Domenica Maggiora è il nuovo responsabile della Scuola calcio del Cit Turin. Giocatore professionista – trafila nelle giovanili della Juve, poi 162 gare e 3 reti in serie A, soprattutto con la maglia della Roma, e 130 e 8 reti in serie B – e allenatore professionista, con più di 10 anni tra Allievi e Giovanissimi nazionali alla Juventus, Maggiora ricomincia dal Cit Turin dopo aver interrotto la sua esperienza al BarcaSalus.
“Per me – spiega Maggiora - è un’esperienza nuova, o quasi. Solo un anno al Barcanova Salus ho lavorato con i piccoli, con grande soddisfazione, ma in generale ho sempre allenato ragazzi più grandi. Ma, dal quel che ho visto, penso di essere predisposto, e sicuramente ho grande entusiasmo. Studierò ogni giorno per capire le esigenze dei ragazzi, anche per me sarà un motivo di crescita umana e professionale: ho alle spalle una carriera da professionista e 25 anni da allenatore, ma non si finisce mai d imparare”.
Idee chiare anche sul tipo di lavoro da impostare con i bambini: “Divertirsi è la cosa principale – continua Maggiora -, ma è difficile divertirsi se non si raccolgono soddisfazioni a livello personale e di collettivo. Cercheremo di insegnare a giocare a calcio, con l’obiettivo di mettere in pratica quanto appreso nella partita. Non sarà però un lavoro solo tecnico, ma il compito principale è educativo, devi capire il bambino, le sue esigenze, i suoi problemi, il suo modo di apprendere. Il fattore emotivo è importante anche in serie A, figurati con i bambini. Se alzi il tono della voce, è errore più grande che puoi fare. E poi la dimostrazione pratica è fondamentale, saper insegnare l’esercizio, i bambini stanno con gli occhi sgranati a guardare come calci, come imposti il piede, per questo è importante essere stato giocatore”.
Un lavoro di campo: “Sì certo, difficilmente mi vedrete dietro una scrivania - conclude Maggiora -, ma affiancherò gli allenatori e proporrò massima collaborazione, senza imporre nulla ma basando i rapporti sul dialogo. Al Cit Turin c’è un potenziale umano non indifferente, se lavori bene in prospettiva puoi raccogliere dei bei risultati. In fin dei conti, come alla Juve, l’obiettivo è far crescere giocatori da tutti i punti di vista: tecnico, mentale, comportamentale. Se fai un buon lavoro alla base, ottieni risultati anche nelle categorie superiori. E non dimentichiamoci mai che, anche se oggi si tende a complicarlo, il calcio è semplice, il pallone è rotondo, basta spingerlo nella giusta direzione e con la giusta forza”.