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Lunedì, 01 Giugno 2020 17:22

La nuova avventura di Pasquale Blandi si chiama Atletico Mirafiori

Scritto da Daniele Pallante

SOCIETA’ - L’ex Nichelino Hesperia e Borgaretto è il nuovo direttore generale della società del presidente Luciano Ferramosca: “Una bella sfida, dobbiamo ricostruire”. Arriva anche Paolo Tomaino come direttore sportivo


La nuova avventura di Pasquale Blandi si chiama Atletico Mirafiori. L’ex direttore generale di Nichelino Hesperia e Borgaretto, fermo da un anno, ricomincia con lo stesso ruolo nella società rinata l’anno scorso per volere del presidente Luciano Ferramosca: “Io amo le sfide - spiega Blandi - mi piace costruire. Mi avevano già contattato l’anno scorso ma avevo preferito stare fermo. Quest’anno il presidente e Angelo Licitra si sono rifatti sotto, mi è piaciuta la loro proposta e sono contento di aver accettato”.

Il lavoro da fare è tanto: “Chi viene qui deve rimboccarsi le maniche e lavorare. Ma qui c’è storia, questa era una grande società, e c’è un impianto che fa invidia a tutta Torino. Le condizioni per crescere e costruire qualcosa di importante ci sono”.

Primo obiettivo, creare uno staff di lavoro: “Stiamo formando un gruppo di lavoro, ognuno con le sue conoscenze e la sua esperienza. Io lavorerò fianco a fianco con Angelo Licitra (che era direttore generale e presto avrà un nuovo ruolo societario), poi ho portato Paolo Tomaino, ex Rapid Torino e Barracuda, come direttore sportivo. Vengono anche il preparatore dei portieri Sandro Ierardi e l’allenatore Buzzacchino, che proverà a vedere se ci sono le condizioni per costruire una Prima squadra”.

Quanto agli allenatori del Settore giovanile, confermati quelli presenti e porte aperte a nuovi arrivi: “Ripartiamo - conclude Blandi - dai 2005 di Paolo Valenti e dai 2008 di Roberto Militello, due squadre che ci sono e andremo a rinforzare. Poi in questa fase si stanno avvicinando in tanti, dobbiamo valutare per bene ogni singola scelta, di sicuro il primo obiettivo è iscrivere qualche squadra in più nella prossima stagione, ma nell’ottica di un progetto triennale. Una bella sfida”.

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