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Giovedì, 28 Settembre 2017 12:21

Lucento – Vanacore spiega le sue dimissioni: “Troppi musi lunghi”. Maione: “Noi volevamo continuare con lui”

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ALLIEVI FASCIA B – A circa una settimana dal fatale 2-2 casalingo con l’Acqui che ha estromesso i rossoblù dai Regionali, il tecnico motiva la sua decisione di abbandonare l’incarico di mister dei 2002. La replica della società è affidata al direttore generale

 

Che Rino Vanacore non sia più l’allenatore del Lucento è ormai cosa nota. Nel 6-1 di sabato scorso inflitto al Castellazzo, sulla panchina degli Allievi fascia B già sedeva Matteo Balla. Ma cosa ha spinto l’ex tecnico di Borgaro e Collegno Paradiso a rassegnare le dimissioni, dopo solo 4 partite ufficiali della prima fase di qualificazione?

“Io e la società abbiamo vedute diverse sul Settore giovanile – confessa Vanacore – loro sono delusi per la mancata qualificazione ed è venuta a mancare la stima nei miei confronti. Ho preferito quindi farmi da parte. Per come la penso io non è in base ad un risultato che valuti la stima. La società voleva risultati da subito, io però la vedo in un’altra maniera”.

Con due giornate di anticipo il Lucento 2002 è stato di fatto tagliato fuori dalla corsa ai Regionali. Colpa del doppio confronto con l’Acqui, perso 1-0 in terra alessandrina e pareggiato in maniera beffarda 2-2 al ritorno in corso Lombardia. Il secondo posto nel girone 37 condanna quindi i 2002 rossoblù al secondo provinciale consecutivo dopo quello ancor più clamoroso della passata stagione quando sulla panchina c’era Elia Fanelli, poi anch’egli dimessosi.

Ma per Rino Vanacore la mancata qualificazione ai Regionali andava messa in conto e non è quindi una sorpresa: “La squadra non è ancora pronta e nel breve periodo non potevo garantire la vittoria. In estate abbiamo perso due elementi importanti, numericamente sono arrivati tanti giocatori ma non ancora pronti a determinate sfide. Nella doppia sfida con l’Acqui ci è mancata anche la fortuna, abbiamo avuto davvero tante occasioni mentre gli avversari con 2 tiri ci hanno punito. Sono ragazzini, bisogna lasciarli sbagliare. Mercoledì scorso invece sembrava una finale di Champions per il clima che c’era. Il giorno dopo ho visto tanti musi lunghi, quasi non mi salutavano. Io quando vengo al campo voglio divertirmi, così non mi piace. Già a luglio avevo dei dubbi sull’iniziare la stagione, la squadra non era competitiva per vincere e l’avevo detto alla società. Loro mi hanno convinto a restare ma resta il fatto che i rinforzi sono arrivati tutti da campionati provinciali. Buoni giocatori che però erano indietro a livello tattico e fisico. Non so, forse pensavano di aver preso Mago Merlino. Ci tengo comunque a ringraziare Renato Carrain, sono andato al Lucento per lui, mi ha sempre dato il suo appoggio”. 
A distanza di un anno Mister Vanacore si ritrova a rimanere fermo per la seconda volta, lontano da una panchina per il resto della stagione. Era successo con l’Atletico Torino nell’autunno 2016, e ora con il Lucento.

La replica della società Lucento passa dalle parole del direttore generale Gianfranco Maione: “Nessun muso lungo nei confronti del lavoro di Vanacore. E’ chiaro, a nessuno piace mancare la qualificazione. L’unica obiezione che si può fare è che noi siamo superiori all’Acqui. Il campo l’ha dimostrato, ma allora bisognerebbe chiedersi perché siamo fuori dai Regionali. L’intenzione del Lucento era continuare con lui in panchina, poi con un sms ci ha comunicato la sua decisione di dimettersi. Ne prendiamo atto e auguriamo il meglio a Vanacore. Quella di Matteo Balla è una soluzione definitiva, lui è un uomo Lucento e ha detto subito di sì”.

 

 

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