TORNEO - Con la prima fase che va verso la conclusione, il presidente del Barcanova Massimo Capricci traccia un primo bilancio di questa 37° edizione del Pulcino di Pasqua
Due settimane ancora e la prima fase dello storico torneo piemontese verrà archiviata. Viste le diverse novità di questo anno, abbiamo sentito il presidente del Barcanova Massimo Capricci per avere un quadro di come sta andando. Le sensazioni fino ad ora sono estremamente positive.
"E' stato un inizio di torneo all'insegna della positività. Le cose stanno procedendo bene e fino ad ora le novità hanno prodotto ottimi risultati. La sinergia con la società ligure dell'Arenzano e ottima e siamo soddisfatti dall'accoglienza e dal lavoro svolto con e da loro. Così come la presenza del primo anno degli esordienti al posto dei Primi Calci. Nei vari campi si è sempre registrata un'ottima affluenza di pubblico, fortunatamente favorita anche dal bel tempo che ci ha sorriso fino ad ora e un bel clima durante le partite, senza che vi sia stato registrato nessun intoppo. Possiamo dire di star svolgendo un ottimo lavoro, questo grazie ai validi elementi che contribuiscono all'andamento del torneo. Oltre all'organizzatore Valter Giachino, mi preme sottolineare l'impegno profuso da Gianni Carbone e Franco Delladonna, che sono sempre presenti e il cui lavoro è vitale per il buon andamento della manifestazione. Parlando poi di calcio nel senso più stretto, è stato bello poter vedere all'opera diversi ragazzi di valore, che ci hanno permesso di assistere anche dal lato tecnico di uno spettacolo di qualità. Il divertimento è primario in queste manifestazioni, ma è anche giusto vi sia un sano agonismo e vedere che i nostri piccoli del Barcanova se la giocano e abbiano la possibilità di arrivare in fondo, ci fa molto piacere".
Tutto rosa e fiori dunque? Ni purtroppo.
"Dispiace dirlo, ma c'è stato qualche episodio spiacevole sia sugli spalti, che sul campo da gioco da parte di qualche allenatore o dirigente. Noi per primi cerchiamo di promuovere determinati comportamenti durante il torneo. Abbiamo dato mandato a tutti i campi di segnalare le situazioni di fair play e sponsorizzato il terzo tempo. E' una bella iniziativa, ma se poi uno stesso allenatore o un genitore dagli spalti inveisce o invita a giocar sporco, se ne perde il senso. Purtroppo è un problema di società, non del calcio in se, anche perché si riscontra anche in altri sport. La cosa triste è che poi son queste cose a far notizia, più del bel gesto. Quello è più facile che passi sotto silenzio e dispiace, perché, parlando di questo torneo, la stragrande maggioranza delle partite si è svolta e si sta svolgendo in un bel clima".
E speriamo continui così e di poter sottolineare più avanti numerosi bei gesti provenienti dal campo o dagli spalti.