel girone di qualificazione aveva dominato in lungo e in largo, vincendo 10 partite su 11 e subendo appena 4 gol contro i 50 messi a segno. Ma uno dei problemi, forse, è stato proprio questo: “Il nostro girone provinciale non è stato allenante - commenta il tecnico gialloblù -, dopo pochi minuti le partite erano già chiuse, non eravamo obbligati a stare concentrati per 80’. Il gruppo in cui siamo stati inseriti nei Regionali, invece, è tutta un’altra storia. Ci sono squadre molto competitive, tutte attrezzate e che possono ambire alle fasi finali. E poi – aggiunge – anche per me è una novità giocare nei gironi di Torino nord, nel nostro girone puoi perdere punti ogni partita”.
Tutto vero, ma sarà solo questa la causa di tre sconfitte consecutive per una squadra che - a detta di molti - può o deve lottare per il titolo? “No – risponde sicuro Iuliano – noi ovviamente ci abbiamo messo del nostro. Abbiamo sbagliato l’approccio mentale, pensavamo di avere in tasca la qualificazione e così non è. E infatti abbiamo preso schiaffi, anche forti. E più perdi, meno riesci a ritrovare la giusta mentalità”.
Analizzando le partite giocate contro Juve Domo, La Biellese e Volpiano: “Abbiamo provato a giocare la palla, a tenere il pallino del gioco. Molte squadre però ti aspettano - continua il tecnico ex Sporting Cenisia - e i ragazzi devono capire che se aspettano il nostro errore, noi non dobbiamo sbagliare. Posso anche dire che i campi d’erba sono diversi rispetto ai sintetici, abbiamo accusato anche questo. Mentre non penso sia un problema di categoria: tutte le nostre avversarie giocano la categoria Allievi per la prima volta come noi, anche se ovviamente il calcio comincia a cambiare diventando sempre più simile a quello degli adulti”. Ma tornando alle tre sconfitte: “Se andiamo a vedere i risultati, le due partite perse di misura (2-1) sono quelle in cui abbiamo sofferto di più, mentre contro la Biellese (0-3) abbiamo buttato via la gara commettendo errori pesanti. Al posto di giocare di spada abbiamo giocato di fioretto”.
Superate le prime tre gare, qualcosa è cambiato. Sono arrivate le prime vittorie al Campioni d’Inverno e poi i primi tre punti in campionato: “Contro la Rivarolese non potevamo sbagliare. Ma soprattutto non potevamo prendere gol, non sapevo come avremmo reagito se fossimo andati sotto. Eravamo mentalmente instabili e infatti ho giocato con il 5-3-2: io mi assumo la responsabilità per il brutto inizio, cercavamo di essere belli a discapito della concretezza. Talvolta è meglio essere efficaci”. E cosa è cambiato? “Abbiamo acquisito consapevolezza, gli schiaffi fanno male. I ragazzi hanno cominciato a capire cosa gli chiedo: sono arrivati meno errori ed è venuto fuori l’orgoglio di non voler prendere più pallonate da tutti o fare altre figuracce”.
Ecco allora il rotondo 4-0 alla Rivarolese e il successo nella prima edizione del nuovo e prestigioso torneo: “Il Campioni d’Inverno ci ha dato la possibilità di giocare contro squadre competitive contro le quali vuoi vincere a tutti i costi. Abbiamo tirato su le maniche e senza concedere ho riiniziato a vedere la mia squadra. La società ci teneva a fare bella figura, noi volevamo tornare a vincere perché vincere aiuta a vincere e siamo contenti di esserci riusciti”.
Al Campioni d’Inverno si è visto un Borgaro meno bello ma più concreto, proprio come voleva il suo allenatore: “Questa squadra è formata da giocatori abituati a vincere, nessuno voleva continuare a non farlo. Siamo una squadra forte e mentalmente abbiamo pagato troppa presunzione. Penso e spero che i ragazzi abbiano capito che per vincere non basta essere favoriti o essere considerati buoni giocatori, ma conta dimostrare sul campo di essere superiori al tuo avversario”. Per il proseguo della stagione, dunque – che è ancora all’inizio – c’è grande ottimismo in Gianni Iuliano: “Ho visto dei segnali positivi, in campo e agli allenamenti, soprattutto a livello di concentrazione. Mi auguro di aver invertito il trend negativo. All’inizio c’era diffidenza, si vedevano gruppetti, ora siamo una squadra. I ragazzi hanno cominciato a darsi una mano. Ormai siamo in ballo, dobbiamo ballare e siamo ancora in tempo per fare una stagione esaltante”.
Nonostante il penultimo posto nel girone A, il Borgaro ha sei punti di distanza dalla Juve Domo seconda in classifica, ma Iuliano guarda più in alto: “Il nostro obiettivo è vincere il campionato, poi vedremo alla fine dell’andata dove saremo. Sette punti non sono troppi, anche se vedo Alpignano e La Biellese favorite su tutte le altre”. Ecco quindi le due squadre da battere. Domenica prossima, intanto, a Borgaro arriva la ProSettimo Eureka.