Al convegno, dedicato a ‘Sport e capitale umano’, è intervenuto anche il Direttore Generale della FIGC Michele Uva con una Lectio Magistralis dal titolo ‘Lo sport come capitale e risorsa per la società’.
Nel suo intervento il Dg ha spiegato che, tra i compiti che lo sport dovrebbe assolvere, rientrano l’allargamento della base dei praticanti, anche attraverso la diffusione dell’attività fisica nelle scuole, la realizzazione di nuovi impianti e la ricerca di buoni risultati agonistici, volta a motivare maggiormente i giovani. Uva ha poi ricordato come lo sport abbia ciclicamente contribuito alla rinascita del nostro Paese nei momenti di difficoltà, passando dai successi nel ciclismo di Coppi e Bartali alle vittorie del Grande Torino nel secondo dopoguerra.
“Bisogna essere convinti che lo sport non sia un costo ma un fattore di sviluppo – ha rimarcato nella Lectio Magistralis il Direttore Generale – sia nelle componenti materiali che immateriali, un fondamentale volano e fattore di crescita economica ed occupazionale. Lo sport costituisce un investimento, i cui frutti si ritrovano con il tempo nello stato di salute della popolazione, nell’etica pubblica e individuale, nella psicologia sociale, nella stimolazione di tante attività economiche connesse tra di loro e dunque nel processo di sviluppo del Paese. Lo sport è soprattutto un fattore fortemente educativo, ma questa inclinazione naturale va coltivata con la formazione, con l’educazione, con buoni ordinamenti, con la trasparenza e la lealtà della stessa organizzazione sportiva e dei suoi leader. Lo sport non è più solo uno svago, è parte integrante di una società viva, civile, rispettata ed evoluta”.
Fonte: www.figc.it