Torino, 5 marzo 2017
Partita molto combattuta e ben giocata da entrambe le squadre, ma soprattutto corretta: si può giocare a calcio e divertirsi.
Prevale la SC Mercadante, che ha tirato di più nello specchio della porta e che nei primi due tempi ha giocato un bel calcio con azioni manovrate sfiorando il gol in un paio di occasioni, anche se gli ospiti della CBS avrebbero potuto raggiungere il pareggio nel finale e sarebbe stato meritato.
I padroni di casa, dopo un primo tempo finito in parità e giocato principalmente nella metà campo ospite senza riuscire a finalizzare le diverse azioni imbastite, sbloccano il risultato con Gentile che nei primi minuti del secondo tempo trasforma un calcio di punizione dall'estrema sinistra con il pallone che si infila sotto la traversa della porta dell'incolpevole Grosu. Subito dopo una delle più belle azioni dei padroni di casa che costruiscono gioco e con 4 passaggi tutti di prima permettono a Gentile di concludere al volo rasoterra, ma il portiere Grosu risponde in modo magistrale con un tuffo sulla sua sinistra mettendo il pallone in calcio d'angolo.
Nel terzo tempo viene fuori il CBS che pressa bene, ma la squadra di casa risponde colpo su colpo e non concede mai il tiro in porta, tranne in due occasioni nelle quali gli ospiti hanno l'opportunità di andare in rete ma non inquadrano la porta da posizione vantaggiosa. Le squadre hanno reclamato un fallo in area di rigore: la SC Mercadante nel primo tempo sullo 0 a 0 e CBS nei secondi finali della gare: in entrambi i casi l'arbitro non interviene.
Da sottolineare il comportamento molto corretto dei giocatori in campo, che non si sono risparmiati dal punto di vista agonistico, e delle rispettive panchine. Anche i genitori presenti hanno contribuito a mantenere un clima sano che ha regalato un bel pomeriggio di calcio giocato.
8 marzo 2017
Riportiamo un breve articolo di un nostro lettore sulla figura del direttore di gara. L'articolo, ironico e mai offensivo, vuole essere un divertente quadretto delle tipologie di arbitro presenti sui campi.
Quella di oggi vuole essere una riflessione sulla figura arbitrale, non come critica (sarei banale) e nemmeno come commento tecnico all'operato dei vari arbitri, ma una considerazione sulla figura, anche estetica, dei direttori della partite dei nostri ragazzi. Per quello che mi dato di vedere, nel mio ruolo di sbandieratore di linea, i direttori di gara si dividono in generiche e divertenti categorie dello spirito:
Il filosofo, che dopo avere dissertato con le squadre e con i vari mister di come lui vuole che vengano battute le rimesse laterali, lasciando esterefatti taluni e confusi i più, richiede il cambio delle casacche, in quanto non si intonano con la sua e potrebbero essere causa di confusione!
il papà, figura meravigliosa, che, alla fine del riconoscimenti e delle frasi di rito, candidamente ammette che, lui, data l'età non più verde e la prominenza addominale marcata, magari non corre più tanto e chiede un preventivo perdono di eventuali sviste dovute alla distanza .
Il professionista a tutti i costi, generalmente giovane e rampante, inflessibile e acuto, perspicace e atletico, non perde occasione di ribadire la sua autorità a volte a suon di cartellini, peccato non averne di più colori!
ed infine non dimentichiamo l'arbitro per caso... improbalìbile figura pingue ed arcigna alla bisogna, che sotto sotto alla casacca fucsia o giallo evidenziatore, ci tiene a fare sapere a tutto il proscenio di genitori e mini atleti, che... sì è lui che comanda, guai a fiatare, quando magari chiede arcignamente il rispetto delle regole, tra lo sbigottimento dei più ed alcune risate nemmeno tanto velate!
e con questo, sperando di non avere urtato sensibilità personale, ma nel solo tentativo di strappare qualche sorriso, concludo con un grande GRAZIE a tutti i direttori di gara, che come tutti noi ed i nostri ragazzi ce la mettono tutta sempre e comunque!
Daniele Scioratto (Marcoferrante)