GEMELLAGGIO - Va avanti il progetto “Il calcio oltre ogni confine”, sviluppato in collaborazione con l’associazione Prati-care Onlus, che “ha un valore culturale e sociale profondo, che va oltre il solo senso sportivo”, come ha ricordato Giulivi. Il sindaco senegalese: “Lo sport è importante perché è legato alla scuola, all’educazione, alla salute”
Il sindaco Fabio Giulivi con la maglietta del Senegal e Ibrahima Diedhiou, sindaco della città senegalese di Bona, con la maglietta del Venaria, con la regia del presidente dei Cervotti, Nino Esta. È questa la fotografia dell’importante incontro istituzionale che si è tenuto questa mattina nella sala consiliare del Comune di Venaria, a due passi dalla Reggia, in cui è stata ratificata la collaborazione riguardo al progetto denominato “Il calcio oltre ogni confine”, sviluppato in collaborazione con l’associazione Prati-care Onlus, che sta portando alla nascita dell’Academy Venaria nella città di Bona. Una collaborazione, presentata lo scorso marzo (clicca qui), che porterà a un vero e proprio gemellaggio tra le due città.
Il padrone di casa Fabio Giulivi (accompagnato dagli assessori Luigi Tinozzi e Pamela Palumbo) ha sottolineato che “Venaria è candidata come Capitale europea dello Sport, questo progetto internazionale rinforza la nostra candidatura, aumenta il valore sportivo e culturale della nostra città, già conosciuta in tutto il mondo per la Reggia. “Il calcio oltre ogni confine” ha un valore culturale e sociale profondo, che va oltre il solo senso sportivo: la società calcistica del Venaria mette a disposizione della scuola calcio di Bona le sue competenze tecniche e gestionali, ma anche noi abbiamo molto da imparare: il sacrificio, la capacità di apprezzare le piccole cose, la passione e l’entusiasmo che i ragazzi senegalesi mettono nello sport e in tutte le cose che fanno”.
Entusiasta anche il sindaco di Bona, Ibrahima Diedhiou: “Credo profondamente nel connubio cultura e sport per lo sviluppo locale e la crescita ragazzi. A Bona i giovani rappresentano il l 65 per cento della popolazione, lo sport è importante perché è legato alla scuola, all’educazione, alla salute. La collaborazione instaurata con la città di Venaria e la sua società di calcio è una buona pratica che possiamo diffondere in tutto il Senegal”.
I promotori del progetto “Il calcio oltre ogni confine” sono Anna Maria Fantauzzi, psicologa, antropologa e docente universitaria, da 25 anni in Senegal con la Onlus Prati-care, e Mauro Melluso, responsabile dell’area psicologica e del progetto Tutela Minori del Venaria. A loro sono andati i ringraziamenti di Nino Esta, presidente dei Cervotti: “È un gemellaggio - ha ricordato - che porta benefici per tutti, noi allarghiamo le nostre competenze, forniamo materiale e metodologie, e nel contempo impariamo, diamo ai nostri ragazzi la possibilità di conoscere altri mondi”.
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