INTERVISTA - Il direttore generale traccia un primo bilancio: “Siamo in linea con quanto progettato, ma c’è ancora tanto da migliorare. Positivo il coinvolgimento della cittadinanza”.
Con la conquista del campionato di Promozione ottenuta all’ultimo respiro, si è conclusa in bellezza la prima stagione del nuovo Caselle. L’anno della rinascita doveva essere, l’anno della rinascita è stato: la società rossonera ha cambiato faccia, da quando il presidente Nico Pertosa ha accolto il vice Roberto Carbone, il direttore generale Maurizio Aprà, il direttore sportivo Raffaele Balluardo con i fedelissimi Christian Zullo e Michele Gentile, e compagnia bella.
Ne abbiamo parlato con il direttore generale. Maurizio, tracciamo un bilancio della stagione.
“Bilancio positivo, da tutti i punti di vista. Nel calcio i numeri non dicono tutto ma sono significativi: abbiamo triplicato gli iscritti arrivando a circa 250 tesserati, un centinaio sono di Caselle, per noi la risposta della cittadinanza è fondamentale. Abbiamo iscritto tutte le categorie a parte i Pulcini 2009, ma l’anno prossimo avremo due squadre, come in tutte le annate della Scuola calcio. Anche dei 2005 e dei 2006 stiamo valutando di fare due squadre, insomma cresceremo ancora”.
Anche i risultati sono stati confortanti.
“Sì, nella Scuola calcio i gruppi sono competitivi, nelle giovanili abbiamo portato due squadre ai playoff, considerando che sono gruppo nuovi non è male...”
È mancata la ciliegina sulla torta, una qualificazione ai regionali.
“Vuol dire che andremo nei regionali tra un anno, quando saremo più pronti al salto. E non dimentichiamo che siamo saliti in Promozione grazie a un grande gruppo è un grande allenatore, che hanno fatto una vera e propria impresa sportiva. Una ciliegina sulla torta bella grande!”
Qual è il segreto di tutto questo?
“C’è sempre un mix di ragioni, le vittorie come le sconfitte sono sempre frutto di un lavoro di squadra e dipendono da tante componenti. Sicuramente alla base c’è un progetto importante, i fatti stanno dimostrando che non raccontiamo frottole ma stiamo concretizzando quanto abbiamo detto a inizio stagione. Basta guardare la struttura, curata e manutenuta in ogni minimo dettaglio, e al campo in erba sintetica, costruito a tempo di record, che ci ha permesso di fare un salto di qualità. Fondamentale la qualità dei tecnici, a partire dal trio di direttori Balluardo-Zullo-Gentile. L’impegno che ci stiamo mettendo è evidente, ma la cosa più importante è che siamo persone serie”.
Squadra che vince non si cambia.
“Questo è sicuro. Cambierà qualche istruttore, è fisiologico, ma questa struttura societaria rimarrà tale per cinque, dieci anni. A volte discutiamo, come capita nelle migliori famiglie quando ci sono problemi da risolvere, ma siamo coesi, affiatati e convinti di quanto stiamo facendo. Inseriamo solo chi può contribuire al nostro processo di crescita, come la nuova segretaria Luciana Timpanaro”.
Torniamo all’impianto sportivo. Il progetto prevedeva altri lavori.
“Stiamo andando avanti alla grande. Abbiamo vinto un bando regionale per l’efficientamento energetico e stiamo definendo il finanziamento con il credito sportivo. Inoltre il vicepresidente Carbone sta costruendo una struttura di 300 metri quadrati, attrezzata per la ristorazione, dove potremmo organizzare feste e altre attività ricreative rivolte alla cittadinanza di Caselle”.
L’idea di radicarsi nella città.
“Esatto. Sabato apriremo il nostro impianto sportivo a una festa per tutti, organizzata insieme all’amministrazione e alle associazioni del territorio, con giochi, gonfiabili e serata di cabaret. Non solo calcio, il nostro obiettivo è creare un ambiente stile gli oratori di una volta. La tribuna piena per le ultime partite della Prima squadra ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta”.
Tutto perfetto quindi, niente da migliorare?
“No, assolutamente, tutto si può e si deve migliorare, siamo solo all’inizio. Ma c’è l’entusiasmo giusto per farlo”.