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Lunedì, 15 Giugno 2015 11:10

Coppa Piemonte - I migliori in campo di Bacigalupo e Derthona

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ALLIEVI FASCIA B / LA FINALE - I neroazzurri di Carlo Barberis vincono il titolo grazie al 2-1 firmato Matzutzi e Cò. Voti alti anche per Cento, D'Amelio e gli sconfitti Grandin e Ghiglione

 

BACIGALUPO-DERTHONA 2-1 d.t.s. (1-1 d.t.r.)
RETI: pt 6' Matzutzi (B); st 17' Grandin (D); pts 2’ Cò (B)
BACIGALUPO (4-3-1-2) : Bozzo 6 (1' st D'Amelio 7); Ambrisi 5.5, Boccardo 6, Ghirardi 6, Piccinino 6; Cò 7.5, Grosso 6.5 (36' st Palumbo sv), Cento 6.5; Villardita 6.5 (4' sts Nappi sv), Matzutzi 7 (9' sts Lauria sv), Priolo 6 (19' st Pantini 5.5). A disp. Papalia. All. Carlo Barberis
DERTHONA (4-3-3): Pisani 6; Orsi 6.5 (1' sts Angeleri sv), Lellagi 7, Mangiarotti 5.5, Rolandi 6 (7' pts Cirafici sv); Pacenza 5.5, Lerta 6.5 (1' sts Pinna sv), Mutti 6; Grandin 7 (6' sts Pesce sv), Gay 5.5 (1' st Marsiglione 5.5), Ghiglione 7.5. A disp. Raddavero. All. Mauro Ricci
NOTE: ammoniti Marsiglione, Lellagi, Mangiarotti (D), Priolo, Cò e Matzutzi (B)

LA VIDEO INTERVISTA A GIUSEPPE SCORDO, PRESIDENTE DEL BACIGALUPO

D’AMELIO (Bacigalupo): entra all’intervallo al posto di Bozzo, ma rispetto all’ex Atletico Gabetto viene chiamato in causa molto più spesso. Sì perché il Derthona cresce alla distanza e D’Amelio risulta decisivo in almeno due situazioni: su Ghiglione per salvare l’1-1 e poi nel finale su Grandin che poco prima l’aveva beffato d’esterno destro.

CENTO (Bacigalupo): il suo inizio di partita è folgorante. In velocità supera ogni limite e sull’out di sinistra è di fatto imprendibile. Nella ripresa cala ma è protagonista dell’azione più pericolosa targata Bacigalupo: è suo infatti il colpo di testa su corner di Villardita che va a colpire il palo dopo tocco del portiere.

CO’ (Bacigalupo): meraviglioso giocatore che farebbe comodo a qualsiasi squadra di alto livello regionale. Carisma, senso della posizione, anticipo e quella new entry del vizietto del gol che lo renderebbe appetibile pure per un Fantacalcio. Dopo il sigillo nella finale provinciale con il Collegno Paradiso, il capitano va ancora a segno e di nuovo sugli sviluppi di un calcio piazzato. Soffre anche lui la rinascita del Derthona nel secondo tempo rischiando in un paio di circostanze di prendersi il secondo giallo. Giocatore che non si fa fatica a definire totale e che sarà uno dei mattoni sui quali Barberis dovrà costruire il suo nuovo Baci Allievi. Con l’arrivo di De Salvo il centrocampo neroazzurro sarà uno dei top di gamma nel panorama torinese.

VILLARDITA (Bacigalupo): si vede da subito che per lui è una giornata illuminata. Tocca il pallone con estrema leggerezza senza esagerare con i protagonismi. Anche a livello di concentrazione sembra esserci. Gli manca però la giocata decisiva che mandi in porta il compagno. I suoi piazzati sono un continuo incubo per gli avversari e il controllo a seguire di tacco del secondo tempo, devo ammetterlo, me lo sono sognato stanotte.

MATZUTZI (Bacigalupo): pronti via e fredda il portiere avversario con un mitologico destro al volo. L’esultanza è da bomber vero e corricchiando verso la tribuna sembra voler dire: “Ma così è troppo facile!”. Qualche minuto dopo sfiora il raddoppio con un diagonale di un soffio a lato. Giusto il tempo di confidare al mio vicino di posto: “Oggi il cobra ne fa 3”, che Matzutzi non riesce più ad andare alla conclusione. Ammetto di essermi sentito un gufetto ma la prestazione del numero 9 ha continuato ad essere di assoluto livello: come protegge lui il pallone non ce n’è, e sul fondamentale dello stop di petto potrebbe scrivere un manuale.

LELLAGI (Derthona): nel primo tempo è l’unico a tener botta alla furia torinese. Da solo mette pezze ovunque colmando le lacune dei compagni di reparto,  e la scivolata in extremis su Priolo vale come un gol. Nella ripresa cresce il livello di gioco dei colleghi e l’eroismo di Lellagi passa così in secondo piano.

GRANDIN (Derthona): uno che quest’anno ha dimostrato di poter fare la differenza anche tra i più grandi, con gli Allievi. Nel primo tempo dormicchia, ma nella ripresa segna un gol capolavoro. 40 metri palla al piede durante i quali tocca velocità di punta illegali in oltre 60 Paesi e che vengono conclusi con un delicatissimo tocco di esterno destro. Nei supplementari si dimostra recidivo, sfugge ad avversari e autovelox ma questa volta il suo tiro viene respinto da un super D’Amelio.

GHIGLIONE (Derthona): a destra semina il panico, Piccinino non lo tiene quasi mai e ha bisogno spesso di un compagno che lo aiuti. Dopo una ventina di minuti Boccardo è costretto a stenderlo in area e il rigore dalla tribuna sembrava evidente. Ma niente, l’arbitro fa continuare portando così il classe 2000 a innervosirsi. Una rabbia ben incanalata perché il numero 11 continua a fare quello che vuole sulla destra: nel primo tempo assist per il tiro di Gay parato da Bozzo; nella ripresa dribbling con salutino ironico in allegato a Boccardo, assist illuminante per Marsiglione che però spreca malamente.

 

Letto 33161 volte Ultima modifica il Martedì, 16 Giugno 2015 10:15

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